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cicciuzzo
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#556 Messaggio da cicciuzzo »

cicciuzzo ha scritto:
colpo ha scritto:
sgrofo ha scritto:lo ammoscia a tutti. Mentre le femmine si arrapano. E' orribile
il miglior spacciatore è quello che non la consuma.......
mica ho capito..... :blankstare: :blankstare:
ah, ora ho capito, scusate inizio a essere stanco.....
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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nik978
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#557 Messaggio da nik978 »

sgrofo ha scritto:Che ne dite di questa bella storiella di Capodanno?


DUPLICE OMICIDIO RACCONIGI: LITE PER LEI,POI COLTELLATE/ANSA
DOVEVA ESSERE UNA FESTA,FIDANZATO UCCIDE PADRONE DI CASA E AMICO
(ANSA) - TORINO, 1 GEN - C'e' probabilmente una storia balorda
di avance nei confronti di una ragazza, forse di sesso, dietro
il duplice omicidio avvenuto stanotte a Racconigi e per il quale
i carabinieri hanno gia' arrestato il probabile colpevole,
Alessandro Alessio, 18 anni, di Genova, ancora sotto
interrogatorio da parte dei carabinieri. Le vittime sono Michele
Boeti, 29 anni, muratore, il padrone di casa, che e' deceduto
quasi subito, e Ardit I., 16 anni, albanese, il quale, colpito
all'addome, e' morto all'ospedale di Savigliano. Nell'alloggio
c'era anche una ragazza genovese di 20 anni, Carola P.
Alessio, un ragazzo violento, difficile, che ha gia' avuto
guai con la giustizia, secondo quanto ricostruito, ha ucciso i
due con un coltello. Gli inquirenti stanno cercando di
ricostruire l' assurdo omicidio tra giovanissimi anche grazie al
racconto della ragazza. E' stata lei ad avvisare i carabinieri
di quanto era accaduto: confusa, probabilmente scioccata, e'
rimasta seminuda in strada ad attenderli assieme all'ambulanza,
fumando una sigaretta.
Una storia, questa, iniziata nell'estate scorsa a Genova,
quando Michele Boeti conosce Carola P, il suo ragazzo,
l'omicida Alessandro Alessio e Ardit I, albanese, ospite di un
Centro di accoglienza. E che continua con l'invito di Michele ai
tre per trascorrere insieme il Capodanno a Racconigi,
approfittando dell'assenza dei genitori, andati in Calabria a
passare le feste, e dei due fratelli minori, di 21 e 23 anni.
Secondo quanto appreso, i tre liguri hanno raggiunto
Racconigi in treno ieri pomeriggio per quella che doveva essere
una festa di fine anno poi proseguita sino a notte inoltrata e
trasformatasi in tragedia. Non si sa ancora come la lite sia
nata: pare che il gruppetto si sia messo a vedere insieme un
film porno, poi all 'improvviso Alessandro Alessio avrebbe
impugnato un coltello da cucina e avrebbe minacciato Michele
Boeti. A cercare di separarli si sarebbe messo in mezzo il
giovane albanese. Ed a questo punto che Alessandro avrebbe
sferrato i colpi letali. Boetti e' stato trovato morto accanto
al letto, nella sua stanza, nello stesso luogo dove
probabilmente e' stato colpito, al primo piano, mentre
l'albanese si e' trascinato ferito verso la porta. A questo
punto la ragazza sarebbe corsa in strada e chiede aiuto.
Quando i carabinieri sono arrivati, Boeti era gia' morto e Ardit
I. era a terra, in una pozza di sangue, gravissimo. Il ragazzino
e' morto poco dopo all' ospedale a Savigliano (Cuneo).
La ragazza e' stata subito portata in caserma col presunto
omicida e alla presenza del magistrato, il sostituto procuratore
della Procura della Repubblica di Saluzzo, Elisabetta Centola,
si e' cercato di ricostruire i fatti. Ben presto Alessandro
Alessio e' stato fermato con l' accusa di duplice omicidio e la
giovane, e' stata presa in cura dai carabinieri. Si tratta di
una ragazza con problemi psichici, seguita dai servizi sociali
di Genova, che mancherebbe da casa dallo scorso autunno.
I genitori di Michele Boeti sono giunti a Racconigi nel tardo
pomeriggio e sono tuttora ospiti di parenti, in quanto il
villino a due piani dove vivono, in via Primaldo Cassiano, e'
stato posto sotto sequestro. Domani si recheranno a Savigliano,
per il riconoscimento del figlio. Intanto il magistrato ha
disposto l' autopsia sui due corpi delle vittime.(ANSA).

