
La fame del mondo ì in Italia!
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- cangaceiro
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in gran parte concordo.bellavista ha scritto:nik978 ha scritto:radek66 ha scritto:in altir posti dove gli uomini si atteggiano diversamente, se la tirano MOLTO di menobalkan wolf ha scritto:dietro una femmina che se la tira c'è sempre un morto di fica che lo permette
La riprova si va con l'estero
Le straniere quando arrivano in Itaglia si adeguano nel giro di qualche mese alla mentalità itagliota e cominciano a tirarsela.
All'inverso l'itagliana che va a lavorare all'estero (non sono molte comunque) smette di tirarsela nel giro di qualche mese perchè altrimenti non se la incula nessuno.
Da questa analisi empirica riveliamo che la donna si adegua all'ambiente e la colpa è unicamente dell'itagliotto coglione
anche se ricordo nel lontano 91, le melanzane itaGliane in vacanza a Budapest che se la tiravano imperterrite nonostante non le cagasse nessuno, sia itaGliani che ungheresi o altri stranieri.
Anzi, qualcuna faceva pure la spiritosa urlando "I'm an Hungarian girl, please 100 $".
Non esageriamo peró coll'essere morto di figa: anche nel resto del mondo cè na fame...
penso ad esempio ai nordafricani o agli islamici in genere che criticano le nse melanzane scollacciate ma sbavano appena le vedono... ma si tratta di paesi sottosviluppati e non della ex 5a potenza industriale.

- Scorpio
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la "melanzana culo basso" è appunto una generalizzazione.Nadir ha scritto:Yo, concordo sull'ultima frase.
Un po' meno sullo stereotipo di "melanzana". Nel veneto o almeno dove vivo ora io, il colore piu' comune di capelli per una donna e' castano/castano chiaro. La carnagione non e' olivastra. La struttura del corpo, normolinea. Molto diverso dal prototipo araba-col-burqua, che sa molto di barbapapa'.
Io, per es, che ho capelli neri, carnagione olivastra, che sono come mi vedi, insomma, vengo percepita come "esotica" non come "tipica".
Anche mia figlia (mora, scura, riccissima e che a differenza mia ha anche gli occhi neri) e' l'unica bimba della sua classe d'asilo a non essere bionda (tranne le 2 gemelline di una coppia di cinesi)
cara Nadir, dovresti fare il corso per i neo forumisti o almeno si dovrebbe creare nel forum una sezione FAQ (che ci dovrebbe essere a cura di Berlino) o un glossario con le varie sigle.

Sono generalizzazioni come quelle che vogliono gli itaGliani (con o senza G) piccoli, scuri, pizza, mafia e mandolino.
Vivi in Veneto, non so che provincia ma non mi stupisco che veda gente "chiara" ma sappi anche nel Sud itaGlia, non siamo poi così piccoli e scuri e soprattutto i bambini itaGliani da piccoli sono tendenzialmente biondi.
Comunque cè una componente regionale, per non dire provinciale, nel senso che ci sono melanzane e melanzane, ci sono quelle che se la tirano di più e quelle che se la tirano di meno.
Ció che è strano, ma nemmeno poi tanto, e che se la tirino di più quelle racchie e ignoranti che quelle belle ed istruite.
Ad esempio, proprio nella regione in cui vivi ho ricordi variegati; mediamente le venete (anche se ormai hanno quasi tutte un goccio x non dire di più, di sangue del Sud itaGlia), sono belle, slanciate e chiare ma persino diverse non tanto fisicamente ma nella facilità di essere approcciate o nella semplice capacità di socializzazione.
Le più belle e più facile almeno nell'approccio, Treviso, Vicenza, Verona;
belle ma ostiche e chiuse Padovane e Veneziane,
le peggiori sia come bellezza, fascino e disponibilità ....Rovigo, anche ho trovato l'eccezione che cnferma la regola avendo una relazione in un lontano passato con una fascinosa fanciulla che mi sorprese quando mi riveló la sua origine rovigotta!
In effetti, era una rovigotta anomala, non tanto per la sua bellezza paragonabile a quella di una slava ma dal fatto che il suo cognome finiva in "in" e non come gli altri rovigotti in "ato", "ello", etc...
