[O.T.]Crisi di Governo, situazione politica italiana
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Ferrara: mi candido con la Lista per la vita
E corro anche da solo
«Ci danno tra 4 e 6%. Con voti da sinistra»
ROMA " Giuliano Ferrara ha deciso: si candiderà alle elezioni con la sua lista pro-life. Alleato con il centrodestra o da solo. Comunque scenderà in campo e, di conseguenza, abbandonerà anche il suo programma televisivo a La7, Otto e mezzo.
Scalfari l'accusa di fare una lista della Cei.
«Una scemenza smentita il giorno stesso dal giornale della Cei, che sconsigliava la nascita di questa lista e si batteva per "salvare il soldato Casini". Il collateralismo non è il nostro metodo. àˆ politica tradizionale. La Chiesa non è un soggetto politico e non mi verrebbe mai in mente di chiedere il suo appoggio. Il suo consiglio sì, non il suo appoggio».
C'è chi sostiene che attraverso la sua battaglia passerà la cancellazione della 194.
«Mi hanno accusato di qualsiasi nefandezza, figuriamoci. Il mio pensiero è semplice e si basa su tre principi. Primo, nessuna donna è obbligata a partorire; secondo, nessuna donna deve essere perseguita legalmente perchè abortisce; terzo, l'aborto è un male, va sradicato, non puó essere utilizzato come strumento di controllo delle nascite, come avviene quando le donne sono obbligate o incentivate ad abortire. L'aborto è legale ma non è un diritto legittimo o moralmente indifferente, come si è predicato in questi trent'anni, con un miliardo di aborti in Occidente. C'è una bella differenza tra atto legale e legittimo. Il diritto di autodeterminazione della donna non puó affermarsi contro il bambino».
Non sta esagerando in integralismo?
«Casomai si esagera con la bandiera idolatrica dell'eugenetica. Tu sì, tu no. E siamo tornati a immettere il veleno nel corpo delle donne per abortire: cos'altro è la Ru 486 se non il prezzemolo moderno? Riporta l'aborto lontano dagli ospedali, tra il tinello di casa e il bagno dove si espelle il feto. La nuova frontiera su cui dare battaglia è quella dell'eugenetica e della barbarie, quella di chi vorrebbe che un neonato non venisse curato se non c'è l'autorizzazione dei genitori, come ho letto sull'Unità , giornale del Partito democratico».
Ma che senso ha una lista pro-life?
«C'è chi parla delle licenze dei tassisti, chi della privatizzazione di Alitalia, chi delle aliquote che vanno abbassate: questo argomento è almeno altrettanto importante».
L'aborto debutta di nuovo in politica.
«Negli Usa il veltroniano Obama e la dalemiana Clinton hanno un punto in comune: il sì all'aborto e all'eugenetica selettiva. Mc Cain invece dice di volersi battere per "i nati e per i non nati". àˆ la nostra posizione».
Così negli Usa. E in Europa?
«Il Ppe è pro-life, ma è un po' in sonno come certi bei massoni, e il Pse è per le sorti magnifiche e progressive di questo tempo in cui si è dimenticato il bisogno di vita».
Lei ha chiesto l'apparentamento della sua lista a Berlusconi.
«Sì, ma non mi ha ancora risposto».
Che le ha detto?
«Mi ha controproposto di mettermi nel Pdl insieme ad altri tre, quattro, con la collocazione di numero due in qualche circoscrizione, poi mi ha chiamato amichevolmente "signor Testone" quando gli ho risposto: "No, grazie"».
Ma lei insiste con l'apparentamento.
«Il centrodestra sarebbe il luogo naturale di una lista così. Il sondaggista Pagnoncelli ha rilevato che una lista come la nostra avrebbe sicuro il 4 per cento, forse il 6. Se Berlusconi rispondesse di sì all'apparentamento lo sbarramento sarebbe al 2 per cento: riuscirei ad andare in Parlamento con un gruppo di persone che farebbe questa battaglia culturale. Se invece Berlusconi resiste, per chissà quali ragioni che non saprà spiegare nè a me ne a se stesso, andró avanti. Gli proporró di apparentarsi con noi in alcune regioni al Senato».
E se la risposta sarà un no?
«In questo caso non riusciró a presentare una lista alla Camera, probabilmente, ma la faró al Senato in alcune regioni come Lazio, Lombardia, Sicilia e Sardegna. Potrei superare lo sbarramento molto alto, e se non lo supereró, pazienza. Ci sono splendide vittorie e splendide sconfitte. Comunque, funzionerà da spinta per tutti».
Candidandosi dovrà lasciare La7.
«Lasceró la tv, questa tv fantastica che mi ha dato grande libertà , ma penso che sia giusto fare così. Non per far circolare delle liste, ma per far circolare delle idee».
Da solo farà perdere voti al centrodestra.
«No. Pagnoncelli dice che prenderó voti a sinistra ».
Ma a sinistra dicono che la sua è una battaglia contro le donne.
«Sono violenze verbali, è una crociata ad personam. Mi hanno dato dello stupratore culturale. Ma non è così. Questa è una versione grottesca e bugiarda della moratoria. Del resto anche la Chiesa non chiede, come si vuol far credere, l'abolizione della 194, ma la sua integrale applicazione e quindi anche questa sordida polemica è pura controinformazione vecchio stile. Disonesta».
Ferrara, chi ci sarà nelle sue liste?
«Ci saranno alcuni collaboratori del Foglio, esponenti del movimento della vita, lo proporró a Susanna Tamaro e ad altre donne e uomini liberi. Mi piacerebbe avere anche mia moglie in lista, è una femminista storica ma sa che alle origini del femminismo c'era il disprezzo per gli uomini che inducevano le donne all'aborto. Lei peró resiste, dice che non ha il mio fuoco nella pancia, fire in the belly ».
Che dice a Berlusconi per convincerlo?
«Gli dico solo che almeno mi dia una risposta in fretta. Quando mi propose al telefono di candidarmi contro Di Pietro nel Mugello, io ero in macchina a pochi minuti dal teatro dove dovevo partecipare a un Costanzo Show. Cinque minuti dopo salii sul palcoscenico e annunciai in quella trasmissione che mi sarei candidato. A Berlusconi chiedo stile: mi risponda presto, anche con un no, ma lo faccia senza perdere tempo».
