Il Fede ha scritto:Hey, non mi sono offeso![]()
lo so fede che sei una persona intelligente.
Io non sopporto gli sbruffoni e i maleducati,
a prescindere.
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Non prendertela, ma non condivido quello che scrivi.fritz ha scritto:il punto è, come al solito, non fare di tutta l'erba un fascio ( meglio prendere solo le cime...)
Saró stato nei locali lap una dozzina di volte in vita mia, vivendo esperienze molto diverse in funzione del mio desiderio e della situazione: da starci un quarto d'ora a bere qualcosa e fare il vouyer di qualche tetta a passarci un paio d'ore, trovare una fantastica ragazza di cui micro-innamorarmi e avere uno splendido orgasmo.
Credo che il problema è che in questo paese di merda le regole non sono mai chiare, in nessun campo, e men che meno in quella zona grigia che sono i "servizi erotici per maschietti" (sia chiaro che auspico ci sia la medesima possibilità per le femminucce!).
Visto che moralmente tra adulti consenzienti e consapevoli tutto è possibile, basterebbe essere seri ed onesti e permettere legalmente la prostituzione e quel che c'è intorno. Come sarebbe bello poter andare in un locale erotico e sapere che se paghi l'ingresso guardi lo spettacolo, se vuoi stoccazzare infili i dollari durante l'american tour, se vuoi chiaccherare paghi la consumazioni, se vuoi un servizio sessuale, preventivamente ed esplicitamente concordato, lo paghi secondo la tariffa.
Grazie alla idiozia italiana e al Vaticano, dobbiamo tenerci questa situazione ambigua, che favorisce solo i furbetti e frega alla fine tutti quanti.
Anch io credo come Fritz che un po di ipocrisia in meno non guasterebbe ,il Vaticano poteva non entrarci nel 1958 poi le cose sono cambiate (interessi comunità di "assistenza"). Nel concetto di sesso mercenario possono benissimo essere ricompresi anche spettacoli erotici senza contatto.Che siamo nel paese del "Si fa ma non si dice" è evidentissimo a tutti e quindi all'ingenuità permettimi di non credere affatto.wolf.55 ha scritto:Non prendertela, ma non condivido quello che scrivi.fritz ha scritto:il punto è, come al solito, non fare di tutta l'erba un fascio ( meglio prendere solo le cime...)
Saró stato nei locali lap una dozzina di volte in vita mia, vivendo esperienze molto diverse in funzione del mio desiderio e della situazione: da starci un quarto d'ora a bere qualcosa e fare il vouyer di qualche tetta a passarci un paio d'ore, trovare una fantastica ragazza di cui micro-innamorarmi e avere uno splendido orgasmo.
Credo che il problema è che in questo paese di merda le regole non sono mai chiare, in nessun campo, e men che meno in quella zona grigia che sono i "servizi erotici per maschietti" (sia chiaro che auspico ci sia la medesima possibilità per le femminucce!).
Visto che moralmente tra adulti consenzienti e consapevoli tutto è possibile, basterebbe essere seri ed onesti e permettere legalmente la prostituzione e quel che c'è intorno. Come sarebbe bello poter andare in un locale erotico e sapere che se paghi l'ingresso guardi lo spettacolo, se vuoi stoccazzare infili i dollari durante l'american tour, se vuoi chiaccherare paghi la consumazioni, se vuoi un servizio sessuale, preventivamente ed esplicitamente concordato, lo paghi secondo la tariffa.
Grazie alla idiozia italiana e al Vaticano, dobbiamo tenerci questa situazione ambigua, che favorisce solo i furbetti e frega alla fine tutti quanti.
Per prima cosa bisognerebbe ricordarsi dei tanti che in un locale ci vanno solo per vedere uno spettacolo senza la volontà di farsi "spennare". Discorsi come quelli tuoi, anche se possono essere compresi, non tengono conto di chi vuole andare in una discoteca e non in un lupanare.