Dimenticavo, in questo trattato esplicativo, di dirti che la città in cui vivo è una specie di melting pot in cui trovi rappresentanze di tutte le regioni itaGliane..
shalom..

- cimmeno
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a) si ma loro sbaverebbero per ogni donna scollacciataScorpio ha scritto: penso ad esempio ai nordafricani o agli islamici in genere che criticano le nse melanzane scollacciate ma sbavano appena le vedono... ma si tratta di paesi sottosviluppati e non della ex 5a potenza industriale.
b) l'italia è la settima "potenza" (il termine potenza riverito all'italia mi fa sorridere...) industriale del mondo.ma siccome dietr di noi c'è l'india...beh direi che siamo in procinto di diventare l'ottava.
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
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La "potenza" è considerata in termini di GDP. Dietro l'italia c'erano spagna e canada e se la giocava con UK.cimmeno ha scritto:a) si ma loro sbaverebbero per ogni donna scollacciataScorpio ha scritto: penso ad esempio ai nordafricani o agli islamici in genere che criticano le nse melanzane scollacciate ma sbavano appena le vedono... ma si tratta di paesi sottosviluppati e non della ex 5a potenza industriale.
b) l'italia è la settima "potenza" (il termine potenza riverito all'italia mi fa sorridere...) industriale del mondo.ma siccome dietr di noi c'è l'india...beh direi che siamo in procinto di diventare l'ottava.
Attualmente la classifica è questa
1 United States 12,485,725
2 Japan 4,571,314
3 Germany 2,797,343
4 People's Republic of China 1 2,224,811
5 United Kingdom 2,201,473
6 France 2,105,864
7 Italy 1,766,160
8 Canada 1,130,208
9 Spain 1,126,565
Se Invece utilizziamo la metodologia GDP - PPP
1 United States 12,277,583
2 People's Republic of China 9,412,361 1
3 Japan 3,910,728
4 India 3,633,441
5 Germany 2,521,699
6 United Kingdom 1,832,792
7 France 1,830,110
8 Italy 1,668,151
Una cosa interessante è che se l'Unione Europea venisse considerata considerata come un unico soggetto economico sarebbe al primo posto in entrambe le classifiche.
Come si dice l'EU è un gigante economico e un nano a politico
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
- cangaceiro
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Canga dimentichi negri e musulmani che per ovvi motivi sono piu' allupati degli ItaGlianscangaceiro ha scritto:cmq rimane il fatto che gli italiani sono gli unici mi sembra che quando vedono una donna la assaltano all'estero, segno che in italia si scopa mediamente poco o forse l'italiano è un porco nel dna?

Chi caga sotto 'a neve, pure si fa 'a buca e poi 'a copre, quando 'a neve se scioje 'a mmerda vie' sempre fori.
In versione audio special thanks to Nik978:
http://www.hokutoaudioteca.it/film_nut_1i/delitto%20a%20porta%20romana/caga.wav
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- cangaceiro
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[quote="Er Monnezza"]Canga dimentichi negri e musulmani che per ovvi motivi sono piu' allupati degli ItaGlians
credo che il problema sia molto diverso
balkan poco prima ha detto "a livello di figa nopay il livello è lo stesso in italia e in est europa"
vero, ma bisogna fare dei distinguo. non sono le ragazze ad essere MOLTO più ritrose timide o a tirarsela molto di più.in parte è così , ma le cause sono più profonde.
sono i ragazzi a gestire molto male il rapporto con le ragazze, a non essere capaci di parlarci, ad essere dei tipi poco interessanti . insomma a non saperci fare con le ragazze-.
credo che in italia uno che abbia un minimo di personalità , che un minimo ci sappia fare , appena decente di fisico e dotato di una normale sicurezza in sè stesso possa tranquillamente rimorchiare non meno di 3-4 donne in una settimana, se agisce in un posto con un minimo di vita sociale. il guaio è
a) la scarsa capacità a relazionarsi
b) lo scarso spessore umano . se si è ignoranti come una capra nons i riesce ad andare oltre "che bel vestito"che locale di merda""che lavoro fai" dopo un po le ragazze si scocciano
c) la scarsa presentabilità . non basta gel lampada e scarpe. ci vuole un minimo di fisico , sapersi vestire senza sembrare bambini il giorno della comunione
insomma non sono le donne italiane ad essere stronze...sono gli italiani ad essere scarsi.
