CanellaBruneri ha scritto:Concordo pienemente. Confesso che anche in visioni successive mi scopro a distogliere gli occhi, ed a sentirmi come soffocatoIl Fede ha scritto:Qualcuno disse, in qualche testo che al momento non ricordo, che Saló è un film che deve essere visto una sola volta. Personalmente lo trovo geniale e disturbante. Forse l'unico film capace ancora di turbarmi.CanellaBruneri ha scritto: Da adulto: "la grande abbuffata" e "Salo'"
Saló ha rappresentato per me un'esperienza quasi unica, nel suo genere.
Ancora oggi lo conservo in Vhs così come lo vidi la prima volta, sgranato e livido e brutalmente poetico (soprattutto nel finale, a modo suo consolatorio).
Ci sono altri 2 films che mi hanno fatto più o meno lo stesso effetto, anch'essi visti molti anni fa e oggi difficilmente riaffrontabili per una questione assai simile all'opera di Pasolini.
Il primo è AU HASARD BALTHAZAR di Bresson (film lento e sconcertante, nel quale s'incrociano le storie parallele di un asino e di una ragazzina, entrambi vittime della brutalità umana)
Il secondo è ANCHE I NANI HANNO COMINCIATO DA PICCOLI di Herzog (il tema è la ribellione di una colonia penale per nani, che una volta innescata la rivolta rivolgono la propria violenza contro gli animali e contro se stessi, arrivando a crocifiggere una scimmia senza che Herzog - naturalmente - risparmi nulla allo spetattore)
Accennati così, in poche righe, forse non dicono molto.
Ma restano, a mio avviso, tra le migliori testimonianze cinematografiche in grado d'imprimersi con forza negli occhi e nell'animo dello spettatore.
Naturalmente, finita la visione è consigliabile ricaricarsi con qualche capolavoro della commedia all'italiana dei bei tempi andati.