[O.T.] ARTI MARZIALI
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
A costo di risultare pedante ribadiro' un concetto che e' il cardine del mio pensiero sull'autodifesa.
La difesa personale VERA e' la risultante di un ACUTO SENSO DEI PROPRI DINTORNI.
E con questa affermazione, intendo un senso OMNICOMPRENSIVO dei propri dintorni.
Essere rickson gracie non aiuta se pesti i piedi alla persona sbagliata.
Ciccio 'o merdone, e' nato in strada e sa benissimo quando entra in un locale, chi c'è dentro, chi manca a chi deve portare rispetto e a chi deve cacare 'o cazz.
Questo senso acuto si acquisisce soltanto VIVENDO.
Attenzione ho detto VIVENDO, non stando in vita, e' diverso.
Ciccio lo judoka, ha vissuto il microcosmo della palestra, con regole definite, con gerarchie definite e con dei rapporti di forza che per lui erano riconoscibili.
Se lo mettiamo dentro il locale di ciccio o' merdone, ciccio lo judoka non capisce un cazzo, e quando gli si avvicinano tre figuri per provocarlo, anziche' dire:
-"guaglio' n'zo qui per rogna, ma per portare rispetto"
dice "ATTAYYY YETTA DOO" mettendosi in guardia.
In rianimazione poi avra' tempo per pensare.
Chi possiede la vera "awareness" e' sormontato da un aura, qualsiasi cosa entri dentro l'aura, fa male, e provoca reazioni difensive. Fuga o lotta.
Chi ha sviluppato un acuto senso di consapevolezza sa che se e' messo spalle al muro DAVVERO, ha solo una possibilita'.
Deve dare il 110percento di se'. Cio' significa regredire a uno stadio primordiale, dove conta un atteggiamento mentale che ti fa' dire.
"minchia sono morto, pero' almeno un globo oculare o una giugulare me la porto via, Cazzoni".
Vi garantisco che non occorrono tecniche, il corpo sa' perfettamente cosa fare.
Quello che conta e' l'atteggiamento mentale. E quello non si costruisce in palestra, non si compera.
Si ha con l'esperienza.
Si ha vedendo un amico cieco da un occhio per essere finito nel posto sbagliato al momento sbagliato. Si ha soccorrendo un altro amico e tamponando il sangue mentre si corre verso l'ospedale.
Insomma, vivendo.
E NON PENSATE CHE QUESTE COSE ABBIANO A CHE FARE CON LA RABBIA, L'ODIO O LA VIOLENZA, CAZZO!
Niente di che.
Quando siete veramente spalle al muro, vi pervadera' un senso lontano di tristezza, perche' e' possibile che state per dare l'addio a tutto.
Lo sentirete in mezzo ai brividi, alla schiena che fa malissimo perche' e' attraversata da mille scariche nervose, e probabilmente lo vedrete distorto perche' gli occhi lacrimano a forza di tenerli aperti per vedere tutto.
Non e' paura, e' il corpo che fa quello che deve fare.
Sangue che corre al centro del corpo, schiena che si ingobbisce, spalle che si sollevano, viso che diventa bianco come l'intonaco.
Mani che tremano incontrollabilmente, denti che si scoprono ginocchia che si pregano.
Tutto si ferma,
PLUFF
Siete dentro l'acqua...
Dio abbia pieta' di tutti gli altri, vi state muovendo in avanti...
La difesa personale VERA e' la risultante di un ACUTO SENSO DEI PROPRI DINTORNI.
E con questa affermazione, intendo un senso OMNICOMPRENSIVO dei propri dintorni.
Essere rickson gracie non aiuta se pesti i piedi alla persona sbagliata.
Ciccio 'o merdone, e' nato in strada e sa benissimo quando entra in un locale, chi c'è dentro, chi manca a chi deve portare rispetto e a chi deve cacare 'o cazz.
Questo senso acuto si acquisisce soltanto VIVENDO.
Attenzione ho detto VIVENDO, non stando in vita, e' diverso.
Ciccio lo judoka, ha vissuto il microcosmo della palestra, con regole definite, con gerarchie definite e con dei rapporti di forza che per lui erano riconoscibili.
Se lo mettiamo dentro il locale di ciccio o' merdone, ciccio lo judoka non capisce un cazzo, e quando gli si avvicinano tre figuri per provocarlo, anziche' dire:
-"guaglio' n'zo qui per rogna, ma per portare rispetto"
dice "ATTAYYY YETTA DOO" mettendosi in guardia.
In rianimazione poi avra' tempo per pensare.
Chi possiede la vera "awareness" e' sormontato da un aura, qualsiasi cosa entri dentro l'aura, fa male, e provoca reazioni difensive. Fuga o lotta.
