Racconti deliranti
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Racconti deliranti
Un mio amico mi ha segnalato questo forum, che è una vera schifezza ( almeno per il sottoscritto ) peró offre delle perle di vera letteratura, racconti che soltanto Verga e Petrarca avrebbero saputo realizzare col giusto pathos.
Il link è questo, per entrarci dovete iscrivervi, occhio che è roba forte.
http://www.mieitaliaproduction.com/foru ... /index.php
E copio/incollo un racconto, che è una perla di fantasia. C'ho riso mezz'ora.
Ho deciso di intitolarlo LO STIMOLO DELLA RETROMARCIA. Il racconto viene spacciato per vero ( chissà ... ), Leggete e basite.
Ciao a tutti, sono Giulia, e voglio raccontarvi di come è nata la mia passione di farmi la cacca addosso. Tutto è cominciato casualmente, quando un giorno ero in giro in macchina con mia zia a fare shopping. Al ritorno, per passare a casa nostra, si passa da una strada che normalmente è bella larga, ma quella volta c'era una manifestazione di un certo rilievo, e dunque tutti hanno pacheggiato sul marciapiede, rendendo cosi la strada difficoltosa da percorrere, e soprattutto riducendola da due ad una sola corsia.
Mia zia era molto rilassata e tranquilla, tanto che si era accesa una sigaretta e chiacchierava tranquillamente con me. All'epoca del fatto aveva quarantanni ed era una donna davvero bellissima, mentre io ne avevo 14.
Mentre andiamo, a mia zia scappa una piccola scureggia, e entrambe ridiamo della cosa. Dopo nemmeno dieci secondi, gliene scappa un'altra, e io la guardo ridendo; lei mi sorride e dice: "Scusa, tesoro, è che mi scappa un po' di fare la cacca, ma niente di serio. Adesso tanto andiamo a subito a casa".
Percorriamo la strada ristretta finchè purtroppo, dopo quasi un kilometro di percorrenza, un piccolo bus ci è davanti; allora mia zia sospira un po', poi impreca un attimo e dice: "Beh, ormai mi tocca fare retromarcia". La strada non era tutta dritta, aveva due curve non pericolose nè strette ma comunque non lineari; mia zia mette la retromarcia, comincia a schiacciare il gas e ci muoviamo indietro. Pur andando piano l'auto faceva il tipico rumore acuto della retromarcia piuttosto forte, tant'è che pure coi finestrini chiusi lo si sentiva benissimo. Mia zia non è mai stata una guidatrice perfetta, anzi, in situazioni di forte stress o di panico tende ad essere un po' insicura; ogni tanto infatti dava colpetti di gas troppo forti, e l'auto scattava a piccoli balzi, come piccole scosse.
Dopo la prima curva, schiaccia il gas un po' forte, e li mia zia fa un piccolo grugnito e fa un lunghissimo ed intenso tiro con la sigaretta tra le labbra, che mi lasció davvero di stucco (è una fumatrice molto timida, con uno stile pacato, e vederle fare una tirata intensa mi aveva sorpreso, si poteva vedere la luce arancione della sigaretta piuttosto forte). Capii che doveva avere fatto uno sforzo o qualcosa, e dopo cinque secondi lei aveva capito che io mi rendevo conto di qualcosa, e mi disse subito: "Si, tesoro, mi è uscito un pezzo di cacca nelle mutande". All'inizio rimasi scioccata, ma allo stesso tempo sentivo una incredibile eccitazione, potentissima, anche se no sapevo perchè...insomma, mia zia si stava facendo la cacca addosso di fianco a me!¨
"Ah, ah...mannaggia, proprio oggi...e poi con te...scusami...". Mentre mi diceva queste cose, la sigaretta si muoveva su e giu dalle sue labbra in modo stupendo, era per me incredibilmente affascinante vederla fumare in quel modo. Ero fuori di me, quasi impazzita dalla gioia, e mi venne da esclamare: "Non fa niente zia...sei bellissima quando fai cosà®". Ogni volta che dava piccoli scossoni al gas, sicuramente lo sfintere di mia zia cedeva un pochettino facendo uscire piu cacca, me accorgevo dal fatto che la sigaretta si alzava di scatto e faceva tiri intensi, e un po grugniva. Arrivati all'altezza dell'ultima auto parcheggiata sul marciapiede, mia zia si lascio completamente andare, forse contenta che lo stress di guidare in retromarcia fosse finito. La strada ora era tornata a due corsie, e per fortuna, essendo strada non principale, non avevamo ancora macchine dietro; schiaccià´ il gas tutto di colpo, e cominciammo a raggiungere sempre a marcia indietro una velocità incredibile: il rumore della retromarcia ora era fortissimo, dall'esterno doveva veramente essere molto forte. Insomma, La strada ora si allargava tantissimo diventando quasi una piazza, e mia zia schiacciava il gas al massimo non essendoci pericolo di urtare niente; mi accorsi del suo lasciarsi andare perchè, oltre a vedere la luce arancione della sigaretta muoversi per cinque o sei secondi, mia zia chiuse anche un attimino gli occhi per la spinta finale della cacca. Gemeva anche vistosamente, e grido una cosa infantile, come i bambini, che mi ha sempre lasciato perplessa ma incredibilmente eccitata...disse infatti; "ahhh....ah....cacca, cacca, cacca!!!...ah, ah". Spingeva la cacca come una matta, e avremo fatto almeno cinquecento metri di retromarcia a velocità pazzesca in piu del necessario: c'erano anche dei vecchi seduti al bar che ci guardavano in modo molto strano mentre sfrecciavamo all'indietro, avranno di certo pensato che mia zia fosse matta.
