Lemmy non ti avevo ringraziato per la risposta...Lemmy ha scritto:I 1000 a ostacoli, non scherzo.Midian ha scritto:...era questo, grazie.
ma per chi sta a zero, qual'è la disciplina da seguire (tempo, danaro, efficenza) per ottenere un livello di autodifesa valido??
Se proprio vuoi imparare uno stile di combattimento la risposta è semplice: dipende dalla tua volontà di imparare e dalla preparazione e la capacità di insegnare del tuo maestro.
Tutte le arti marziali (pugilato incluso) necessitano di diverso tempo per imparare e interiorizzarne le meccaniche, nn esiste una am in cui in due mesi o in due anni diventi una macchina da guerra, anche se troverai volantini che dicono il contrario.
Il consiglio è questo: gira, prova, gira ancora , prova ancora.
Dopo un po' capirai quella più adatta alle tue esigenze e il maestro più convincente. Se vuoi fare le cose di fretta o non hai voglia di buttarti in questa "ricerca" lascia perdere, sul serio.
L'unico consiglio pratico è di trovare un corso in cui si fa sparring, almeno impari a prendere le misure, impari le distanze, controlli i colpi ecc.
Meglio un occhio nero in palestra che scoprire in una colluttazione che la tua presunta tecnica invincibile non lo è affatto.
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Solo PUFFIN ti darà , forza e grinta a volontà !
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Re:
Autodifesa, Kung Fu, Karate... tutte queste discipline orientali che vanno tanto di moda.... IMHO in occidente non servono a nulla..."
Scusa ma come fai a generalizzare in questo modo? Il tuo amico probabilmente è un po' fanfarone o magari non gli andava di prendersi a cazzotti per una scemata. Questo non vedo perche debba dimostrare che tutti quelli che fanno Karate o Kung fu sono dei buoni a nulla.
E' vero che gli allenamenti di oggi sono diventati troppo morbidi ma casomai la colpa è del modo in cui le cose vengono insegnate, non delle cose in se.
Scusa ma come fai a generalizzare in questo modo? Il tuo amico probabilmente è un po' fanfarone o magari non gli andava di prendersi a cazzotti per una scemata. Questo non vedo perche debba dimostrare che tutti quelli che fanno Karate o Kung fu sono dei buoni a nulla.
E' vero che gli allenamenti di oggi sono diventati troppo morbidi ma casomai la colpa è del modo in cui le cose vengono insegnate, non delle cose in se.
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bof è un discorso vecchio ...
l'uomo prima della tecnica sempre e cmq. uno che fa tkd ( arte "astratta" e per nulla realistica ) coi maroni fa il culo a un pirla che fa krav maga dell'idf
uno dei più grossi picchiatori che abbia mai conoscuto nell'ambiente MA ad esempio veniva dalle arti tradizionali ( prima karate shotokan e poi kung fu tong long ) e non dagli sport da ring...
ovv. picchiava perchè era portato di suo e perchè si allenava in modo interdisciplinare ( sparring vs sport da ring )
discorso diverso per il self defense puro che non è "combat" ... li non ci sono cazzi sintesi e realismo e magari un porto d'armi
il vero "sopravvivente" realistico deve seguire sto schema A scappa B usa un arma C sfoderi il kung fu ninja mortal a mani nude
se miri alla sopravvivenza fisica le skill a mani nude sono sempre l'ultima spiaggia e quindi abbastanza relative nel complesso
l'uomo prima della tecnica sempre e cmq. uno che fa tkd ( arte "astratta" e per nulla realistica ) coi maroni fa il culo a un pirla che fa krav maga dell'idf
uno dei più grossi picchiatori che abbia mai conoscuto nell'ambiente MA ad esempio veniva dalle arti tradizionali ( prima karate shotokan e poi kung fu tong long ) e non dagli sport da ring...
ovv. picchiava perchè era portato di suo e perchè si allenava in modo interdisciplinare ( sparring vs sport da ring )
discorso diverso per il self defense puro che non è "combat" ... li non ci sono cazzi sintesi e realismo e magari un porto d'armi
il vero "sopravvivente" realistico deve seguire sto schema A scappa B usa un arma C sfoderi il kung fu ninja mortal a mani nude
se miri alla sopravvivenza fisica le skill a mani nude sono sempre l'ultima spiaggia e quindi abbastanza relative nel complesso
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re:
Sono nuovo di questo topic e forse il mio punto di vista è già stato espresso in maniera simile da qualcun'altro,ma siccome la questione mi sta particolarente a cuore lo espongo lo stesso........
