IMHO alla fine sara McCain contro Clinton
McCain è ancora + aggressivo di Bush e Hillary se cè da attaccare Iran od
altri come il marito non si tirerà certo indietro
McCain pare sia intenzionato a dare retta ai generali, quando dicono che l'errore più grande in iraq sia stato quello di non intervenire subito con forze più ingenti, ergo escalation in iraq e afghanistan...che bello
Dovranno trovarsi migliaia di mercenari o reintrodurre la leva, non vedo la fila fuori dagli uffici di reclutamento.
E le risorse economiche? Anche la prima potenza mondiale non puó sopportare 2, 3 guerre per anni e anni.
Il problema, secondo me, è che noi conosciamo l'America attraverso gli occhi dei nostri pessimi giornalisti, che tifando beceramente sempre per i democratici (leggete le descrizioni dei candidati repubblicani, raffigurati ogni volta come dei buffoni al contrario dei democratici), danno una rappresentazione dell'America corrispondente solo ai loro desideri e non alla realtà .
In realtà , gli Americani sono prevalentemente repubblicani.
Lo dimostrano le elezioni. Partiamo da lontano. Dopo Kennedy (1961-1963 democratico) ci fu un altro democratico Lindon Johnson (1963-1969) che venne eletto grazie all'onda lunga della presidenza kennediana e all'emozione che scosse il Paese per l'assassinio. Dopo di lui venne un repubblicano (Richard Nixon 1969-1974). Dopo aver vinto le elezioni, Nixon si dimise e gli succedette il suo vicepresidente Gerald Ford (1974-1977), che concluse il mandato. Solo lo scandalo Watergate e la sanguinosa guerra del Vietnam (iniziata peraltro dal democratico Johnson) consentì a democratici di entrare alla Casa bianca con Jimmy Carter (1977-1981). Gli Usa tornarono ben presto a scegliere un presidente repubblicano. Al termine del primo mandato, infatti, a Carter subentró Ronald Reagan (1981-1989 repubblicani), che duró in carica per due mandati. Gli succedette un altro repubblicano: George Bush (1989-1993). Alle successive elezioni quest'ultimo venne sconfitto da quello che si dimostró un grande presidente: Bill Clinton (1993-2001 democratico). Come è noto gli succedette un repubblicano, che governa da ben due mandati: George Bush jr. (2001-2009).
Con questo voglio dire che se i repubblicani non governano veramente malissimo e i candiati democratici non candidano una persona di grandisimo valore, non c'è proprio storia tra i due schieramenti.
Sopratutto in questo caso in cui i repubbicani sono rappresentati da una persona di grande equilibrio e moderata come John McCain.
A me Mc Cain è pure simpatico. Ma definirlo moderato e di grandissimo equilibrio mi pare eccessivo. E' pur sempre un ufficiale dei marines reduce di guerra
criminalità di governo ed allargamento della guerra
di Larry Chin
Condirettore Online Journal
10 gennaio 2008
Tutte le elezioni nella storia moderna degli USA sono state una manipolazione criminale, orchestrate ed allestite da delle elite politiche e rappresentate da burattini scelti con cura dall'elite, ognuno dei quali appoggiato dalla sua squadra di corrotti criminali di guerra, "consiglieri" di intelligence/sicurezza e risorse dei think tank. L'affare del 2008 non sarà certo diverso.
E' tempo ancora una volta di dissipare la follia di massa e le speranze infondate mentre succede un altro nuovo inferno elettorale. Non vi sarà nessun salvatore, nessun termine alla continua crisi mondiale ed assolutamente nessun "cambiamento".
I mostri dietro ciascun candidato
Mentre il pubblico americano viene ancora una volta travolto in un altro ridicolo carnevale dell'aldilà su quale "personalità presidenziale" sia più "attraente", quale fantoccio preselezionato pronunci il migliore discorso ecc., vi è poca o nessuna attenzione agli individui dietro ciascun candidato; alle forze che tirano le fila e che stabiliscono veramente l'agenda geopolitica.
