
[O.T.] Ma della Georgia non se ne parla?
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- Antonchik
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chapeau a madball che ha trovato questa "testimonianza al fronte" 

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
In effetti dopo alcni giorni di silenzio questa sera si è tornato a parlare di Georgia e della situazione dei 40000 sfollati dalle operazioni di guerra.
Sembra che i russi abbiano comunque intrapreso un opera di potenziamento e fortificazione di una base vicino al confine per mantenere alta la pressione sulla Georgia
Sembra che i russi abbiano comunque intrapreso un opera di potenziamento e fortificazione di una base vicino al confine per mantenere alta la pressione sulla Georgia
Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini tuo da Gloriam
Putin supereoe (come quelli dei fumetti)
Putin salva un cameraman
Stava per essere assalito da tigre
Il primo ministro russo Vladimir Putin, secondo la tv Rossiya television, ha salvato una troupe televisiva dall'assalto di una tigre siberiana, sparando una siringa di sonnifero all'animale. Il premier si trovava in Siberia per assistere alla cattura di una tigre dell'Amur, ma l'animale, che puó arrivare ai 450 chili di peso, è riuscito a sfuggire alla trappola e si è avvicinato ad una troupe televisiva.
Putin, secondo Rossiya television, ha subito sparato contro l'animale con un fucile caricato con una siringa di sonnifero. La tigre si è addormentata e la troupe non ha riportato danni. Il felino è stato misurato, dotato di collare satellitare e poi liberato. Nel corso della visita il premier ha ringraziato i ricercatori americani ed europei per aver partecipato ai programmi per la salvaguardia della tigre dell'Amur "in un periodo difficile per la Russia, quando nessuno prestava attenzione a questa".

Putin salva un cameraman
Stava per essere assalito da tigre
Il primo ministro russo Vladimir Putin, secondo la tv Rossiya television, ha salvato una troupe televisiva dall'assalto di una tigre siberiana, sparando una siringa di sonnifero all'animale. Il premier si trovava in Siberia per assistere alla cattura di una tigre dell'Amur, ma l'animale, che puó arrivare ai 450 chili di peso, è riuscito a sfuggire alla trappola e si è avvicinato ad una troupe televisiva.
Putin, secondo Rossiya television, ha subito sparato contro l'animale con un fucile caricato con una siringa di sonnifero. La tigre si è addormentata e la troupe non ha riportato danni. Il felino è stato misurato, dotato di collare satellitare e poi liberato. Nel corso della visita il premier ha ringraziato i ricercatori americani ed europei per aver partecipato ai programmi per la salvaguardia della tigre dell'Amur "in un periodo difficile per la Russia, quando nessuno prestava attenzione a questa".