credo che il problema sia molto diverso
balkan poco prima ha detto "a livello di figa nopay il livello è lo stesso in italia e in est europa"
vero, ma bisogna fare dei distinguo. non sono le ragazze ad essere MOLTO più ritrose timide o a tirarsela molto di più.in parte è così , ma le cause sono più profonde.
sono i ragazzi a gestire molto male il rapporto con le ragazze, a non essere capaci di parlarci, ad essere dei tipi poco interessanti . insomma a non saperci fare con le ragazze-.
credo che in italia uno che abbia un minimo di personalità , che un minimo ci sappia fare , appena decente di fisico e dotato di una normale sicurezza in sè stesso possa tranquillamente rimorchiare non meno di 3-4 donne in una settimana, se agisce in un posto con un minimo di vita sociale. il guaio è
a) la scarsa capacità a relazionarsi
b) lo scarso spessore umano . se si è ignoranti come una capra nons i riesce ad andare oltre "che bel vestito"che locale di merda""che lavoro fai" dopo un po le ragazze si scocciano
c) la scarsa presentabilità . non basta gel lampada e scarpe. ci vuole un minimo di fisico , sapersi vestire senza sembrare bambini il giorno della comunione
insomma non sono le donne italiane ad essere stronze...sono gli italiani ad essere scarsi.
donne italiane!
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- Er Monnezza
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Cimmeno secondo il tuo ragionamento siamo 60 milioni di sfigatoni,data la moltitudine di morti di figa che ho il dispiacere di incontrare ogni volta che vado all'estero.....possibile che ce ne siano cosi pochi che si salvano?io nn credo che gli italiani abbiamo qualcosa in meno dei tedeschi dei danesi degli inglesi in media,lo scarsone lo trovi in itaGlia come in Germania,ma di certo la morbosita' con cui ci relazioniamo con la'ltro sesso è una nostra connotazione peculiare(gli unici che ho notato essere soliti girarsi al passaggio di una bella figa sono iatliani negri e musulmani)...il problema è molto piu' complesso e affonda le sue radici nel substrato socio-culturale del nostro paese,siamo tutti dei morti di figa nessuno ne è escluso,come diceva il maestro Est siamo marchiati a fuoco tipo i prosciutti rovagnaticimmeno ha scritto:Er Monnezza ha scritto:Canga dimentichi negri e musulmani che per ovvi motivi sono piu' allupati degli ItaGlians
credo che il problema sia molto diverso
balkan poco prima ha detto "a livello di figa nopay il livello è lo stesso in italia e in est europa"
vero, ma bisogna fare dei distinguo. non sono le ragazze ad essere MOLTO più ritrose timide o a tirarsela molto di più.in parte è così , ma le cause sono più profonde.
sono i ragazzi a gestire molto male il rapporto con le ragazze, a non essere capaci di parlarci, ad essere dei tipi poco interessanti . insomma a non saperci fare con le ragazze-.
credo che in italia uno che abbia un minimo di personalità , che un minimo ci sappia fare , appena decente di fisico e dotato di una normale sicurezza in sè stesso possa tranquillamente rimorchiare non meno di 3-4 donne in una settimana, se agisce in un posto con un minimo di vita sociale. il guaio è
a) la scarsa capacità a relazionarsi
b) lo scarso spessore umano . se si è ignoranti come una capra nons i riesce ad andare oltre "che bel vestito"che locale di merda""che lavoro fai" dopo un po le ragazze si scocciano
c) la scarsa presentabilità . non basta gel lampada e scarpe. ci vuole un minimo di fisico , sapersi vestire senza sembrare bambini il giorno della comunione
insomma non sono le donne italiane ad essere stronze...sono gli italiani ad essere scarsi.
Chi caga sotto 'a neve, pure si fa 'a buca e poi 'a copre, quando 'a neve se scioje 'a mmerda vie' sempre fori.
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- Er Monnezza
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insomma non sono le donne italiane ad essere stronze...sono gli italiani ad essere scarsi.
