[O.T.] Tabacco & Celluloide (il salotto buono di SZ)
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
stasera non bevo..(il vermentino di gallura per cena mi e' bastato..)
penso e ripenso..
"goggleggio"..
nomi e cognomi dei compagni del liceo
delle medie
dei vecchi amici...
e cosi'
matteo che cerca lavoro con esperienze di grafica.
katherine che fa la grafica di magliette e altro
paolo (il grandissimo paolo) che da piccolo leggeve sempre the games machine..e ora scirve per quella rivista
carlo "criminal" che faceva i traversi con l'alfa 75 (e il lampegginate..ghghghgh) che ora e' un cc...
diego...il pivellino sbucato dal nulla al liceo.grande amico..ora in carriera nel commercio
la mia "musa" cinzia che ha aperto uan agenzia di servizi per matrimoni (praticamente li orgnaizza..)
andrea che non vedo da 15 anni..ed e' finito a fare speleologia in anatolia..
e poi chissa'....
io me ne vado e finisco fra un po a 12 ore da qui..
ma so che alcune di queste persone verranno a salutarmi.
ricordo le serate a cazzeggiare in piazzale kennedy
le corse in moto sulla strada di scuola..
le giornate davanti all'amiga
alla play 1
al 286 a giocare a wing commander........
ho in previsione a breve una serata di riflessione.(la prima appena arrivo in cina).
un sigaro.
dell'alcool..
mi siedo sul lungo fiume...
sono quasi 30...(gli anni..)
ce ne sono 20 stasera che girano nella mia testa..
gente varia..insignificante..grande.che non ho capito..che non mi ha capito..
ognuno sulla sua strada...
io di la
tu di qua
lei su
lui giu'....
affascinante come l'umanita' se solo ti fermi un attimo a pensarla..comprenderla..possa travolgerti con la sua grandezza..
penso e ripenso..
"goggleggio"..
nomi e cognomi dei compagni del liceo
delle medie
dei vecchi amici...
e cosi'
matteo che cerca lavoro con esperienze di grafica.
katherine che fa la grafica di magliette e altro
paolo (il grandissimo paolo) che da piccolo leggeve sempre the games machine..e ora scirve per quella rivista
carlo "criminal" che faceva i traversi con l'alfa 75 (e il lampegginate..ghghghgh) che ora e' un cc...
diego...il pivellino sbucato dal nulla al liceo.grande amico..ora in carriera nel commercio
la mia "musa" cinzia che ha aperto uan agenzia di servizi per matrimoni (praticamente li orgnaizza..)
andrea che non vedo da 15 anni..ed e' finito a fare speleologia in anatolia..
e poi chissa'....
io me ne vado e finisco fra un po a 12 ore da qui..
ma so che alcune di queste persone verranno a salutarmi.
ricordo le serate a cazzeggiare in piazzale kennedy
le corse in moto sulla strada di scuola..
le giornate davanti all'amiga
alla play 1
al 286 a giocare a wing commander........
ho in previsione a breve una serata di riflessione.(la prima appena arrivo in cina).
un sigaro.
dell'alcool..
mi siedo sul lungo fiume...
sono quasi 30...(gli anni..)
ce ne sono 20 stasera che girano nella mia testa..
gente varia..insignificante..grande.che non ho capito..che non mi ha capito..
ognuno sulla sua strada...
io di la
tu di qua
lei su
lui giu'....
affascinante come l'umanita' se solo ti fermi un attimo a pensarla..comprenderla..possa travolgerti con la sua grandezza..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
cavolo sta uscendo di tutto su compagni di scuola.di giochi..ecc..non sono omonimie..(almeno alcuni no.)
straordinario..
straordinario..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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- The Mongoxxx
- Veterano dell'impulso
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SAMIZDAT n°8
(ovvero La Sindrome di Stoccolma)
La carovana di mormoni stava attraversando il selvaggio West alla ricerca di un posto dove fermarsi e prosperare.
