Vivya ha scritto:
Non ho parole...è proprio vero quello che dice la mia titolare: gli uomini di oggi,tranne rare eccezioni, non sanno tenere testa alla determinazione, l'intelligenza, le giuste pretese delle donne.
avrei da ridire sul concetto di giusta pretesa: sara' che sono un orrido sfigato demode' (uno di quei noiosi ed anonimi omini in perenne ombra che siedono ad ascoltare in paziente silenzio tonnellate di ragionamenti fuffa delle amiche di turno che ogni 3x2 si lamentano delle mancanze dell'uomo che si son scelte quando le stesse non si accorgono che due tavoli piu' in la' ci sarebbe l'uomo giusto per loro, ma non sanno o non vogliono vederlo), ma ho l'abitudine pagata a caro prezzo di non pretendere nulla da chi ho accanto se non la coerenza nello scegliermi e nello scegliere a mia volta la persona in questione ogni giorno che passa.
E bada non ne faccio una questione di misoginia o di puntare il dito per scaricare le colpe su altri: noto semplicemente che la maggioranza delle donne che ragionano nei termini della tua titolare abbiano il mito femminista distorto del grrrl power (scritto proprio cosi'), un moderno "lei non sa chi sono io" o se preferisci un "valgo quindi pretendo" in chiave sentimental-sessocratica, che conduce prima o poi alla solitudine da aventino sentimentale.
A me e a quelli come me non frega nulla di tenere testa ad una donna: interessa il confronto aperto, il costruire un rapporto in cui non ci si piglia per i fondelli (ed ammetto che molti maschi in questo deficino clamorosamente) e in cui la sfera dello "scontro/incontro" sia scartata in favore dell'impegno quotidiano e del partecipare senza preconcetti e con molta curiosita' dell'altro.
E ti diro': per le esperienze dirette che ho avuto fino ad ora ben poche donne hanno avuto il coraggio di uscire allo scoperto e vivere serenamente e senza atti dovuti il rapporto, segno che anche da parte vostra qualche problema rilevante ci sia nell'affrontare la controparte o quantomeno ci sia una falsa aspettativa ed un errore di valutazione della persona che si vorrebbe accanto.
E poi dicamolo apertamente: il 90% delle donne si lamentano dell'uomo in generale, ma si guardano bene dall'ammettere che hanno contribuito a femminilizzarlo e a renderlo ridicolo nel peggiore dei modi (e in questo do' anche ragione alla civetta sul ruolo deleterio di molte mamme del belpaese) con atteggiamenti discutibilissimi.
Si nasconde anche il fatto che un numero sempre crescente di donne parametrizzi la validita' o meno di un uomo in base ad un senso estetico che e' piu' vicino all'uomo maschilista che alla donna emancipata: ci si trova cosi', paradossalmente, ad applicare su altri quello che per 50 anni di lotte sugli stereotipi femminili si e' cercato di cambiare, ovvero la concezione del genere sessuale come oggetto egoistico.
Come dire: adesso che posso mi comporto allo stesso modo dei maschietti gretti la cui mentalita' ho combattuto fino ad ora.
Se poi vogliamo dircela proprio tutta, posso farti decine di nomi e cognomi di "donne moderne" che pur stando con degli emeriti e rinomati coglioni che le trattano peggio delle pezze da piedi continuano a stravedere per questi miserrimi solo perche' questi gaglioffi si lampadano ed hanno un conto aperto in un centro estetico ed in un negozio di vestiti alla moda.
E poi ti stupisci e ti schifi se c'e' chi si fa la nota spese in excel?
Io lo trovo purtroppo (e lo sottolineo con molta tristezza nel cuore) al passo con i tempi.
Dove andremo a finire...ci toccherà diventare tutte lesbiche?
beh parlando con diverse amiche mi pare che la bisessualita' al femminile stia vivendo una nuova stagione di successi complice anche un certa delusione per la controparte maschile.
IO per ora un uomo + che decente, anzi, quasi perfetto (per quanto possa essere perfetto un uomo) ce l'ho, e me lo tengo ben stretto!!!
vabbe' mica e' sempre venerdi' sera per tutti

"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995