Sono senza dubbio le peggiori d'europa,le piu' tristi che io abbia mai incontrato,ma la responsabilita' di questa catastrofe nn è ascrivibile a loro,sono semplicemnte le prime vittime di un meccanismo malefico che inevitabilmente si ripercuote anche sugli uomini rendendoli depressi e frustrati,figlie della nostra societa' e del nostro modo aberrante di concepire e vivere il sesso
Sono senza dubbio le peggiori d'europa,le piu' tristi che io abbia mai incontrato,ma la responsabilita' di questa catastrofe nn è ascrivibile a loro,sono semplicemnte le prime vittime di un meccanismo malefico che inevitabilmente si ripercuote anche sugli uomini rendendoli depressi e frustrati,figlie della nostra societa' e del nostro modo aberrante di concepire e vivere il sesso
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quoto la saggezza del carissimo "Er Monnezza"!Er Monnezza ha scritto:cimmeno ha scritto:Cimmeno secondo il tuo ragionamento siamo 60 milioni di sfigatoni,data la moltitudine di morti di figa che ho il dispiacere di incontrare ogni volta che vado all'estero.....possibile che ce ne siano cosi pochi che si salvano?io nn credo che gli italiani abbiamo qualcosa in meno dei tedeschi dei danesi degli inglesi in media,lo scarsone lo trovi in itaGlia come in Germania,ma di certo la morbosita' con cui ci relazioniamo con la'ltro sesso è una nostra connotazione peculiare(gli unici che ho notato essere soliti girarsi al passaggio di una bella figa sono iatliani negri e musulmani)...il problema è molto piu' complesso e affonda le sue radici nel substrato socio-culturale del nostro paese,siamo tutti dei morti di figa nessuno ne è escluso,come diceva il maestro Est siamo marchiati a fuoco tipo i prosciutti rovagnatiEr Monnezza ha scritto:Canga dimentichi negri e musulmani che per ovvi motivi sono piu' allupati degli ItaGlians
credo che il problema sia molto diverso
balkan poco prima ha detto "a livello di figa nopay il livello è lo stesso in italia e in est europa"
vero, ma bisogna fare dei distinguo. non sono le ragazze ad essere MOLTO più ritrose timide o a tirarsela molto di più.in parte è così , ma le cause sono più profonde.
sono i ragazzi a gestire molto male il rapporto con le ragazze, a non essere capaci di parlarci, ad essere dei tipi poco interessanti . insomma a non saperci fare con le ragazze-.
credo che in italia uno che abbia un minimo di personalità , che un minimo ci sappia fare , appena decente di fisico e dotato di una normale sicurezza in sè stesso possa tranquillamente rimorchiare non meno di 3-4 donne in una settimana, se agisce in un posto con un minimo di vita sociale. il guaio è
a) la scarsa capacità a relazionarsi
b) lo scarso spessore umano . se si è ignoranti come una capra nons i riesce ad andare oltre "che bel vestito"che locale di merda""che lavoro fai" dopo un po le ragazze si scocciano
c) la scarsa presentabilità . non basta gel lampada e scarpe. ci vuole un minimo di fisico , sapersi vestire senza sembrare bambini il giorno della comunione
insomma non sono le donne italiane ad essere stronze...sono gli italiani ad essere scarsi.
A onor del vero sbavano anche all'estero!
Mi ricordo ancora gli sguardi allupati di ragazzi ucraini vedendo una sventola in minigonna, delle serie che fa dire ad un mio compagno di merende "anche a loro piace la figa" !
Credo cambi l'atteggiamento ma l'allupamento esiste anche fra i civili e disinteressati (apparentemente) scandinavi!
La mia (o meglio ormai ex) fanciulla russa, ieri sera vedendo il Mostro di Benigni, mi faceva notare come la comicità itaGliana fosse basata sul sesso mentre la loro no!
è un discorso lungo e che non va generalizzato ma in linea di massima vi sono diverse tipologie di allupamenti:
ad Est, come insegna il maestro balkan, sono veramente della serie "me ne batto le palle tanto una decente la trovo",
i marocchini, islamici invece sono il top semplicemente per la condizione sessuofo paragonabile ai nsi preti!
Diverso discorso per i negri (e non sono offensivo), dato che , come i nigeriani o i non islamici, trombano mediamente più facilmente! Se qui possono sembrare allupati o diciamo che lo sono, è per il fascino che su di loro esercita la donna bianca anke se melanzana.