E corro anche da solo
«Ci danno tra 4 e 6%. Con voti da sinistra»
ROMA " Giuliano Ferrara ha deciso: si candiderà alle elezioni con la sua lista pro-life. Alleato con il centrodestra o da solo. Comunque scenderà in campo e, di conseguenza, abbandonerà anche il suo programma televisivo a La7, Otto e mezzo.
Scalfari l'accusa di fare una lista della Cei.
«Una scemenza smentita il giorno stesso dal giornale della Cei, che sconsigliava la nascita di questa lista e si batteva per "salvare il soldato Casini". Il collateralismo non è il nostro metodo. àˆ politica tradizionale. La Chiesa non è un soggetto politico e non mi verrebbe mai in mente di chiedere il suo appoggio. Il suo consiglio sì, non il suo appoggio».
C'è chi sostiene che attraverso la sua battaglia passerà la cancellazione della 194.
«Mi hanno accusato di qualsiasi nefandezza, figuriamoci. Il mio pensiero è semplice e si basa su tre principi. Primo, nessuna donna è obbligata a partorire; secondo, nessuna donna deve essere perseguita legalmente perchè abortisce; terzo, l'aborto è un male, va sradicato, non puó essere utilizzato come strumento di controllo delle nascite, come avviene quando le donne sono obbligate o incentivate ad abortire. L'aborto è legale ma non è un diritto legittimo o moralmente indifferente, come si è predicato in questi trent'anni, con un miliardo di aborti in Occidente. C'è una bella differenza tra atto legale e legittimo. Il diritto di autodeterminazione della donna non puó affermarsi contro il bambino».
Non sta esagerando in integralismo?
«Casomai si esagera con la bandiera idolatrica dell'eugenetica. Tu sì, tu no. E siamo tornati a immettere il veleno nel corpo delle donne per abortire: cos'altro è la Ru 486 se non il prezzemolo moderno? Riporta l'aborto lontano dagli ospedali, tra il tinello di casa e il bagno dove si espelle il feto. La nuova frontiera su cui dare battaglia è quella dell'eugenetica e della barbarie, quella di chi vorrebbe che un neonato non venisse curato se non c'è l'autorizzazione dei genitori, come ho letto sull'Unità , giornale del Partito democratico».
Ma che senso ha una lista pro-life?
«C'è chi parla delle licenze dei tassisti, chi della privatizzazione di Alitalia, chi delle aliquote che vanno abbassate: questo argomento è almeno altrettanto importante».
L'aborto debutta di nuovo in politica.
«Negli Usa il veltroniano Obama e la dalemiana Clinton hanno un punto in comune: il sì all'aborto e all'eugenetica selettiva. Mc Cain invece dice di volersi battere per "i nati e per i non nati". àˆ la nostra posizione».
Così negli Usa. E in Europa?
«Il Ppe è pro-life, ma è un po' in sonno come certi bei massoni, e il Pse è per le sorti magnifiche e progressive di questo tempo in cui si è dimenticato il bisogno di vita».
Lei ha chiesto l'apparentamento della sua lista a Berlusconi.
«Sì, ma non mi ha ancora risposto».
Che le ha detto?
«Mi ha controproposto di mettermi nel Pdl insieme ad altri tre, quattro, con la collocazione di numero due in qualche circoscrizione, poi mi ha chiamato amichevolmente "signor Testone" quando gli ho risposto: "No, grazie"».
Ma lei insiste con l'apparentamento.
«Il centrodestra sarebbe il luogo naturale di una lista così. Il sondaggista Pagnoncelli ha rilevato che una lista come la nostra avrebbe sicuro il 4 per cento, forse il 6. Se Berlusconi rispondesse di sì all'apparentamento lo sbarramento sarebbe al 2 per cento: riuscirei ad andare in Parlamento con un gruppo di persone che farebbe questa battaglia culturale. Se invece Berlusconi resiste, per chissà quali ragioni che non saprà spiegare nè a me ne a se stesso, andró avanti. Gli proporró di apparentarsi con noi in alcune regioni al Senato».
E se la risposta sarà un no?
«In questo caso non riusciró a presentare una lista alla Camera, probabilmente, ma la faró al Senato in alcune regioni come Lazio, Lombardia, Sicilia e Sardegna. Potrei superare lo sbarramento molto alto, e se non lo supereró, pazienza. Ci sono splendide vittorie e splendide sconfitte. Comunque, funzionerà da spinta per tutti».
Candidandosi dovrà lasciare La7.
«Lasceró la tv, questa tv fantastica che mi ha dato grande libertà , ma penso che sia giusto fare così. Non per far circolare delle liste, ma per far circolare delle idee».
Da solo farà perdere voti al centrodestra.
«No. Pagnoncelli dice che prenderó voti a sinistra ».
Ma a sinistra dicono che la sua è una battaglia contro le donne.
«Sono violenze verbali, è una crociata ad personam. Mi hanno dato dello stupratore culturale. Ma non è così. Questa è una versione grottesca e bugiarda della moratoria. Del resto anche la Chiesa non chiede, come si vuol far credere, l'abolizione della 194, ma la sua integrale applicazione e quindi anche questa sordida polemica è pura controinformazione vecchio stile. Disonesta».
Ferrara, chi ci sarà nelle sue liste?
«Ci saranno alcuni collaboratori del Foglio, esponenti del movimento della vita, lo proporró a Susanna Tamaro e ad altre donne e uomini liberi. Mi piacerebbe avere anche mia moglie in lista, è una femminista storica ma sa che alle origini del femminismo c'era il disprezzo per gli uomini che inducevano le donne all'aborto. Lei peró resiste, dice che non ha il mio fuoco nella pancia, fire in the belly ».
Che dice a Berlusconi per convincerlo?
«Gli dico solo che almeno mi dia una risposta in fretta. Quando mi propose al telefono di candidarmi contro Di Pietro nel Mugello, io ero in macchina a pochi minuti dal teatro dove dovevo partecipare a un Costanzo Show. Cinque minuti dopo salii sul palcoscenico e annunciai in quella trasmissione che mi sarei candidato. A Berlusconi chiedo stile: mi risponda presto, anche con un no, ma lo faccia senza perdere tempo».
Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.
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Berlusconi: «L'Onu tuteli la vita»
Il Cavaliere: è un diritto dal concepimento
ROMA " Un intervento Onu sul diritto alla vita. Silvio Berlusconi appoggia apertamente l'iniziativa di Giuliano Ferrara a favore di una moratoria per l'aborto. E anche se, precisa il leader del nuovo Pdl, «la regola nel nostro schieramento è che su queste materie esiste libertà di coscienza, credo che riconoscere il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale sia un principio che l'Onu potrebbe fare proprio, così come ha fatto sulla moratoria per la pena di morte pur dopo un lungo e non facile dibattito ». Questo ha detto Berlusconi in un'intervista rilasciata a Tempi, che sarà in edicola giovedì. Ma è stato come lanciare una bomba in piena campagna elettorale. Il Pdl sarà quindi favorevole ad iniziative legislative contro la 194? S'infervora la ministra per le Pari Opportunità Barbara Pollastrini, che parla di «spregiudicata equazione».
«L'amore per la vita non è di una parte " ha replicato a Berlusconi ". Ma un conto è battersi per i diritti umani, altro è usare spregiudicatamente l'equiparazione tra autonomia e responsabilità di scelta delle donne e pena di morte». Su questo, aggiunge, «sono certa che la gran parte delle donne del nostro Paese non vuole tornare indietro. L'aborto è un dramma ma la 194, che va applicata interamente, ha saputo trovare un saggio equilibrio tra autonomia della donna, diritti del nascituro e deontologia medica».
Anche Titti Di Salvo, capogruppo di Sd alla Camera reagisce con irritazione: «Le donne italiane devono sapere che cosa Berlusconi e il Pdl vogliono fare, una crociata contro di loro». Per Di Salvo «Berlusconi pensa che le donne siano assassine. Altrimenti perchè mettere sullo stesso piano aborto e pena di morte? La 194 è una conquista e non puó essere usata come merce di scambio per un'alleanza elettorale». «Parole liberticide da Berlusconi», incalza il capogruppo del Pdci alla Camera Pino Sgobio, «figlie di una cultura reazionaria. E' necessario che le coscienze vive e democratiche del nostro Paese vigilino contro i tentativi di mettere in discussione conquiste civili come la 194». E proprio ieri a Milano si è tenuto il Forum delle donne delle Cgil che difendono le norme e il loro diritto di autodeterminazione ma che chiedono anche che «la maternità vada sostenuta in tutti i suoi aspetti ».
Apprezza Isabella Bertolini. «Come prima firmataria di una mozione sottoscritta da 75 colleghi della Casa delle Libertà " dice la vicepresidente dei deputati di Forza Italia " accolgo con soddisfazione il netto impegno preso dal prossimo presidente del Consiglio. Un miliardo di aborti in trent'anni nel mondo impongono una risposta ferma. Una moratoria internazionale che ponga fine a questa strage di innocenti». Ma il presidente dei Riformatori liberali e deputato sempre di Forza Italia Benedetto Della Vedova frena la collega. «àˆ importante " sottolinea " che Berlusconi abbia ribadito che sui temi etici dentro il Pdl non possa esistere una univoca disciplina di partito».
Il Cavaliere: è un diritto dal concepimento
ROMA " Un intervento Onu sul diritto alla vita. Silvio Berlusconi appoggia apertamente l'iniziativa di Giuliano Ferrara a favore di una moratoria per l'aborto. E anche se, precisa il leader del nuovo Pdl, «la regola nel nostro schieramento è che su queste materie esiste libertà di coscienza, credo che riconoscere il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale sia un principio che l'Onu potrebbe fare proprio, così come ha fatto sulla moratoria per la pena di morte pur dopo un lungo e non facile dibattito ». Questo ha detto Berlusconi in un'intervista rilasciata a Tempi, che sarà in edicola giovedì. Ma è stato come lanciare una bomba in piena campagna elettorale. Il Pdl sarà quindi favorevole ad iniziative legislative contro la 194? S'infervora la ministra per le Pari Opportunità Barbara Pollastrini, che parla di «spregiudicata equazione».
«L'amore per la vita non è di una parte " ha replicato a Berlusconi ". Ma un conto è battersi per i diritti umani, altro è usare spregiudicatamente l'equiparazione tra autonomia e responsabilità di scelta delle donne e pena di morte». Su questo, aggiunge, «sono certa che la gran parte delle donne del nostro Paese non vuole tornare indietro. L'aborto è un dramma ma la 194, che va applicata interamente, ha saputo trovare un saggio equilibrio tra autonomia della donna, diritti del nascituro e deontologia medica».
Anche Titti Di Salvo, capogruppo di Sd alla Camera reagisce con irritazione: «Le donne italiane devono sapere che cosa Berlusconi e il Pdl vogliono fare, una crociata contro di loro». Per Di Salvo «Berlusconi pensa che le donne siano assassine. Altrimenti perchè mettere sullo stesso piano aborto e pena di morte? La 194 è una conquista e non puó essere usata come merce di scambio per un'alleanza elettorale». «Parole liberticide da Berlusconi», incalza il capogruppo del Pdci alla Camera Pino Sgobio, «figlie di una cultura reazionaria. E' necessario che le coscienze vive e democratiche del nostro Paese vigilino contro i tentativi di mettere in discussione conquiste civili come la 194». E proprio ieri a Milano si è tenuto il Forum delle donne delle Cgil che difendono le norme e il loro diritto di autodeterminazione ma che chiedono anche che «la maternità vada sostenuta in tutti i suoi aspetti ».
Apprezza Isabella Bertolini. «Come prima firmataria di una mozione sottoscritta da 75 colleghi della Casa delle Libertà " dice la vicepresidente dei deputati di Forza Italia " accolgo con soddisfazione il netto impegno preso dal prossimo presidente del Consiglio. Un miliardo di aborti in trent'anni nel mondo impongono una risposta ferma. Una moratoria internazionale che ponga fine a questa strage di innocenti». Ma il presidente dei Riformatori liberali e deputato sempre di Forza Italia Benedetto Della Vedova frena la collega. «àˆ importante " sottolinea " che Berlusconi abbia ribadito che sui temi etici dentro il Pdl non possa esistere una univoca disciplina di partito».