Poi finalmente mia zia si ferma, per fortuna lontana da questi vecchi, e accosta l'auto abbastanza sul bordo della strada. Mi guarda quasi esausta, e mi dice: "Scusami, tesoro, ma mi scappava la cacca....davvero scusa, sono mortificata...". Io invece ero straeccitata, e le dissi: "zia, non fa niente, capita...non so come mai, ma...eri bellissima...come fumavi...e a guidare in quel modo...". Allora lei sorridendomi dice: "Cara, purtroppo è colpa di quando ero piccola. Ogni volta che sento il rumore acuto della retromarcia mi viene uno stimolo forte di fare la cacca, anche se magari non mi scappa...in prima elementare una volta sono tornata a casa con una mia compagna di scuola e la macchina di suo padre. La scuola era in fondo al paese, in uno stradone abbastanza lungo e che portava solo a scuola. Questa mia compagna mi diceva che suo papà si divertiva a guidare forte la macchina a marcia indietro, perchè lei lo aveva visto fare in un film e aveva chiesto a suo padre di farlo, e lui ogni tanto lo faceva. Io ero cosi eccitata all'idea che avevo anche un subbuglio allo stomaco. Allora viene il padre a prenderci, saliamo in macchina, e la mia compangna chiede al padre. - Papà , guidi a marcia indietro? dai papà , ti prego, papà - Il papà sorride e dice che va bene. Parte a tutto gas e io non so perchè comincio a farmi la cacca addosso...il padre se ne accorge e dice - Cos'è questo odore - e io ridendo grido - Cacca, cacca, cacca¨!¨!¨!¨. Capisci cara?".
E io rispondo "Si, zia...". Poi la guardo, sento l'odore molto forte, e le chiedo: "Zia...ma...hai fatto tanta cacca?".
Lei mi carezza la guancia, e mi dice: "Si, tesoro"...alza la gonna e vedo le mutande un pochettino scure, ma soprattutto gonfie. Poi mi dice: "A casa ti faccio vedere meglio, va bene?".
Arrivate a casa sua, dove mia zia vive sola perchè separata, scende dalla macchina e vedo che cammina con fatica, quasi come un pinguino, e ogni tanto si mette la mano dietro...capisco che deve aver fatto molta cacca, e che un po' le dà fastidio mentre cammina. Allora glielo chiedo. "Zia, ma ti da fastidio la cacca mentre cammini?". Lei mi guarda leggermente storto, ma dice: "eh certo, tesoro, se ti capitasse te ne accorgersti...arhggrg", e gemeva un pochettino. Andiamo davanti allo specchio della camera da letto, e si sfila la gonna. Restano le mutande molto piene, e comincia a palpare dietro, come a sentire la grandezza della cacca. La tocca, spinge leggermente contro le chiappe, e dice: "Mammia mia, quanta cacca ho fatto". Si tira giu le mutande e vedo dei bei pezzettoni grossi di cacca, non molto schiacciati; mia zia infatti ha la cacca dura, e questo le evita dei grandi disastri sui vestiti. Resto affascinata da quei piccoli serpenti marroni, dall'odore forte ma stranamente buono che emanavano...e folle, sorpresa di me stessa, mi sento dire alla zia: "Zia, posso odorare un po' la tua cacca?". Lei rimane sorpresa quanto me, poi mi guarda e dice: "Tesoro...insomma, ti piace quando qualcuno fa la cacca addosso?". E io: "Ehm...si zia...è la prima volta che mi capita di vedere qualcuno che se la fa nelle mutande...è strano...pero mi piace". Mi sorride, e dice: "Che dolce che sei...forza, vieni qui a sentire l'odore...". Prende un pezzo di cacca nella sua mano, e me lo mette vicino per odorare...io ci rimango, pur eccitata, di sasso..."Ma zia...". Lei mi guarda e dice; "Tesoro, è solo cacca, non muoio mica se la tocco...su, senti l'odore...". Mi avvicino e annuso...incredibile odore, potente, forte. Poi anche mia zia odora, annusa piu volte, e poi le cade il pezzo di cacca per terra." Lo sta per raccogliere, quando le dico: "zia, te lo posso raccogliere io?"...lei mi guarda un po stupita, e mi dice: "Ma...sei sicura?". E io decisa: "Si zia...la tua cacca è bella...". Mi abbasso, e non credendo a me stessa raccolgo il pezzo di cacca e lo tengo sulla mano, lo osservo affascinata come fosse una reliquia. Lo annuso ancora, poi mia zia mi dice di rimetterlo nelle sue mutande. Le ritira su, e poi fa una cosa incredibile: si sede su una sedia e schiaccia in avanti e indietro la cacca, gemendo: "ahrggg...ahggg". HA un'aria estasiata, felice...mi guarda sorridendo e mi dice; " se la schiacci, quando sei in giro e ci devi camminare da meno fastidio, sai?". Ci penso, e le dico: "zia, posso schiacciartela anche io? ti prego...".
Lei si alza, e si gira, dandomi il suo culo davanti a me. Io con le mani comincio piano piano a schiacciare, un po' impacciata, ed è bellissimo sentire questi pezzi di cacca cosi grossi spandersi sotto la mia mano nelle sue mutande; mia zia è contenta ed eccitata: "ahrgg, schiacciala, amore, schiacciala tutta...arhggg".
Da quel giorno anche io mi faccio la cacca addosso, da sola o con mia zia; ho 25 anni adesso e naturalmetne i miei non sanno niente. Vi raccontero, se vi interessa, come ho cominciato e certe cose che mi sono successe nel fare la cacca. Questa mia esperienza, per quanto strana, è davvero reale e successa. Chi non mi crede non importa, la felicità di essa è solo mia...grazie per raccontare le vostre esperienze.
Giulia
Il link è questo, per entrarci dovete iscrivervi, occhio che è roba forte.
http://www.mieitaliaproduction.com/foru ... /index.php
E copio/incollo un racconto, che è una perla di fantasia. C'ho riso mezz'ora.
