La Prof. senza veli insegnerà agli adulti L'insegnante nel pomeriggio al telefono con i giornalisti. In mattinata aveva invece assicurato al preside che sarebbe tornata STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
PORDENONE - La «professoressa «senza veli» di Pordenone sarà probabilmente trasferita al «Ctp» di S.Vito al Tagliamento (Pn), un centro serale per l'educazione degli adulti associato alla locale scuola media. La notizia, trapelata dagli uffici scolastici pordenonesi, non trova al momento conferma ufficiale da parte del dirigente della struttura, nè da parte del preside della media. Il trasferimento - secondo quanto si è appreso - sarebbe comunque l'esito di un accordo tra i funzionari dell'ex Provveditorato agli studi e l'insegnante.
«MAI PIà™ IN QUELLA SCUOLA» - «Non voglio più parlare di questa storia: in quella scuola io non insegneró più»: il colpo di scena, nella vicenda della «porno professoressa» di Pordenone era giunto nel pomeriggio di giovedì, da parte della diretta interessata, durante una breve conversazione telefonica con i giornalisti che si trovavano nello studio del suo legale, l'avvocato Sergio Gerin. La donna, la cui voce è apparsa molto provata, ha esclamato poche parole e subito dopo ha riattaccato, senza farsi più rintracciare per tutta la serata. Accompagnata dall'avvocato Gerin, l'insegnante aveva incontrato il preside della scuola media nella quale avrebbe dovuto lavorare anche quest'anno, e aveva ottenuto rassicurazioni sulla sua regolare assunzione in servizio, a partire da lunedì prossimo.
L'IMBARAZZO DEL PRESIDE - Il dirigente scolastico si era mostrato imbarazzato per quanto sta accadendo, ma aveva anche confermato che oltre a uno sparuto gruppo di genitori che protestano, ve ne erano altrettanti che avevano manifestato solidarietà , descrivendo la professoressa come molto professionale e all'altezza del compito didattico ed educativo che le è stato assegnato. «Non capisco tanto clamore dal momento che la mia assistita è da anni al centro di queste vicende (risale al 2002 l'episodio in cui alcuni studenti trovarono pose hard in Internet) e da allora ha insegnato, con merito e profitto, in numerosi istituti della provincia, senza mai avere alcun rimprovero o nota di biasimo», aveva detto il legale.
PROSTRAZIONE - Gerin, inoltre, aveva confermato che la professoressa vive questa situazione in uno stato di prostrazione, in quanto è convinta che la sfera professionale e quella personale debbano essere considerate su due piani totalmente distinti, «ma - aveva aggiunto - è certa di poter proseguire a insegnare, forte delle esperienze molto positive accumulate nel corso della carriera». Il preside della scuola media di Pordenone aveva confermato di aver incontrato l'insegnante senza peró riferire alcun particolare dei contenuti dell'incontro. «Lunedì prossimo - ha detto - c' è il primo collegio docenti e verificheremo il da farsi. Allo stato attuale non esistono provvedimenti straordinari, nè tanto meno sentenze della magistratura che autorizzino a esonerare la professoressa dall'incarico. Quanto ai genitori, stiamo valutando l'ipotesi di indire un'assemblea per chiarire la portata della protesta e per ribadire la professionalità della docente». Il capo d'istituto aveva inoltre negato la possibilità di chiedere ufficialmente all'insegnante di oscurare il sito Internet in cui compare in posizioni pornografiche.
01 settembre 2006
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