Il capo mormone era un mite uomo di mezza età , vedovo e con una fluente barba nera che gli toccava quasi le ginocchia. Tutti i mormoni erranti erano affascinati dalla barba del capo, ma ancora di più lo erano da sua figlia.
La figlia del capo mormone aveva diciott'anni, le tette come palloncini gonfi e una cascata di capelli neri lunghi fin oltre il culo. Tutti i mormoni erranti erano affascinati dai capelli della figlia del capo, ma ancora di più lo erano da ció che nascondevano laggiù in basso. Ma la figlia del capo mormone era una ragazza di sani principi, timorosa del Signore e senza grilli per la testa. Non aveva un fidanzato, non possedeva bei vestiti, non diceva parolacce e non aveva mai visto un uccello se non in cielo. Tutto il suo tempo lo trascorreva a pregare, a cucinare per il padre e a masturbarsi in fondo al carro.
Un giorno, la carovana trovó un pezzo di terra fertile dove mettere radici. L'unico problema era che quel pezzo di terra fertile in realtà era un luogo sacro agli indiani, e agli indiani non era andata giù di averci radici mormoni sul loro luogo sacro. Così erano scesi in massa a cavallo dalle colline circostanti, armati di lance, fucili e frecce infuocate, attaccando gli inermi mormoni, bruciando le loro case, rubando i loro cavalli e violentando le loro donne. Tutte tranne una: la figlia del capo.
La figlia del capo –s'erano resi immediatamente conto - somigliava in modo impressionante a Cucamonga, figura leggendaria e assai venerata, antica protettrice delle sorgenti d'acqua, le cui gesta divine venivano tramandate oralmente di generazione in generazione da tempo immemorabile.
Così, gli indiani avevano rapito la ragazza portandola nella loro riserva e sistemandola nel teepee vicino a quello del capo tribù. Il capo tribù, un anziano e saggio uomo dalla pelle simile alla corteccia della sequoia, aveva dato immediatamente ordine di preparare la giovane donna bianca per il sacro rito propiziatorio attraverso il quale sperava d'ingraziarsela, così che le acque dei fiumi e dei torrenti tornassero limpide e pulite e popolate di pesci come un tempo. Il rito consisteva nell'offrire alla dea i più valorosi guerrieri della tribù, quattro come i principali corsi d'acqua della riserva, mentre il resto della tribù avrebbe ballato, cantato e pregato attorno ai fuochi accesi. Fu così che le squaws, dopo aver spogliato e lavato la donna bianca, le dipinsero sul volto i segni propiziatori, la cosparsero di unguenti e la fecero stendere su una stuoia all'interno del teepee, prima di far entrare uno dopo l'altro i quattro valorosi guerrieri, mastodontici esemplari di pellerossa orgogliosi e ignari di cosa fossero paura e imbarazzo. A notte fonda, quando canti, balli e preghiere erano terminati già da diverse ore, il capo indiano trovó i quattro guerrieri riversi sotto le sorelle stelle, i volti scavati, gli occhi vitrei, il respiro appena percettibile...Interrogati separatamente, i quattro avevano parlato allo stesso modo: Cucamonga possedeva un tunnel troppo profondo ed affamato, per riuscire a colmarlo tutto saziandolo a dovere.
Il giorno seguente il capo indiano fece ripetere il rito, stabilendo che i guerrieri avrebbero dovuto agire simultaneamente, perchè evidentemente solo così l'offerta a Cucamonga sarebbe stata completa e accettata. L'esito, peró, fu lo stesso della volta precedente. Apparentemente, niente sembrava in grado di appagare la giovane dea, e i fiumi continuavano ad essere pieni di piscio e poveri di pesci. Dopo aver consultato sassolini e viscere di serpente, il capo indiano ordinó a tutti gli uomini della tribù in grado di assicurare una soddisfacente erezione, di entrare nel teepee della donna e offrirsi ad ella senza risparmio. Al termine del rito, durato un giorno e una notte, le acque erano ancora contaminate di orina e i pesci venivano a galla morti, ricoperti di schiuma e sacchetti di plastica.