YLW-BEC
01-GEN-08 20:33
altro contributo

ccisi a coltellate un italiano di 29 anni e un minorenne albanese
Fermato il presunto omicida: è un diciottenne genovese
Festa di Capodanno finisce in tragedia
Due giovani assassinati a Racconigi
Il duplice delitto dopo una lite per motivi passionali


TORINO - Una battuta di troppo nei confronti di una ragazza. E' il motivo che ha scatenato la furia di un ragazzo e l'ha portato a uccidere due persone durante una festa di Capodanno a Racconigi (Cuneo). Le vittime sono un italiano e un albanese minorenne: Michele Boeti, 30 anni, il padrone di casa, che è deceduto quasi subito, e Ardit Indershal, 16 anni, il quale, colpito all'addome, è morto all'ospedale di Savigliano. I carabinieri hanno già  fermato il presunto autore del delitto: è il diciottenne Alessandro Alessio, di Genova. Nell'appartamento c'era anche una genovese di 20 anni, già  madre di un bimbo.

Boeti, muratore, aveva invitato i ragazzi, conosciuti l'estate scorsa a Genova durante una vacanza, a trascorrere il Capodanno nel suo appartamento di Racconigi. Alessio, dopo un viaggio in treno, si è presentato ieri insieme alla ragazza e all'amico Ardit Indershal, immigrato albanese ospite di una casa di accoglienza nel capoluogo ligure.

La lite è scoppiata verso le 3.30. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, tutto è nato da una serie di apprezzamenti diretti dal padrone di casa e dall'albanese all'amica di Alessio, il quale ha afferrato un lungo coltello da cucina e ha colpito entrambi.

Boeti, trafitto al torace, è morto quasi subito, mentre Indershal è rimasto sul pavimento con una profonda ferita all'addome. La ragazza, sconvolta, è scesa in strada e ha dato l'allarme.

Insieme ai soccorritori del 118 è arrivata sul posto anche la prima pattuglia dei carabinieri. Alessio, che non si era allontanato, è stato fermato subito. L'uomo ha un passato difficile, e precedenti per aggressione. L'anno scorso tentó di strangolare la madre della ragazza, per la quale l'altra notte si è scatenata la sua furia omicida.

(1 gennaio 2008)




e' melma...
come purtroppo spesso accade...
papa' con la sua casa..amicizie a posto..soldi quanto basta..
e poi dietroc asa abbiamo la melma..disagio sociale, malattia mentale, mancanza di riferimenti..........

questa melma la vediamo solo quando uno schizzetto ci sporca la maglia pulita..poi torna tutto normale...:(
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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sgrofo
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#558 Messaggio da sgrofo »

colpo ha scritto:
sgrofo ha scritto:lo ammoscia a tutti. Mentre le femmine si arrapano. E' orribile
il miglior spacciatore è quello che non la consuma.......
No. E' quello che consuma la figa e non la riga. Ma non bisogna per forza fare il pusher
si cerca di essere il meno stronzi possibile

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#559 Messaggio da colpo »

sgrofo ha scritto:
colpo ha scritto:
sgrofo ha scritto:lo ammoscia a tutti. Mentre le femmine si arrapano. E' orribile
il miglior spacciatore è quello che non la consuma.......
No. E' quello che consuma la figa e non la riga. Ma non bisogna per forza fare il pusher
E' quello che consuma la figa e non la riga.
ok, qua ci siamo capiti