Secondo: in Italia la prostituzione non è illegale, lo sono il favoreggiamento e lo sfruttamento. Quando scrivi:
...basterebbe essere seri ed onesti e permettere legalmente la prostituzione e quel che c'è intorno...
Vorresti dire che le persone serie ed oneste dovrebbero attivarsi per rendere legale il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione? E per quale motivo dovrebbero farlo?
Terza cosa: per quanto mi risulta la legge che nel 1958 ha "chiuso le case chiuse" porta la firma ed il nome della senatrice Lina Merlin del PSI, il Vaticano cosa c'entra?
Mi esprimo in questo modo perchè mentre per te la possibilità di avere rapporti sessuali a pagamento con una prostituta esiste comunque, per tanti altri la libertà di andare in un locale ad assistere ad uno spettacolo di streap viene messa ogni giorno di più in discussione da un gruppetto di persone ingenue che cercano sesso mercenario in un locale di spettacolo.
Caro Wolf, mi scuso se andiamo un po' OT, ma l'argomento m'interessa. A me sembra che in Italia la legislazione sulla prostituzione sia piuttosto ambigua e ipocrita. Se la prostituzione volontaria fosse pienamente legale, come auspico, il reato di favoreggiamento non avrebbe alcun senso. Infatti, e qui siamo in pieno cortocircuito linguistico, il termine stesso di "favoreggiamento" esiste solo in relazione a qualche reato. Ora, è una ben strana situazione quella in cui un'attività è consentita, ma è proibito agevolarla.wolf.55 ha scritto: Secondo: in Italia la prostituzione non è illegale, lo sono il favoreggiamento e lo sfruttamento. Quando scrivi:
...basterebbe essere seri ed onesti e permettere legalmente la prostituzione e quel che c'è intorno...
Vorresti dire che le persone serie ed oneste dovrebbero attivarsi per rendere legale il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione? E per quale motivo dovrebbero farlo?
La Merlin avrà dei difetti ma se ci mette la mano (facciamo un esempio a caso) Alfredo Mantovano la peggiora sicuramente quindi non va riformata ma abolita in toto. Il prosseneta è quello che è ma al momento non vedo come sia sostituibile anche uno strip è una prestazione di carattere sessuale essenó perchè si dovrebbe pagarlo?wolf.55 ha scritto:Ciao Dostum, ciao Pieffe. Vi chiederei di leggere con attenzione quello che l'amico Fritz ha scritto, in particolare quando dice:
"... se vuoi un servizio sessuale, preventivamente ed esplicitamente concordato, lo paghi secondo la tariffa."
In buona sostanza desidera trasformare il locale in una casa di tolleranza come quelle del ventennio.
Purtroppo per lui, Fritz, ignora che nei locali di lap dance ci vanno in maggioranza spettatori che non cercano prestazioni mercenarie e ci lavorano molte ragazze che, giustamente, si offendono ad essere considerate delle prostitute da qualche spettatore becero...
Detto questo, qualche osservazione per Pieffe.
Che la legge Merlin ha mezzo secolo di vita, che è invecchiata male, che è nata anche con l'intenzione di evitare la riapertura immediata delle "case chiuse" sotto altra forma lo sappiamo tutti e lo abbiamo scritto e letto tante volte. La teoria che il prosseneta sia assimilabile ad un procuratore o ad un agente di spettacolo pare presa di peso da una scena di "Paprika" di Tinto Brass (ricordi Milvio?). In realtà ci vorrebbe la volontà politica di aggiornare la legge Merlin, ma nessun parlamentare pare aver voglia di farsene carico e gli spazi di manovra sono quelli che sono...
Per Dostum:
caro mio, hai messo il dito nella piaga! Peró non confondere l'iperattività e la voglia di protagonismo di un paio di religiosi ultrasessantenni con l'intero vertice Vaticano, a cui di discoteche e marchette non gliene importa nulla...