Quando il capo tribù si rese conto che i suoi uomini, un tempo temibili guerrieri e razziatori, ora facevano fatica a portare le mani alla bocca per dissetarsi, si convinse che la giovane donna bianca doveva essere una reincarnazione malvagia, di Cucamonga, e che il solo scopo della sua apparizione era arrecare sventura e prostrazione al popolo indiano.Era stato così convocato il Gran Consiglio, nel quale era prevalsa l'opinione che uccidere una divinità (per quanto malvagia) avrebbe potuto rivelarsi un atto ancor più funesto del lasciarla in vita. Si decise allora di riportarla là dov'era stata trovata, tra quella gente vestita tanto stranamente, di sicuro altre malvagie entità meta-umane già pronte magari a vendicarsi.
Una notte, la ragazza venne condotta bendata fino a un sentiero al termine del quale una strada l'avrebbe ricongiunta alla sua gente. Per tutto il tragitto non fece che gridare e lamentarsi e inveire, cosa questa che rafforzó la convinzione circa la sua natura maligna ed egoista. Slegata, sbendata, scaricata e abbandonata, la ragazza aveva infine ritrovato la via di casa, giungendo all'alba di un limpido mattino alla propria comunità mormone che, nel frattempo, era tornata a vivere all'interno dei carri. Ci fu una gran festa, per quell'insperato ritorno, durante la quale il capo mormone decise ch'era preferibile rimettersi in cammino e cercare un altro luogo, dove fermarsi e prosperare.
Trovatolo dopo settimane di polveroso peregrinaggio, la comunità mormone si era subito data a costruire una nuova sede stabile, ma il problema era che quella terra era un cimitero appartenente ad un'altra tribù indiana, e la tribù indiana non aveva piacere che una comunità mormone dimorasse sul suo cimitero. Fu così che la tribù indiana scese in massa all'attacco dalle colline circostanti, e in mezzo a quel sanguinoso trambusto nessuno riuscì mai a capire cosa cazzo avesse da sorridere tanto la giovane figlia del capo...
° ° °
"Cosa dovrebbe rappresentarmi, questa storia?"
"E' una storia d'amore, tesoro" le dico, "Non è di questo che
stavi parlando?"
"Io stavo parlando di noi, brutto stronzo..."
"D'accordo, ora per piacere vorresti abbassare
quella pistola? Renditi conto che se premi quel grilletto
ti sentiranno in tutto il forum..."
Mi accendo una sigaretta.
Mi guardo intorno
nell'ufficio deserto come una mente sgombra.
Una piccolo calibro puntata addosso,
tutta nera e lucente
come uno scarafaggio lucidato.
A volte le cose non vanno come te le aspettavi.
Altre volte invece, non vanno affatto.
Sono le 2.35 pm
di un venerdì pomeriggio.
Queste donne che parlano d'amore
sembrano così serie mentre
le ascolto
eppure
i loro argomenti finiscono sempre molto in fretta
quasi che fosse un problema di
memoria
come se dell'amore
mimassero solo le movenze
ricordando di averle viste
da qualche parte
un giorno
di sfuggita.
Non sanno nulla, dell'amore
e l'amore non sa
nulla di loro.
Mi piacerebbe tanto
poterli
presentare.
(ovvero La Sindrome di Stoccolma)
La carovana di mormoni stava attraversando il selvaggio West alla ricerca di un posto dove fermarsi e prosperare.
Il capo mormone era un mite uomo di mezza età , vedovo e con una fluente barba nera che gli toccava quasi le ginocchia. Tutti i mormoni erranti erano affascinati dalla barba del capo, ma ancora di più lo erano da sua figlia.
La figlia del capo mormone aveva diciott'anni, le tette come palloncini gonfi e una cascata di capelli neri lunghi fin oltre il culo. Tutti i mormoni erranti erano affascinati dai capelli della figlia del capo, ma ancora di più lo erano da ció che nascondevano laggiù in basso. Ma la figlia del capo mormone era una ragazza di sani principi, timorosa del Signore e senza grilli per la testa. Non aveva un fidanzato, non possedeva bei vestiti, non diceva parolacce e non aveva mai visto un uccello se non in cielo. Tutto il suo tempo lo trascorreva a pregare, a cucinare per il padre e a masturbarsi in fondo al carro.