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Camerata cameriere
"Il nuovo partito fondato da Berlusconi in piazza San Babila? Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Da queste mie parole, volutamente molto nette, voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quel che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi... Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione. Se vuole fare il premier, deve fare i conti con me, che ho pure vent'anni di meno. Mica crederà di essere eterno... Lui a Palazzo Chigi non ci tornerà mai. Per farlo ha bisogno del mio voto, ma non lo avrà mai più. Mai. Si faccia appoggiare da Veltroni" (Gianfranco Fini, 18 novembre 2007)
"Abbiamo vissuto l'epoca berlusconiana con un certo qual disagio (...). Le vignette che lo rappresentavano come uno scodinzolante cagnolino intorno a Bush hanno fatto il giro del mondo (...). Non si sottovaluti la portata di queste sue celebri gaffes internazionali" (Il Secolo d'Italia, organo ufficiale di An, 23 novembre 2007)
"Il Cavaliere ha distrutto la Cdl, e ora dovremmo bussare alkla sua porta con il cappello in mano e la cenere in testa? Non siamo postulanti. Io tornare all'ovile? Sono il presidente di An, non una pecora" (Gianfranco Fini, 16 dicembre 2007)
"Condivido la proposta di Berlusconi di dare al popolo del 2 dicembre, al popolo della libertà , un'unica voce in Parlamento. E' una pagina storica della politica italiana: il 13 aprile nascerà un nuovo grande soggetto politico ispirato ai valori del Partito popolare europeo e quindi alternativo alle sinistre. Mi auguro che gli amici dell'Udc vogliano scrivere questa importante pagina assieme a noi" (Gianfranco Fini, 8 febbraio 2008)
"Il nuovo partito fondato da Berlusconi in piazza San Babila? Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Da queste mie parole, volutamente molto nette, voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quel che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi... Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione. Se vuole fare il premier, deve fare i conti con me, che ho pure vent'anni di meno. Mica crederà di essere eterno... Lui a Palazzo Chigi non ci tornerà mai. Per farlo ha bisogno del mio voto, ma non lo avrà mai più. Mai. Si faccia appoggiare da Veltroni" (Gianfranco Fini, 18 novembre 2007)
"Abbiamo vissuto l'epoca berlusconiana con un certo qual disagio (...). Le vignette che lo rappresentavano come uno scodinzolante cagnolino intorno a Bush hanno fatto il giro del mondo (...). Non si sottovaluti la portata di queste sue celebri gaffes internazionali" (Il Secolo d'Italia, organo ufficiale di An, 23 novembre 2007)
"Il Cavaliere ha distrutto la Cdl, e ora dovremmo bussare alkla sua porta con il cappello in mano e la cenere in testa? Non siamo postulanti. Io tornare all'ovile? Sono il presidente di An, non una pecora" (Gianfranco Fini, 16 dicembre 2007)
"Condivido la proposta di Berlusconi di dare al popolo del 2 dicembre, al popolo della libertà , un'unica voce in Parlamento. E' una pagina storica della politica italiana: il 13 aprile nascerà un nuovo grande soggetto politico ispirato ai valori del Partito popolare europeo e quindi alternativo alle sinistre. Mi auguro che gli amici dell'Udc vogliano scrivere questa importante pagina assieme a noi" (Gianfranco Fini, 8 febbraio 2008)
Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.
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Inchiesta sull'Italia dei Valori
Radio Radicale ha realizzato un'inchiesta sull'Italia dei Valori trasmessa in diretta questa mattina. Uno speciale dedicato ad Antonio Di Pietro e al suo movimento che, stando a quanto dichiarato da uno degli intervistati, l'ex segretario Idv di Catanzaro Francesco Romano, sta ricevendo l'intera Udeur Calabrese, compreso l'europarlamentare Armando Veneto,noto penalista di Palmi eletto con il partito di Clemente Mastella e che in occasione dei funerali di Girolamo Piromalli, esponente di peso della 'Ndrangheta, tenne l'orazione funebre a nome della famiglia.
Radio Radicale ha poi raccolto la testimonianza di Elio Veltri, sodale politico di Di Pietro per un lungo periodo di tempo. Veltri ha denunciato la presenza tra le fila dell'Idv di personale politico 'molto discutibile' sul piano morale, esponenti provenienti in gran parte dall'Udeur, oltre ad una diffusa pratica di gestione del tutto personalistica del rimborso elettorale. Di fatto l'esistenza di una Italia dei Valori parallela, costituita da soli tre soci,cioè da Di Pietro stesso, da sua moglie e dalla tesoriera Silvana Mura, creata per percepire il rimborso senza darne conto a nessuno.
Aspetti già analizzati in precedenza da un servizio giornalistico pubblicato da Panorama e realizzato da Laura Maragnani. La giornalista di Panorama ha raccontato a Radio Radicale come è strutturata la rete di società che stanno intorno ad Antonio Di Pietro, addirittura una società immobiliare nell'Europa dell'est. Il servizio di Radio Radicale si conclude con l'intervista all'avvocato Francesco Paola che rappresenta Achille Occhetto nella causa che lo vede opposto a Di Pietro per il possesso dei rimborso elettorale delle elezioni europee del 2001 interamente acquisito da Di Pietro senza aver versato un solo euro al movimento di Occhetto "Il Cantiere" con cui l'Idv presentó le liste.
Radio Radicale ha realizzato un'inchiesta sull'Italia dei Valori trasmessa in diretta questa mattina. Uno speciale dedicato ad Antonio Di Pietro e al suo movimento che, stando a quanto dichiarato da uno degli intervistati, l'ex segretario Idv di Catanzaro Francesco Romano, sta ricevendo l'intera Udeur Calabrese, compreso l'europarlamentare Armando Veneto,noto penalista di Palmi eletto con il partito di Clemente Mastella e che in occasione dei funerali di Girolamo Piromalli, esponente di peso della 'Ndrangheta, tenne l'orazione funebre a nome della famiglia.
