Partivo dal presupposto che la produzione di film hard in italia fosse vietata dalla legge (se non esplicitamente tramite l'applicazione giurisprudenziale di divieti generici come la contrarietà al buon costume).Kirov ha scritto:il contratto per causa turpe non dà luogo alla possibilità di azionare le proprie pretese in tribunale. Tipico contratto con causa turpe è il meretricio. Ma fare l'attore hard non so quanto possa essere paragonabile al meretricio sotto l'aspetto contrattuale. Secondo me il contratto è valido e ha come riflesso la creazione di reddito.SuSEr ha scritto:Fossi un lavoratore del mondo dell'hard non pagherei un centesimo, mi sembra che il contratto turpe o contrario al buon costume sia nullo ,come se non esistesse, pertanto il fisco dovrebbe andare a farsi benedire
Cosa vuole lo stato? Non permette alcuna protezione contrattuale (non puoi chiedere l'adempimento di un contratto nullo per contrarietà alla legge!), emargina l'hard dalla società e poi vuole i soldi?
Faró una ricerca giurisprudenziale ma non credo si troverà molto....cmq per i servizi fotografici il contratto è sicuramente valido per i film indago
PS Ho chiesto la tesi in diritto del lavoro, immagino sarebbe un argomento interessante quello dei contratti di lavoro nel mondo dell'HC.....ma non me la sento molto di proporre tale titolo