Un giorno, la carovana trovó un pezzo di terra fertile dove mettere radici. L'unico problema era che quel pezzo di terra fertile in realtà era un luogo sacro agli indiani, e agli indiani non era andata giù di averci radici mormoni sul loro luogo sacro. Così erano scesi in massa a cavallo dalle colline circostanti, armati di lance, fucili e frecce infuocate, attaccando gli inermi mormoni, bruciando le loro case, rubando i loro cavalli e violentando le loro donne. Tutte tranne una: la figlia del capo.
La figlia del capo –s'erano resi immediatamente conto - somigliava in modo impressionante a Cucamonga, figura leggendaria e assai venerata, antica protettrice delle sorgenti d'acqua, le cui gesta divine venivano tramandate oralmente di generazione in generazione da tempo immemorabile.
Così, gli indiani avevano rapito la ragazza portandola nella loro riserva e sistemandola nel teepee vicino a quello del capo tribù. Il capo tribù, un anziano e saggio uomo dalla pelle simile alla corteccia della sequoia, aveva dato immediatamente ordine di preparare la giovane donna bianca per il sacro rito propiziatorio attraverso il quale sperava d'ingraziarsela, così che le acque dei fiumi e dei torrenti tornassero limpide e pulite e popolate di pesci come un tempo. Il rito consisteva nell'offrire alla dea i più valorosi guerrieri della tribù, quattro come i principali corsi d'acqua della riserva, mentre il resto della tribù avrebbe ballato, cantato e pregato attorno ai fuochi accesi. Fu così che le squaws, dopo aver spogliato e lavato la donna bianca, le dipinsero sul volto i segni propiziatori, la cosparsero di unguenti e la fecero stendere su una stuoia all'interno del teepee, prima di far entrare uno dopo l'altro i quattro valorosi guerrieri, mastodontici esemplari di pellerossa orgogliosi e ignari di cosa fossero paura e imbarazzo. A notte fonda, quando canti, balli e preghiere erano terminati già da diverse ore, il capo indiano trovó i quattro guerrieri riversi sotto le sorelle stelle, i volti scavati, gli occhi vitrei, il respiro appena percettibile...Interrogati separatamente, i quattro avevano parlato allo stesso modo: Cucamonga possedeva un tunnel troppo profondo ed affamato, per riuscire a colmarlo tutto saziandolo a dovere.
Il giorno seguente il capo indiano fece ripetere il rito, stabilendo che i guerrieri avrebbero dovuto agire simultaneamente, perchè evidentemente solo così l'offerta a Cucamonga sarebbe stata completa e accettata. L'esito, peró, fu lo stesso della volta precedente. Apparentemente, niente sembrava in grado di appagare la giovane dea, e i fiumi continuavano ad essere pieni di piscio e poveri di pesci. Dopo aver consultato sassolini e viscere di serpente, il capo indiano ordinó a tutti gli uomini della tribù in grado di assicurare una soddisfacente erezione, di entrare nel teepee della donna e offrirsi ad ella senza risparmio. Al termine del rito, durato un giorno e una notte, le acque erano ancora contaminate di orina e i pesci venivano a galla morti, ricoperti di schiuma e sacchetti di plastica.
Quando il capo tribù si rese conto che i suoi uomini, un tempo temibili guerrieri e razziatori, ora facevano fatica a portare le mani alla bocca per dissetarsi, si convinse che la giovane donna bianca doveva essere una reincarnazione malvagia, di Cucamonga, e che il solo scopo della sua apparizione era arrecare sventura e prostrazione al popolo indiano.Era stato così convocato il Gran Consiglio, nel quale era prevalsa l'opinione che uccidere una divinità (per quanto malvagia) avrebbe potuto rivelarsi un atto ancor più funesto del lasciarla in vita. Si decise allora di riportarla là dov'era stata trovata, tra quella gente vestita tanto stranamente, di sicuro altre malvagie entità meta-umane già pronte magari a vendicarsi.