Il Washington Post ha fornito una lista completa di dei "padroni" di ciascun rispettivo burattino, che dovrebbe essere studiata riga per riga:
La guerra per gli esperti: Una lista dei consiglieri di sicurezza nazionale e di politica estera dei candidati presidenziali di primo piano di entrambe i partiti
Questa lista contiene la chiave alla questione centrale: la guerra.
Come rivelano i nomi, tutti i principali candidati (i fantocci favoriti con qualche reale possibilità di essere scelti) serve da copertura per programmi stabiliti da attuali e precedenti funzionari e politicanti della "sicurezza" neoconservatori e neoliberali, membri del Gruppo Bilderberg, della Commissione Trilaterale e del Council on Foreign Relations e di apparati come la Heritage Foundation, del Center for Strategic and International Studies, della Brookings Institution, dell'AIPAC, della Hoover Institution, dell'American Enterprise Institute e di altri.
Dietro ai candidati si possono trovare alcuni degli individui più terrificanti che camminano oggi sulla terra, come segue:
John McCain
Henry Kissinger
Richard Armitage, ex vice segretario di stato, agente segreto ed alleato di Bush per tutta la vita
Robert "Bud" McFarlane, consigliere per la sicurezza nazionale di Reagan/Bush, Iran, Contra
William Kristol, direttore del The Weekly Standard (neocon)
Alexander Haig, segretario di stato di Reagan/Bush
George Shultz, segretario di stato di Reagan/Bush, Hoover Institution, Bechtel
Brent Scowcroft, Ford, consigliere per la sicurezza nazionale di George H.W. Bush
James Woolsey, ex direttore della CIA
Lawrence Eagleburger, segretario di stato di George H.W. Bush
William Ball, segretario della Marina dell'amministrazione Reagan
Colin Powell
Barack Obama
Zbigniew Brzezinski
Anthony Lake, consigliere per la sicurezza nazionale dell'amministrazione Clinton
Sarah Sewall, vice segretario della difesa, zar controinsurrezione dell'amministrazione Clinton
Richard Clarke, zar antiterrorismo delle amministrazioni Clinton e Bush
Susan Rice, specialista dell'Africa dell'amministrazione Clinton e membro del NSC, Brookings
Bruce Riedel, ex ufficiale della CIA, Affari del Vicino Oriente ed asiatici del NSC, Brookings
Hillary Clinton
Bill Clinton
Madeline Albright, segretario di stato dell'amministrazione Clinton
Sandy Berger, consigliere per la sicurezza nazionale dell'amministrazione Clinton
Richard Holbrooke, ambasciatore all'ONU dell'amministrazione Clinton
Gen. Wesley Clark, comandante in Kosovo dell'epoca di Clinton
Leslie Gelb, Council on Foreign Relations, ex funzionario del Dipartimento di Stato e della Difesa
Martin Indyk, ambasciatore in Israele dell'amministrazione Clinton, Brookings
Strobe Talbott, vice segretario di stato dell'amministrazione Clinton, coideatore del gruppo "6+2" del petrolio del Caspio, Brookings
Jeffrey Smith, ex consigliere generale della CIA
Rudy Giuliani
Kim Holmes, ex assistente segretario di stato di George W. Bush, Heritage Foundation
Louis Freeh, ex direttore dell'FBI
Stephen Yates, ex vice assistente di Dick Cheney
Norman Podhoretz, Hudson Institute (neocon)
Kenneth Weinstein, Hudson Institute
Numerosi individui collegati alle neocon Hoover Institution e Heritage Foundation
Mike Huckabee
Huckabee è stato riservato sulla sua squadra. Tra i nomi finora in circolazione:
Ed Rollins, operativo repubblicano
Frank Gaffney, neocon
John Bolton, ambasciatore all'ONU di George W. Bush (al momento, la partecipazione di Bolton è una robusta diceria)
John Edwards
Edwards vanta una grande squadra di ufficiali di carriera militari e dei servizi segreti, la maggior parte dei quali dai "ranghi". Tra i nomi più rilevanti:
assistente direttore dell'Agenzia Controllo Armamenti e Disarmo USA di Jimmy Carter, fondatore e presidente del Henry L. Stimson Center
Irving Blickstein, ex vice assistente capo delle operazioni navali, RAND Corporation
Mitt Romney
Cofer Black, ex CIA e funzionario antiterrorismo del dipartimento di stato di George W. Bush, vice presidente della Blackwater USA
Alberto Cardenas, lobbista ed ex presidente del partito repubblicano della Florida
Roger Noriega, assistente segretario per gli affari dell'emisfero occidentale di George W. Bush
Rep. Pete Hoekstra (R, Mich.), membro di minoranza della Commissione Servizi Segreti della Camera dei Rappresentanti
La scelta dei burattinai
Come sottolineato da Daniel Estulin in La vera storia del Gruppo Bilderberg, i padroni del "governo mondiale", i cui membri manipolano tutte le elezioni, perseguono i seguenti principali obiettivi: 1) una identità internazionale, ovvero "internazionalismo", 2) il controllo centralizzato del popolo, 3) una società a crescita zero, post-industriale, 4) uno stato di squilibrio mondiale perpetuo, 5) il controllo centralizzato di tutte le politiche estere ed interne, 6) conferimento di poteri alle Nazioni Unite ed alla NATO e 7) una grande area di libero commercio sotto il controllo anglo-americano.
Mentre è ancora troppo presto per accertarsi della scelta finale dei principali gruppi che modellano il mondo (Bilderberg, Commissione Trilaterale, Council on Foreign Relations ecc.), è chiaro, dalle liste di cui sopra, che i burattini per la Casa Bianca approvati sono già i "candidati al successo".
Mentre i veri rappresentanti del "cambiamento", come Dennis Kucinich, Cynthia McKinney e Ron Paul, (i cui "voti" sarebbero in ogni caso sistematicamente cancellati) non hanno nessuna possibilità , i soli burattini rimanenti e le loro rispettive squadre, sono provati supplicanti dell'esistente elite bellica ed industriale.
E' chiaro che i candidati repubblicani, particolarmente John McCain, sono profondamente collegati ai peggiori elementi, in modo più cospicuo a Henry Kissinger; il collegamento di Barack Obama all'elite parla da solo: Zbigniew Brzezinski.
La partecipazione di McCain allo scandalo delle casse risparmi e prestiti negli anni '80, come membro del malfamato Keating Five, è un fatto storico.
Sono pure un fatto stabilito le brutali opinioni di McCain su guerra ed assassinio, che sono meglio esemplificate nel suo editoriale del 2001 La guerra è inferno. Ora continuiamo a farla.
Non vi è migliore cristallizzazione di McCain delle sue parole intrise di sangue.
E' ben noto che entrambe i Clinton sono da lungo tempo membri del Bilderberg. Come notato da Daniel Estulin, John Edwards, che attualmente si atteggia come "populista", è stato scelto attentamente da Henry Kissinger (che ora opera dietro John McCain) per essere il vice candidato presidenziale di John Kerry nel 2004. Ora, quattro anni più tardi, le sue connessioni devono certamente essere accresciute.
Arriva la "ancora più aggressiva 'guerra al terrorismo'"
E' chiaro dai "candidati" scelti, che non vi sarà certo fine alla guerra ovvero al continuo declino dell'impero americano.
Non soltanto la "guerra al terrorismo" continuerà , ma probabilmente si intensificherà e si allargherà sotto una "nuova gestione". L'unica questione è se la tendenza sarà verso una marca neoliberale, il Nuovo Ordine Mondiale multinazionale "più sfumato", un "consenso bipartitico" a Washington, una più ordinata decadenza economica e politica ecc, . . . .oppure la continuazione della palese brutalità e criminalità di Bush-Cheney.
