Tesoro, temo tu ti stia confondendo... il regista è lo stesso, ma il film è un altro...
giusto mi cospargo il capo di cenere, il film se nn sbaglio è brown bunny.....
inizio ad invecchiare
Eh, sì... è esattamente "Brown Bunny", film che dalle nostre parti in sala è stato pressochè impossibile vedere... Non so se esiste in dvd...
cazzo non l'ho mai trovato, dev'essere un film "fouri" visto la storia che c'era dietro.
ma la scena del pompino si vociferava fosse con un cazzo di gomma (e tra l'altro mi sa che c'era pure un topic a riguardo)
buffalo 66 è esagerato
Life ain't nothin but bitches and money. (N.W.A.)
E se ancora non mi ammazzo è grazie al cazzo. (Fabri Fibra)
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono. (Tyler Durden)
ho guardato il video linkato...ecchecazz se vede niente!!!....
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
alex1jd1 ha scritto:Il solito caso montato, tanto per parlare e fare polemica anche quando non serve.
Il film non l'ho visto, ma ho letto alcune recensioni (articoli approfonditi, non i lanci di agenzia) che affermano trattarsi di un bel film, ma la cui tanto chiaccherata scena "hard", tanto hard non è. Anzi, è pure poco importante rispetto alla storia raccontata nel film, che, appunto, parla di tutt'altro. Almeno è quello che ho letto.
Il richiamo della CEI mi sembra francamente ridicolo, quando basta accendere la televisione (anche la domenica pomeriggio) per vedere cose veramente degradanti e molto più alla portata di tutti. Il film, almeno, bisogna andarselo a vedere al cinema o, poi, noleggiarlo.
chissà se la CEI o il solito Ruini diranno qualcosa per quella schifezza del dopoaborto a Napoli.
Non mi stuperi dell'omertà ; han fatto finta di nulla riguarda alla gestione mafiosa di Santa Rosalia..
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
Io la coscienza non l'ho, quindi non potrei in ogni caso obiettare - replica Tinto Brass a La Stampa -. Mi sembra che l'Italia cammini come i gamberi: all'indietro. E comunque il cinema è mio e lo gestisco io» Quanto alla scena incriminata, Brass non l'ha vista di persona ma gli è stata descritta con un tale entusiasmo «che voglio proporre a Moretti una parte nel mio prossimo film», ha detto il regista.
«La Chiesa è piena di saccentini e saccentoni - aggiunge Franco Zeffirelli - che hanno perso il senso della misura, provocandone l'annebbiamento e la perdita di credibilità ». Una difesa non prevista, considerato che il film «non l'ho visto e non mi piace - ha dichiarato il regista - qualsiasi cosa faccia Moretti io non la condivido. Ma i fratelli della Cei, dico io, non potrebbero lasciar perdere i provocatori?». «Data la precarietà del nostro mestiere - aggiunge Massimo Ghini - e la poca offerta che c'è, se cominciamo anche con l'obiezione di coscienza restiamo tutti a casa a fare l'uncinetto. Per carità : rispetto massimo per le opinioni di tutti. Ma il limite delle opinioni di qualcuno è che somigliano un po' troppo a un aut-aut». Insomma, qui non si trova nessun obiettore».
«Vuol sapere come la penso? - chiede Franco Branciaroli - Bene, allora scriva: non è la sensualità che allontana da Dio, virgola, ma l'astrazione. Viviamo in un mondo dove la natura è separata dallo spirito, dove prevale l'astrazione, un mondo virtuale. Non so quello di Caos calmo, che non ho visto e che, stando alle recensioni, non ho voglia di vedere ("una lama", si diceva una volta a Torino), ma un sesso gioioso, una sana scopata come appunto quelle di Brass non sono oscene. Però è giusto dire che la Cei non ha il monopolio della censura. Ricordo che ai tempi dell'impegno si discuteva sul serio se fosse o meno "di sinistra" andare a ballare. Se non è terrorismo ideologico questo...».
