Steiner74 ha scritto:Il termine "media" puó essere pronunciato, di fatto, in entrambi i modi: all'inglese oppure seguendo la fonetica italiana.
IMHO sarebbe più corretto pronunciare "mass media" all'italiana, a meno che non si voglia utilizzare la pronuncia inglese (correndo il rischio di essere scambiati per Stanlio). In questo caso, peró, la pronuncia andrebbe applicata all'intera parola (anche per il termine "mass" e non solo per "media").
Anzomma se legge come se scrive: parola di messmidiologo...
Secondo il tuo ragionamento, peró, whisky lo dovresti pronunciare vischi...
Mi riferivo, in questo specifico caso, alla pronuncia di un termine particolare, nato dall'unione di due parole inglesi, di cui una di origine latina.
Diciamo che la pronuncia "all'inglese", secondo me, andrebbe utilizzata (in linea di massima) con una certa discrezione, altrimenti si corre il rischio di apparire come l'architetto Garrone (Boston o Baston?)
Posso essere d'accordo, ma anche italianizzare la pronucia di ogni parola straniera puó essere ridicolo. Come quel signore anziano che mi diceva di aver visto un film vestern con ion vaine...
Mi riferivo, più che altro, al termine "mass media" (un caso particolare, quindi). E' chiaro che l'italianizzazione indiscriminata è ridicola. Diciamo che, in tutti gli altri casi, andrebbe utilizzato un minimo di buon senso.
Altro discorso è quello della pronuncia "affettata" di parole inglesi, in questo caso si corre il rischio concreto di essere etichettati con la nomina di snob
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
Steiner74 ha scritto:Altri errori piuttosto diffusi:
1) spiazzale al posto di piazzale
2) nomina per dire nomea
Oddio, non so che posti frequenti ma non credo che siano errori comuni!
G.
Ti assicuro che (almeno a Roma), nel linguaggio comune sono errori piuttosto diffusi
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
anxxur ha scritto:Beh, ogni tanto sento parlare di professionisti iscritti all'album...
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
Rex_Sinner ha scritto:E' stato sviscerata la pronuncia di "stage" nel senso tipo "stage aziendale"?
Io dico "steig aziendale" ma mi dicono che sarebbe corretto "stasg aziendale" (non so come scrivere la fonetica.... alla francese cmq!)...
Che dite?
E' corretto "stasg" ( ) alla francese. Termine che equivale più o meno al nostro "seminario" (non la scuola per i preti, ovv..).
La medesima parola in inglese (pronunciata steig) ha un siginificato completamente diverso: "palcoscenico".
Nessuno ha parlato del diffuso uso improprio del termine 'Piuttosto che' ?
Soprattutto a Milano viene comunemente utilizzato per indicare una serie di alternative, al posto della congiunzione 'o'.
Es. 'Gli sport che pratico nel tempo libero sono il tennis piuttosto che il calcio piuttosto che la pallavolo'.
L'utilizzo corretto implica l'assegnazione di una preferenza ad un'opzione rispetto ad un'altra.
Es. Preferisco giocare a tennis piuttosto che a pallavolo
Ultima modifica di bobrobertson il 29/02/2008, 13:35, modificato 1 volta in totale.
"Beato chi, semplice, si libra sulla vita e intende il linguaggio dei fiori e delle cose mute"
"Mani, recate grappoli o veleni?"
vogliamo parlare della scomparsa del futuro nel parlare quotidiano?
gente che dice: ci vediamo domani, al posto del corretto ci vedremo domani?
oppure: quest'estate andiamo in vacanza in kenia (doppio errore perchè è la prossima estate).
su questo i popoli di lingua anglosassone ci danno un miliardo di punti.
neo2000 ha scritto:Ci vediamo domani non è impreciso. C'è già la parola domani che indica il futuro. Vedremo è cacofonico e poi si fa più fatica a dirlo
hai ragione, non è impreciso: è un errore di grammatica.
non sono le parole che indicano o meno il futuro, è il tempo del verbo!