Film decisamente articolato e, a tratti, pure "tornatorato" (vedi scena finale...), tuttavia rispetto alle sue due precedenti (scusate il termine...) vaccate (l'inguardabile "La leggenda del pianista sull'oceano" e l'orrendo "Malena"...), "La sconosciuta" è decisamente migliore; non solo è curioso che il regista siciliano si dedichi al noir, ma soprattutto che lo faccia con una dedizione devota che rasenta il feticismo (vedi le scene hitchcockiane a profusione...). La martirizzazione della protagonista non si compie e questo conferisce (astutamente) al personaggio un'aura di malcelata ambiguità , che si snoda lungo tutto il percorso narrativo anche attraverso i suoi piccoli gesti quotidiani... Nel concentrare sopra di lei tante disgrazie, non si capisce tuttavia se Tornatore abbia un po' esagerato o abbia voluto veramente descrivere una summa di soprusi e umiliazioni cui certe donne sono sottoposte... in questo secondo caso il bersaglio sarebbe tuttavia mancato.
Xsenia Rappoport ('cazzo di nome...

) è brava (anche troppo), Placido è trucidissimo, Haber viscido quanto basta, la Gerini recita il compitino (da applausi quando si mostra come mamma l'ha fatta...), Favino ombroso ma ottimo, la Molina da pensione, la Buy anche se non c'era andava bene lo stesso, Piera Degli Esposti una gran signora del cinema...
Insomma, in questi tempi di magra mi sento di consigliarlo...
