L'elevatissimo numero di osservazioni scientifiche contrastano quindi con la definizione di questi rapporti come "contro natura" almeno se la si intende come definizione derivante da osservazioni naturalistiche. Fatta l'ovvia premessa che non possono esistere specie esclusivamente omosessuali, a seconda delle specie varia la percentuale di soggetti eterosessuali esclusivi, bisessuali e omosessuali esclusivi.
Di seguito sono riportate le frequenze di comportamento sessuale di varie specie:
* Gabbiano australiano (Larus novaehollandiae) fra le femmine: 10% omosessuali; 11% bisessuali, 79% eterosessuali.
* Gabbiano comune (Larus ridibundus) - fra ambedue sessi: 22% omosessuali, 15% bisessuali, 63% eterosessuali.
* Macaco giapponese (Macaca fuscata) - fra ambedue i sessi: 9% omosessuali, 56% bisesessuali, 35% eterosessuali.
* Bonobo (Pan paniscus), una scimmia antropomorfa, - fra ambedue i sessi- 0% omosessuali, 100% bisessuali, 0% eterosessuali.
* Cacatua pettorosa (Cacatua Roseicapilla), un tipo di pappagallo: 44% omosessuali, 11% bisesessuali e 44% eterosessuali.
Come si vede, nel caso del bonobo, una scimmia antropomorfa, con cui condividiamo il 96% del nostro patrimoni genetico, il comportamento bisessuale è addiritura l'unico praticato. Comportamenti bisessuali sono stati osservati in specie diversissime che vanno dalle ostriche, alle farfalle, alle giraffe.
Ma quante cose vi fa imparare lo zio?