Che bella idea...aboliamo la legge Merlin, non la sostituiamo con nessuna altra legge e torniamo alla situazione ante 1958!dostum ha scritto:La Merlin avrà dei difetti ma se ci mette la mano (facciamo un esempio a caso) Alfredo Mantovano la peggiora sicuramente quindi non va riformata ma abolita in toto. Il prosseneta è quello che è ma al momento non vedo come sia sostituibile anche uno strip è una prestazione di carattere sessuale essenó perchè si dovrebbe pagarlo?wolf.55 ha scritto:Ciao Dostum, ciao Pieffe. Vi chiederei di leggere con attenzione quello che l'amico Fritz ha scritto, in particolare quando dice:
"... se vuoi un servizio sessuale, preventivamente ed esplicitamente concordato, lo paghi secondo la tariffa."
In buona sostanza desidera trasformare il locale in una casa di tolleranza come quelle del ventennio.
Purtroppo per lui, Fritz, ignora che nei locali di lap dance ci vanno in maggioranza spettatori che non cercano prestazioni mercenarie e ci lavorano molte ragazze che, giustamente, si offendono ad essere considerate delle prostitute da qualche spettatore becero...
Detto questo, qualche osservazione per Pieffe.
Che la legge Merlin ha mezzo secolo di vita, che è invecchiata male, che è nata anche con l'intenzione di evitare la riapertura immediata delle "case chiuse" sotto altra forma lo sappiamo tutti e lo abbiamo scritto e letto tante volte. La teoria che il prosseneta sia assimilabile ad un procuratore o ad un agente di spettacolo pare presa di peso da una scena di "Paprika" di Tinto Brass (ricordi Milvio?). In realtà ci vorrebbe la volontà politica di aggiornare la legge Merlin, ma nessun parlamentare pare aver voglia di farsene carico e gli spazi di manovra sono quelli che sono...
Per Dostum:
caro mio, hai messo il dito nella piaga! Peró non confondere l'iperattività e la voglia di protagonismo di un paio di religiosi ultrasessantenni con l'intero vertice Vaticano, a cui di discoteche e marchette non gliene importa nulla...
In effetti era quello lo scopo del referendum abrogativo certo si puó ritenere il povero Cavour non all'altezza di una pensatrice come la Merlin.wolf.55 ha scritto:Che bella idea...aboliamo la legge Merlin, non la sostituiamo con nessuna altra legge e torniamo alla situazione ante 1958!dostum ha scritto:La Merlin avrà dei difetti ma se ci mette la mano (facciamo un esempio a caso) Alfredo Mantovano la peggiora sicuramente quindi non va riformata ma abolita in toto. Il prosseneta è quello che è ma al momento non vedo come sia sostituibile anche uno strip è una prestazione di carattere sessuale essenó perchè si dovrebbe pagarlo?wolf.55 ha scritto:Ciao Dostum, ciao Pieffe. Vi chiederei di leggere con attenzione quello che l'amico Fritz ha scritto, in particolare quando dice:
"... se vuoi un servizio sessuale, preventivamente ed esplicitamente concordato, lo paghi secondo la tariffa."
In buona sostanza desidera trasformare il locale in una casa di tolleranza come quelle del ventennio.
Purtroppo per lui, Fritz, ignora che nei locali di lap dance ci vanno in maggioranza spettatori che non cercano prestazioni mercenarie e ci lavorano molte ragazze che, giustamente, si offendono ad essere considerate delle prostitute da qualche spettatore becero...
Detto questo, qualche osservazione per Pieffe.