Scorpio ha scritto:
ad Est, come insegna il maestro balkan, sono veramente della serie "me ne batto le palle tanto una decente la trovo",
i marocchini, islamici invece sono il top semplicemente per la condizione sessuofo paragonabile ai nsi preti!
Infatti, in Russia (e neppure in Polonia, devo dire) non esiste proprio la categoria umana diffussisima in Italia del "trentenne disoerato perche' non tromba" oppure del "depresso permante perche' si sente inadeguato in quanto le donne non gliela danno"...
...hanno gia' trombato il sufficiente prima dei 30 anni...
...in quanto agli arabi, alcuni di loro, specie quelli che frequentano gli occidentali, non hanno niente da invidiare in quanto a liberta' sessuale...
...un collega in Libia ebbe una relazione diciamo divertente con la figlia di un ufficiale libico: 2 lingue straniere, laureata, vissuta per molto all'estero...per non parlare poi delle hostess delle compagnie aeree arabe: poca fatica a portarle fuori a cena...e suscitavano l'ira di quelle dell'Alitalia o di altre compagnie italiane che per portarle a bere solo un aperitivo al bar dell'albergo dovevi buttare il sangue...
Dal sito di Repubblica (30 ottobre 2006)
A 10 anni dalla dichiarazione di Roma, che impegnava i governi
a dimezzare i sottoalimentati nel mondo le cifre sono allarmanti
La Fao ammette il fallimento
"La fame nel mondo aumenta"
L'obiettivo fissato nel 1996 è praticamente irraggiungibile
Nell'Africa sub-sahariana 40 milioni di malnutriti in più
di CRISTINA NADOTTI
ROMA - L'obiettivo di dimezzare il numero di persone che soffrono la fame entro il 2015 è lontano, sempre più lontano, praticamente irraggiungibile. Il Rapporto annuale sullo Stato di insicurezza alimentare nel mondo (Sofi), diffuso oggi dalla Fao, ammette: "In dieci anni, in pratica, non è stato fatto alcun progresso verso l'obiettivo di dimezzare il numero di sottoalimentati nel mondo". Già in occasione della "Giornata mondiale dell'alimentazione", lo scorso 16 ottobre, il direttore generale dell'organizzazione, Jacques Diouf, aveva reso note alcune cifre allarmanti, ma i risultati del Sofi mostrano come in alcune zone - tra queste l'Africa - la situazione non solo non è migliorata, ma è in peggioramento.
I dati. Al mondo ci sono 854 milioni di persone che soffrono la fame e il numero non è mai calato dal 1990-92. Fare riferimento a questa data è importante perchè nel 1996 oltre 180 capi di Stato e di governo si erano riuniti a Roma per il Vertice mondiale sull'alimentazione e avevano firmato una Dichiarazione con la quale si impegnavano a dimezzare il numero degli affamati entro il 2015 e portarlo a 412 milioni. Per onorare l'impegno preso al vertice si dovrebbe ridurre il numero dei sottonutriti di 31 milioni l'anno da oggi sino al 2015, mentre il trend attuale è al contrario di un aumento al ritmo di quattro milioni l'anno.
Le ultime rilevazioni della Fao si riferiscono al periodo 2001-2003: le persone sottoalimentate sono ancora 854 milioni, tra queste 820 milioni vivono nei paesi in via di sviluppo, 25 milioni nei Paesi in transizione e nove milioni nei Paesi industrializzati. Il rapporto sottolinea che ci sono alcuni dati confortanti e riguardano i Paesi in via di sviluppo, nei quali il numero di sottoalimentati si è ridotto del 3% rispetto al 1990, e potrebbe dimezzarsi entro il 2015. Ma a fronte di queste buone notizie si evidenzia un divario sempre più ampio con i Paesi più poveri, nei quali le cifre parlano di un aumento netto della povertà . E' esemplare il caso dell'Africa sub-sahariana: la Fao stima che entro il 2015 il 30% di sottoalimentati sarà concentrato in quella regione.
