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video ORIGINale...
ninte da fare..sono incorreggibili...800000 poliziotti..uno show...uno show...
senza parole...
ma ma..come dicevo, qualcosa si muove.piano piano..
PECHINO " Alla gogna. Alla gogna. La polizia di Shenzhen, Sud ricco della Cina, a suo modo voleva dare il benvenuto al numero due dello Stato, Wu Bangguo, presidente della Assemblea Nazionale e membro permanente dell'Ufficio politico del Partito comunista, il quale aveva programmato una visita in città . Quando un peso massimo della gerarchia si muove il protocollo prevede il massimo degli splendori nelle cerimonie di accoglimento. I solerti capi della sicurezza locale per dare l'esempio di una «morale armoniosa» " questo hanno poi detto per giustificarsi " senza che nessuno lo avesse chiesto o sollecitato e solo per dimostrare la loro piena dedizione alla causa che oggi vede nella armoniosità sociale (appunto) il cavallo di battaglia della politica post-denghista, hanno pensato di infliggere una bella lezione a prostitute e clienti. Cento pericolosi peccatori e controrivoluzionari che infangavano il buon nome della ricca metropoli. Il 25 novembre niente meno che tremila agenti hanno compiuto il giro dei peggiori e più nascosti postriboli, trascinato fuori le ragazze e gli accompagnatori occasionali che si stavano trastullando per schiaffarli in gattabuia. Non era finita.
Quattro giorni dopo, il 29, i poliziotti hanno spinto gli ostaggi in strada e inscenato un corteo con alla testa le «prede», infine, all'angolo di due strade nell'ora di massima punta hanno chiamato a raccolta le masse. Migliaia di persone. (Guarda le immagini) «Ecco i viziosi». Sporcaccioni. Una scena squallida documentata da immagini pubblicate oltre che da un quotidiano di Hong Kong anche dalla ufficialissima agenzia Xinhua, segno evidente che la cosa non è affatto piaciuta a Pechino perchè quando è troppo è troppo persino per un Paese governato con regole di ferro. Il governo si è irritato. E se ne comprende subito la ragione. La polizia di Shenzhen ha costretto 42 prostitute e 58 clienti a indossare tute gialle e bianche, ha bloccato il traffico e dato una discutibilissima lezione di come i bravi cittadini devono comportarsi. Ha urlato e diffuso nome, cognome, data di nascita, indirizzo, attività , in pratica l'identikit delle persone coinvolte. Con i marciapiedi pieni di gente come se ci fosse da assistere a un safari. Invece era un processo di piazza (circostanza per niente nuova). Una esecuzione, anche se le armi o il patibolo non c'erano. Alla fine gli uomini della sicurezza hanno comminato " niente diritto di difesa per gli imputati e niente giudici imparziali " una sentenza «esemplare»: quindici giorni di carcere per tutti e ammonimento. Questo sarà il trattamento riservato a chi offre e a chi compera il sesso. Naturale che la vicenda non passasse inosservata anche in un Paese abituato a tollerare, da secoli, abusi di potere di ogni sorta. La prima ad insorgere è stata l'Associazione nazionale delle donne, che è una potente organizzazione legata al partito e alla quale aderiscono anche le mogli dei leader cinesi.
Ha scritto al ministero della Sicurezza invocando una inchiesta interna in modo da accertare da dove fossero arrivati gli ordini di una simile prepotenza. Poi è stato lo stesso ministero della Sicurezza, chiusa l'ispezione in poche ore, a chiedere spiegazioni alla polizia della provincia del Guangdong in quanto simili operazioni non rispondono al «pensiero del governo sulla società armoniosa» e a sollecitare una «profonda autocritica» da parte dei responsabili dell'«operazione gogna». Ultimo passaggio, in una catena senza fine e senza colpevoli fino ad ora, la polizia della Provincia ha scaricato sulla polizia di Shenzhen. Che ha saputo offrire una spiegazione particolarmente originale. «Noi pensavamo di interpretare in modo corretto il concetto di morale armoniosa». Ovviamente, non vi è stata alcuna seria autocritica scritta. Forse, qualcuno avrebbe desiderato tenere la questione lontano dai riflettori della stampa. Il fatto è che Shenzhen " un piccolo villaggio di contadini 25 anni fa, oggi una città di sette milioni di abitanti " è ai confini di Hong Kong dove le notizie corrono velocemente e liberamente. Nella ex colonia inglese sono arrivate le foto della gogna e un quotidiano non ha mancato di pubblicarle. Da lì lo scandalo è decollato verso Pechino. Il sito internet Sina.com, portale con oltre venti milioni di ingressi quotidiani, ha organizzato al volo una discussione e un sondaggio. Ha ricevuto duecentomila risposte in poche ore e l'ottanta per cento ha dichiarato la sua ferma opposizione ai trattamenti improvvisati dalla polizia di Shenzhen contro prostitute e clienti. Una delle considerazioni più gettonate è stata: «Alla gogna dovrebbero mettere i funzionari e i dirigenti corrotti. Perchè non accade?». Di gogna, purtroppo, sempre si tratta e si parla.
Fabio Cavalera
09 dicembre 2006
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
..cazzi tuoi..)