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
credo si possa mettere qui
se ricordate anni fa rapirono dei cinesi in iraq (dopo pochissimi dalla fien dei combattimenti "ufficiali")
che cachio ci facevano li?
io dissi:"ovvio.petrolio.."
einfatti io commentai:"mandiamo a nassiria gente afarsi ammazzare per avere un pungo di morti e uno spicchio di una torta, e i cinesi senza mandare eserciti ci faranno il culo"
in effetti noi col governo precedente avevamo delgi accorid per una raffineria eni a nassirya...
e pure i cinesi (e credo molti altri) li avessero
il problema era non farsi inculare dagli americani...(la mia visione delle "alleanze" in iraq e' forse solo mia..ma alla fine son tutti andati per evitare ch elgi americani si ciucciassero anche cose messe in balo da altri..)
come mi adoro quando le azzecco..
:D:D:D
Mentre Condoleezza Rice raggiunge col governo iracheno un accordo sul ritiro delle truppe Usa dal sapore molto pre-elettorale e pieno di incognite, a Baghdad c'è chi bada al sodo e punta a un contratto da 1,2 miliardi di dollari sulle forniture di greggio. L'intruso nella corsa al petrolio iracheno non è un alleato degli Stati Uniti, non è uno dei paesi che hanno contribuito alle operazioni militari in atto dal 2003. E' la Repubblica Popolare cinese, che ancora una volta usa sapientemente le carte a sua disposizione per penetrare nelle aree di influenza americane. Il contratto che il governo iracheno sta per firmare con la Cina non è marginale: è il più grosso accordo petrolifero firmato da quando ebbe inizio l'invasione anti-Saddam cinque anni e mezzo fa. Lo annuncerà presto Hussein al-Shahristani, il ministro dell'Energia di Baghdad, secondo quanto ha anticipato lui stesso in un'intervista al giornale online iracheno al-Noor. Beneficiario dell'importante accordo sarà uno dei più importanti enti pubblici di Pechino, la China National Petroleum Corporation. Il colpo messo a segno dai cinesi - nonostante che il governo di Wen Jiabao non abbia mai approvato l'invasione dell'Iraq - è clamoroso. In teoria la genealogia dei rapporti fra la compagnia petrolifera cinese e Baghdad è compromettente. Infatti il contratto originale fu firmato nel 1997 quando era ancora al potere Saddam Hussein. Altri accordi firmati in epoca sospetta - per esempio quello con la compagnia russa Lukoil - non verranno onorati dagli iracheni. Ma i cinesi sono riusciti a farla franca. "Il rapporto con la società cinese - ha detto il ministro Shahristani - fu firmato con il precedente regime ma è valido". L'attuale governo infatti è convinto di avere un bisogno impellente del know how cinese. Il ruolo della China National Petroleum Corp. viene giudicato indispensabile per lo sfruttamento del giacimento di Ahdab, destinato a produrre 90.000 barili di greggio al giorno. Una parte del petrolio estratto da quel giacimento servirà ad alimentare una nuova centrale elettrica, uno dei più grandi impianti di generazione di energia del paese. L'unica modifica che il governo di Baghdad ha chiesto ai cinesi riguarda la modalità del pagamento, che è stata rinegoziata per escludere una partecipazione ai profitti dell'estrazione. Resta il fatto che la Cina è riuscita a introdurre la sua compagnia di Stato in un business che sembrava riservato alle "sorelle" occidentali del petrolio: Exxon-Mobil, Chevron, Shell, Bp e Total, americane o appartenenti a paesi alleati degli Stati Uniti. Nel mondo degli affari, nessuno riesce a dire no a Pechino.Una conferma dei nuovi rapporti di forza Usa-Cina si è avuta a migliaia di chilometri di distanza da Baghdad, in uno dei templi della finanza di Wall Street. La banca d'affari Lehman Brothers, istituzione un tempo rispettata e oggi in gravi difficoltà per la crisi dei mutui, rischia di dover cancellare entro pochi giorni altri 4 miliardi di dollari dal suo bilancio. Il totale delle sue perdite arriverebbe così a 12 miliardi, una cifra che mette a repentaglio la sopravvivenza della banca. Alla disperata ricerca di un "cavaliere bianco" da accogliere come azionista per un salvataggio in extremis, Lehman ha bussato alla porta del governo cinese. Il candidato ideale per acquistare una robusta partecipazione azionaria in Lehman poteva essere Citic Securities, un colosso finanziario di Pechino in mani pubbliche. In passato diverse banche cinesi e lo stesso fondo sovrano della banca centrale di Pechino hanno accettato di correre in soccorso di Wall Street. Ma stavolta dalla Cina è arrivato un no. Le condizioni per entrare in Lehman non erano abbastanza vantaggiose. Anche se Pechino trabocca di capitali, nel suo ruolo di creditore degli Stati Uniti sta imparando a diventare esigente. Ancora alla fine del 2007 i banchieri cinesi sembravano ansiosi di riconoscimenti, accettavano di sottoscrivere investimenti di dubbio valore pur di entrare nei consigli d'amministrazione di importanti istituzioni americani. Il rifiuto opposto alla Lehman indica un atteggiamento nuovo, di chi non ha più bisogno di essere ammesso nei club che contano. La puntata verso il petrolio iracheno è quella che in prospettiva preoccupa di più gli americani. Tutto lo scacchiere geostrategico degli approvvigionamenti energetici è stato scosso dall'invasione russa in Georgia. L'insicurezza lambisce il tracciato dell'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan, che dall'Azerbaijan alla Turchia è una delle arterie fondamentali per le forniture all'Occidente.
da repubblica
f. rampini
se ricordate anni fa rapirono dei cinesi in iraq (dopo pochissimi dalla fien dei combattimenti "ufficiali")
che cachio ci facevano li?
io dissi:"ovvio.petrolio.."
einfatti io commentai:"mandiamo a nassiria gente afarsi ammazzare per avere un pungo di morti e uno spicchio di una torta, e i cinesi senza mandare eserciti ci faranno il culo"
in effetti noi col governo precedente avevamo delgi accorid per una raffineria eni a nassirya...
e pure i cinesi (e credo molti altri) li avessero
il problema era non farsi inculare dagli americani...(la mia visione delle "alleanze" in iraq e' forse solo mia..ma alla fine son tutti andati per evitare ch elgi americani si ciucciassero anche cose messe in balo da altri..)
come mi adoro quando le azzecco..