Ho deciso di intitolarlo LO STIMOLO DELLA RETROMARCIA. Il racconto viene spacciato per vero ( chissà ... ), Leggete e basite.
Ciao a tutti, sono Giulia, e voglio raccontarvi di come è nata la mia passione di farmi la cacca addosso. Tutto è cominciato casualmente, quando un giorno ero in giro in macchina con mia zia a fare shopping. Al ritorno, per passare a casa nostra, si passa da una strada che normalmente è bella larga, ma quella volta c'era una manifestazione di un certo rilievo, e dunque tutti hanno pacheggiato sul marciapiede, rendendo cosi la strada difficoltosa da percorrere, e soprattutto riducendola da due ad una sola corsia.
Mia zia era molto rilassata e tranquilla, tanto che si era accesa una sigaretta e chiacchierava tranquillamente con me. All'epoca del fatto aveva quarantanni ed era una donna davvero bellissima, mentre io ne avevo 14.
Mentre andiamo, a mia zia scappa una piccola scureggia, e entrambe ridiamo della cosa. Dopo nemmeno dieci secondi, gliene scappa un'altra, e io la guardo ridendo; lei mi sorride e dice: "Scusa, tesoro, è che mi scappa un po' di fare la cacca, ma niente di serio. Adesso tanto andiamo a subito a casa".
Percorriamo la strada ristretta finchè purtroppo, dopo quasi un kilometro di percorrenza, un piccolo bus ci è davanti; allora mia zia sospira un po', poi impreca un attimo e dice: "Beh, ormai mi tocca fare retromarcia". La strada non era tutta dritta, aveva due curve non pericolose nè strette ma comunque non lineari; mia zia mette la retromarcia, comincia a schiacciare il gas e ci muoviamo indietro. Pur andando piano l'auto faceva il tipico rumore acuto della retromarcia piuttosto forte, tant'è che pure coi finestrini chiusi lo si sentiva benissimo. Mia zia non è mai stata una guidatrice perfetta, anzi, in situazioni di forte stress o di panico tende ad essere un po' insicura; ogni tanto infatti dava colpetti di gas troppo forti, e l'auto scattava a piccoli balzi, come piccole scosse.
Dopo la prima curva, schiaccia il gas un po' forte, e li mia zia fa un piccolo grugnito e fa un lunghissimo ed intenso tiro con la sigaretta tra le labbra, che mi lasció davvero di stucco (è una fumatrice molto timida, con uno stile pacato, e vederle fare una tirata intensa mi aveva sorpreso, si poteva vedere la luce arancione della sigaretta piuttosto forte). Capii che doveva avere fatto uno sforzo o qualcosa, e dopo cinque secondi lei aveva capito che io mi rendevo conto di qualcosa, e mi disse subito: "Si, tesoro, mi è uscito un pezzo di cacca nelle mutande". All'inizio rimasi scioccata, ma allo stesso tempo sentivo una incredibile eccitazione, potentissima, anche se no sapevo perchè...insomma, mia zia si stava facendo la cacca addosso di fianco a me!¨
"Ah, ah...mannaggia, proprio oggi...e poi con te...scusami...". Mentre mi diceva queste cose, la sigaretta si muoveva su e giu dalle sue labbra in modo stupendo, era per me incredibilmente affascinante vederla fumare in quel modo. Ero fuori di me, quasi impazzita dalla gioia, e mi venne da esclamare: "Non fa niente zia...sei bellissima quando fai cosà®". Ogni volta che dava piccoli scossoni al gas, sicuramente lo sfintere di mia zia cedeva un pochettino facendo uscire piu cacca, me accorgevo dal fatto che la sigaretta si alzava di scatto e faceva tiri intensi, e un po grugniva. Arrivati all'altezza dell'ultima auto parcheggiata sul marciapiede, mia zia si lascio completamente andare, forse contenta che lo stress di guidare in retromarcia fosse finito. La strada ora era tornata a due corsie, e per fortuna, essendo strada non principale, non avevamo ancora macchine dietro; schiaccià´ il gas tutto di colpo, e cominciammo a raggiungere sempre a marcia indietro una velocità incredibile: il rumore della retromarcia ora era fortissimo, dall'esterno doveva veramente essere molto forte. Insomma, La strada ora si allargava tantissimo diventando quasi una piazza, e mia zia schiacciava il gas al massimo non essendoci pericolo di urtare niente; mi accorsi del suo lasciarsi andare perchè, oltre a vedere la luce arancione della sigaretta muoversi per cinque o sei secondi, mia zia chiuse anche un attimino gli occhi per la spinta finale della cacca. Gemeva anche vistosamente, e grido una cosa infantile, come i bambini, che mi ha sempre lasciato perplessa ma incredibilmente eccitata...disse infatti; "ahhh....ah....cacca, cacca, cacca!!!...ah, ah". Spingeva la cacca come una matta, e avremo fatto almeno cinquecento metri di retromarcia a velocità pazzesca in piu del necessario: c'erano anche dei vecchi seduti al bar che ci guardavano in modo molto strano mentre sfrecciavamo all'indietro, avranno di certo pensato che mia zia fosse matta.