Le arti marziali nascono come disciplina e non come insegnamento a picchiare la gente o a sentirsi più forti nei confronti degli altri......(logicamente questa non è la vera storia diciamo così perchè ora non c'è più bisogno di insegnare tecniche di combattimento di notte per contrastare sovrani usurpatori o popoli invasori o nobili prepotenti......vera nascita di molte discipline in particolare la mia)
Se la maggior parte degli adolescenti attuali praticasse la devozione nei confronti di queste discipline ci sarebbe sicuramente meno arroganza meno bullismo e sopratutto più rispetto.....
Nelle arti marziali il rispetto si acquista non dimostrando di saper picchiare di più ma con la devozione e la disciplina pretratti nel tempo........io sono 15 anni che mi alleno e frequento il dojo è come una seconda casa e tutti i miei compagni sono come fratelli....tutti mi rispettano e io rispetto tutti dentro e fuori dal dojo nonostante sono in molti ad essere più forti di me e a potermi battere in un incontro regolare o a spaccarmi la faccia fuori per strada, o che magari sono attuali campioni del Mondo,come sono molti quelli a cui io potrei fare le medesime cose.....
L'anzianità conta più della forza!!!
Il problema è che non tutte le palestre e non tutte le federazioni(visto che con il passare degli anni se ne sono create moltissime) sono propenze a insegnare questo.....
Ormai in alcuni casi anche in queste nobili arti si pensa al riscontro economico....
ad esempio nel mio dojo le cinture si prendono con tanta tanta fatica ed esami difficilissimi e non pagando di più.... e molti ragazzi che non si applicano e vengono bocciati decidono di cambiare palestra perchè nelle altre le cinture viaggiano in merito ai soldi che fanno mettere in tasca ai proprietari.... e questo sotto un certo punto di vista scoraggia i più giovani con amano molto la dedizione e la continua applicazione......
Poi diciamo anche che hanno preso piede tante discipline che non hanno di per se una disciplina (scusate il gioco di parola) tipo lo street....discipline che si basano sull'insegnare la cattiveria e la dimostrazione della propria forza fisica....e purtroppo gli adolescenti cercano la prepotenza per essere migliori degli altri....e perdono tutti quei concetti che sono la base di ogni arte......
Le arti marziali nascono come disciplina e non come insegnamento a picchiare la gente o a sentirsi più forti nei confronti degli altri......(logicamente questa non è la vera storia diciamo così perchè ora non c'è più bisogno di insegnare tecniche di combattimento di notte per contrastare sovrani usurpatori o popoli invasori o nobili prepotenti......vera nascita di molte discipline in particolare la mia)
Se la maggior parte degli adolescenti attuali praticasse la devozione nei confronti di queste discipline ci sarebbe sicuramente meno arroganza meno bullismo e sopratutto più rispetto.....
Nelle arti marziali il rispetto si acquista non dimostrando di saper picchiare di più ma con la devozione e la disciplina pretratti nel tempo........io sono 15 anni che mi alleno e frequento il dojo è come una seconda casa e tutti i miei compagni sono come fratelli....tutti mi rispettano e io rispetto tutti dentro e fuori dal dojo nonostante sono in molti ad essere più forti di me e a potermi battere in un incontro regolare o a spaccarmi la faccia fuori per strada, o che magari sono attuali campioni del Mondo,come sono molti quelli a cui io potrei fare le medesime cose.....
L'anzianità conta più della forza!!!
Il problema è che non tutte le palestre e non tutte le federazioni(visto che con il passare degli anni se ne sono create moltissime) sono propenze a insegnare questo.....
Ormai in alcuni casi anche in queste nobili arti si pensa al riscontro economico....
ad esempio nel mio dojo le cinture si prendono con tanta tanta fatica ed esami difficilissimi e non pagando di più.... e molti ragazzi che non si applicano e vengono bocciati decidono di cambiare palestra perchè nelle altre le cinture viaggiano in merito ai soldi che fanno mettere in tasca ai proprietari.... e questo sotto un certo punto di vista scoraggia i più giovani con amano molto la dedizione e la continua applicazione......