«Ognuno segua la sua coscienza - commenta Debora Caprioglio, che ha recitato con Brass-, decida nel suo foro interiore. Chi è religioso si regoli di conseguenza. Certo che è strano: adesso, dopo due Oscar Wilde, porto in scena un Goldoni. Beh, erano autori assai più critici e corrosivi verso la loro società di quanto non siano, sesso o non sesso, gran parte dei film di oggi». «Io sono stata illuminata quando ho incontrato Dio - commenta invece Claudia Koll, altra ex attrice ingaggiata da Tinto Brass -, dunque per me è stato facile cambiare il mio punto di vista sul corpo e su come mostrarlo. Dio non è moralista però esistono dei limiti. Io rifiuterei di girare quel tipo di scene da quando ho aperto gli occhi. Senza nulla togliere agli artisti di questo film, credo non si debba sacrificare il rispetto e la dignità della persona. E bisogna valutare le conseguenze sul proprio privato: nessuno che ti stia accanto è felice di vederti interpretare una scena realistica se dietro c'è una componente non sana». Non sana in che senso? Di terga invece che nella posizione del missionario?
««Nanni non è mai volgare - sentenzia alla fine la madre di Nanni Moretti, Agata Apicella -. E comunque io ho educato mio figlio, ora è adulto e libero di fare come vuole»
Posso suggerire una trama X prossimo film
Michele reduce del 77 è professore all'Università Valeria Marini che sta per inaugurare l'anno accademico con una Lectio Magistralis di Benedetto XVI.Studenti e professori sono totalmente inebetiti e trascorrono le giornate vedendo Italia Uno.Ad un certo punto i conoscenti del nostro eroe cominciano a venire misteriosamente violentati e assassinati..............
«Con Nanni fu sesso vero»
La famosa scena di Caos calmo? La Ferrari ammette: «Non fu finzione. Temevo di rimanere incastrata»
àˆ stato il tormentone della passata stagione cinematografica, ha scomodato critici, sociologi, politici e alti prelati. Ma la famosa scena di sesso di Caos calmo non ha ancora finito di far discutere. Sì, perchè in un'intervista al settimanale Gioia Isabella Ferrari confessa che sul set non ci fu finzione...
Davanti alla cinepresa di Antonello Grimaldi fu dunque sesso reale, un vero atto di sodomia (e pensare che lei chiedeva al regista se con Moretti si sarebbe dovuta baciare...): «Io sono per quel tipo di cinema - rivela l'attrice -, se qualcosa deve succedere è giusto che succeda. Fingere? Nanni non l'avrebbe permesso». Come se la notizia non fosse già di per sè dirompente (o forse per darle un risvolto semi-comico), la Ferrari aggiunge: «Ho avuto paura di restare incastrata come capitó a Maria Schneider per Ultimo tango a Parigi».
«Oggi non mi vergogno più di niente, ho iniziato giovane e ho imparato dalla strada. Ne ho ribaltati di tavoli e lo faró ancora».
E' tutto un bluff, come supponevo...
Il settimanale Gioia rettifica decisamente le pruriginose affermazioni della nostra eroina.
18 feb, ore 18:32 - Gioia precisa: «La Ferrari non ha mai dichiarato "Con moretti fu sesso vero", ma alla domanda: ancora più complicato distingiere nella scena in questione dove finiva la maschera e cominciava la pelle ha risposto così: "Io sono per quel cinema, se qualcosa deve succedere, è giusto che succeda. Se fingi, a parte che Nanni non l'avrebbe permesso, si sente. E quindi entri nel ruolo e vai al di là . Poi te lo dimentichi anche. Figuriamoci, ci si dimentica tutto"». E riguardo al rimanere "incastrata" si riferiva al fatto che la scena potesse segnarla professionalmente. (Libero News) http://magazine.libero.it/cinema/genera ... 9445.phtml