zio ha scritto:i conati erano per il mio esempio su welby[...]se c'era un'ostia dileggiata io vomitavo lo stesso.
Ripeto:
Saró franco, al costo di un certo grado di presunzione. Non avresti vomitato per Welby, non vomiteresti per un ostia "dileggiata" (come si dileggia un'ostia? mi è già capitato di farne oggetto di scherzo, qui:
viewtopic.php?t=16639&postdays=0&postor ... start=3060
e qui
viewtopic.php?t=23599&postdays=0&postor ... &&start=60
fammi sapere cosa ne pensi, e se secondo te è stato giusto lasciarmeli scrivere oppure no. Ma soprattutto, se hai riso). Certo, la nausea è la reazione più "corretta", il vomito è la colorita iperbole che garantisce a te stesso - così vigile sui tuoi sentimenti (la proverbiale "prundenza anche nei pensieri" di sigiliana memoria) - e a chi legge che sei una persona sensibile. Satira su Welby = vomito Ostia dileggiata = vomito Guerra in Ruanda = lacrime?
Ripeto, non ci credo neanche un po'. Sei in totale disaccordo, ritieni che la cosa sia gravissima - mettiamo. Ma non vomiti, non patisci nella carne. Non sei Gesù Cristo, anche se ti piace pensarti altrettanto compassionevole.
zio ha scritto:mi offende. sai cosa vuol dire?
offende i miei sentimenti.
Mi riesce effettivamente difficile capire. E lo dico, credimi, dando per scontato che il problema potrebbe essere mio.
Io capisco perfino l'avere in odio ferocissimo una cosa, un'idea. Ma il sentirsi "personalmente" offesi... che vuol dire realmente? perchè l'immagine di Alda Mora non è semplicemente una cosa stupida (come peraltro hai sostenuto prima), ma è anche una cosa che riguarda te, te personalmente, che quindi non puoi ignorare, che non puoi tollerare, per la quale chiedi soddisfazione?
Ho frequentato tanti cattolici. Alcuni, a sentire una bestemmia danno di matto: si sentono "offesi". Altri, di fronte alla stessa bestemmia sorridono indulgenti: per loro è solo una cavolata. Al limite chi ha ostentato bestemmia è un poveretto che sta solo proiettando dei problemi irrisolti con chissà chi, chissà cosa. Ma non si offendono, perchè quella cosa non li intacca, non li minaccia. Dicendo questo mi è venuta in mente una vecchia intervista di Pasolini a Moravia. L'ho rivista e l'ho trovata perfettamente calzante. Vi prego, ascoltatela, è breve:
http://it.youtube.com/watch?v=3iYWPTFo0n8
Rimane per me il problema intorno alla natura dell'offesa.
zio ha scritto:alla fine scopriremo che i veri censori sono quelli che a parole vogliono sempre e solo stupire.
Ah, questa cosa non vuol dire niente.
sigile ha scritto:Io quell'avatar l'ho sentito come un'imposizione, come la prepotenza di cui parla Mavco, perchè rappresentava unicamente l'immagine di quello stesso Uomo dileggiandone, senza apparente motivo, il volto con dei colori fluo.
Ho usato volutamente un modo perentorio, ma mi sono chiesta, e più volte, come mai Alda arrivasse con quell'arroganza direttamente da uno pseudo blog anarchico ove, forse (ma forse ma forse forse), quell'immagine poteva avere una ragion d'essere.
Non ho ricevuto risposta. Quell'immagine per me è rimasta rappresentativa unicamente di una stupidità vuota e senza pensiero. Senza alcuna rappresentazione che meritasse il mio rispetto.
Mavco leggi bene: non un pensiero diverso ma nessun pensiero.
Ho letto bene, "non un pensiero diverso" (chè altrimenti rimane lo spazio per pericolosissimi dubbi) "ma nessun pensiero" (che garantisce invece l'assoluta liceità di ogni ostentata sordità a dubbi, ragionamenti, problemi...).
Sul considerare quell'avatar un'imposizione non mi ripeto, ho già detto cosa penso di questo modo di porre la questione nel mio post precedente. Immagino che dei miei vecchi post "blasfemi" sopra linkati non ti fregherà nulla, e non li vedrai come unimposizione. A Zio quasi sicuramente daranno fastidio. Li vedrà come un'imposizione? rimango in attesa.