Il caso africano. Nell'Africa sub-sahariana il numero di persone sottoalimentate è passato da 169 milioni nel 1990-92 a 206,2 milioni nel 2001-03. Tra le cause di questo incremento l'Aids, le guerre e le catastrofi naturali, in particolare nel Burundi, in Eritrea, in Liberia, in Sierra Leone e nella Repubblica democratica del Congo. E' proprio questo il Paese per cui si registrano le maggiori preoccupazioni della Fao poichè, a causa anche della guerra del 1998-2002, il numero di affamati è triplicato passando da 12 a 37 milioni di persone, cioè il 72% della popolazione. La Repubblica Democratica del Congo è un caso emblematico se si considera che si tratta di una delle regioni della terra con le maggiori risorse naturali. Per dirla con le parole del Sofi "ció che manca è la volontà politica per mobilitare quelle risorse a beneficio degli affamati".
Le politiche contraddittorie. Il rapporto della Fao indica chiaramente che per ridurre il numero di sottoalimentati è fondamentale lo sviluppo rurale, almeno nei Paesi nei quali la situazione è peggiore. "Nonostante ció i Paesi donatori hanno ridotto in modo consistente gli aiuti al settore agricolo - sottolinea Francisco Sarmento di Action Aid International, una delle organizzazioni invitate dalla Fao a discutere della revisione del piano d'azione - Nell'84 i Paesi donatori hanno versato quasi otto miliardi di dollari per il sostegno dei programmi agricoli, ma nel 2002 la cifra si è ridotta a circa tre miliardi. Inoltre i Paesi del Nord del mondo adottano tutta una serie di azioni economiche che frenano la produzione agricola dei Paesi sottosviluppati e l'esportazione dei loro prodotti. E' un po' come dire che si individua l'agricoltura come il motore principale per la ripresa dei Paesi sottosviluppati, ma poi questo motore lo si frena in tutti i modi".
Gli impegni. Il rapporto della Fao fa notare che l'obiettivo è ancora raggiungibile, ma solo se si interverrà concretamente e in modo concertato, con un'azione diretta contro la fame contemporaneamente a interventi mirati allo sviluppo agricolo e rurale. Tra le altre misure elencate dal Sofi ci sono: indirizzare i programmi e gli investimenti verso le "zone più critiche" di povertà e sottonutrizione; rafforzare la produttività a livello di piccoli produttori; creare condizioni idonee per gli investimenti privati, e questo implica tra l'altro trasparenza e buon governo; far sì che il commercio mondiale funzioni anche per i poveri, con l'istituzione di meccanismi di protezione per i gruppi più vulnerabili; un immediato incremento del livello degli Aiuti Pubblici allo Sviluppo (APS) per arrivare a raggiungere lo 0,7% del Pil, come promesso.
Che state a Fao? Da oggi fino al 4 novembre nel palazzo della Fao, a Roma, si tengono gli incontri per la revisione del piano d'azione del Vertice mondiale dell'alimentazione. All'evento partecipano i ministri di alcuni tra i Paesi più ricchi e più poveri del mondo e la Fao ha invitato organizzazioni non governative ed esponenti della società civile per discutere quali misure adottare per non fallire l'obiettivo del 2015.
Action Aid International ha lanciato in contemporanea la campagna "Che state a Fao?" per denunciare l'insufficiente impegno politico e finanziario degli ultimi dieci anni da parte dei governi e della comunità internazionale. Per informarsi sulle iniziative portate avanti dalla ong si puó visitare il sito.
A 10 anni dalla dichiarazione di Roma, che impegnava i governi
a dimezzare i sottoalimentati nel mondo le cifre sono allarmanti
La Fao ammette il fallimento
"La fame nel mondo aumenta"
L'obiettivo fissato nel 1996 è praticamente irraggiungibile
Nell'Africa sub-sahariana 40 milioni di malnutriti in più
di CRISTINA NADOTTI
ROMA - L'obiettivo di dimezzare il numero di persone che soffrono la fame entro il 2015 è lontano, sempre più lontano, praticamente irraggiungibile. Il Rapporto annuale sullo Stato di insicurezza alimentare nel mondo (Sofi), diffuso oggi dalla Fao, ammette: "In dieci anni, in pratica, non è stato fatto alcun progresso verso l'obiettivo di dimezzare il numero di sottoalimentati nel mondo". Già in occasione della "Giornata mondiale dell'alimentazione", lo scorso 16 ottobre, il direttore generale dell'organizzazione, Jacques Diouf, aveva reso note alcune cifre allarmanti, ma i risultati del Sofi mostrano come in alcune zone - tra queste l'Africa - la situazione non solo non è migliorata, ma è in peggioramento.