Ma non bisogna per forza fare il pusher
a meno che non sei ricco sfondato di tuo,
il pusher ha i soldi e la bamba. di conseguenza ha pure le donne.

e con questo non ritengo il "pusher" una figura vincente da prendere come esempio........

cmq va così
Life ain't nothin but bitches and money. (N.W.A.)
E se ancora non mi ammazzo è grazie al cazzo. (Fabri Fibra)
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono. (Tyler Durden)

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#560 Messaggio da nik978 »

Il giovane aveva scritto un «Delirio di onnipotenza»
Scrittrice uccisa dal figlio diciottenne
La donna viveva in via Bertinoro con il ragazzo, che l'ha colpita alla testa con una bottiglia e le ha tagliato la gola. Si è costituito a Brescia


Ha ucciso la madre colpendola alla testa con una bottiglia di spumante e poi le ha tagliato la gola con un coltello. àˆ successo tra le 14 e le 15 di martedì, primo giorno dell'anno, in via Bertinoro a Milano. Lo studente 18enne, dopo aver colpito la 52enne Edi Vesco, si è pulito le mani e ha chiuso a chiave la porta di casa dove viveva con la mamma ed è andato a Brescia in treno, probabilmente per incontrare un'amica. Ma una volta sceso, il ragazzo si è diretto negli uffici della polizia ferroviaria, dove intorno alle 22.15, «in stato fortemente confusionale», ha detto di aver ucciso la madre. Tranquillizato dagli agenti, il 18enne è lentamente riuscito, con una calligrafica incerta e mossa, a scrivere i propri dati e l'indirizzo di casa. A quel punto i poliziotti hanno avvertito la squadra mobile milanese.

ONNIPOTENZA - La Questura era già  stata allertata intorno alle 20.30 dal padre del ragazzo, preoccupato perchè non riusciva a mettersi in contatto con l'ex moglie. Gli agenti e i vigili del fuoco hanno divelto la porta e sono entrati nell'abitazione, dove hanno trovato il corpo della donna. L'appartamento era a soqquadro. «àˆ una storia veramente allucinante» spiega un investigatore, raccontando che la «spaventosa tragedia familiare» sarebbe maturata al termine di una violenta lite, causata probabilmente dall'opposizione della madre al progetto del figlio di non andare più a scuola e di presentarsi da privatista alla maturità . Idea che faceva parte di un progetto più ampio che il 18enne aveva messo nero su bianco in un lungo e dettagliato documento «filosofico-esoterico» intitolato «Delirio di onnipotenza». «In questi fogli, mostrati nei giorni scorsi ad alcuni parenti, il giovane rivela una sua nuova visione del mondo, una sorta di illuminazione maturata nell'ultima settimana» ha spiegato la polizia.