Che la legge Merlin ha mezzo secolo di vita, che è invecchiata male, che è nata anche con l'intenzione di evitare la riapertura immediata delle "case chiuse" sotto altra forma lo sappiamo tutti e lo abbiamo scritto e letto tante volte. La teoria che il prosseneta sia assimilabile ad un procuratore o ad un agente di spettacolo pare presa di peso da una scena di "Paprika" di Tinto Brass (ricordi Milvio?). In realtà ci vorrebbe la volontà politica di aggiornare la legge Merlin, ma nessun parlamentare pare aver voglia di farsene carico e gli spazi di manovra sono quelli che sono...
Per Dostum:
caro mio, hai messo il dito nella piaga! Peró non confondere l'iperattività e la voglia di protagonismo di un paio di religiosi ultrasessantenni con l'intero vertice Vaticano, a cui di discoteche e marchette non gliene importa nulla...
Attenzione: si parla di "rapporti sessuali" non è detto che uno streap sia una prestazione a carattere sessuale.
Comunque, diamo anche uno sguardo quì:
http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Merlin
è poco ma meglio di niente.
wolf.55 ha scritto:Ciao Dostum, ciao Pieffe. Vi chiederei di leggere con attenzione quello che l'amico Fritz ha scritto, in particolare quando dice:
"... se vuoi un servizio sessuale, preventivamente ed esplicitamente concordato, lo paghi secondo la tariffa."
In buona sostanza desidera trasformare il locale in una casa di tolleranza come quelle del ventennio.
Purtroppo per lui, Fritz, ignora che nei locali di lap dance ci vanno in maggioranza spettatori che non cercano prestazioni mercenarie e ci lavorano molte ragazze che, giustamente, si offendono ad essere considerate delle prostitute da qualche spettatore becero...
Per Dostum:
caro mio, hai messo il dito nella piaga! Peró non confondere l'iperattività e la voglia di protagonismo di un paio di religiosi ultrasessantenni con l'intero vertice Vaticano, a cui di discoteche e marchette non gliene importa nulla...
Semplicemente chiedo che non si confondano i locali di spettacolo con le case di tolleranza. Leggi il tuo precedente intervento: per rispondermi sarebbe stato più facile scrivere "...mi sono espresso male" o "...sono stato frainteso". Appare evidente che cerchi di "arrampicarti sugli specchi", evita, perlomeno, di dare una tua interpretazione alle leggi. Grazie.fritz ha scritto:wolf.55 ha scritto:Ciao Dostum, ciao Pieffe. Vi chiederei di leggere con attenzione quello che l'amico Fritz ha scritto, in particolare quando dice:
"... se vuoi un servizio sessuale, preventivamente ed esplicitamente concordato, lo paghi secondo la tariffa."
In buona sostanza desidera trasformare il locale in una casa di tolleranza come quelle del ventennio.
Purtroppo per lui, Fritz, ignora che nei locali di lap dance ci vanno in maggioranza spettatori che non cercano prestazioni mercenarie e ci lavorano molte ragazze che, giustamente, si offendono ad essere considerate delle prostitute da qualche spettatore becero...
Per Dostum:
caro mio, hai messo il dito nella piaga! Peró non confondere l'iperattività e la voglia di protagonismo di un paio di religiosi ultrasessantenni con l'intero vertice Vaticano, a cui di discoteche e marchette non gliene importa nulla...
Caro wolf, come fai a sostenere che non sia una prestazione mercenaria il mostrarsi a pagamento durante lo show, o il farsi palpeggiare o tutto quello che succede nel privè?
Non mi raccontare che siamo tutti degli esteti in cerca del bello, quando andiamo in un locale di lap!
Quando inizia la prostituzione?
"Un atto sessuale diventa atto di prostituzione solo in presenza dell'elemento retributivo, e cioe' quando il soggetto che fornisce la prestazione sessuale assegna alla dazione del proprio corpo, per il soddisfacimento dell'altrui libidine, una funzione strumentale alla percezione di una utilita', in genere economica, che potrebbe essere corrisposta dall'utente anche direttamente ad un terzo, ma sempre con l'accordo o quanto meno la consapevolezza dell'erogatore della prestazione."
a mio parere se ti pago per farmela vedere tu in quel momento sei una prostituta ed io un cliente.