I dati. Al mondo ci sono 854 milioni di persone che soffrono la fame e il numero non è mai calato dal 1990-92. Fare riferimento a questa data è importante perchè nel 1996 oltre 180 capi di Stato e di governo si erano riuniti a Roma per il Vertice mondiale sull'alimentazione e avevano firmato una Dichiarazione con la quale si impegnavano a dimezzare il numero degli affamati entro il 2015 e portarlo a 412 milioni. Per onorare l'impegno preso al vertice si dovrebbe ridurre il numero dei sottonutriti di 31 milioni l'anno da oggi sino al 2015, mentre il trend attuale è al contrario di un aumento al ritmo di quattro milioni l'anno.
Le ultime rilevazioni della Fao si riferiscono al periodo 2001-2003: le persone sottoalimentate sono ancora 854 milioni, tra queste 820 milioni vivono nei paesi in via di sviluppo, 25 milioni nei Paesi in transizione e nove milioni nei Paesi industrializzati. Il rapporto sottolinea che ci sono alcuni dati confortanti e riguardano i Paesi in via di sviluppo, nei quali il numero di sottoalimentati si è ridotto del 3% rispetto al 1990, e potrebbe dimezzarsi entro il 2015. Ma a fronte di queste buone notizie si evidenzia un divario sempre più ampio con i Paesi più poveri, nei quali le cifre parlano di un aumento netto della povertà . E' esemplare il caso dell'Africa sub-sahariana: la Fao stima che entro il 2015 il 30% di sottoalimentati sarà concentrato in quella regione.
Il caso africano. Nell'Africa sub-sahariana il numero di persone sottoalimentate è passato da 169 milioni nel 1990-92 a 206,2 milioni nel 2001-03. Tra le cause di questo incremento l'Aids, le guerre e le catastrofi naturali, in particolare nel Burundi, in Eritrea, in Liberia, in Sierra Leone e nella Repubblica democratica del Congo. E' proprio questo il Paese per cui si registrano le maggiori preoccupazioni della Fao poichè, a causa anche della guerra del 1998-2002, il numero di affamati è triplicato passando da 12 a 37 milioni di persone, cioè il 72% della popolazione. La Repubblica Democratica del Congo è un caso emblematico se si considera che si tratta di una delle regioni della terra con le maggiori risorse naturali. Per dirla con le parole del Sofi "ció che manca è la volontà politica per mobilitare quelle risorse a beneficio degli affamati".
Le politiche contraddittorie. Il rapporto della Fao indica chiaramente che per ridurre il numero di sottoalimentati è fondamentale lo sviluppo rurale, almeno nei Paesi nei quali la situazione è peggiore. "Nonostante ció i Paesi donatori hanno ridotto in modo consistente gli aiuti al settore agricolo - sottolinea Francisco Sarmento di Action Aid International, una delle organizzazioni invitate dalla Fao a discutere della revisione del piano d'azione - Nell'84 i Paesi donatori hanno versato quasi otto miliardi di dollari per il sostegno dei programmi agricoli, ma nel 2002 la cifra si è ridotta a circa tre miliardi. Inoltre i Paesi del Nord del mondo adottano tutta una serie di azioni economiche che frenano la produzione agricola dei Paesi sottosviluppati e l'esportazione dei loro prodotti. E' un po' come dire che si individua l'agricoltura come il motore principale per la ripresa dei Paesi sottosviluppati, ma poi questo motore lo si frena in tutti i modi".
Gli impegni. Il rapporto della Fao fa notare che l'obiettivo è ancora raggiungibile, ma solo se si interverrà concretamente e in modo concertato, con un'azione diretta contro la fame contemporaneamente a interventi mirati allo sviluppo agricolo e rurale. Tra le altre misure elencate dal Sofi ci sono: indirizzare i programmi e gli investimenti verso le "zone più critiche" di povertà e sottonutrizione; rafforzare la produttività a livello di piccoli produttori; creare condizioni idonee per gli investimenti privati, e questo implica tra l'altro trasparenza e buon governo; far sì che il commercio mondiale funzioni anche per i poveri, con l'istituzione di meccanismi di protezione per i gruppi più vulnerabili; un immediato incremento del livello degli Aiuti Pubblici allo Sviluppo (APS) per arrivare a raggiungere lo 0,7% del Pil, come promesso.