Poi diciamo anche che hanno preso piede tante discipline che non hanno di per se una disciplina (scusate il gioco di parola) tipo lo street....discipline che si basano sull'insegnare la cattiveria e la dimostrazione della propria forza fisica....e purtroppo gli adolescenti cercano la prepotenza per essere migliori degli altri....e perdono tutti quei concetti che sono la base di ogni arte......
Forse non conosci la mia di palestra.......e non conosci il mio maestro.....E' vero che gli allenamenti di oggi sono diventati troppo morbidi ma casomai la colpa è del modo in cui le cose vengono insegnate, non delle cose in se.
ehy fighters, ho bisogno una delucidazione :
per dare 4 mazzate al sacco si usano guantoni specifici da allenamento o vanno bene quelli da combattimento?
grazie
per dare 4 mazzate al sacco si usano guantoni specifici da allenamento o vanno bene quelli da combattimento?
grazie
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E se ancora non mi ammazzo è grazie al cazzo. (Fabri Fibra)
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono. (Tyler Durden)
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dalli a mani nude così ti si rovinano le nocchie e fà più borocolpo ha scritto:ehy fighters, ho bisogno una delucidazione :
per dare 4 mazzate al sacco si usano guantoni specifici da allenamento o vanno bene quelli da combattimento?
grazie

scherzi a parte più once hanno più le nostre manine da picchiatori di tastiera rimangono intonse
guarda che ci si puó fare male anche a menà er sacco: se il polso non è in asse si sloga

ho un' appendice di dimensioni sopra la media
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Siamo a questi livelli?Vasco Rossi ha scritto:guarda che ci si puó fare male anche a menà er sacco: se il polso non è in asse si sloga
Allora aggungo: Se tieni il pollice dentro la mano, ti tocca riposare per un po'...
Come direbbe balkan, le basi cazzo!
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
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x jack de quad..
Le "arti" marziali, sono un abominio verbale..
Il concetto stesso di "marziale" e' direttamente collegato con la guerra, intesa come scontro fra due volonta' contrapposte (siano esse due cazzoni in strada o due nazioni), ed in se' e' la negazione totale dell'"artismo" in favore della funzionalita' totale.
Le arti marziali, sono il gioco che viene quando guerra non ce n'è..e quando le pance sono sazie e il culo al caldo.
Il rispetto dell'anzianita', il rispetto del dojo, il rispetto del maestro, del fondatore, dello stile e quant'altro sono le clericali metodiche di chi oramai non combatte piu'.
Di chi ha abbandonato la guerra.
Vi e' invero un senso artistico nella guerra propriamente detta, ma ha a che fare con la contemplazione di un qualcosa cosi' puramente e indissolubilmente legato all'animo umano da lasciare sbigottiti, sgomenti, e talvolta, stupidamente adoranti, sempre che lo si osservi da un punto di vista sopraelevato.
L'arte intesa come estetica della guerra, del combattimento, la ritualizzazione delle metodiche..sono solamente zavorre atte a DISTOGLIERE, non ad avvicinare al senso dello scontro.
Lo scontro, il combattimento, la guerra E'.
"E'"
Sono due volonta' che alla fin fine si scontrano PER NESSUN MOTIVO, per niente, per il semplice gusto di farlo perche' e' GENETICO, perche' cosi' deve essere perche' non occorre pensare per farlo.
Occorre soltanto che qualcun altro voglia, o che si voglia noi stessi.
Quello e'. E' la' che si impara.
Una volta superate le zavorra sovrastrutturali della metodica apostolica ed evangelica dei sistemi artistici, si penetra nella semplicita' estrema.
Nella spartana bellezza dello sforzo, puro e semplice, del dolore, inflitto e ricevuto.
Forse l'arte sta la'..in un amore cosi' grande per l'esistenza, da aver cosi' paura della morte..da arrivare cosi' vicino al sentire le sue labbra..tuffarsi vicino, vicino, sempre piu' vicino.
Ma sst..non ditelo, non spargete la voce..
le persone hanno bisogno di sogni.
Le "arti" marziali, sono un abominio verbale..