Una notte, la ragazza venne condotta bendata fino a un sentiero al termine del quale una strada l'avrebbe ricongiunta alla sua gente. Per tutto il tragitto non fece che gridare e lamentarsi e inveire, cosa questa che rafforzó la convinzione circa la sua natura maligna ed egoista. Slegata, sbendata, scaricata e abbandonata, la ragazza aveva infine ritrovato la via di casa, giungendo all'alba di un limpido mattino alla propria comunità mormone che, nel frattempo, era tornata a vivere all'interno dei carri. Ci fu una gran festa, per quell'insperato ritorno, durante la quale il capo mormone decise ch'era preferibile rimettersi in cammino e cercare un altro luogo, dove fermarsi e prosperare.
Trovatolo dopo settimane di polveroso peregrinaggio, la comunità mormone si era subito data a costruire una nuova sede stabile, ma il problema era che quella terra era un cimitero appartenente ad un'altra tribù indiana, e la tribù indiana non aveva piacere che una comunità mormone dimorasse sul suo cimitero. Fu così che la tribù indiana scese in massa all'attacco dalle colline circostanti, e in mezzo a quel sanguinoso trambusto nessuno riuscì mai a capire cosa cazzo avesse da sorridere tanto la giovane figlia del capo...
° ° °
"Cosa dovrebbe rappresentarmi, questa storia?"
"E' una storia d'amore, tesoro" le dico, "Non è di questo che
stavi parlando?"
"Io stavo parlando di noi, brutto stronzo..."
"D'accordo, ora per piacere vorresti abbassare
quella pistola? Renditi conto che se premi quel grilletto
ti sentiranno in tutto il forum..."
Mi accendo una sigaretta.
Mi guardo intorno
nell'ufficio deserto come una mente sgombra.
Una piccolo calibro puntata addosso,
tutta nera e lucente
come uno scarafaggio lucidato.
A volte le cose non vanno come te le aspettavi.
Altre volte invece, non vanno affatto.
Sono le 2.35 pm
di un venerdì pomeriggio.
Queste donne che parlano d'amore
sembrano così serie mentre
le ascolto
eppure
i loro argomenti finiscono sempre molto in fretta
quasi che fosse un problema di
memoria
come se dell'amore
mimassero solo le movenze
ricordando di averle viste
da qualche parte
un giorno
di sfuggita.
Non sanno nulla, dell'amore
e l'amore non sa
nulla di loro.
Mi piacerebbe tanto
poterli
presentare.
La verità non si pulisce i piedi prima di entrare in salotto. (Derek Raymond)
Socio, a quanto vedo non ti smentisci mai....
Complimenti
Complimenti

Ezechiele 25,17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall'iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farà calare la mia vendetta sopra di te."
Stai facendo testamento?nik978 ha scritto:stasera non bevo..(il vermentino di gallura per cena mi e' bastato..)
penso e ripenso..
"goggleggio"..
nomi e cognomi dei compagni del liceo
delle medie
dei vecchi amici...
e cosi'
matteo che cerca lavoro con esperienze di grafica.
katherine che fa la grafica di magliette e altro
paolo (il grandissimo paolo) che da piccolo leggeve sempre the games machine..e ora scirve per quella rivista
carlo "criminal" che faceva i traversi con l'alfa 75 (e il lampegginate..ghghghgh) che ora e' un cc...
diego...il pivellino sbucato dal nulla al liceo.grande amico..ora in carriera nel commercio
la mia "musa" cinzia che ha aperto uan agenzia di servizi per matrimoni (praticamente li orgnaizza..)
andrea che non vedo da 15 anni..ed e' finito a fare speleologia in anatolia..
e poi chissa'....
io me ne vado e finisco fra un po a 12 ore da qui..
ma so che alcune di queste persone verranno a salutarmi.
ricordo le serate a cazzeggiare in piazzale kennedy
le corse in moto sulla strada di scuola..