Poi finalmente mia zia si ferma, per fortuna lontana da questi vecchi, e accosta l'auto abbastanza sul bordo della strada. Mi guarda quasi esausta, e mi dice: "Scusami, tesoro, ma mi scappava la cacca....davvero scusa, sono mortificata...". Io invece ero straeccitata, e le dissi: "zia, non fa niente, capita...non so come mai, ma...eri bellissima...come fumavi...e a guidare in quel modo...". Allora lei sorridendomi dice: "Cara, purtroppo è colpa di quando ero piccola. Ogni volta che sento il rumore acuto della retromarcia mi viene uno stimolo forte di fare la cacca, anche se magari non mi scappa...in prima elementare una volta sono tornata a casa con una mia compagna di scuola e la macchina di suo padre. La scuola era in fondo al paese, in uno stradone abbastanza lungo e che portava solo a scuola. Questa mia compagna mi diceva che suo papà si divertiva a guidare forte la macchina a marcia indietro, perchè lei lo aveva visto fare in un film e aveva chiesto a suo padre di farlo, e lui ogni tanto lo faceva. Io ero cosi eccitata all'idea che avevo anche un subbuglio allo stomaco. Allora viene il padre a prenderci, saliamo in macchina, e la mia compangna chiede al padre. - Papà , guidi a marcia indietro? dai papà , ti prego, papà - Il papà sorride e dice che va bene. Parte a tutto gas e io non so perchè comincio a farmi la cacca addosso...il padre se ne accorge e dice - Cos'è questo odore - e io ridendo grido - Cacca, cacca, cacca¨!¨!¨!¨. Capisci cara?".
E io rispondo "Si, zia...". Poi la guardo, sento l'odore molto forte, e le chiedo: "Zia...ma...hai fatto tanta cacca?".
Lei mi carezza la guancia, e mi dice: "Si, tesoro"...alza la gonna e vedo le mutande un pochettino scure, ma soprattutto gonfie. Poi mi dice: "A casa ti faccio vedere meglio, va bene?".
Arrivate a casa sua, dove mia zia vive sola perchè separata, scende dalla macchina e vedo che cammina con fatica, quasi come un pinguino, e ogni tanto si mette la mano dietro...capisco che deve aver fatto molta cacca, e che un po' le dà fastidio mentre cammina. Allora glielo chiedo. "Zia, ma ti da fastidio la cacca mentre cammini?". Lei mi guarda leggermente storto, ma dice: "eh certo, tesoro, se ti capitasse te ne accorgersti...arhggrg", e gemeva un pochettino. Andiamo davanti allo specchio della camera da letto, e si sfila la gonna. Restano le mutande molto piene, e comincia a palpare dietro, come a sentire la grandezza della cacca. La tocca, spinge leggermente contro le chiappe, e dice: "Mammia mia, quanta cacca ho fatto". Si tira giu le mutande e vedo dei bei pezzettoni grossi di cacca, non molto schiacciati; mia zia infatti ha la cacca dura, e questo le evita dei grandi disastri sui vestiti. Resto affascinata da quei piccoli serpenti marroni, dall'odore forte ma stranamente buono che emanavano...e folle, sorpresa di me stessa, mi sento dire alla zia: "Zia, posso odorare un po' la tua cacca?". Lei rimane sorpresa quanto me, poi mi guarda e dice: "Tesoro...insomma, ti piace quando qualcuno fa la cacca addosso?". E io: "Ehm...si zia...è la prima volta che mi capita di vedere qualcuno che se la fa nelle mutande...è strano...pero mi piace". Mi sorride, e dice: "Che dolce che sei...forza, vieni qui a sentire l'odore...". Prende un pezzo di cacca nella sua mano, e me lo mette vicino per odorare...io ci rimango, pur eccitata, di sasso..."Ma zia...". Lei mi guarda e dice; "Tesoro, è solo cacca, non muoio mica se la tocco...su, senti l'odore...". Mi avvicino e annuso...incredibile odore, potente, forte. Poi anche mia zia odora, annusa piu volte, e poi le cade il pezzo di cacca per terra." Lo sta per raccogliere, quando le dico: "zia, te lo posso raccogliere io?"...lei mi guarda un po stupita, e mi dice: "Ma...sei sicura?". E io decisa: "Si zia...la tua cacca è bella...". Mi abbasso, e non credendo a me stessa raccolgo il pezzo di cacca e lo tengo sulla mano, lo osservo affascinata come fosse una reliquia. Lo annuso ancora, poi mia zia mi dice di rimetterlo nelle sue mutande. Le ritira su, e poi fa una cosa incredibile: si sede su una sedia e schiaccia in avanti e indietro la cacca, gemendo: "ahrggg...ahggg". HA un'aria estasiata, felice...mi guarda sorridendo e mi dice; " se la schiacci, quando sei in giro e ci devi camminare da meno fastidio, sai?". Ci penso, e le dico: "zia, posso schiacciartela anche io? ti prego...".
Lei si alza, e si gira, dandomi il suo culo davanti a me. Io con le mani comincio piano piano a schiacciare, un po' impacciata, ed è bellissimo sentire questi pezzi di cacca cosi grossi spandersi sotto la mia mano nelle sue mutande; mia zia è contenta ed eccitata: "ahrgg, schiacciala, amore, schiacciala tutta...arhggg".
Da quel giorno anche io mi faccio la cacca addosso, da sola o con mia zia; ho 25 anni adesso e naturalmetne i miei non sanno niente. Vi raccontero, se vi interessa, come ho cominciato e certe cose che mi sono successe nel fare la cacca. Questa mia esperienza, per quanto strana, è davvero reale e successa. Chi non mi crede non importa, la felicità di essa è solo mia...grazie per raccontare le vostre esperienze.
Giulia
questa la conosco
apparve sul forum di wetset.net (che seguo da due anni se non di più)
ce ne sono altre che non so dove siano finite..credo della stessa mano (finte...)
liberissimo di essere smentito sulla veridicità ..
apparve sul forum di wetset.net (che seguo da due anni se non di più)
ce ne sono altre che non so dove siano finite..credo della stessa mano (finte...)
liberissimo di essere smentito sulla veridicità ..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
C'è anche il seguito. Le avventure di Giulia con la retromarcia stimolante sono proseguite...
Ciao a tutti, sono ancora Giulia. Ringrazio per i commenti che ci sono stati. Naturalmente vi raccontero molte cose di me, anche se preferisco andare con ordine. Per esempio, mi interessa raccontarvi oggi quel che successe dopo una settimana quel primo fatto con mia zia, quando io per la prima volta mi feci la cacca addosso deliberatamente.