SCRITTRICE - Edi Vesco viveva da poco più di un anno nell'appartamento di via Bertinoro. I vicini la descrivono come una persona tranquilla, come tranquillo sembrava il figlio. Lei lavorava a casa: scrittrice, traduttrice ed anche editor per la Sperling & Kupfer. àˆ stata lei a tradurre le autobiografie di due mostri sacri del cinema francese, Catherine Deneuve e Gerard Depardieu. Vivace e appassionata di rose e ciclismo con un debole per gli animali (come il suo pappagallo Miguel), Edi ha anche firmato libri tutti suoi come una guida completa al mondo di Harry Potter e un romanzo sull'Africa, «Il sole d'inverno». I libri sono uno degli argomenti di cui parlava più volentieri sul suo blog (www.edivesco.it), con consigli di lettura ma anche osservazioni sull'attualità , come un commento commosso sull'incendio alla ThyssenKrupp di Torino costato la vita a sette operai.
SUL BLOG - «Ho diversi problemini anche seri da risolvere - aveva ammesso sul blog -, peró sì, riesco a sentirmi felice molto spesso, le piccole cose che danno sapore alla vita me le godo tutte, per gioire mi basta guardare una delle mie rose che sboccia. Probabilmente perchè sono nata con due grandi fortune: uno non sono mai cresciuta del tutto, la sindrome di Peter Pan ambulante sono io; due ho sempre creduto nel segreto di Pollyanna, trovare un aspetto positivo in ogni cosa. Certe volte si fa una fatica immane, peró alla fine riesce sempre». Del figlio ha sempre raccontato poco in Rete, solo un accenno di quotidiana normalità . «Cosa so fare bene? Così di getto mi vien da dire disastri. Mio figlio dice "disastri" ma anche le lasagne, gli gnocchi di patate (senza uovo!) e il sugo alle vongole». Sul blog, le sue ultime parole restano quelle degli auguri con uno scoiattolo che rosicchia una ghianda e la scritta «Buon anno a tutti. Che il 2008 vi veda sempre sani, vispi e garruli di gioia! Per riuscirci un consiglio: invece di rosicare per quel che vi manca, rosicchiate le nocciole che avete! Provare per credere... so quel che dico!».

02 gennaio 2008


e quando io dico che la testa è un "attrezzo perfetto" ma con molti bachi....
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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#561 Messaggio da nik978 »

nik978 ha scritto: e' melma...
come purtroppo spesso accade...
papa' con la sua casa..amicizie a posto..soldi quanto basta..
e poi dietroc asa abbiamo la melma..disagio sociale, malattia mentale, mancanza di riferimenti..........

questa melma la vediamo solo quando uno schizzetto ci sporca la maglia pulita..poi torna tutto normale...:(
grande risalto nella cronca cittadina per questa vicenda
in paus aho letto il gironale cartaceo (non ho link web per là articolo completo)

diciamo che mi RIquoto.....con amarezza..:(


ps..cvd ci sono nome cognome e foto.......non la conosco..ma come detto avrei preferito non vedere questi dati in pubblico..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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#562 Messaggio da nik978 »

«Così ho visto Alessandro
uccidere i due ragazzi»
Dal nostro inviato Marco Menduni

«Ma che cosa fai? Sei la solita puttana». Non era iniziata bene, la giornata dell'ultimo dell'anno di Carola Pisciarino e Alessandro Alessio. Ospiti entrambi, i due genovesi, insieme al giovane amico albanese Ardit, di Michele Boeti. Appena scesi dal treno, Carola ha chiesto una sigaretta a un ragazzo. E Alessandro l'ha insultata. Come faceva spesso, racconta ora lei. Come faceva spesso, accecato da una gelosia ossessiva e parossistica, che si scatenava ogni volta che lei si avvicinava a un altro uomo. Era difficile immaginare, peró, che quella gelosia si potesse trasformare in una vampata di follia così tremenda. Invece è quel che succede alle tre di notte, dopo aver sparato botti e bevuto spumante, in una villetta di due piani di Racconigi. Alessandro, 18 anni, uccide Michele, 29 anni, operaio, e Ardit, 16, con un coltello da cucina.


C'è anche Carola, che ha 20 anni, nel mirino. Ma lei riesce a fuggire: «Voleva sgozzarmi, sono scappata per la strada scalza, chiedendo aiuto». Un raptus. Un delirio, dicono ora gli avvocati del ragazzo, Efrem Rainero e Marco Mensi. Sicuramente, ma non solo. C'è la gelosia. C'è una serata di follia, che la fantasia popolare ha già  condito di film pornografici, di spogliarelli, di triangoli amorosi. Ma il sesso non c'entra nulla, racconta Carola in lacrime. Solo la gelosia di Alessandro, la sua inclinazione alla violenza e alle canne, la sua ostentata antipatia per qualsiasi amicizia maschile frequentasse. Alessio è il figlio difficile di un'ex infermiera dell'Ist, invalida che fa fatica a tirare avanti: «Mi aiutano anche alcuni ex colleghi».