Radio Radicale ha poi raccolto la testimonianza di Elio Veltri, sodale politico di Di Pietro per un lungo periodo di tempo. Veltri ha denunciato la presenza tra le fila dell'Idv di personale politico 'molto discutibile' sul piano morale, esponenti provenienti in gran parte dall'Udeur, oltre ad una diffusa pratica di gestione del tutto personalistica del rimborso elettorale. Di fatto l'esistenza di una Italia dei Valori parallela, costituita da soli tre soci,cioè da Di Pietro stesso, da sua moglie e dalla tesoriera Silvana Mura, creata per percepire il rimborso senza darne conto a nessuno.
Aspetti già analizzati in precedenza da un servizio giornalistico pubblicato da Panorama e realizzato da Laura Maragnani. La giornalista di Panorama ha raccontato a Radio Radicale come è strutturata la rete di società che stanno intorno ad Antonio Di Pietro, addirittura una società immobiliare nell'Europa dell'est. Il servizio di Radio Radicale si conclude con l'intervista all'avvocato Francesco Paola che rappresenta Achille Occhetto nella causa che lo vede opposto a Di Pietro per il possesso dei rimborso elettorale delle elezioni europee del 2001 interamente acquisito da Di Pietro senza aver versato un solo euro al movimento di Occhetto "Il Cantiere" con cui l'Idv presentó le liste.
Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.
flower i livelli di piccolezza politica e paraculismo (e leccaculismo) dell'onorevole fini sono da ANNI sotto gli occhi di tutti...
da anni spera che berlusconi ci molli per prendere il suo posto e da bravo e buono gli sta accanto come un cagnolino aspettando quel momento...
da anni spera che berlusconi ci molli per prendere il suo posto e da bravo e buono gli sta accanto come un cagnolino aspettando quel momento...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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- radek66
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superflowerpunkdiscopop ha scritto:Camerata cameriere
"Il nuovo partito fondato da Berlusconi in piazza San Babila? Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Da queste mie parole, volutamente molto nette, voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quel che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi... Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione. Se vuole fare il premier, deve fare i conti con me, che ho pure vent'anni di meno. Mica crederà di essere eterno... Lui a Palazzo Chigi non ci tornerà mai. Per farlo ha bisogno del mio voto, ma non lo avrà mai più. Mai. Si faccia appoggiare da Veltroni" (Gianfranco Fini, 18 novembre 2007)
"Abbiamo vissuto l'epoca berlusconiana con un certo qual disagio (...). Le vignette che lo rappresentavano come uno scodinzolante cagnolino intorno a Bush hanno fatto il giro del mondo (...). Non si sottovaluti la portata di queste sue celebri gaffes internazionali" (Il Secolo d'Italia, organo ufficiale di An, 23 novembre 2007)
"Il Cavaliere ha distrutto la Cdl, e ora dovremmo bussare alkla sua porta con il cappello in mano e la cenere in testa? Non siamo postulanti. Io tornare all'ovile? Sono il presidente di An, non una pecora" (Gianfranco Fini, 16 dicembre 2007)
"Condivido la proposta di Berlusconi di dare al popolo del 2 dicembre, al popolo della libertà , un'unica voce in Parlamento. E' una pagina storica della politica italiana: il 13 aprile nascerà un nuovo grande soggetto politico ispirato ai valori del Partito popolare europeo e quindi alternativo alle sinistre. Mi auguro che gli amici dell'Udc vogliano scrivere questa importante pagina assieme a noi" (Gianfranco Fini, 8 febbraio 2008)




Per ora lo quoto una volta...
Da qui al 14 aprile lo quoto tutti i giorni dovessi schiantare, porca m*****a!




Viva il mecdonald e nonna Rolanda (sic, su un muro a Piombino)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
E' una persona così perbene che mangia le noccioline con coltello e forchetta (Recount)
- superflowerpunkdiscopop
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12:18 Partito della Rosa bianca si chiamerà "Libertà e solidarietà "
C'è la Rosa e c'è il nome: "Libertà e solidarietà ". Si chiama così il soggetto politico di Savino Pezzotta, Mario Baccini e Bruno Tabacci (candidato premier) presentato oggi a Palazzo Madama come "Movimento federativo, civico e popolare", simboleggiato appunto dalla Rosa bianca su sfondo blu sopra la scritta che richiama i due termini che, dice Pezzotta, "non devono essere in contraddizione per chi come noi punta a valorizzare l'economia sociale di mercato, partendo dalle esigenze delle famiglie e del mondo del lavoro".

C'è la Rosa e c'è il nome: "Libertà e solidarietà ". Si chiama così il soggetto politico di Savino Pezzotta, Mario Baccini e Bruno Tabacci (candidato premier) presentato oggi a Palazzo Madama come "Movimento federativo, civico e popolare", simboleggiato appunto dalla Rosa bianca su sfondo blu sopra la scritta che richiama i due termini che, dice Pezzotta, "non devono essere in contraddizione per chi come noi punta a valorizzare l'economia sociale di mercato, partendo dalle esigenze delle famiglie e del mondo del lavoro".



Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.
Ferrara si organizza con i suoisuperflowerpunkdiscopop ha scritto:Ferrara: mi candido con la Lista per la vita
E corro anche da solo
«Ci danno tra 4 e 6%. Con voti da sinistra»
ROMA " Giuliano Ferrara ha deciso: si candiderà alle elezioni con la sua lista pro-life. Alleato con il centrodestra o da solo. Comunque scenderà in campo e, di conseguenza, abbandonerà anche il suo programma televisivo a La7, Otto e mezzo.
Scalfari l'accusa di fare una lista della Cei.
«Una scemenza smentita il giorno stesso dal giornale della Cei, che sconsigliava la nascita di questa lista e si batteva per "salvare il soldato Casini". Il collateralismo non è il nostro metodo. àˆ politica tradizionale. La Chiesa non è un soggetto politico e non mi verrebbe mai in mente di chiedere il suo appoggio. Il suo consiglio sì, non il suo appoggio».
C'è chi sostiene che attraverso la sua battaglia passerà la cancellazione della 194.
