Silente ha scritto:Con le parolacce dette a me ho avuto un lungo rapporto conflittuale.
Oggi è diverso. Con una persona lo è stato, perlomeno. Non so se dette da altri mi piacerebbero o mi infastidirebbero.
Parlare durante il sesso. Io l'ho sempre fatto. E, come ho già raccontato, lo faccio anche quando mi accarezzo, quindi anche quando sono sola. Mi piace... Dico sempre cose non attinenti a quanto sto vivendo, ma a quanto sto fantasticando, del tipo:
"Sì, ti prego, inc....i" mentre invece sono seduta sulla poltroncina del pc, e a farmi compagnia c'è solo un video...
Essere chiamata troia, puttana e quant'altro m'interessa poco; mi piace invece ricevere comandi.
Es. "Adesso leccami le p...e" mi fa eccitare mentre un "Puttana" gratuito mi darebbe solo fastidio.
Adoro rispondere.
Es. "Sì Padrone, ora ti lecco per bene". Mi fa sentire... Non so, mi fa sentire sottomessa, pronta a qualunque nequizia...
In una situazione al contrario, invece, cioè dove sarei io a dominare, le parole che userei sarebbero tendenti a sottolineare quanto stia piacendo a chi opera fare quel che sta facendo (per es. leccare un piede).
In altri termini, cerco l'umiliazione.
Mi piacciono i gesti.
Un uomo che mi prende per i capelli mentre mi bacia mi fa impazzire...
Mi piace l'uomo che mi spoglia, perchè mi fa sentire indifesa e alla sua mercè.
Gli uomini che durante il sesso tacciono completamente mi smontano.
SIL
su questo siamo d'accordo.
Non direi mai una parolaccia ad una donna, la troverei iper-offensiva, mentre non trovo offensivi altri comportamenti "spinti" (che ne so, sculacciarla, o "obbligarla" a fare certe cose).
So che è contraddittorio, ma è così.
Peró le parolacce mai.
Se una donna me le dice, la cosa non mi offende, ma se se le vuole sentir dire, mi blocco.