Ero andata a casa di mia zia, e ci comportovamo come se niente fosse; non era pudore o vergogna, entrambe sapevamo benissimo nel nostro intimo che da quel giorno saremmo state sempre complici delle nostre esperienze. Eppure nessuna delle due accennava alla cagata della zia in macchina. Mia zia stava facendo alcune faccende, tipo ordinare la casa e altre cose, e ora si riposava guardando fuori dalla finestra e accendendosi una sigaretta, mentre io ero tranquilla a vedere la televisione. Ad un certo punto, dopo averla tenuta per un po', dovevo fare la cacca...e senza pensarci un attimo, il pensiero è stata mia zia. Mi avvicino a lei e le dico:
"Zia, mi sa che devo fare la cacca...". Lei mi guarda normale e mi dice: "Giulia, tesoro, vai pure in bagno cara, tanto sai dove è". Io, sfacciata come non lo sono mai stata, la guardo e con voce da bambina, quasi, le dico: "Zia...io voglio fare la cacca addosso...".
"Sei sicura, tesoro?" mi dice lei.
"Si, zia, ti prego...ho tanta voglia...".
Vedendo la mia insistenza, si dirige verso il divano e mi porta per mano con lei. Mi fa togliere i pantaloni, dicendomi di restare solamente in mutande.
"Ecco, cara, adesso vieni e siediti sulle mie ginocchia".
Io mi siedo, trovando facilmente l'equilibrio con le gambe per non cadere. Resto a fissarla a lungo mentre fa un bel tiro con la sigaretta, poi esala il fumo, scuote la cenere, e mi dice: "Se non cominci a spingere, cara, non posso aiutarti...forza". Si mette la sigaretta tra le labbra e col dito mi spinge il buco del culo: a quel gesto è stato un attimo, sento un pezzettone di cacca (la faccio da sempre grossa) esce dal mio culo in modo lento ma irrefrenabile, e se anche volessi trattenerlo è impossibile. Mi viene anche da grugnire per le successive spinte; "ahhhrggh...grazie zia...argggg". La sua mano mi tampona la cacca dietro, ma ancora non la schiaccia. L'odore è presente, ma non forte come quello della cacca della mi zia.
Poi, d'improvviso, senza dirmi nulla, mette un ginocchio sotto il mio sedere e mi ci preme il culo, schiacciandomelo in basso in modo molto forte e muovendo il ginocchio da destra a sinistra. Mi sta schiacciando la cacca, e io ne faccio molta. Stupenda è la sensazione di dover spingere forte perchè qualcosa ostruisce la cacca ad uscire, mi dà una gioia incredibile. Noto che mia zia muove freneticamente il ginocchio sempre di piu, affascinata dalla cacca che si slarga, e fa uno sforzo notevole, sempre ben visibile dalle lunghe tirate che fa con la sigaretta. Sembra una cosa sciocca, ma mi affascina moltissimo questa cosa mentre si fa la cacca (tant'è che poi ho imparato a fumare anche io, come pure quando ho preso la patente a diciottanni a fare le lunghe retromarcie di mia zia cagandomi addosso).
Quando finisco mi sento in estasi, con tutta la cacca addosso.
Cambiatami, mia zia dice: "Giulia, esco un attimo perchè ho finito le sigarette". E io le chiedo: "Zia, vai con la macchina a prenderle?". E lei mi dice di si. Ricordandomi della settimana prima, non potevo non andare anche io, benchè non sperassi di certo che la cosa si sarebbe potuta ripetere. Senza neanche fare apposta, il tabaccaio piu vicino a casa della zia è in fondo allo stradone che porta al mare...a piedi ci si mette dieci minuti, non piu, ma posso capire che per comodità ci si possa andare in macchina. La strada in fondo è chiusa e bella larga, e a parte per andare dal tabaccaio, non la frequenta quasi nessuno, visto che molto prima c'è la diramazione per il mare.
Arriviamo al tabaccaio, e mia zia si prende le sigarette. Poi sale in macchina e se ne accende una. Li c'è Caterina, una comare amica della zia e piuttosto antipatica, che fa sempre domande sceme, e soprattutto crede a quasi tutto. Le domande piu insensate questa persona le fa sempre. E dopo chiedere a mia zia come mai è li, e via dicendo, le dice: "Ma perchè hai posteggiato cosi? Ora ti tocca andare un po a marcia indietro per girarti.". Mia zia, senza voler perdere tempo per dirle semplicemente che arrivandoci da in fondo è normale arrivare col muso davanti, le dice una gran cazzata immane, che a me lascia stupita perchè grazie a questa cosa, del tutto involontaria, mia zia si fa lo stradone intero a retromarcia, come mi successe di vedere una settimana prima. Le dice: "Caterina, l'ho messa cosi perchè oggi ho preso l'auto dal meccanico, che aveva un problema alla retromarcia, e m'ha detto di provare un lungo pezzo all'indietro per vedere se va bene".
Saluta, accende il motore, e mi dice: "Che palle sta gente...mo mi tocca pure fare la retro già che gliel'ho detto...abbassa il finestrino tesoro...voglio sentire il rumore...". Parte e all'inizio accellera piano, a scossoni, poi parte a tutto gas ed esce il primo pezzo di cacca nelle mutande (le porta sempre trasparenti). "Ahhrggg....ahhhggg...". Geme e la sigaretta si alza di scatto in verticale, facendo una lunga scia di luce arancione. Che mia zia spingesse la cacca in modo molto forte era appunto visibile dalle tirate intese, in particolare dalle fossette che si creavano nelle guance. Con i finestrini abbassati il rumore era davvero forte, quasi come un ambulanza in crescendo. Cosi di botto, senza che mi dicesse niente, allungo la mano e comincio a schiacciarle la cacca, mia zia allora veramente si lascia andare, tant'è che per un paio di secondi chiude gli occhi come ad arginare l'incredibile sforzo che deve fare per spingere fuori la cacca.