«Mi hanno accusato di qualsiasi nefandezza, figuriamoci. Il mio pensiero è semplice e si basa su tre principi. Primo, nessuna donna è obbligata a partorire; secondo, nessuna donna deve essere perseguita legalmente perchè abortisce; terzo, l'aborto è un male, va sradicato, non puó essere utilizzato come strumento di controllo delle nascite, come avviene quando le donne sono obbligate o incentivate ad abortire. L'aborto è legale ma non è un diritto legittimo o moralmente indifferente, come si è predicato in questi trent'anni, con un miliardo di aborti in Occidente. C'è una bella differenza tra atto legale e legittimo. Il diritto di autodeterminazione della donna non puó affermarsi contro il bambino».
Non sta esagerando in integralismo?
«Casomai si esagera con la bandiera idolatrica dell'eugenetica. Tu sì, tu no. E siamo tornati a immettere il veleno nel corpo delle donne per abortire: cos'altro è la Ru 486 se non il prezzemolo moderno? Riporta l'aborto lontano dagli ospedali, tra il tinello di casa e il bagno dove si espelle il feto. La nuova frontiera su cui dare battaglia è quella dell'eugenetica e della barbarie, quella di chi vorrebbe che un neonato non venisse curato se non c'è l'autorizzazione dei genitori, come ho letto sull'Unità , giornale del Partito democratico».
Ma che senso ha una lista pro-life?
«C'è chi parla delle licenze dei tassisti, chi della privatizzazione di Alitalia, chi delle aliquote che vanno abbassate: questo argomento è almeno altrettanto importante».
L'aborto debutta di nuovo in politica.
«Negli Usa il veltroniano Obama e la dalemiana Clinton hanno un punto in comune: il sì all'aborto e all'eugenetica selettiva. Mc Cain invece dice di volersi battere per "i nati e per i non nati". àˆ la nostra posizione».
Così negli Usa. E in Europa?
«Il Ppe è pro-life, ma è un po' in sonno come certi bei massoni, e il Pse è per le sorti magnifiche e progressive di questo tempo in cui si è dimenticato il bisogno di vita».
Lei ha chiesto l'apparentamento della sua lista a Berlusconi.
«Sì, ma non mi ha ancora risposto».
Che le ha detto?
«Mi ha controproposto di mettermi nel Pdl insieme ad altri tre, quattro, con la collocazione di numero due in qualche circoscrizione, poi mi ha chiamato amichevolmente "signor Testone" quando gli ho risposto: "No, grazie"».
Ma lei insiste con l'apparentamento.
«Il centrodestra sarebbe il luogo naturale di una lista così. Il sondaggista Pagnoncelli ha rilevato che una lista come la nostra avrebbe sicuro il 4 per cento, forse il 6. Se Berlusconi rispondesse di sì all'apparentamento lo sbarramento sarebbe al 2 per cento: riuscirei ad andare in Parlamento con un gruppo di persone che farebbe questa battaglia culturale. Se invece Berlusconi resiste, per chissà quali ragioni che non saprà spiegare nè a me ne a se stesso, andró avanti. Gli proporró di apparentarsi con noi in alcune regioni al Senato».
E se la risposta sarà un no?
«In questo caso non riusciró a presentare una lista alla Camera, probabilmente, ma la faró al Senato in alcune regioni come Lazio, Lombardia, Sicilia e Sardegna. Potrei superare lo sbarramento molto alto, e se non lo supereró, pazienza. Ci sono splendide vittorie e splendide sconfitte. Comunque, funzionerà da spinta per tutti».
Candidandosi dovrà lasciare La7.
«Lasceró la tv, questa tv fantastica che mi ha dato grande libertà , ma penso che sia giusto fare così. Non per far circolare delle liste, ma per far circolare delle idee».
Da solo farà perdere voti al centrodestra.
«No. Pagnoncelli dice che prenderó voti a sinistra ».
Ma a sinistra dicono che la sua è una battaglia contro le donne.
«Sono violenze verbali, è una crociata ad personam. Mi hanno dato dello stupratore culturale. Ma non è così. Questa è una versione grottesca e bugiarda della moratoria. Del resto anche la Chiesa non chiede, come si vuol far credere, l'abolizione della 194, ma la sua integrale applicazione e quindi anche questa sordida polemica è pura controinformazione vecchio stile. Disonesta».
Ferrara, chi ci sarà nelle sue liste?
«Ci saranno alcuni collaboratori del Foglio, esponenti del movimento della vita, lo proporró a Susanna Tamaro e ad altre donne e uomini liberi. Mi piacerebbe avere anche mia moglie in lista, è una femminista storica ma sa che alle origini del femminismo c'era il disprezzo per gli uomini che inducevano le donne all'aborto. Lei peró resiste, dice che non ha il mio fuoco nella pancia, fire in the belly ».
Che dice a Berlusconi per convincerlo?
«Gli dico solo che almeno mi dia una risposta in fretta. Quando mi propose al telefono di candidarmi contro Di Pietro nel Mugello, io ero in macchina a pochi minuti dal teatro dove dovevo partecipare a un Costanzo Show. Cinque minuti dopo salii sul palcoscenico e annunciai in quella trasmissione che mi sarei candidato. A Berlusconi chiedo stile: mi risponda presto, anche con un no, ma lo faccia senza perdere tempo».
http://www.youtube.com/watch?v=seRyZeLamAE

MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
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url dell' articolosuperflowerpunkdiscopop ha scritto:Berlusconi: «L'Onu tuteli la vita»
Il Cavaliere: è un diritto dal concepimento
ROMA " Un intervento Onu sul diritto alla vita. Silvio Berlusconi appoggia apertamente l'iniziativa di Giuliano Ferrara a favore di una moratoria per l'aborto. E anche se, precisa il leader del nuovo Pdl, «la regola nel nostro schieramento è che su queste materie esiste libertà di coscienza, credo che riconoscere il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale sia un principio che l'Onu potrebbe fare proprio, così come ha fatto sulla moratoria per la pena di morte pur dopo un lungo e non facile dibattito ». Questo ha detto Berlusconi in un'intervista rilasciata a Tempi, che sarà in edicola giovedì. Ma è stato come lanciare una bomba in piena campagna elettorale. Il Pdl sarà quindi favorevole ad iniziative legislative contro la 194? S'infervora la ministra per le Pari Opportunità Barbara Pollastrini, che parla di «spregiudicata equazione».