Gli eventi violenti, compreso l'assassinio della Bhutto in Pakistan ed altri come gli "11/9" giocano più per gli ultimi . . . McCain and Giuliani.
The Republican candidates have uniformly and consistently echoed the Bush/Cheney/neocon war agenda and 9/11/"terrorism" lies. Huckabee, the bizarre dark horse of the Republican side, has voiced criticism of some Bush-Cheney policies, but not the "war on terrorism" in general.
I candidati repubblicani hanno uniformemente e costantemente echeggiato l'agenda bellica Bush/Cheney/neocon e le menzogne 11/9/"terrorismo".
Ciascun candidato democratico si è proclamato il campione dell'"antiterrorismo" oppure il "vero" antiterrorista che George W. Bush non è.
Le sanguinarie opinioni di Obama sulla guerra sono ben documentate e simili a quelle di Bush-Cheney. In aggiunta alla guerra all'Iran, Obama ha dichiarato che attaccherebbe il Pakistan se la sua amministrazione avesse "informazioni perseguibili" che Osama bin Laden si nasconde in Pakistan ed il governo di quel paese non agisse.
Edwards, che durante il dibattito vice presidenziale del 2004 strillava con Dick Cheney che avrebbe "ucciso i terroristi", ha recentemente ripetuto: "Se, come presidente, sapessi dove è Osama bin Laden, andrei a prenderlo".
La Clinton è andata persino oltre in dettagli sulla sua particolare fantasia di guerra: "Ad un certo punto, probabilmente quando i missili sono lanciati, il governo pakistano deve sapere che arriveranno presto".
Alla fine, La guerra è inferno. Ora continuiamo a farla di McCain è la voce del consenso . . .la menzogna dell'11/9 esemplificata.
La conta dei voti ed altre illusioni
Come ripetutamente osservato in questa pubblicazione, tutti gli aspetti del voto americano cono stati, e continuano ad essere, manipolati.
E' ancora un fatto che le grandi società (collegate principalmente all'apparato politico repubblicano) controllano il voto americano e con crescente sofisticazione tecnologica: Diebold, ESS, Sequoia e SAIC. Infatti, nel 2008 saranno utilizzate nuove generazioni delle loro macchine.
Oltre la coraggiosa denuncia e l'attivismo da parte di quelli come Black Box Voting ed altri, la stessa mostruosa e malefica potenza criminale che distrugge la democrazia che è stata in funzione per decenni rimane in controllo.
Il vincitore delle elezioni del 2008: il crimine
Come ha scritto Mike Ruppert in Passare il Rubicone: "Quei profitti del crimine e di guerra, che sono distruttivi della vita umana, del lavoro, del felice, onesto vicinato (sia negli USA che in Afghanistan, Africa ed Iraq) sono in effetti la chiave di volta dell'economia globale ed un fattore determinante del successo in una competizione spietata, un ago della bussola per la civiltà umana. Non ci si può aspettare di seguire la ricetta per lo stufato di un animale ucciso per strada e produrre un budino al creme-caramel".
I criminali non obbediscono alle leggi. I criminali non credono nella "democrazia".
I criminali non "permettono" elezioni.
Non permetteranno delle elezioni nel 2008. Ne imporranno delle altre.
Midian ha scritto:
diverso è il discorso per la politica usa nel mondo: Obama dice che ritira le truppe in Iraq e presumo attuerà una strategia di minore, in generale, presenza militare per concentrarsi su trattative diplomatiche tipo Palestina/Israele, la Clinton più o meno uguale e McCain che vuole fare? Lo sapete voi?
saltera' fuori durante le presidenziali, non certo ora che sono ancora alle primarie
se il trend e' confermato e se non ha un crollo improvviso credo che obama ce la faccia ma interessante e' capire se si arrivi cmq ad un ticket clinton/obama o obama/clinton: la cosa di per se' non e' poi cosi' scontata.