Il concetto stesso di "marziale" e' direttamente collegato con la guerra, intesa come scontro fra due volonta' contrapposte (siano esse due cazzoni in strada o due nazioni), ed in se' e' la negazione totale dell'"artismo" in favore della funzionalita' totale.
Le arti marziali, sono il gioco che viene quando guerra non ce n'è..e quando le pance sono sazie e il culo al caldo.
Il rispetto dell'anzianita', il rispetto del dojo, il rispetto del maestro, del fondatore, dello stile e quant'altro sono le clericali metodiche di chi oramai non combatte piu'.
Di chi ha abbandonato la guerra.
Vi e' invero un senso artistico nella guerra propriamente detta, ma ha a che fare con la contemplazione di un qualcosa cosi' puramente e indissolubilmente legato all'animo umano da lasciare sbigottiti, sgomenti, e talvolta, stupidamente adoranti, sempre che lo si osservi da un punto di vista sopraelevato.
L'arte intesa come estetica della guerra, del combattimento, la ritualizzazione delle metodiche..sono solamente zavorre atte a DISTOGLIERE, non ad avvicinare al senso dello scontro.
Lo scontro, il combattimento, la guerra E'.
"E'"
Sono due volonta' che alla fin fine si scontrano PER NESSUN MOTIVO, per niente, per il semplice gusto di farlo perche' e' GENETICO, perche' cosi' deve essere perche' non occorre pensare per farlo.
Occorre soltanto che qualcun altro voglia, o che si voglia noi stessi.
Quello e'. E' la' che si impara.
Una volta superate le zavorra sovrastrutturali della metodica apostolica ed evangelica dei sistemi artistici, si penetra nella semplicita' estrema.
Nella spartana bellezza dello sforzo, puro e semplice, del dolore, inflitto e ricevuto.
Forse l'arte sta la'..in un amore cosi' grande per l'esistenza, da aver cosi' paura della morte..da arrivare cosi' vicino al sentire le sue labbra..tuffarsi vicino, vicino, sempre piu' vicino.
Ma sst..non ditelo, non spargete la voce..
le persone hanno bisogno di sogni.
si, ma buttarsi sul rugby?WARDOG ha scritto:x jack de quad..
Le "arti" marziali, sono un abominio verbale..
Il concetto stesso di "marziale" e' direttamente collegato con la guerra, intesa come scontro fra due volonta' contrapposte (siano esse due cazzoni in strada o due nazioni), ed in se' e' la negazione totale dell'"artismo" in favore della funzionalita' totale.
Le arti marziali, sono il gioco che viene quando guerra non ce n'è..e quando le pance sono sazie e il culo al caldo.
Il rispetto dell'anzianita', il rispetto del dojo, il rispetto del maestro, del fondatore, dello stile e quant'altro sono le clericali metodiche di chi oramai non combatte piu'.
Di chi ha abbandonato la guerra.
Vi e' invero un senso artistico nella guerra propriamente detta, ma ha a che fare con la contemplazione di un qualcosa cosi' puramente e indissolubilmente legato all'animo umano da lasciare sbigottiti, sgomenti, e talvolta, stupidamente adoranti, sempre che lo si osservi da un punto di vista sopraelevato.
L'arte intesa come estetica della guerra, del combattimento, la ritualizzazione delle metodiche..sono solamente zavorre atte a DISTOGLIERE, non ad avvicinare al senso dello scontro.
Lo scontro, il combattimento, la guerra E'.
"E'"
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Quello e'. E' la' che si impara.
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Nella spartana bellezza dello sforzo, puro e semplice, del dolore, inflitto e ricevuto.
Forse l'arte sta la'..in un amore cosi' grande per l'esistenza, da aver cosi' paura della morte..da arrivare cosi' vicino al sentire le sue labbra..tuffarsi vicino, vicino, sempre piu' vicino.
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no, scusa wardog, condivido l'anti-accademico che è in te nei confronti delle suddette 'arti marziali',
ma questa tua passione per la guerra no.
In fondo, nella guerra pura e semplice trovo anch'io un che di affascinante,
ma giocata,
simulata.
La guerra vera è propria, invece, è mera supremazia di potere violento, al soldo di politiche dominanti,
priva di qualsiasi spessore individuale.
essere burrattini od esserne fieri interpreti?
stessa cacca.