Carola è la figlia difficile di una madre assistita dai servizi sociali, che in passato ha già  subito aggressioni da Carola stessa (con una forchetta) e da Alessandro, che l'aveva colpita: «Hai fatto fare una vita di m... alla mia ragazza». Ardit, il ragazzino albanese che fino a sei mesi fa era in una comunità  di recupero a Genova, non c'entra nulla. Amico di Carola, ha pagato con la vita il fatto di trovarsi nel posto sbagliato nel momento più sbagliato.

Poi Michele. Originario di Racconigi, lavorava spesso a Genova. «Faceva quasi il pendolare», raccontano ora i vicini. Prima come muratore, «ma ultimamente diceva di lavorare nella telefonia, per la Tre». L'amante, sussurra il paese trinciando giudizi: «L'avevamo vista spesso qui, quella ragazza». Lei dice di no. Lei dice che «Michele era il mio amico migliore, il mio fratellino maggiore, che mi sosteneva nei momenti di difficoltà ».

Bisogna fare un passo indietro per rintracciare i prodromi della tragedia. Al 24 dicembre scorso, giorno del compleanno di Carola. Lei voleva uscire, per festeggiare. Michele l'aveva invitata, Alessandro si era opposto. L'aveva blindata nell'alloggio, nella suo appartamento di Nervi dove viveva con la madre e nella quale ospitava, ormai come convivente, la ragazza. Boeti era andato sotto casa, per placare l'ira di Alessandro Alessio. Lui aveva reagito con la solita violenza: «Carola non esce, fatti gli affari tuoi, mi hai rotto, sono c... nostri».

Il giorno di Natale passa sotto il segno della riconciliazione. Tanto che la ragazza convince il fidanzato a passare la notte della fine dell'anno in casa dell'amico, a Racconigi, insieme al giovane albanese. Alessandro va controvoglia. E' teso, è nervoso. Anche in casa continua a maltrattare la fidanzatina. E l'amicizia, quell'amicizia privilegiata di Carola con un ragazzo così più grande proprio non gli va giù. Sospetta la tresca, il tradimento.

Le tre di notte. Al piano superiore della villetta ci sono due camere da letto. In una stanza si appisola Alessandro. Nell'altra ci sono Carola, al piano inferiore di un letto a castello, il giovane albanese sopra e Michele su un terzo lettino. Lui insiste: «Ma perchè continui a stare con uno così? Perchè ti fai insultare continuamente? Mandalo al diavolo, mollalo». Lei è dubbiosa e tormentata, Michele insiste: «Non hai futuro, con uno così». Ma Alessio si è risvegliato. Da dietro la porta ha sentito quei discorsi. Lo sentono scendere le scale, fino al piano inferiore, dove ci sono ingresso e un cucinino: «Andrà  a bere qualcosa». Invece Alessio prende un grosso coltello dalla credenza. In quel momento Carola chiede ad Ardit di recuperarle il telecomando della tv, che è rotolato per terra vicino alla porta: «Sono troppo stanca per muovermi, me lo prendi tu?».

E' un attimo. La porta si spalanca. Alessandro si trova davanti il giovane albanese e subito vibra un fendente violentissimo all'addome. Poi si avventa su Michele, che è sul letto, e gli pianta il coltello nel torace, uccidendolo sul colpo. Tenta di inseguire anche Carola, ma lei fugge. Fugge per strada scalza, con una maglietta nel gelo della notte. Urla, chiama aiuto, qualcuno esce di casa e la soccorre.