Alla fine dello stradone, osservo le mutande strapiene, e rimango affascinata.
Giulia
La prossima volta vi racconto le prime esperienze a 18 anni.


Ciao a tutti, sono ancora Giulia. Ringrazio per i commenti che ci sono stati. Naturalmente vi raccontero molte cose di me, anche se preferisco andare con ordine. Per esempio, mi interessa raccontarvi oggi quel che successe dopo una settimana quel primo fatto con mia zia, quando io per la prima volta mi feci la cacca addosso deliberatamente.
Ero andata a casa di mia zia, e ci comportovamo come se niente fosse; non era pudore o vergogna, entrambe sapevamo benissimo nel nostro intimo che da quel giorno saremmo state sempre complici delle nostre esperienze. Eppure nessuna delle due accennava alla cagata della zia in macchina. Mia zia stava facendo alcune faccende, tipo ordinare la casa e altre cose, e ora si riposava guardando fuori dalla finestra e accendendosi una sigaretta, mentre io ero tranquilla a vedere la televisione. Ad un certo punto, dopo averla tenuta per un po', dovevo fare la cacca...e senza pensarci un attimo, il pensiero è stata mia zia. Mi avvicino a lei e le dico:
"Zia, mi sa che devo fare la cacca...". Lei mi guarda normale e mi dice: "Giulia, tesoro, vai pure in bagno cara, tanto sai dove è". Io, sfacciata come non lo sono mai stata, la guardo e con voce da bambina, quasi, le dico: "Zia...io voglio fare la cacca addosso...".
"Sei sicura, tesoro?" mi dice lei.
"Si, zia, ti prego...ho tanta voglia...".
Vedendo la mia insistenza, si dirige verso il divano e mi porta per mano con lei. Mi fa togliere i pantaloni, dicendomi di restare solamente in mutande.
"Ecco, cara, adesso vieni e siediti sulle mie ginocchia".
Io mi siedo, trovando facilmente l'equilibrio con le gambe per non cadere. Resto a fissarla a lungo mentre fa un bel tiro con la sigaretta, poi esala il fumo, scuote la cenere, e mi dice: "Se non cominci a spingere, cara, non posso aiutarti...forza". Si mette la sigaretta tra le labbra e col dito mi spinge il buco del culo: a quel gesto è stato un attimo, sento un pezzettone di cacca (la faccio da sempre grossa) esce dal mio culo in modo lento ma irrefrenabile, e se anche volessi trattenerlo è impossibile. Mi viene anche da grugnire per le successive spinte; "ahhhrggh...grazie zia...argggg". La sua mano mi tampona la cacca dietro, ma ancora non la schiaccia. L'odore è presente, ma non forte come quello della cacca della mi zia.
Poi, d'improvviso, senza dirmi nulla, mette un ginocchio sotto il mio sedere e mi ci preme il culo, schiacciandomelo in basso in modo molto forte e muovendo il ginocchio da destra a sinistra. Mi sta schiacciando la cacca, e io ne faccio molta. Stupenda è la sensazione di dover spingere forte perchè qualcosa ostruisce la cacca ad uscire, mi dà una gioia incredibile. Noto che mia zia muove freneticamente il ginocchio sempre di piu, affascinata dalla cacca che si slarga, e fa uno sforzo notevole, sempre ben visibile dalle lunghe tirate che fa con la sigaretta. Sembra una cosa sciocca, ma mi affascina moltissimo questa cosa mentre si fa la cacca (tant'è che poi ho imparato a fumare anche io, come pure quando ho preso la patente a diciottanni a fare le lunghe retromarcie di mia zia cagandomi addosso).
Quando finisco mi sento in estasi, con tutta la cacca addosso.
Cambiatami, mia zia dice: "Giulia, esco un attimo perchè ho finito le sigarette". E io le chiedo: "Zia, vai con la macchina a prenderle?". E lei mi dice di si. Ricordandomi della settimana prima, non potevo non andare anche io, benchè non sperassi di certo che la cosa si sarebbe potuta ripetere. Senza neanche fare apposta, il tabaccaio piu vicino a casa della zia è in fondo allo stradone che porta al mare...a piedi ci si mette dieci minuti, non piu, ma posso capire che per comodità ci si possa andare in macchina. La strada in fondo è chiusa e bella larga, e a parte per andare dal tabaccaio, non la frequenta quasi nessuno, visto che molto prima c'è la diramazione per il mare.
Arriviamo al tabaccaio, e mia zia si prende le sigarette. Poi sale in macchina e se ne accende una. Li c'è Caterina, una comare amica della zia e piuttosto antipatica, che fa sempre domande sceme, e soprattutto crede a quasi tutto. Le domande piu insensate questa persona le fa sempre. E dopo chiedere a mia zia come mai è li, e via dicendo, le dice: "Ma perchè hai posteggiato cosi? Ora ti tocca andare un po a marcia indietro per girarti.". Mia zia, senza voler perdere tempo per dirle semplicemente che arrivandoci da in fondo è normale arrivare col muso davanti, le dice una gran cazzata immane, che a me lascia stupita perchè grazie a questa cosa, del tutto involontaria, mia zia si fa lo stradone intero a retromarcia, come mi successe di vedere una settimana prima. Le dice: "Caterina, l'ho messa cosi perchè oggi ho preso l'auto dal meccanico, che aveva un problema alla retromarcia, e m'ha detto di provare un lungo pezzo all'indietro per vedere se va bene".