Mentre Condoleezza Rice raggiunge col governo iracheno un accordo sul ritiro delle truppe Usa dal sapore molto pre-elettorale e pieno di incognite, a Baghdad c'è chi bada al sodo e punta a un contratto da 1,2 miliardi di dollari sulle forniture di greggio. L'intruso nella corsa al petrolio iracheno non è un alleato degli Stati Uniti, non è uno dei paesi che hanno contribuito alle operazioni militari in atto dal 2003. E' la Repubblica Popolare cinese, che ancora una volta usa sapientemente le carte a sua disposizione per penetrare nelle aree di influenza americane. Il contratto che il governo iracheno sta per firmare con la Cina non è marginale: è il più grosso accordo petrolifero firmato da quando ebbe inizio l'invasione anti-Saddam cinque anni e mezzo fa. Lo annuncerà presto Hussein al-Shahristani, il ministro dell'Energia di Baghdad, secondo quanto ha anticipato lui stesso in un'intervista al giornale online iracheno al-Noor. Beneficiario dell'importante accordo sarà uno dei più importanti enti pubblici di Pechino, la China National Petroleum Corporation. Il colpo messo a segno dai cinesi - nonostante che il governo di Wen Jiabao non abbia mai approvato l'invasione dell'Iraq - è clamoroso. In teoria la genealogia dei rapporti fra la compagnia petrolifera cinese e Baghdad è compromettente. Infatti il contratto originale fu firmato nel 1997 quando era ancora al potere Saddam Hussein. Altri accordi firmati in epoca sospetta - per esempio quello con la compagnia russa Lukoil - non verranno onorati dagli iracheni. Ma i cinesi sono riusciti a farla franca. "Il rapporto con la società cinese - ha detto il ministro Shahristani - fu firmato con il precedente regime ma è valido". L'attuale governo infatti è convinto di avere un bisogno impellente del know how cinese. Il ruolo della China National Petroleum Corp. viene giudicato indispensabile per lo sfruttamento del giacimento di Ahdab, destinato a produrre 90.000 barili di greggio al giorno. Una parte del petrolio estratto da quel giacimento servirà ad alimentare una nuova centrale elettrica, uno dei più grandi impianti di generazione di energia del paese. L'unica modifica che il governo di Baghdad ha chiesto ai cinesi riguarda la modalità del pagamento, che è stata rinegoziata per escludere una partecipazione ai profitti dell'estrazione. Resta il fatto che la Cina è riuscita a introdurre la sua compagnia di Stato in un business che sembrava riservato alle "sorelle" occidentali del petrolio: Exxon-Mobil, Chevron, Shell, Bp e Total, americane o appartenenti a paesi alleati degli Stati Uniti. Nel mondo degli affari, nessuno riesce a dire no a Pechino.Una conferma dei nuovi rapporti di forza Usa-Cina si è avuta a migliaia di chilometri di distanza da Baghdad, in uno dei templi della finanza di Wall Street. La banca d'affari Lehman Brothers, istituzione un tempo rispettata e oggi in gravi difficoltà per la crisi dei mutui, rischia di dover cancellare entro pochi giorni altri 4 miliardi di dollari dal suo bilancio. Il totale delle sue perdite arriverebbe così a 12 miliardi, una cifra che mette a repentaglio la sopravvivenza della banca. Alla disperata ricerca di un "cavaliere bianco" da accogliere come azionista per un salvataggio in extremis, Lehman ha bussato alla porta del governo cinese. Il candidato ideale per acquistare una robusta partecipazione azionaria in Lehman poteva essere Citic Securities, un colosso finanziario di Pechino in mani pubbliche. In passato diverse banche cinesi e lo stesso fondo sovrano della banca centrale di Pechino hanno accettato di correre in soccorso di Wall Street. Ma stavolta dalla Cina è arrivato un no. Le condizioni per entrare in Lehman non erano abbastanza vantaggiose. Anche se Pechino trabocca di capitali, nel suo ruolo di creditore degli Stati Uniti sta imparando a diventare esigente. Ancora alla fine del 2007 i banchieri cinesi sembravano ansiosi di riconoscimenti, accettavano di sottoscrivere investimenti di dubbio valore pur di entrare nei consigli d'amministrazione di importanti istituzioni americani. Il rifiuto opposto alla Lehman indica un atteggiamento nuovo, di chi non ha più bisogno di essere ammesso nei club che contano. La puntata verso il petrolio iracheno è quella che in prospettiva preoccupa di più gli americani. Tutto lo scacchiere geostrategico degli approvvigionamenti energetici è stato scosso dall'invasione russa in Georgia. L'insicurezza lambisce il tracciato dell'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan, che dall'Azerbaijan alla Turchia è una delle arterie fondamentali per le forniture all'Occidente.
da repubblica
f. rampini
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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notevole che tra le 27 teste calde riunitesi ieri a Bruxelles la più "fredda" fosse quella del nano....
Ribadisco comunque che il petrolio c'entra poco con l'Ossezia.
Baku-Ceyhan non sposta gli equilibri energetici e se avessero deciso di "sabotare" questo progetto (tutto 'politico', economicamente in perdita e di brutto ndr) i russi sarebbero andati direttamente alla fonte (Azerbajdzan).
E' tutta geopolitica, belli
Ribadisco comunque che il petrolio c'entra poco con l'Ossezia.
Baku-Ceyhan non sposta gli equilibri energetici e se avessero deciso di "sabotare" questo progetto (tutto 'politico', economicamente in perdita e di brutto ndr) i russi sarebbero andati direttamente alla fonte (Azerbajdzan).
E' tutta geopolitica, belli

