riferito a docu, che (anche) in quel topic ha impazzato.superflowerpunkdiscopop ha scritto: ma oltre a inzozzare inutilmente ogni topic con le tue stronzate,che cazzo ti ridi?
Deficiente.
beh, infierire oltre è inutile.
docu è morto.
*
"lo stiamo perdendo ancora?"
canella si lecca pollice ed indice, poi separa le palpebre di docu, abbandonato sulla poltrona.
"crede di sognare. in realtà sta avvenendo qualcosa di più terribile".
mongo si versa ancora da bere, poi ne riempie altri due per me e doc, lasciandoli in attesa sul tavolo.
canella si guarda in giro.
"smmmmchchchchch sssssmchchchch" poi labbreggia, mimando con le stesse dita usate per slabbrare le palpebre di docu il movimento di chi compulsa del denaro con i polpastrelli.
da sotto la scrivania sale un rantolo.
scostiamo la sedia.
il Gattiglio è li.
sta su un fianco, e agita le zampe come un bartali che pedala a vuoto, ormai pazzo.
"il gatto è nervoso. è agitato" sussurrà canella, mentre le vibrisse del Gattiglio si impennano per un attimo, per poi ricadere come spaghetti scotti ai lati del muso.
"è furioso" dico.
lo è.
il Gattiglio sapete chi è.
avete già letto di lui qui, ma vi rinfresco la memoria.
HB ha scritto: Inviato: Mer Ott 31, 2007 6:18 pm
gira nell'ombra, il Gattiglio.
quando notturnamente rilassati sulle poltrone del Salotto, o abbandonati coi gomiti sul legno dei tavoli, vi lasciate invadere dai ricordi un hannouccisoluomoragnochisiastatononsisà , ecco che allora la peluria delle sue orecchie si fa di diamante, e vi sega le ossa dei malleoli, facendovi trasalire, passando nel varco delle vostre caviglie.
il Gattiglio dalle lunghe orecchie non è cattivo.
è il Sacro Usurpatore, il detentore dello Stile.
è un felino snob e tabaccoso, ed è il vero padrone del locale.
oramai mi sono abituato, e così i miei soci, ma le prime volte era impressionante vederlo fissare negli occhi qualcuno, e a rizzarsi come una cordigliera ispida era il pelo sula nuca del malcapitato, e non quello nicotinico del Gattiglio.
ho visto canticchiatori di Al Bano sollevarsi dalla sedia come se due dita invisibili e tenaci gli stringessero la carotide, e combattere contro il nulla divincolandosi sino al bagno, per poi cadere in ginocchio davanti al Gattiglio dalle Lunghe Orecchie.
ho visto il travet dal baffo impomatato pinzarsi tra le dita la lingua, che un attimo prima aveva zufolato "Italia" di Reitano, tranciarsela con una sola calata di denti, e zampillare sangue sugli specchi dei cessi, per poi fuggire con impressa nella retina l'immagine della Placida Mascotte del Salotto che socchiudeva gli occhi, appagata.
quando stringendovi alla donna appena rimorchiata -ballando- le presserete il pube contro il pube, mentre le spazzole sczzzttttzzz-tzzzzeranno sui tamburi della batteria, non lasciatevi mai sgorgare dalla memoria un meeeeentrelaTivvù/cantavaaaa/èTropicana-Yeah, perchè i minuscoli ma aguzzi dentini del Gattiglio vi separeranno la cucitura del cavallo dei pantaloni e una zampa ungulata sapiente come il medio di un proctologo svizzero vi artiglierà attraversandovi il retto lo stomaco, e ve lo sciorinerà fuori dal culo, portandoselo dietro come un gomitolo sanguinolento nel retro, lasciandovi afflosciato sulle tavole della sala come un pinocchietto sgonfio dai gusti inaccettabili.
il Gattiglio, l'adorabile attentissima mascotte del Salotto, non è cattiva.
abbiate il buongusto di avere gusto, con lui.
mongo con la punta dello stivaletto spinge la sedia a chiudere il varco sotto la scrivania.
"quindi?", chiede.
"sta ricevendo i pensieri di docu. tutti. nel cervello."
guardiamo il Gattiglio.
"cioè docu pensa, sbarella, sogna, e tutto quel casino si riversa nel cervello del micio?"
"esattamente".
docu adesso punta il mento al soffitto, un rivolo di bava gli disegna un fiumiciattolo da presepe napoletano giù per il collo, fino ad inzuppargli la camicia.
"è la sua particolarità , no? raccoglie lo smegma psichico che aleggia per il Locale".
il Gattiglio soffia, scopre i denti e poi si disanima.
"soffre?".
canella non risponde, sembra cospargersi di talco sui pettacci del gessato, ma in realtà sta cercando qualcosa.
"sta soffrendo?", chiedo ancora, mentre il Gattigilio emette un gnagnolio lugubre e strascicato, la colonna sonora di un incubo nero e urticante.
"no", mormora canella, sgusciando la rivoltella dalla tasca interna della giacca.
mongo si lascia cadere sul divano, prende tra le dita un cuscino e lo lancia al medico ex boxeur, che lo afferra con naturalità e lo pressa conro la canna della pistola.
"adesso non soffre più".
preme il grilletto, l'esplosione è soffice e condita di piume.
poi la bestia si irrigidisce, per un attimo, strabuzza gli occhi e crepa.
il gattiglio invece sembra ridestarsi.
tende le orecchie come due coltelli a serramanico che si armino per colpire.
ci fissa, il cervello snebbiato, ed emette un grameeeeovzzz di ringraziamento.
è libero.
torna di la, a monitorare il Locale.
"docu è morto?" chiede mongo, dardeggiando con la punta della lingua la fessura in cima ad un bocchino d'avorio, picchettato di rosso, abbandonato dall'atrice armena che frequenta ultimamente.
"chi non lo è, di noi?" chiede danny, lasciando cadere un ampio velo damascato su docu, rigido sulla sedia, come una voliera piena di uccelli addormentati al giungere della notte.
HB