Saluta, accende il motore, e mi dice: "Che palle sta gente...mo mi tocca pure fare la retro già che gliel'ho detto...abbassa il finestrino tesoro...voglio sentire il rumore...". Parte e all'inizio accellera piano, a scossoni, poi parte a tutto gas ed esce il primo pezzo di cacca nelle mutande (le porta sempre trasparenti). "Ahhrggg....ahhhggg...". Geme e la sigaretta si alza di scatto in verticale, facendo una lunga scia di luce arancione. Che mia zia spingesse la cacca in modo molto forte era appunto visibile dalle tirate intese, in particolare dalle fossette che si creavano nelle guance. Con i finestrini abbassati il rumore era davvero forte, quasi come un ambulanza in crescendo. Cosi di botto, senza che mi dicesse niente, allungo la mano e comincio a schiacciarle la cacca, mia zia allora veramente si lascia andare, tant'è che per un paio di secondi chiude gli occhi come ad arginare l'incredibile sforzo che deve fare per spingere fuori la cacca.
Alla fine dello stradone, osservo le mutande strapiene, e rimango affascinata.
Giulia
La prossima volta vi racconto le prime esperienze a 18 anni.



















allora le raccoglie tutte le storie...bene bene
(uè x uno che paga dei soldi x vedere cose del genere,io, la possibilità esistano donne che lo fanno gratis è un delirio..
)
(uè x uno che paga dei soldi x vedere cose del genere,io, la possibilità esistano donne che lo fanno gratis è un delirio..

E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Beh si ovvio che esistano, se una è incline a fare certe cose e le piaci non è detto che voglia dei soldi. E' lo stesso principio della scopata "tradizionale".nik978 ha scritto:allora le raccoglie tutte le storie...bene bene
(uè x uno che paga dei soldi x vedere cose del genere,io, la possibilità esistano donne che lo fanno gratis è un delirio..)

Ho riso come una deficiente...
Il primo non sono riuscita a finirlo perchè un pó mi dava disagio, il secondo - ehm - ne ho letto un pezzetto e capito che non mi sento di andare oltre, peró devo ammettere che il primo ha una carica demenziale incredibile...
Non potró mai più essere in un auto in retromarcia senza pensare a questa cosa.
Sil
Il primo non sono riuscita a finirlo perchè un pó mi dava disagio, il secondo - ehm - ne ho letto un pezzetto e capito che non mi sento di andare oltre, peró devo ammettere che il primo ha una carica demenziale incredibile...
Non potró mai più essere in un auto in retromarcia senza pensare a questa cosa.
Sil
Scrivo per vivere,
scrivo per sognare,
scrivo per vivere quello che ora posso solo sognare,
ed anche ciò che un giorno tornerò a vivere.
scrivo per sognare,
scrivo per vivere quello che ora posso solo sognare,
ed anche ciò che un giorno tornerò a vivere.
- Paperinik
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 29292
- Iscritto il: 31/08/2002, 2:00
- Località: In giro per la mia mente
Ah..mica ci ricordavo c'era il forum...fra questo e quello di gabbia, ce n'è per tutti i gusti...
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
☪️ancer of humanity
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
☪️ancer of humanity
Sì, e lo ritengo giusto.
Inoltre i Forum del sito Gabbia forniscono la possibilità di confronto sulle diverse sfaccettature del SM, ed è una cosa bellissima.
Silente
Inoltre i Forum del sito Gabbia forniscono la possibilità di confronto sulle diverse sfaccettature del SM, ed è una cosa bellissima.
Silente
Scrivo per vivere,
scrivo per sognare,
scrivo per vivere quello che ora posso solo sognare,
ed anche ciò che un giorno tornerò a vivere.
scrivo per sognare,
scrivo per vivere quello che ora posso solo sognare,
ed anche ciò che un giorno tornerò a vivere.
- balkan wolf
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 32697
- Iscritto il: 07/07/2003, 23:26
- Località: Balkan caverna
- Contatta:
wow un forum skat ita incredibbile...
è complesso iscriversi??
ma soprattutto a parte le chiacchere e la cacchina in retromarcia
ci saranno praticanti coi coglioni alla tedesca???
il lato merda è uno dei pochissimi che purtroppo ( manca il giro cazzarola ) mi rimane totalmete fantasizzato e vorrei rimediare
è complesso iscriversi??
ma soprattutto a parte le chiacchere e la cacchina in retromarcia


il lato merda è uno dei pochissimi che purtroppo ( manca il giro cazzarola ) mi rimane totalmete fantasizzato e vorrei rimediare
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Alan Moore the killing joke
sto piangendo dal ridere!!!! non ce la faccio piu'!!!!Il Fede ha scritto:C'è anche il seguito. Le avventure di Giulia con la retromarcia stimolante sono proseguite...![]()
Ciao a tutti, sono ancora Giulia. Ringrazio per i commenti che ci sono stati. Naturalmente vi raccontero molte cose di me, anche se preferisco andare con ordine. Per esempio, mi interessa raccontarvi oggi quel che successe dopo una settimana quel primo fatto con mia zia, quando io per la prima volta mi feci la cacca addosso deliberatamente.
Ero andata a casa di mia zia, e ci comportovamo come se niente fosse; non era pudore o vergogna, entrambe sapevamo benissimo nel nostro intimo che da quel giorno saremmo state sempre complici delle nostre esperienze. Eppure nessuna delle due accennava alla cagata della zia in macchina. Mia zia stava facendo alcune faccende, tipo ordinare la casa e altre cose, e ora si riposava guardando fuori dalla finestra e accendendosi una sigaretta, mentre io ero tranquilla a vedere la televisione. Ad un certo punto, dopo averla tenuta per un po', dovevo fare la cacca...e senza pensarci un attimo, il pensiero è stata mia zia. Mi avvicino a lei e le dico:
"Zia, mi sa che devo fare la cacca...". Lei mi guarda normale e mi dice: "Giulia, tesoro, vai pure in bagno cara, tanto sai dove è". Io, sfacciata come non lo sono mai stata, la guardo e con voce da bambina, quasi, le dico: "Zia...io voglio fare la cacca addosso...".