Lei urla ancora: «Dove siamo, qual è l'indirizzo esatto, serve un'ambulanza». Boeti è già  morto. Ardit morirà  in ospedale. Alessandro è in casa, nell'ingresso, Seduto, con il coltello in mano, segue i carabinieri che lo portano in camera di sicurezza. Per tutta la mattina fa scena muta. Poi confessa quel che non puó negare. Lo portano a Saluzzo, in carcere.
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#563 Messaggio da sgrofo »

colpo ha scritto:il pusher ha i soldi e la bamba. di conseguenza ha pure le donne
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#564 Messaggio da colpo »

sgrofo ha scritto:
colpo ha scritto:il pusher ha i soldi e la bamba. di conseguenza ha pure le donne
diciamo che preferisco altre tecniche di seduzione
pure io
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#565 Messaggio da sgrofo »

nik978 ha scritto:«Così ho visto Alessandro
uccidere i due ragazzi»
Dal nostro inviato Marco Menduni

«Ma che cosa fai? Sei la solita puttana». Non era iniziata bene, la giornata dell'ultimo dell'anno di Carola Pisciarino e Alessandro Alessio. Ospiti entrambi, i due genovesi, insieme al giovane amico albanese Ardit, di Michele Boeti. Appena scesi dal treno, Carola ha chiesto una sigaretta a un ragazzo. E Alessandro l'ha insultata. Come faceva spesso, racconta ora lei. Come faceva spesso, accecato da una gelosia ossessiva e parossistica, che si scatenava ogni volta che lei si avvicinava a un altro uomo. Era difficile immaginare, peró, che quella gelosia si potesse trasformare in una vampata di follia così tremenda. Invece è quel che succede alle tre di notte, dopo aver sparato botti e bevuto spumante, in una villetta di due piani di Racconigi. Alessandro, 18 anni, uccide Michele, 29 anni, operaio, e Ardit, 16, con un coltello da cucina.


C'è anche Carola, che ha 20 anni, nel mirino. Ma lei riesce a fuggire: «Voleva sgozzarmi, sono scappata per la strada scalza, chiedendo aiuto». Un raptus. Un delirio, dicono ora gli avvocati del ragazzo, Efrem Rainero e Marco Mensi. Sicuramente, ma non solo. C'è la gelosia. C'è una serata di follia, che la fantasia popolare ha già  condito di film pornografici, di spogliarelli, di triangoli amorosi. Ma il sesso non c'entra nulla, racconta Carola in lacrime. Solo la gelosia di Alessandro, la sua inclinazione alla violenza e alle canne, la sua ostentata antipatia per qualsiasi amicizia maschile frequentasse. Alessio è il figlio difficile di un'ex infermiera dell'Ist, invalida che fa fatica a tirare avanti: «Mi aiutano anche alcuni ex colleghi».

Carola è la figlia difficile di una madre assistita dai servizi sociali, che in passato ha già  subito aggressioni da Carola stessa (con una forchetta) e da Alessandro, che l'aveva colpita: «Hai fatto fare una vita di m... alla mia ragazza». Ardit, il ragazzino albanese che fino a sei mesi fa era in una comunità  di recupero a Genova, non c'entra nulla. Amico di Carola, ha pagato con la vita il fatto di trovarsi nel posto sbagliato nel momento più sbagliato.

Poi Michele. Originario di Racconigi, lavorava spesso a Genova. «Faceva quasi il pendolare», raccontano ora i vicini. Prima come muratore, «ma ultimamente diceva di lavorare nella telefonia, per la Tre». L'amante, sussurra il paese trinciando giudizi: «L'avevamo vista spesso qui, quella ragazza». Lei dice di no. Lei dice che «Michele era il mio amico migliore, il mio fratellino maggiore, che mi sosteneva nei momenti di difficoltà ».

Bisogna fare un passo indietro per rintracciare i prodromi della tragedia. Al 24 dicembre scorso, giorno del compleanno di Carola. Lei voleva uscire, per festeggiare. Michele l'aveva invitata, Alessandro si era opposto. L'aveva blindata nell'alloggio, nella suo appartamento di Nervi dove viveva con la madre e nella quale ospitava, ormai come convivente, la ragazza. Boeti era andato sotto casa, per placare l'ira di Alessandro Alessio. Lui aveva reagito con la solita violenza: «Carola non esce, fatti gli affari tuoi, mi hai rotto, sono c... nostri».