E pensare che noi abbiamo solo ciccio di nonna papera, il nanonno e la banda bassotti al completo... e neanche un commissario basettoni, direttamente un manetta qualsiasi! :|
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995
marcox ha scritto:bravo...insegnamo noi la democrazia agli americani
gia' tanto non esportarla come loro
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995
Una battuta "combatte" il pensiero unico che ci si vuole imporre, ma potrebbe anche descrivere l'inizio della campagna presidenziale statunitense e la battaglia che hanno ingaggiato Barak Obama e Hillary Clinton per rappresentare il partito democratico alle elezioni presidenziali.
Pepsi Obama e Cola Clinton? Fate la vostra scelta!
E se pensate di avere scelto "liberamente" il vostro candidato, chiedetevi quali sono le differenze tra l'uno e l'altro e fate il medesimo ragionamento sugli altri possibili candidati: Bloomberg, Edwards, Giuliani, Huckabee, McCain, Rice, Romney e Thompson, tutti multimilionari che, proprio in virtù di ciò, possono concorrere alla loro democratica elezione.
Le somiglianze tra i due candidati democratici non si limitano al denaro che possiedono. Anche quelle dei loro consiglieri personali per la campagna, che senza alcun dubbio faranno parte del gabinetto del prossimo presidente, non sono meno sorprendenti.
Dalla parte di Obama troviamo in prima fila Zbigniew Brzezinski, ex consigliere del presidente Carter per la Sicurezza Nazionale, Richard Clarke, grande specialista dell'antiterrorismo statunitense, e l'ex negoziatore in Medio Oriente Denis Ross.
Dalla parte di Hillary Clinton, i nomi dei consiglieri ci sono famigliari, poiché erano i personaggi più importanti del gabinetto di suo marito: Madeleine Albright, ex Segretaria di Stato, Samuel Berger, ex della Sicurezza Nazionale e l'ex ambasciatore alle Nazioni Unite Richard Holbrooke.
Cos'hanno in comune con i loro colleghi repubblicani?
Tutti i consiglieri fanno parte di gruppi pro-establishment fortemente favorevoli alle politiche interventiste messe in atto dall'amministrazione Bush dopo gli attentati dell'11 settembre. E' chiaro che i nuovi candidati alla presidenza non si caratterizzano per originalità e seguiranno alla lettera i parametri standard della politica internazionale statunitense degli ultimi quindici anni. Non c'è da stare allegri quando si conoscono i risultati di questa politica, responsabile della morte di centinaia di migliaia di civili innocenti in tutto il mondo e che per i suoi interventi disastrosi ha contribuito a fare del nostro pianeta un luogo più pericoloso che nel passato.
Il rafforzamento di leggi mortali per giustificare la politica interventista statunitense, giunta al parossismo dopo l'invasione dell'Iraq nel 2003, è, in parte, opera dei consiglieri dei nostri attuali candidati democratici.
Madeleine Albright in primo luogo, considerata la collaboratrice più stretta della coppia Clinton. Fu lei all'origine delle sanzioni economiche contro l'Iraq che provocarono approssimativamente 400.000 morti tra la popolazione civile. Approvò anche i bombardamenti strategici sull'Iraq e difese le teorie che sostenevano che Saddam Hussein era in possesso di armi di distruzione di massa. Si oppose anche a Colin Powell nel 1993, quando egli chiese che non venisse bombardata la Bosnia.
Secondo Powell, Albright gli rispose esasperata: "Cosa ci serve avere questo magnifico arsenale bellico di cui si continua a parlare, se poi non possiamo utilizzarlo?".
Richard Holbrooke, prima di essere ambasciatore alle Nazioni Unite e consigliere di Hillary Clinton, è stato membro dell'amministrazione Carter. Fu Holbrooke in persona a supervisionare le forniture di armi all'esercito indonesiano quando questo invase illegalmente Timor Est, massacrando 500.000 persone. E fu lui a bloccare la Risoluzione dell'ONU che denunciava questa invasione.