Se poi mi hai convinto in qualche modo, per esempio strusciandoti addosso, accarezzandomi, dicendomi con voce suadente "andiamo a fare un privè", il reato di adescamento c'è tutto: "Sono punite con l'arresto fino a giorni otto e con l'ammenda di lire 10.000 le persone dell'uno e dell'altro sesso:
che in luogo pubblico od aperto al pubblico, invitano al libertinaggio in modo scandaloso o molesto;
che seguono per via le persone, invitandole con atti o parole al libertinaggio."
Di conseguenza il gestore del locale, se non di sfruttamento, puó essere sicuramente accusato di "Tolleranza abituale della prostituzione. Art. 3 della Legge citata, n.3:
chiunque, essendo proprietario, gerente o preposto a un albergo, casa mobiliata, pensione, spaccio di bevande, circolo, locale da ballo, o luogo di spettacolo, o loro annessi e dipendenze o qualunque locale aperto al pubblico od utilizzato dal pubblico, vi tollera abitualmente la presenza di una o più persone che, all'interno del locale stesso, si dà nno alla prostituzione;"
Non voglio sostenere che i locali di lap dance dovrebbero diventare delle case di tolleranza, ma che lo sono già , e in maniera ipocrita e al limite della legge. Per quanto riguarda la legge morale, non penso che il non consumare la penetrazione renda quello che è sempre un atto sessuale quacosa di diverso...
Se toccare una donna nella parte intime senza il suo consenso è un abuso sessuale, farlo con il suo consenso a pagamento è prostituzione.
Mi sembra chiarissimo!
Detto questo, credo che da una parte dovrebbe esserci una rete di controllo che limiti lo sfruttamento, impedisca la violenza, predisponga comunità di recupero e percorsi di affrancamento dalla prostutuzione per le ragazze, cosa impossibile se c'è clandestinità e ipocrisia come adesso.
Dall'altra parte a me piacerebbe un locale tipo lap dance dove poter fare di tutto con le ragazze, in maniera legale, pulita, chiara.
semplice, no ?
Per quanto rigurada il Vaticano mi riferisco alla morale sessuofobica della Chiesa, qualche secolo di repressione sessuale, ma se non lo vuoi vedere...
Quoto in pieno. Se mi consenti faccio una distinzione tra "sessuale" e "genitale" e concordo che ogni atteggiamento sessuale (anche per dire accarezzare i piedi) a pagameno è prostituzione.fritz ha scritto:wolf.55 ha scritto:Ciao Dostum, ciao Pieffe. Vi chiederei di leggere con attenzione quello che l'amico Fritz ha scritto, in particolare quando dice:
"... se vuoi un servizio sessuale, preventivamente ed esplicitamente concordato, lo paghi secondo la tariffa."
In buona sostanza desidera trasformare il locale in una casa di tolleranza come quelle del ventennio.
Purtroppo per lui, Fritz, ignora che nei locali di lap dance ci vanno in maggioranza spettatori che non cercano prestazioni mercenarie e ci lavorano molte ragazze che, giustamente, si offendono ad essere considerate delle prostitute da qualche spettatore becero...
Per Dostum:
caro mio, hai messo il dito nella piaga! Peró non confondere l'iperattività e la voglia di protagonismo di un paio di religiosi ultrasessantenni con l'intero vertice Vaticano, a cui di discoteche e marchette non gliene importa nulla...
Caro wolf, come fai a sostenere che non sia una prestazione mercenaria il mostrarsi a pagamento durante lo show, o il farsi palpeggiare o tutto quello che succede nel privè?
Non mi raccontare che siamo tutti degli esteti in cerca del bello, quando andiamo in un locale di lap!
Quando inizia la prostituzione?
