è una sensazione che si respira già da tempo: il più recente album di nas si chiama "hip hop is dead" non a caso e isaac hayes a dato al genere non più di 10 anni di vita.......bigtitslover ha scritto:pubblico qui come spunto di riflessione non perchè aderisca completamente a quello che c'è scritto...
Venerdì, 4 Gennaio 2008
Rap r.i.p.
Il New York Times e il Time hanno due servizi ampi e documentati sulla crisi del rap. Le crifre parlano chiaro: dal 2000 ad oggi le vendite dei dischi rap sono calate del 44 per cento, solo nel 2007 le vendite sono andate giù del 21%. Il mercato del rap rappresenta poco più del dieci per cento del totale in America. E' la fine di un epoca, di un periodo durato quasi trent'anni, di un genere, di uno stile, di una rivoluzione, che ha cambiato la faccia al mondo della musica, in termini di gusto, di suono, di melodia e di ritmo. Cambiamenti che sono avvenuti sia nel bene (le innovazioni portate dal rap sono evidenti) sia nel male (l'arretramento della cultura afroamericana è visibile a occhio nudo). La certificazione del decesso arriva dopo un lungo periodo di agonia, non escono dischi rap degni di interesse da diverso tempo (eccettuato Kanye West con l'album precedente), mentre in Italia le case discografiche promuovono ora i Fibra e i Marcio che dall'altra parte dell'oceano sono diventati prodotti di nicchia per appassionati.
Riposi in pace il rap, fino a quando non arriverà qualcuno in grado di rimetterlo in vita.
media-trek di ernesto assante - repubblica.it
parlando U.S.A. l'hip hop da anni è solo una macchina a soldi e si fatica ad avere un disco con contenuti validi.......quindi a lungo la gente si rompe il cazzo.
parlando italiano, meglio non parlarne : fenomeno mai esploso e anche ora che grazie a fibra si è sbarcati su mtv e nelle major, i prodotti che vengono spinti hanno qualità mtv. il meglio resta purtroppo underground.
jay-z, che è il capo e ci vede lungo, probabilmente fonderà una nuova etichetta discografica con la apple, sfruttando il canale iTunes (almeno così ho letto)
l'articolo DEVE essere ovviamente dissacrante, peró preferisco dire che è morta la miniera d'oro hip hop, perchè la musica non muore mai.
anzi lo dico "alla colle der fomento" : se l'hip hop è morto, rapperó al suo funerale