Il giorno di Natale passa sotto il segno della riconciliazione. Tanto che la ragazza convince il fidanzato a passare la notte della fine dell'anno in casa dell'amico, a Racconigi, insieme al giovane albanese. Alessandro va controvoglia. E' teso, è nervoso. Anche in casa continua a maltrattare la fidanzatina. E l'amicizia, quell'amicizia privilegiata di Carola con un ragazzo così più grande proprio non gli va giù. Sospetta la tresca, il tradimento.

Le tre di notte. Al piano superiore della villetta ci sono due camere da letto. In una stanza si appisola Alessandro. Nell'altra ci sono Carola, al piano inferiore di un letto a castello, il giovane albanese sopra e Michele su un terzo lettino. Lui insiste: «Ma perchè continui a stare con uno così? Perchè ti fai insultare continuamente? Mandalo al diavolo, mollalo». Lei è dubbiosa e tormentata, Michele insiste: «Non hai futuro, con uno così». Ma Alessio si è risvegliato. Da dietro la porta ha sentito quei discorsi. Lo sentono scendere le scale, fino al piano inferiore, dove ci sono ingresso e un cucinino: «Andrà  a bere qualcosa». Invece Alessio prende un grosso coltello dalla credenza. In quel momento Carola chiede ad Ardit di recuperarle il telecomando della tv, che è rotolato per terra vicino alla porta: «Sono troppo stanca per muovermi, me lo prendi tu?».

E' un attimo. La porta si spalanca. Alessandro si trova davanti il giovane albanese e subito vibra un fendente violentissimo all'addome. Poi si avventa su Michele, che è sul letto, e gli pianta il coltello nel torace, uccidendolo sul colpo. Tenta di inseguire anche Carola, ma lei fugge. Fugge per strada scalza, con una maglietta nel gelo della notte. Urla, chiama aiuto, qualcuno esce di casa e la soccorre.

Lei urla ancora: «Dove siamo, qual è l'indirizzo esatto, serve un'ambulanza». Boeti è già  morto. Ardit morirà  in ospedale. Alessandro è in casa, nell'ingresso, Seduto, con il coltello in mano, segue i carabinieri che lo portano in camera di sicurezza. Per tutta la mattina fa scena muta. Poi confessa quel che non puó negare. Lo portano a Saluzzo, in carcere.

E il film porno?
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#566 Messaggio da nik978 »

sgrofo ha scritto:
E il film porno?
avra' perso appeal..(a dre il vero erano i cc che si erano buttati su questa tesi)

oggi piove e non ho avuto tezta di fare foto alle locandine dei 3 quotidiani "genovesi"

il secolo xix
il corriere mercantile
il lavoro..

mentre due erano generiche "uccide alla festa del 31.." (piu' o meno)
uno titolava:"UCCIDE PER DIFENDERE LA FIDANZATA!"

:-?

io continuo a dire che certa gente dovrebbero espellerla dall'albo.. :evil:
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#567 Messaggio da sgrofo »

io dico che era il mercantile
si cerca di essere il meno stronzi possibile

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#568 Messaggio da nik978 »

anche io..e invece mi pare proprio fosse il lavoro/gazzetta del lunedi'.sicuro non il secolo...

mannaggia a me che non faccio caso alle cose...

edit...verificato..dovrebbe essere il mercantile..


http://www.primocanale.it/viewvideo.php?id=15794
contributo filmato coi giornali.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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sgrofo
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#569 Messaggio da sgrofo »

Non faró questo mestiere per niente
si cerca di essere il meno stronzi possibile

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SacreScuole
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#570 Messaggio da SacreScuole »

E per il delitto di Garlasco novità , adesso spunta pure il mago confidente di Chiara.
E Studio Aperto gongola.
Per me la violenza è un soggetto del tutto estetico. Dire che non ti piace la violenza al cinema è come dire che al cinema non ti piacciono le scene di ballo.

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