"Sei sicura, tesoro?" mi dice lei.
"Si, zia, ti prego...ho tanta voglia...".
Vedendo la mia insistenza, si dirige verso il divano e mi porta per mano con lei. Mi fa togliere i pantaloni, dicendomi di restare solamente in mutande.
"Ecco, cara, adesso vieni e siediti sulle mie ginocchia".
Io mi siedo, trovando facilmente l'equilibrio con le gambe per non cadere. Resto a fissarla a lungo mentre fa un bel tiro con la sigaretta, poi esala il fumo, scuote la cenere, e mi dice: "Se non cominci a spingere, cara, non posso aiutarti...forza". Si mette la sigaretta tra le labbra e col dito mi spinge il buco del culo: a quel gesto è stato un attimo, sento un pezzettone di cacca (la faccio da sempre grossa) esce dal mio culo in modo lento ma irrefrenabile, e se anche volessi trattenerlo è impossibile. Mi viene anche da grugnire per le successive spinte; "ahhhrggh...grazie zia...argggg". La sua mano mi tampona la cacca dietro, ma ancora non la schiaccia. L'odore è presente, ma non forte come quello della cacca della mi zia.
Poi, d'improvviso, senza dirmi nulla, mette un ginocchio sotto il mio sedere e mi ci preme il culo, schiacciandomelo in basso in modo molto forte e muovendo il ginocchio da destra a sinistra. Mi sta schiacciando la cacca, e io ne faccio molta. Stupenda è la sensazione di dover spingere forte perchè qualcosa ostruisce la cacca ad uscire, mi dà una gioia incredibile. Noto che mia zia muove freneticamente il ginocchio sempre di piu, affascinata dalla cacca che si slarga, e fa uno sforzo notevole, sempre ben visibile dalle lunghe tirate che fa con la sigaretta. Sembra una cosa sciocca, ma mi affascina moltissimo questa cosa mentre si fa la cacca (tant'è che poi ho imparato a fumare anche io, come pure quando ho preso la patente a diciottanni a fare le lunghe retromarcie di mia zia cagandomi addosso).
Quando finisco mi sento in estasi, con tutta la cacca addosso.
Cambiatami, mia zia dice: "Giulia, esco un attimo perchè ho finito le sigarette". E io le chiedo: "Zia, vai con la macchina a prenderle?". E lei mi dice di si. Ricordandomi della settimana prima, non potevo non andare anche io, benchè non sperassi di certo che la cosa si sarebbe potuta ripetere. Senza neanche fare apposta, il tabaccaio piu vicino a casa della zia è in fondo allo stradone che porta al mare...a piedi ci si mette dieci minuti, non piu, ma posso capire che per comodità ci si possa andare in macchina. La strada in fondo è chiusa e bella larga, e a parte per andare dal tabaccaio, non la frequenta quasi nessuno, visto che molto prima c'è la diramazione per il mare.
Arriviamo al tabaccaio, e mia zia si prende le sigarette. Poi sale in macchina e se ne accende una. Li c'è Caterina, una comare amica della zia e piuttosto antipatica, che fa sempre domande sceme, e soprattutto crede a quasi tutto. Le domande piu insensate questa persona le fa sempre. E dopo chiedere a mia zia come mai è li, e via dicendo, le dice: "Ma perchè hai posteggiato cosi? Ora ti tocca andare un po a marcia indietro per girarti.". Mia zia, senza voler perdere tempo per dirle semplicemente che arrivandoci da in fondo è normale arrivare col muso davanti, le dice una gran cazzata immane, che a me lascia stupita perchè grazie a questa cosa, del tutto involontaria, mia zia si fa lo stradone intero a retromarcia, come mi successe di vedere una settimana prima. Le dice: "Caterina, l'ho messa cosi perchè oggi ho preso l'auto dal meccanico, che aveva un problema alla retromarcia, e m'ha detto di provare un lungo pezzo all'indietro per vedere se va bene".
Saluta, accende il motore, e mi dice: "Che palle sta gente...mo mi tocca pure fare la retro già che gliel'ho detto...abbassa il finestrino tesoro...voglio sentire il rumore...". Parte e all'inizio accellera piano, a scossoni, poi parte a tutto gas ed esce il primo pezzo di cacca nelle mutande (le porta sempre trasparenti). "Ahhrggg....ahhhggg...". Geme e la sigaretta si alza di scatto in verticale, facendo una lunga scia di luce arancione. Che mia zia spingesse la cacca in modo molto forte era appunto visibile dalle tirate intese, in particolare dalle fossette che si creavano nelle guance. Con i finestrini abbassati il rumore era davvero forte, quasi come un ambulanza in crescendo. Cosi di botto, senza che mi dicesse niente, allungo la mano e comincio a schiacciarle la cacca, mia zia allora veramente si lascia andare, tant'è che per un paio di secondi chiude gli occhi come ad arginare l'incredibile sforzo che deve fare per spingere fuori la cacca.
Alla fine dello stradone, osservo le mutande strapiene, e rimango affascinata.
Giulia
La prossima volta vi racconto le prime esperienze a 18 anni.
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
ath
"ti prego, Amore! non ce la faccio piu'! basta!"
"godi, puttana!! godi ancora!! apri bene la bocca e lascia uscire tutto quello che ti senti dentro!"
(Avatar: statua di Fauno, Vienna)
"godi, puttana!! godi ancora!! apri bene la bocca e lascia uscire tutto quello che ti senti dentro!"
(Avatar: statua di Fauno, Vienna)
- Bastian Schweinsteiger
- Impulsi superiori
- Messaggi: 1277
- Iscritto il: 25/06/2007, 18:55
- Località: Roma