le giornate davanti all'amiga
alla play 1
al 286 a giocare a wing commander........
ho in previsione a breve una serata di riflessione.(la prima appena arrivo in cina).
un sigaro.
dell'alcool..
mi siedo sul lungo fiume...
sono quasi 30...(gli anni..)
ce ne sono 20 stasera che girano nella mia testa..
gente varia..insignificante..grande.che non ho capito..che non mi ha capito..
ognuno sulla sua strada...
io di la
tu di qua
lei su
lui giu'....
affascinante come l'umanita' se solo ti fermi un attimo a pensarla..comprenderla..possa travolgerti con la sua grandezza..

naaaa..troppo presto..
oggi pero' mi hanno detto che ho una cosa al cuore....(non ricordo il nome.......)
blocco totale...o non so cosa...
ho chiesto al medico:"ma muoio?"
"no no...ce l'hanno anche altre p;ersone...."
"ah..ma mica me lo avevano detto prima..e fino al 95 facevo un elettro all'anno.."
"sara' sopragggiutno dopo.."

oggi pero' mi hanno detto che ho una cosa al cuore....(non ricordo il nome.......)
blocco totale...o non so cosa...
ho chiesto al medico:"ma muoio?"
"no no...ce l'hanno anche altre p;ersone...."
"ah..ma mica me lo avevano detto prima..e fino al 95 facevo un elettro all'anno.."
"sara' sopragggiutno dopo.."

E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
no..che imbecille me lo sono scordato...
aspettiamo il referto..
il bello che me lo ha detto come fosse una doppia punta nei capelli..na cosa normale
ma sentirsi cose certe parole mentre sei attaccato ad un elettrocardiogramma non e' una cosa da niente..
aspettiamo il referto..
il bello che me lo ha detto come fosse una doppia punta nei capelli..na cosa normale
ma sentirsi cose certe parole mentre sei attaccato ad un elettrocardiogramma non e' una cosa da niente..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
cmq se ti ha detto che non è niente di serio stai tranquillo.nik978 ha scritto:no..che imbecille me lo sono scordato...
aspettiamo il referto..
il bello che me lo ha detto come fosse una doppia punta nei capelli..na cosa normale
ma sentirsi cose certe parole mentre sei attaccato ad un elettrocardiogramma non e' una cosa da niente..
lo so che qualsiasi cosa che riguarda il cuore mette paura.
ti ho detto prolasso della mitrale perchè tempo fa un medico mi disse che forse l'avevo e io sono quasi morto...mi sono immaginato già sotto i ferri e con un pacemaker per il resto della vita.
poi mi sono informato e ho scoperto che ce l'ha un sacco di gente...ti dà giusto qualche extrasistole ma niente di più.
e comunque io non ce l'ho...
Sono un forumista-immagine.
mentre fumo
torno indietro con la testa ....
anni passati ...
cantautori ...
la "scquola" ...
certo che tempi ... anni rapidi e lentissimi come le battaglie tra i greci ed i romani che preparavo da bambino ... collocando vedette sopra le alture dei plastici che trovai per caso nell'armadio di zio ...
la stanza di zio ...
posto che destava le sorprese di un fanciullino ....
ricordo il profumo che sentivo ... l'odore di uomo che emanano le coperte alla mattina...
ora che entro nella mia stanza ..
risento quell'odore
torno indietro con la testa ....
anni passati ...
cantautori ...
la "scquola" ...
certo che tempi ... anni rapidi e lentissimi come le battaglie tra i greci ed i romani che preparavo da bambino ... collocando vedette sopra le alture dei plastici che trovai per caso nell'armadio di zio ...
la stanza di zio ...
posto che destava le sorprese di un fanciullino ....
ricordo il profumo che sentivo ... l'odore di uomo che emanano le coperte alla mattina...
ora che entro nella mia stanza ..
risento quell'odore
Voi date poca cosa dando cio' che possedete. E'quando donate voi stessi che donate veramente.
-Kahlil Gibran-
-Kahlil Gibran-