«L'amore per la vita non è di una parte " ha replicato a Berlusconi ". Ma un conto è battersi per i diritti umani, altro è usare spregiudicatamente l'equiparazione tra autonomia e responsabilità di scelta delle donne e pena di morte». Su questo, aggiunge, «sono certa che la gran parte delle donne del nostro Paese non vuole tornare indietro. L'aborto è un dramma ma la 194, che va applicata interamente, ha saputo trovare un saggio equilibrio tra autonomia della donna, diritti del nascituro e deontologia medica».
Anche Titti Di Salvo, capogruppo di Sd alla Camera reagisce con irritazione: «Le donne italiane devono sapere che cosa Berlusconi e il Pdl vogliono fare, una crociata contro di loro». Per Di Salvo «Berlusconi pensa che le donne siano assassine. Altrimenti perchè mettere sullo stesso piano aborto e pena di morte? La 194 è una conquista e non puó essere usata come merce di scambio per un'alleanza elettorale». «Parole liberticide da Berlusconi», incalza il capogruppo del Pdci alla Camera Pino Sgobio, «figlie di una cultura reazionaria. E' necessario che le coscienze vive e democratiche del nostro Paese vigilino contro i tentativi di mettere in discussione conquiste civili come la 194». E proprio ieri a Milano si è tenuto il Forum delle donne delle Cgil che difendono le norme e il loro diritto di autodeterminazione ma che chiedono anche che «la maternità vada sostenuta in tutti i suoi aspetti ».
Apprezza Isabella Bertolini. «Come prima firmataria di una mozione sottoscritta da 75 colleghi della Casa delle Libertà " dice la vicepresidente dei deputati di Forza Italia " accolgo con soddisfazione il netto impegno preso dal prossimo presidente del Consiglio. Un miliardo di aborti in trent'anni nel mondo impongono una risposta ferma. Una moratoria internazionale che ponga fine a questa strage di innocenti». Ma il presidente dei Riformatori liberali e deputato sempre di Forza Italia Benedetto Della Vedova frena la collega. «àˆ importante " sottolinea " che Berlusconi abbia ribadito che sui temi etici dentro il Pdl non possa esistere una univoca disciplina di partito».
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... nica.shtml
piccolo estratto
chissà chi era il padre ?Se si chiede a un cittadino di esprimersi su questi argomenti, credo che la prima, istintiva, reazione, sia di guardare alle proprie personali esperienze o di immedesimarsi in quelle degli altri. Per quanto mi riguarda, c'è un'esperienza personale che mi fa riflettere. Ho avuto un aborto terapeutico, molti anni fa. Al quinto mese di gravidanza ho saputo che il bambino che aspettavo era malformato e per i due mesi successivi ho cercato di capire, con l'aiuto dei medici, che cosa potevo fare, che cosa fosse più giusto fare. Al settimo mese di gravidanza sono dolorosamente arrivata alla conclusione di dover abortire. àˆ stato un parto prematuro e una ferita che non si è rimarginata. Ancora oggi è doloroso condividere pubblicamente quell'esperienza, ma in un momento in cui tanti di noi si sentono immaturi, impreparati, rispetto alla conoscenza della legge 40, ai contenuti del referendum, ecco, sapere come andavano le cose venti o trenta anni fa, quando la scienza non era così avanti come oggi, potrebbe essere utile
cioè mi fà sto pippone e loro hanno abortito al settimo mese ?
non ho ancora capito perchè loro possono e noi no
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superflowerpunkdiscopop ha scritto:Camerata cameriere
"Il nuovo partito fondato da Berlusconi in piazza San Babila? Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Da queste mie parole, volutamente molto nette, voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quel che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi... Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione. Se vuole fare il premier, deve fare i conti con me, che ho pure vent'anni di meno. Mica crederà di essere eterno... Lui a Palazzo Chigi non ci tornerà mai. Per farlo ha bisogno del mio voto, ma non lo avrà mai più. Mai. Si faccia appoggiare da Veltroni" (Gianfranco Fini, 18 novembre 2007)
"Abbiamo vissuto l'epoca berlusconiana con un certo qual disagio (...). Le vignette che lo rappresentavano come uno scodinzolante cagnolino intorno a Bush hanno fatto il giro del mondo (...). Non si sottovaluti la portata di queste sue celebri gaffes internazionali" (Il Secolo d'Italia, organo ufficiale di An, 23 novembre 2007)
"Il Cavaliere ha distrutto la Cdl, e ora dovremmo bussare alkla sua porta con il cappello in mano e la cenere in testa? Non siamo postulanti. Io tornare all'ovile? Sono il presidente di An, non una pecora" (Gianfranco Fini, 16 dicembre 2007)
"Condivido la proposta di Berlusconi di dare al popolo del 2 dicembre, al popolo della libertà , un'unica voce in Parlamento. E' una pagina storica della politica italiana: il 13 aprile nascerà un nuovo grande soggetto politico ispirato ai valori del Partito popolare europeo e quindi alternativo alle sinistre. Mi auguro che gli amici dell'Udc vogliano scrivere questa importante pagina assieme a noi" (Gianfranco Fini, 8 febbraio 2008)




Piacere io sono nessuno e rappresento tutti quei nessuno che mi stanno intorno......
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mi auto rispondo
http://napoli.repubblica.it/dettaglio/articolo/1422900
complimenti all ' umanità delle forze dell' ordine , alla loro professionalità e alla capacità di capire da che parte tira il vento
http://napoli.repubblica.it/dettaglio/articolo/1422900
chissà che ne pensa il garantista Ferrara .....Blitz della polizia al Nuovo Policlinico. Sette uomini in divisa si sono presentati ieri pomeriggio nella Clinica Ostetrica per indagare su un´interruzione di gravidanza effettuata su una 39 enne che aveva in grembo un feto malformato. Il sospetto delle forze dell´ordine, dicono i medici, sarebbe nato da una denuncia anonima secondo cui la donna avrebbe ottenuto un aborto fuori legge per disfarsi del neonato.
