IL SALOTTO BUONO DI SZ
Breve nota di uno dei proprietari:
mi sembra che ultimamente qualcuno abbia sollevato qualche critica - neppure troppo velata - circa l'attuale stato di cose all'interno del locale.
La cosa, da un certo punto di vista, non puó che farmi piacere (e penso di poter parlare anche a nome dei miei soci), perchè testimonia in qualche modo l'attaccamento che taluni dimostrano nei confronti di quello ch'è stato definito un "meta-luogo" all'interno del Forum (tra l'altro premiato a dispetto dell'incredulità dei suoi stessi fondatori

)
Ora, la nascita di questo luogo è legata a motivi che pochi conoscono (forse un giorno di questi racconteró come sia nata l'avventura) ed il suo "successo" è dovuto ad una strana, irripetibile alchimia ottenuta quasi per caso. Questa alchimia è il risultato dell'apporto dato da chiunque sia entrato qui dentro dando di sè ció che ha voluto.
Pochi sono stati messi alla porta.
Pochissimi sono stati zittiti.
Quasi nessuno è stato malmenato.
E di morti violente, consumate nei bagni degli uomini, se ne contano appena 3.
Come tutti i proprietari di un locale, anche noi abbiamo - com'è ovvio - i nostri avventori preferiti, che bevono a credito e hanno il permesso - a volte - di fermarsi anche oltre l'orario di chiusura.
Ma un bicchiere e un tavolo non sono mai stati negati a nessuno, quando ce n'è stata la disponibilità .
Ripercorrere 153 pagine di vita è inutile e oltremodo difficile.
Pensare che i soci possano essere costantemente presenti a monitorare ció che succede, è pura follia.
Abbiamo sempre fatto affidamento sulla sensibilità richiesta per appartenere ad un luogo del genere, ma non ci siamo mai sognati di fare classifiche di preferenza o staccare odiose tessere da club-privè.
Puó capitare che certi giorni, entrando qui dentro, si trovi un motivo di divertimento o di riflessione o altro in grado di dare un senso a questa visita. Altri giorni non è così e lo sfondo è grigio e piatto come il culo di un'anziana signora con le piaghe da decubito.
In fondo, questo locale vive della gente che lo frequenta.
Si deve prendere il meglio come il peggio.
Se poi il peggio è proprio da buttare, così sia.
(non incoraggiamo le risse, ma a volte si sono rivelate terapeutiche)
E mentre ringrazio - a nome di noi soci - chiunque sia entrato a bersi qualcosa, concludo dicendo questo: alti e bassi dipendono da noi, così se il nostro Dietmar dovesse rifiutarsi di servirvi, forse è il caso di riflettere se non sia meglio risalire in auto e schivare quei proiettili che sentite fischiare in tutte le direzioni...

La verità non si pulisce i piedi prima di entrare in salotto. (Derek Raymond)