Chi ha sviluppato un acuto senso di consapevolezza sa che se e' messo spalle al muro DAVVERO, ha solo una possibilita'.
Deve dare il 110percento di se'. Cio' significa regredire a uno stadio primordiale, dove conta un atteggiamento mentale che ti fa' dire.
"minchia sono morto, pero' almeno un globo oculare o una giugulare me la porto via, Cazzoni".
Vi garantisco che non occorrono tecniche, il corpo sa' perfettamente cosa fare.
Quello che conta e' l'atteggiamento mentale. E quello non si costruisce in palestra, non si compera.
Si ha con l'esperienza.
Si ha vedendo un amico cieco da un occhio per essere finito nel posto sbagliato al momento sbagliato. Si ha soccorrendo un altro amico e tamponando il sangue mentre si corre verso l'ospedale.
Insomma, vivendo.
E NON PENSATE CHE QUESTE COSE ABBIANO A CHE FARE CON LA RABBIA, L'ODIO O LA VIOLENZA, CAZZO!
Niente di che.
Quando siete veramente spalle al muro, vi pervadera' un senso lontano di tristezza, perche' e' possibile che state per dare l'addio a tutto.
Lo sentirete in mezzo ai brividi, alla schiena che fa malissimo perche' e' attraversata da mille scariche nervose, e probabilmente lo vedrete distorto perche' gli occhi lacrimano a forza di tenerli aperti per vedere tutto.
Non e' paura, e' il corpo che fa quello che deve fare.
Sangue che corre al centro del corpo, schiena che si ingobbisce, spalle che si sollevano, viso che diventa bianco come l'intonaco.
Mani che tremano incontrollabilmente, denti che si scoprono ginocchia che si pregano.
Tutto si ferma,
PLUFF
Siete dentro l'acqua...
Dio abbia pieta' di tutti gli altri, vi state muovendo in avanti...
- balkan wolf
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as usual ottimo il doggy
io se mi penso in una situazione brutta brutta anfatti non ho mai paura di non parare un colpo o di non piazzarne uno o di essere fuori assetto ( quello so cazzate io sono cmq. più "bravo" di un comune mortale
)...
ho una paura fottuta del cortocircuito mentale del blackout del non funzionare per il semplice e brutale fatto che non essendo un picchiatore professionista il mio cervello e il mio corpo non si trovano a loro agio nel contesto
lo stato mentale non lo codifici non ci sono cazzi non esiste l'esercizio che ti fa diventare un killer se non forse mettersi volontariamente e ripetutamente in situazioni combattive di alta pressione ( no la kikkeboxxe si lo stickfighting per capirci )
sulla awarnes pre fight invece me la cavicchio... appena sento tensione inizio a scannerizzare l'ambiente e a fare di tutto per proteggermi ( posizione vie di fuga diplomazia )
morale della favola
occhi aperti e testa sulle spalle che a fare i bruceli in contesti reali non è mai un bel affare
p.s.
ovv. da bimbo facevo il bruceli in contesti reali ma ero strafatto allenato e incosciente... ho avuto sempre culo
io se mi penso in una situazione brutta brutta anfatti non ho mai paura di non parare un colpo o di non piazzarne uno o di essere fuori assetto ( quello so cazzate io sono cmq. più "bravo" di un comune mortale

ho una paura fottuta del cortocircuito mentale del blackout del non funzionare per il semplice e brutale fatto che non essendo un picchiatore professionista il mio cervello e il mio corpo non si trovano a loro agio nel contesto
lo stato mentale non lo codifici non ci sono cazzi non esiste l'esercizio che ti fa diventare un killer se non forse mettersi volontariamente e ripetutamente in situazioni combattive di alta pressione ( no la kikkeboxxe si lo stickfighting per capirci )
sulla awarnes pre fight invece me la cavicchio... appena sento tensione inizio a scannerizzare l'ambiente e a fare di tutto per proteggermi ( posizione vie di fuga diplomazia )
morale della favola
occhi aperti e testa sulle spalle che a fare i bruceli in contesti reali non è mai un bel affare
p.s.
ovv. da bimbo facevo il bruceli in contesti reali ma ero strafatto allenato e incosciente... ho avuto sempre culo

“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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- Antonchik
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- Messaggi: 16184
- Iscritto il: 08/03/2008, 14:32
- Località: Sul mare di nebbia
Sono fondamentalmente un pacifico, e con questo intendo che mi è capitato rare volte di trovarmi in situazioni di pericolo "diretto".
Tuttavia una volta ho menato pesantemente e non pensavo di farcela.