A svelare che si trattava di un equivoco è stato Francesco Leone, responsabile del Servizio Ivg arrivato in clinica proprio durante il blitz. «Abbiamo praticato l´interruzione di gravidanza terapeutica nel secondo trimestre», ha spiegato lo specialista, «quindi nei termini di legge. D´altronde il feto era affetto da una grave malattia congenita». «L´espulsione del feto», ha raccontato Leone, «è avvenuta alle 18 e gli agenti sono arrivati dopo 20 minuti». E in reparto è successo il finimondo.
Tre uomini hanno raggiunto la corsia dove era ricoverata la donna. L'hanno interrogata chiedendole i particolari della gravidanza, poi sono passati alla degente che le stava vicino, e anche lei è stata interrogata. Intanto altri due agenti hanno chiesto notizie a un´infermiera del reparto e altri quattro hanno voluto sapere dagli specialisti i particolari tecnici. «Mi è sembrato - ha detto Leone - un atto spropositato, neanche fosse stato un blitz anticamorra».
Gli agenti hanno acquisito la cartella clinica su autorizzazione del pm. E oggi è arrivata la dura condanna dell'Udi, l'Unione delle donne in Italia. La storica associazione ha preso posizione su quanto avvenuto al Policlinico dell'Università Federico II. "Si trattava - hanno dichiarato le portavoci - di un aborto terapeutico alla quarta settimana, regolarmente effettuato nel rispetto della legge 194 e della salute della donna che ha subito l'intervento e che ha espulso, peraltro, un feto morto". Stando alla lettura che danno dell'episodio, i medici, di fronte ad un inedito agire della forza pubblica, hanno tutelato la donna, ma non hanno potuto evitare il sequestro del materiale abortivo e della fotocopia della cartella (anonima) della paziente. Gli agenti, sempre secondo quanto riferisce l'Udi, hanno poi intimidito la vicina di letto della donna, esortandola a testimoniare in quel momento altrimenti sarebbe stata chiamata a farlo davanti ad un giudice.
L'Udi denuncia "il clima che sta montando contro le donne, nel nostro paese e nel caso specifico in Campania, che genera procedure ai limiti della legittimità , ma soprattutto contrarie ad ogni buon senso" e dà appuntamento a tutte le donne napoletane per giovedì prossimo, in piazza Vanvitelli, alle ore 17. "La nostra mobilitazione - affermano - partirà da Napoli e diventerà vigilanza e presidio permanente in ogni piazza d'Italia. Autodenciamoci tutte per aver deciso nella nostra vita".
complimenti all ' umanità delle forze dell' ordine , alla loro professionalità e alla capacità di capire da che parte tira il vento
- superflowerpunkdiscopop
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merde...dott. zozzogno ha scritto:mi auto rispondo
http://napoli.repubblica.it/dettaglio/articolo/1422900
chissà che ne pensa il garantista Ferrara .....Blitz della polizia al Nuovo Policlinico. Sette uomini in divisa si sono presentati ieri pomeriggio nella Clinica Ostetrica per indagare su un´interruzione di gravidanza effettuata su una 39 enne che aveva in grembo un feto malformato. Il sospetto delle forze dell´ordine, dicono i medici, sarebbe nato da una denuncia anonima secondo cui la donna avrebbe ottenuto un aborto fuori legge per disfarsi del neonato.
A svelare che si trattava di un equivoco è stato Francesco Leone, responsabile del Servizio Ivg arrivato in clinica proprio durante il blitz. «Abbiamo praticato l´interruzione di gravidanza terapeutica nel secondo trimestre», ha spiegato lo specialista, «quindi nei termini di legge. D´altronde il feto era affetto da una grave malattia congenita». «L´espulsione del feto», ha raccontato Leone, «è avvenuta alle 18 e gli agenti sono arrivati dopo 20 minuti». E in reparto è successo il finimondo.
Tre uomini hanno raggiunto la corsia dove era ricoverata la donna. L'hanno interrogata chiedendole i particolari della gravidanza, poi sono passati alla degente che le stava vicino, e anche lei è stata interrogata. Intanto altri due agenti hanno chiesto notizie a un´infermiera del reparto e altri quattro hanno voluto sapere dagli specialisti i particolari tecnici. «Mi è sembrato - ha detto Leone - un atto spropositato, neanche fosse stato un blitz anticamorra».
Gli agenti hanno acquisito la cartella clinica su autorizzazione del pm. E oggi è arrivata la dura condanna dell'Udi, l'Unione delle donne in Italia. La storica associazione ha preso posizione su quanto avvenuto al Policlinico dell'Università Federico II. "Si trattava - hanno dichiarato le portavoci - di un aborto terapeutico alla quarta settimana, regolarmente effettuato nel rispetto della legge 194 e della salute della donna che ha subito l'intervento e che ha espulso, peraltro, un feto morto". Stando alla lettura che danno dell'episodio, i medici, di fronte ad un inedito agire della forza pubblica, hanno tutelato la donna, ma non hanno potuto evitare il sequestro del materiale abortivo e della fotocopia della cartella (anonima) della paziente. Gli agenti, sempre secondo quanto riferisce l'Udi, hanno poi intimidito la vicina di letto della donna, esortandola a testimoniare in quel momento altrimenti sarebbe stata chiamata a farlo davanti ad un giudice.
L'Udi denuncia "il clima che sta montando contro le donne, nel nostro paese e nel caso specifico in Campania, che genera procedure ai limiti della legittimità , ma soprattutto contrarie ad ogni buon senso" e dà appuntamento a tutte le donne napoletane per giovedì prossimo, in piazza Vanvitelli, alle ore 17. "La nostra mobilitazione - affermano - partirà da Napoli e diventerà vigilanza e presidio permanente in ogni piazza d'Italia. Autodenciamoci tutte per aver deciso nella nostra vita".
complimenti all ' umanità delle forze dell' ordine , alla loro professionalità e alla capacità di capire da che parte tira il vento
non è un caso che un aborto mancato di uomo(peccato) nonchè ex comunista ora teocon stia facendo in questo ore il partitino contro la 194.
L'aria che tira è questa.
Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.