Che state a Fao? Da oggi fino al 4 novembre nel palazzo della Fao, a Roma, si tengono gli incontri per la revisione del piano d'azione del Vertice mondiale dell'alimentazione. All'evento partecipano i ministri di alcuni tra i Paesi più ricchi e più poveri del mondo e la Fao ha invitato organizzazioni non governative ed esponenti della società civile per discutere quali misure adottare per non fallire l'obiettivo del 2015.
Action Aid International ha lanciato in contemporanea la campagna "Che state a Fao?" per denunciare l'insufficiente impegno politico e finanziario degli ultimi dieci anni da parte dei governi e della comunità internazionale. Per informarsi sulle iniziative portate avanti dalla ong si puó visitare il sito.
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- Lino Banfi
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Scorpio ha scritto:la "melanzana culo basso" è appunto una generalizzazione.Nadir ha scritto:Yo, concordo sull'ultima frase.
Un po' meno sullo stereotipo di "melanzana". Nel veneto o almeno dove vivo ora io, il colore piu' comune di capelli per una donna e' castano/castano chiaro. La carnagione non e' olivastra. La struttura del corpo, normolinea. Molto diverso dal prototipo araba-col-burqua, che sa molto di barbapapa'.
Io, per es, che ho capelli neri, carnagione olivastra, che sono come mi vedi, insomma, vengo percepita come "esotica" non come "tipica".
Anche mia figlia (mora, scura, riccissima e che a differenza mia ha anche gli occhi neri) e' l'unica bimba della sua classe d'asilo a non essere bionda (tranne le 2 gemelline di una coppia di cinesi)
cara Nadir, dovresti fare il corso per i neo forumisti o almeno si dovrebbe creare nel forum una sezione FAQ (che ci dovrebbe essere a cura di Berlino) o un glossario con le varie sigle.
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Sono generalizzazioni come quelle che vogliono gli itaGliani (con o senza G) piccoli, scuri, pizza, mafia e mandolino.
Vivi in Veneto, non so che provincia ma non mi stupisco che veda gente "chiara" ma sappi anche nel Sud itaGlia, non siamo poi così piccoli e scuri e soprattutto i bambini itaGliani da piccoli sono tendenzialmente biondi.
Comunque cè una componente regionale, per non dire provinciale, nel senso che ci sono melanzane e melanzane, ci sono quelle che se la tirano di più e quelle che se la tirano di meno.
Ció che è strano, ma nemmeno poi tanto, e che se la tirino di più quelle racchie e ignoranti che quelle belle ed istruite.
Ad esempio, proprio nella regione in cui vivi ho ricordi variegati; mediamente le venete (anche se ormai hanno quasi tutte un goccio x non dire di più, di sangue del Sud itaGlia), sono belle, slanciate e chiare ma persino diverse non tanto fisicamente ma nella facilità di essere approcciate o nella semplice capacità di socializzazione.
Le più belle e più facile almeno nell'approccio, Treviso, Vicenza, Verona;
belle ma ostiche e chiuse Padovane e Veneziane,
le peggiori sia come bellezza, fascino e disponibilità ....Rovigo, anche ho trovato l'eccezione che cnferma la regola avendo una relazione in un lontano passato con una fascinosa fanciulla che mi sorprese quando mi riveló la sua origine rovigotta!
In effetti, era una rovigotta anomala, non tanto per la sua bellezza paragonabile a quella di una slava ma dal fatto che il suo cognome finiva in "in" e non come gli altri rovigotti in "ato", "ello", etc...
Dimenticavo, in questo trattato esplicativo, di dirti che la città in cui vivo è una specie di melting pot in cui trovi rappresentanze di tutte le regioni itaGliane..
shalom..
Zio chen, ma tu non sei di Torino? Presumo che tu sia stato parecchio in Veneto......

Mi sa che hai azzeccato proprio tutto...........

Non so come mai, ma le padovane (principalmente quelle del centro) danno la sensazione di tirarsela "a mille"...........

Notare che le veneziane si mescolano molto alle padovane, perchè a Venezia non c'è praticamente niente a livello di divertimento e qiundi si rifugiano molto dalle parti di Padova.........