La sensazione dell'essere con le spalle al muro è particolare, sei come un bilanciere staccato dal suolo che si trova sospeso a mezz'aria per una brevissimo istante, centesimi di secondo.
esso è carico di energia cinetica e si trova ad un bivio: seguire la natura delle cose e orientarsi verso il suolo, spinto dalla legge di gravità , o indirizzare il moto verso l'alto, sospinto da un movimento muscolare sapiente, più che forzuto.
In quegli istanti ero nel panico, pallido, tremante e sconsolato. Avevo davanti un bruto notoriamente molto più forte di me e di tanti altri.
Non so nemmeno io come, ad un certo punto è come se fosse scattato qualcosa, una specie di "rabbia" controllata che ha creato uno strano silenzio, una concentrazione particolare, e quella sensazione di estraneamento dal contesto tipica dell'intraprendere atto definitivo e grave. In un secondo son partito e con sorpresa di tutti gliele ho suonate di santa ragione.
Beghe adolescenziali certo, ma tutto va inquadrato nel suo contesto e pesato nello stesso.
Tuttavia una volta ho menato pesantemente e non pensavo di farcela.
La sensazione dell'essere con le spalle al muro è particolare, sei come un bilanciere staccato dal suolo che si trova sospeso a mezz'aria per una brevissimo istante, centesimi di secondo.
esso è carico di energia cinetica e si trova ad un bivio: seguire la natura delle cose e orientarsi verso il suolo, spinto dalla legge di gravità , o indirizzare il moto verso l'alto, sospinto da un movimento muscolare sapiente, più che forzuto.
In quegli istanti ero nel panico, pallido, tremante e sconsolato. Avevo davanti un bruto notoriamente molto più forte di me e di tanti altri.
Non so nemmeno io come, ad un certo punto è come se fosse scattato qualcosa, una specie di "rabbia" controllata che ha creato uno strano silenzio, una concentrazione particolare, e quella sensazione di estraneamento dal contesto tipica dell'intraprendere atto definitivo e grave. In un secondo son partito e con sorpresa di tutti gliele ho suonate di santa ragione.
Beghe adolescenziali certo, ma tutto va inquadrato nel suo contesto e pesato nello stesso.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
- Antonchik
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- Iscritto il: 08/03/2008, 14:32
- Località: Sul mare di nebbia
Aggiungo che attualmente ho paura di ogni confronto, l'anno scorso durante una partita di calcio, facendo un inserimento aereo su un corner, ho beccato una testata da uno e mi sono letteralmente frantumato il setto nasale.
Da allora ho il complesso del rompermi il naso nuovamente.
Chi combatte suppongo si rompa spesso il naso, come si comporta?
Da allora ho il complesso del rompermi il naso nuovamente.
Chi combatte suppongo si rompa spesso il naso, come si comporta?
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
La Doria è quella dove insegnava Lino Guaglianone?balkan wolf ha scritto:ovv. parliamo della notte dei tempi ( sono ANNI che non faccio più un cazzo )
praticamente tutti gli sport da ring con prevalenza di thai kickboxing ( comunemente detta thai boxe n.d.r. ) e savate ( avevo preso anche il "guanto" equivalente della marrone se non ricordo male )... posso vantare orgogliosamente anche un 6mesi di pugilato alla mitica "doria" di p.zza san babila ( i politicizzati milanesi over 40 sanno![]()
)... il tutto per un pó di anni
un avvicinamento ( pochi anni quindi totalmente inutili ) al mondo tradizionale cinese due stili di kung fu ( hung gar e tong long ) e un pó di chi kung ( una specie di tai chi ma senza le tecniche di combattimento )
una frequentazione non sistematica di artisti marziali variegati ( leggi amici scoppiati ) da cui apprendere inseguendo l'utopia del JKD ( quello vero ovv. non i corsetti self defense )... ovv. proposito fallito ( prob. impossibile o sei bruce o non funziona un cazzo) ma ti rimane una divertente infarinatura di vari stili ( dai bastoni filippini ai calci alti del tkd koreano )
settore "lotta" praticamente a zero ... infatti se mai dovessi riprendere a fare arti marziali mi butterei sul gracie jujitzu per coprire la lacuna ( e per fare qualche cosa di nuovo )
- balkan wolf
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- Iscritto il: 07/07/2003, 23:26
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lino non me lo ricordo sinceramente...
hai miei tempi di noti c'erano mazzini nardella gilbertino ( un paio di europei di thai ) più il mitico vec della boxe che dovrebbe aver allenato stecca
com. non puoi sbagliare è la palestra storica dei fasci anni 70 dietro piazza san babila
hai miei tempi di noti c'erano mazzini nardella gilbertino ( un paio di europei di thai ) più il mitico vec della boxe che dovrebbe aver allenato stecca
com. non puoi sbagliare è la palestra storica dei fasci anni 70 dietro piazza san babila

“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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