"Un atto sessuale diventa atto di prostituzione solo in presenza dell'elemento retributivo, e cioe' quando il soggetto che fornisce la prestazione sessuale assegna alla dazione del proprio corpo, per il soddisfacimento dell'altrui libidine, una funzione strumentale alla percezione di una utilita', in genere economica, che potrebbe essere corrisposta dall'utente anche direttamente ad un terzo, ma sempre con l'accordo o quanto meno la consapevolezza dell'erogatore della prestazione."
a mio parere se ti pago per farmela vedere tu in quel momento sei una prostituta ed io un cliente.
Se poi mi hai convinto in qualche modo, per esempio strusciandoti addosso, accarezzandomi, dicendomi con voce suadente "andiamo a fare un privè", il reato di adescamento c'è tutto: "Sono punite con l'arresto fino a giorni otto e con l'ammenda di lire 10.000 le persone dell'uno e dell'altro sesso:
che in luogo pubblico od aperto al pubblico, invitano al libertinaggio in modo scandaloso o molesto;
che seguono per via le persone, invitandole con atti o parole al libertinaggio."
Di conseguenza il gestore del locale, se non di sfruttamento, puó essere sicuramente accusato di "Tolleranza abituale della prostituzione. Art. 3 della Legge citata, n.3:
chiunque, essendo proprietario, gerente o preposto a un albergo, casa mobiliata, pensione, spaccio di bevande, circolo, locale da ballo, o luogo di spettacolo, o loro annessi e dipendenze o qualunque locale aperto al pubblico od utilizzato dal pubblico, vi tollera abitualmente la presenza di una o più persone che, all'interno del locale stesso, si dà nno alla prostituzione;"
Non voglio sostenere che i locali di lap dance dovrebbero diventare delle case di tolleranza, ma che lo sono già , e in maniera ipocrita e al limite della legge. Per quanto riguarda la legge morale, non penso che il non consumare la penetrazione renda quello che è sempre un atto sessuale quacosa di diverso...
Se toccare una donna nella parte intime senza il suo consenso è un abuso sessuale, farlo con il suo consenso a pagamento è prostituzione.
Mi sembra chiarissimo!
Detto questo, credo che da una parte dovrebbe esserci una rete di controllo che limiti lo sfruttamento, impedisca la violenza, predisponga comunità di recupero e percorsi di affrancamento dalla prostutuzione per le ragazze, cosa impossibile se c'è clandestinità e ipocrisia come adesso.
Dall'altra parte a me piacerebbe un locale tipo lap dance dove poter fare di tutto con le ragazze, in maniera legale, pulita, chiara.
semplice, no ?
Per quanto rigurada il Vaticano mi riferisco alla morale sessuofobica della Chiesa, qualche secolo di repressione sessuale, ma se non lo vuoi vedere...
Non mi sto arrampicando da nessuna parte, forse non mi sono spiegato bene, ma la tua mi sembra una posizione troppo risentita..coda di paglia?wolf.55 ha scritto: Semplicemente chiedo che non si confondano i locali di spettacolo con le case di tolleranza. Leggi il tuo precedente intervento: per rispondermi sarebbe stato più facile scrivere "...mi sono espresso male" o "...sono stato frainteso". Appare evidente che cerchi di "arrampicarti sugli specchi", evita, perlomeno, di dare una tua interpretazione alle leggi. Grazie.
wolf.55 ha scritto:
Discorsi come quelli tuoi, anche se possono essere compresi, non tengono conto di chi vuole andare in una discoteca e non in un lupanare.
Questo?fritz ha scritto:wolf.55 ha scritto:
Discorsi come quelli tuoi, anche se possono essere compresi, non tengono conto di chi vuole andare in una discoteca e non in un lupanare.
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chi vuole andare in una discoteca va in una discoteca, non in un locale di lap! probabilmente chi va in un locale di lap vorrebbe andare in un lupanare! spesso chi va in un locale di lap vuole andare in un locale di lap!