- balkan wolf
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e grazie al cazzo dispe che il nano è tranquillo... è mafioso come putin 
so gli affari tra cosa nostra e la bratvka in versione politica...
emminkia l'amico putin va rispettato... picciotto d'onore è
il belga o il finlandese si sente a disagio sul set de "il padrino" poraccio

so gli affari tra cosa nostra e la bratvka in versione politica...
emminkia l'amico putin va rispettato... picciotto d'onore è
il belga o il finlandese si sente a disagio sul set de "il padrino" poraccio

“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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- Antonchik
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Non mi sembra che Putin stia al governo per interesse personale, e l'oligarchia di imprenditori che ha al fianco è stata costruita per evitare la disgregazione statale. Khodorkhovskji non ha aderito al progetto ed è stato spedito in gattabuia ad esempio.balkan wolf ha scritto:e grazie al cazzo dispe che il nano è tranquillo... è mafioso come putin
so gli affari tra cosa nostra e la bratvka in versione politica...
emminkia l'amico putin va rispettato... picciotto d'onore è
il belga o il finlandese si sente a disagio sul set de "il padrino" poraccio
Motivo fondamentale per il quale stimo Putin, machiavellismo al servizio della patria.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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ma scusa anto tu hai visto i suoi conti in banca???
io non li conosco gli interessi personali dello zio putin sinceramente
la pressi da gangster la ha tutta cmq.
ironizzavo sul fatto che realtà come l'itaGlia o la russia non sono facilmente accettabili o perfino capibili da un politico normale di una democrazia civile europea
echecazzo il delegato olandese ha paura che silvio gli rubi le gomme dell'audi e putin gli metta a battere la figlia poraccio
io non li conosco gli interessi personali dello zio putin sinceramente
la pressi da gangster la ha tutta cmq.
ironizzavo sul fatto che realtà come l'itaGlia o la russia non sono facilmente accettabili o perfino capibili da un politico normale di una democrazia civile europea
echecazzo il delegato olandese ha paura che silvio gli rubi le gomme dell'audi e putin gli metta a battere la figlia poraccio