Quale sarebbe il valore della guerra?
Allora preferisco scontri tra combattenti per il gusto di prevalere individualmente, e basta.
Non vorrei andare fuori topic dando un significato a questo 3d.
lustriniesevizie
Il tempo vola come una freccia, la frutta vola come una banana (G.Marx)
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- Jack de Quadri
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WARDOG ha scritto:x jack de quad..
Le "arti" marziali, sono un abominio verbale..
Il concetto stesso di "marziale" e' direttamente collegato con la guerra, intesa come scontro fra due volonta' contrapposte (siano esse due cazzoni in strada o due nazioni), ed in se' e' la negazione totale dell'"artismo" in favore della funzionalita' totale.
Le arti marziali, sono il gioco che viene quando guerra non ce n'è..e quando le pance sono sazie e il culo al caldo.
Il rispetto dell'anzianita', il rispetto del dojo, il rispetto del maestro, del fondatore, dello stile e quant'altro sono le clericali metodiche di chi oramai non combatte piu'.
Di chi ha abbandonato la guerra.
Vi e' invero un senso artistico nella guerra propriamente detta, ma ha a che fare con la contemplazione di un qualcosa cosi' puramente e indissolubilmente legato all'animo umano da lasciare sbigottiti, sgomenti, e talvolta, stupidamente adoranti, sempre che lo si osservi da un punto di vista sopraelevato.
L'arte intesa come estetica della guerra, del combattimento, la ritualizzazione delle metodiche..sono solamente zavorre atte a DISTOGLIERE, non ad avvicinare al senso dello scontro.
Lo scontro, il combattimento, la guerra E'.
"E'"
Sono due volonta' che alla fin fine si scontrano PER NESSUN MOTIVO, per niente, per il semplice gusto di farlo perche' e' GENETICO, perche' cosi' deve essere perche' non occorre pensare per farlo.
Occorre soltanto che qualcun altro voglia, o che si voglia noi stessi.
Quello e'. E' la' che si impara.
Una volta superate le zavorra sovrastrutturali della metodica apostolica ed evangelica dei sistemi artistici, si penetra nella semplicita' estrema.
Nella spartana bellezza dello sforzo, puro e semplice, del dolore, inflitto e ricevuto.
Forse l'arte sta la'..in un amore cosi' grande per l'esistenza, da aver cosi' paura della morte..da arrivare cosi' vicino al sentire le sue labbra..tuffarsi vicino, vicino, sempre piu' vicino.
Ma sst..non ditelo, non spargete la voce..
le persone hanno bisogno di sogni.
partendo dal fatto che la tua esamina non la condivido in alcuni punti fondamentali......potrei anche darti ragione...... e dire che è una bella esamina!!!
visto che alla fine ogni arte nasce dall'insegnamento in maniera occulta per contrastare sorprusi da parte dei così detti più forti.....
ma lo stesso rispetto che c'è per l'anzianità e per il maestro è DISCIPLINA alla fine uguale a quella che c'è nell'esercito....
ma fondamentalmente la guerra è una merda!!!!!!
se esistessero ideali veri per i quali combattere sarei il primo a scendere in campo e non scherzo....pensa tipo a BREVEHEART la liberazione della Scozia...purtroppo ora le gurre non hanno più senZo ci sono solo interesi economici e BASTA gli ideali sono finiti.....
un altra cosa importante nelle nostre arti una cosa fondamentale che ci viene insegnata è il RISPETTO per il nemico....che comunque và sempre salutato e rispettato e sopratutto onorato.....questo nella guerra che dici tu non esiste e non esistera mai!!!!!
per farti un esempio delle tradizioni e dei principi che le arti marziali insegnano guarda l 'ULTIMO SAMURAI tante cose vengono evidenziate in quel film e la più importante è il rispetto anche per lo steso nemico....
Se avesimo ancora degli ideali giusti e lottassimo uniti per questi forse la vita sarebe migliore.....
ma io sono solo un sognatore di eroiche imprese che oramai hanno abbandonato la mente e sopratutto il cuore di tutti noi......
comunque bella discussione ho apprezzato

Chuck Norris ha risolto il problema del Triangolo delle Bermude col Teorema di Pitagora....