redbaron ha scritto:Nova ha scritto:
Non sarei certo contenta se tra il telegiornale e il film facessero vedere i pompinini.
Il frequentatore abituale di questo sito dovrebbe naturalmente aggiungere un .......MAGARI!!!!
scherzo...capisco il tuo punto di vista e devo dire che lo condivido. Solo penso che anche nel caso della pubblicità con messaggi "negativi" la soluzione non è certo pretendere che chi la produce e la pubblica divente sommamente intelligente e raffinato (anche perchè rientramo nel vecchio criterio del "ció che è bello e con valori positivi va bene il resto no, e...sono io a decidere che cosa è bello e quali sono i valori degni di essere rispettati" - quando anche sostituisci al pronome "Io" altre locuzioni come "la maggioranza degli elettori" o altro il problema non si riesce a risolvere ----vedi anche le bacchettate che continuo a prendere da Wolf e altri su temi nei quali sarei io dalla parte del censore!!) ma piuttosto educare i propri figli a vagliare criticamente i messaggi da cui sono continuamente colpiti... Penso che se stai seduto accanto a tuo figlio durante lo spot incriminato e gli spieghi la differenza tra la necessità di colpire e essere sintetici e i veri valori, qualche risultato lo si possa raggiungere. Poi soprattutto bisogna essere capaci di dare un esempio concreto.
Scusate, riporto questo topic solo per dare la risposta che avevo promesso a redbaron.
E' vero che basterebbe spiegare ai ragzzi la differenza tra uno spot è la realtà , peró questo vale più per i film (porno compreso). Lo spot è molto più insidioso, si nota di meno (essendo breve) ma viene ripetuto in continuazione (influenzando chi lo vede secondo me molto più di un film). E' facile spiegare a un ragazzo che abbiamo "beccato" con un film hard che ció che viene rappresentato dalla pornografia è completamente diverso dalla realtà di vita sessuale delle donne (Gaia a parte

). E ovvio che la iperviolenza nei film splatter è una finzione. Il messaggio pubblicittario è molto più sottile e, sopratutto, ripetuto a più non posso (ci piaccia o no). E credo che non bisogna essere proprio dei ragazzini per lasciarsi rincoglionire.
La pubblicità dovrebbe tornare ad essere ció che era, un consiglio per gli acquisti. Non scazzottate tra chi vuole ficcarsi nella nostra testa per influenzare il nostro modo di vivere.
Aggiungo solo che, nella pornografia per quanto possa sembrare strano la donna non è sottomessa ma libera di essere ció che vuole essere/è. E' la società "normale" che la rende schiava dei pregiudizi. Non ho detto che per fare l'hard bisogna essere pienamente consapevoli di cosa si fa perchè si tratti di una scelta sbagliata. La scelta puó essere giusta, ma comporta delle consequenze (purtroppo, è spero ancora per poco) che vanno valutate bene.