“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Di fatto il nano dice cose giustissime quando ricorda che dobbiamo starci attenti a regalare la Russia alla Cina.Antonchik ha scritto:Non mi sembra che Putin stia al governo per interesse personale, e l'oligarchia di imprenditori che ha al fianco è stata costruita per evitare la disgregazione statale. Khodorkhovskji non ha aderito al progetto ed è stato spedito in gattabuia ad esempio.balkan wolf ha scritto:e grazie al cazzo dispe che il nano è tranquillo... è mafioso come putin
so gli affari tra cosa nostra e la bratvka in versione politica...
emminkia l'amico putin va rispettato... picciotto d'onore è
il belga o il finlandese si sente a disagio sul set de "il padrino" poraccio
Motivo fondamentale per il quale stimo Putin, machiavellismo al servizio della patria.
Di fatto la Russia andava trattata come una Germania post 2 guerra mondiale. Si è scelto (gli USA hanno scelto per noi) un'altra strada e questa non è che la prima di una lunga serie di conseguenze.
Questa è una delle poche cose sensate che ho trovato sulla stampa italiana, guarda a caso scritto da uno dei massimi conoscitori della Russia in Italia:
http://www.corriere.it/editoriali/08_ag ... aabc.shtml
- balkan wolf
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massi dispe lo so che la linea "baciammo le mani al padrino" è sensata
sensata ma vile e poco seria
per questo le democrazie civili no i vaccari usa ma francia germania e uk storcono il naso e un pó scalpitano verso una poco pragmatica linea dura che con tutti i suoi limiti sarebbe cmq. una linea di civiltà e serietà della grande europa
io mi sento più vicino come sensibilità a un francese o a un tedesco che prova disagio per la prepotenza e una sana voglia di menar le mani che all'itagliano furbetto che si liscia il bulletto di turno perchè gli conviene
è un problema di principio e non di utilità
p.s.
cmq. in caso di guerra ai prolet gli si rompe il culo con un pó d'impegno suvvia
sensata ma vile e poco seria
per questo le democrazie civili no i vaccari usa ma francia germania e uk storcono il naso e un pó scalpitano verso una poco pragmatica linea dura che con tutti i suoi limiti sarebbe cmq. una linea di civiltà e serietà della grande europa
io mi sento più vicino come sensibilità a un francese o a un tedesco che prova disagio per la prepotenza e una sana voglia di menar le mani che all'itagliano furbetto che si liscia il bulletto di turno perchè gli conviene
è un problema di principio e non di utilità
p.s.
cmq. in caso di guerra ai prolet gli si rompe il culo con un pó d'impegno suvvia

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questo articolo esprime benissimo la posizione di Putin, c'erano scritte anche alcune cose che non sapevo.Despe1 ha scritto:Di fatto il nano dice cose giustissime quando ricorda che dobbiamo starci attenti a regalare la Russia alla Cina.Antonchik ha scritto:Non mi sembra che Putin stia al governo per interesse personale, e l'oligarchia di imprenditori che ha al fianco è stata costruita per evitare la disgregazione statale. Khodorkhovskji non ha aderito al progetto ed è stato spedito in gattabuia ad esempio.balkan wolf ha scritto:e grazie al cazzo dispe che il nano è tranquillo... è mafioso come putin
so gli affari tra cosa nostra e la bratvka in versione politica...
emminkia l'amico putin va rispettato... picciotto d'onore è
il belga o il finlandese si sente a disagio sul set de "il padrino" poraccio
Motivo fondamentale per il quale stimo Putin, machiavellismo al servizio della patria.
Di fatto la Russia andava trattata come una Germania post 2 guerra mondiale. Si è scelto (gli USA hanno scelto per noi) un'altra strada e questa non è che la prima di una lunga serie di conseguenze.
Questa è una delle poche cose sensate che ho trovato sulla stampa italiana, guarda a caso scritto da uno dei massimi conoscitori della Russia in Italia:
http://www.corriere.it/editoriali/08_ag ... aabc.shtml
Ha scritto anche dei libri questo giornalista? Sono alla ricerca di una biografia di Putin che non sia filoamericana

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Hai detto francesi?balkan wolf ha scritto:massi dispe lo so che la linea "baciammo le mani al padrino" è sensata
sensata ma vile e poco seria
per questo le democrazie civili no i vaccari usa ma francia germania e uk storcono il naso e un pó scalpitano verso una poco pragmatica linea dura che con tutti i suoi limiti sarebbe cmq. una linea di civiltà e serietà della grande europa
io mi sento più vicino come sensibilità a un francese o a un tedesco che prova disagio per la prepotenza e una sana voglia di menar le mani che all'itagliano furbetto che si liscia il bulletto di turno perchè gli conviene
è un problema di principio e non di utilità
p.s.
cmq. in caso di guerra ai prolet gli si rompe il culo con un pó d'impegno suvvia

Quelli che volevano imporre le sanzioni e un minuto dopo hanno detto 'scusi mi si sono intrecciati i diti' alla Giandomenico Fracchia?

I tedeschi?

Quelli che si costruiscono l'oleodotto fino a casa loro perchè non vogliono rimanere ostaggi di qualche politico fanatico nazionalista messo a capo dalla Cia negli ex-'stati cuscinetti'?
Ma LOL