Dalla parte di Obama troviamo innanzitutto Zbigniew Brzezinski, ex consigliere del governo Carter. Brzezinski si vanta di essere il creatore del nucleo del movimento jihadista afgano da cui provengono Osama bin Laden e Al Qaeda. Quando gli si domandò se non si pentiva delle conseguenze di tale azione, rispose: "Assolutamente no. Ne è valsa realmente la pena. Volevamo farla finita con i sovietici, lo volevamo a qualsiasi costo". E sono stati i mujahidin che, prima di rivoltarsi contro il loro protettore e bombardare gli USA, hanno lottato insieme alle truppe statunitensi e della NATO in Bosnia.
Un altro uomo di Obama è Denis Ross, che è stato consigliere degli ultimi tre presidenti degli Stati Uniti (Clinton e i due Bush). Ha supervisionato la politica palestinese-israeliana per quasi quindici anni, con le conseguenze che tutti conosciamo e senza concedere mai allo stato palestinese il diritto ad esistere senza dover subire i diktat imposti dagli israeliani.
Il generale Merril McPeak che, in tandem con Holbrooke, fu incaricato di controllare la spedizione di caccia da combattimento statunitensi all'esercito indonesiano durante l'invasione di Timor Est.
Potremmo parlare anche di Sara Sewall, redattrice dell'introduzione del libro del generale Petraeus; di Anthony Lake, responsabile del disastro economico di Haiti durante l'era Clinton, consigliere del presidente ai tempi della guerra dei Balcani e autore di un discorso contenente in particolare queste affermazioni: "Abbiamo la fortuna di vivere nel paese più potente e rispettato del pianeta, in un'epoca in cui il mondo adotta i nostri ideali come mai è avvenuto in passato. Dobbiamo trarne le conseguenze. Dobbiamo mobilitare la nostra nazione per propagare la democrazia ed estendere i nostri mercati e il nostro futuro".
Come ha fatto notare il giornalista indipendente Allan Nairn: "Molte di queste persone hanno commesso azioni che, secondo i principi stabiliti a Norimberga e nei tribunali ruandesi o bosniaci, sono inaccettabili: stiamo parlando di guerre di aggressione, di assassini politici di civili".
In questo, in effetti, tra i candidati non esiste differenza e le prossime elezioni statunitensi corrono il grande rischio di essere una "consultazione puramente formale" che vedrà la sostituzione di un presidente impopolare e stanco con una figura certamente meno screditata, ma con una politica che non si differenzierà assolutamente da quella del passato.
obama riceverà l'endorsment sabato dal partito democratico. (se me l'avessero detto un anno fa mi sarei messo a ridere).
hillary ha posticipato perchè venerdì ricorre l'anniversario dell'omicidio di Robert Kennedy.
qui potete trovare bellissime immagini del convoglio che trasportó il feretro da new york a washington nel 1968. le fotografie sono di Paul Fusco.
è una vera sintesi del popolo americano. http://www.repubblica.it/2006/05/galler ... rjk/1.html
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
zio ha scritto:obama riceverà l'endorsment sabato dal partito democratico. (se me l'avessero detto un anno fa mi sarei messo a ridere).
hillary ha posticipato perchè venerdì ricorre l'anniversario dell'omicidio di Robert Kennedy.
qui potete trovare bellissime immagini del convoglio che trasportó il feretro da new york a washington nel 1968. le fotografie sono di Paul Fusco.
è una vera sintesi del popolo americano. http://www.repubblica.it/2006/05/galler ... rjk/1.html
Forza Obama.
E' negro, liberal, e potrebbe persino vincere.
mani sulle palle e dita incrociate
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
è molto debole sulle idee in politica estera.
e molto populista in politica interna. altrimenti sui programmi la hillary avrebbe vinto.
comunque vedremo come affronterà i dibattiti.
io prevedo una vincita del repubblicano. troppo divisi i democratici.
ma vedremo. spero di sbagliarmi.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw