[O.T.] Giù le mani dalla JUVENTUS
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Scoop: l'Inter potrebbe perdere lo scudetto (no, non il prossimo - quello è già perso - ma quello appena conquistato)
I cosiddetti saggi di Guido Rossi per sanzionare il campionato "falsato" (diciamo così) del 2004-2005, hanno falsato apertamente quello del 2005-2006, in quanto questo non era oggetto di alcuna indagine e con Pairetto e Bergamo in pensione. Uno già dovrebbe fargli i complimenti soltanto per questo capolavoro, che neanche Moggi ai tempi del Napoli. Ma lo scoop è questo: finalmente si capisce quale sia il famoso illecito sportivo "concettualmente ammisibile" contestato alla Juve nella prima sentenza Caf. Vi ricordate? La Juve è stata condannata per aver usufruito di "vantaggi in classifica" diversi da quelli ottenibili dall'alterazione del risultato o dello svolgimento di una partita. Nessuno aveva capito come si potessero ottenere vantaggi in classifica senza aver taroccato le partite, ma ora la decisione di Guido Rossi di assegnare lo scudetto all'Inter l'ha spiegato alla perfezione. Eccola finalmente la fattispecie delittuosa: una decisione di Palazzo (presa peraltro da un ex consigliere di amministrazione dell'Inter) ha concesso "vantaggi in classifica" alla medesima Inter (retrocedendo la Juve e togliendo 30 punti al Milan), nonostante l'Inter non abbia taroccato alcuna partita. Illecito sportivo ex articolo 6, secondo la giurisprudenza Ruperto. Ci fosse un giudice serio: scudetto revocato e Inter in B.

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PER LA CORTE DEL CALCIO TANTI NON ILLECITI FANNO UNA TEMPERIE ILLECITA[/size:9ce1351c49]
[b:9ce1351c49]La Juve è colpevole, anche se è innocente, per il semplice fatto che è colpevole. Perchè? Perchè è "l'opinione di tutti" [/b:9ce1351c49]
Al Bar dello Sport sotto casa non avrebbero saputo fare di meglio. La Juventus è stata condannata per non aver commesso il fatto, cioè per non aver comprato o aggiustato o taroccato nessuna partita, nemmeno una (pagina 76). La Caf guidata da Cesare Ruperto ha spiegato che nel calcio italiano non c'era nessuna cupola (pag. 74), che il sistema Moggi è un'invenzione della Gazzetta dello sport (pag. 74), che i sorteggi non erano truccati (pag. 83), che la balla delle ammonizioni mirate per favorire preventivamente la Juventus era, appunto, una balla grande così (pag. 103). Cinque, praticamente sei, arbitri su otto sono stati assolti e i due condannati non sono stati puniti per le partite della Juventus. Ma se è così, ed è così, come mai la Juventus e le altre (tranne il Milan) sono state condannate a uno, due o forse quattro anni di B? La tesi colpevolista è questa: i rapporti stretti tra i dirigenti della Juventus e i designatori arbitrali, anzi uno solo: Paolo Bergamo, hanno creato "un'atmosfera inquinata, una insana temperie avvolgente il campionato di serie A" per cui è stata lesa la terzietà , l'autonomia e l'indipendenza del settore arbitrale. Come e dove e con quali arbitri, per i giudici non è importante, perché si tratta di una specie di concorso esterno in campionato di calcio, per cui è sufficiente provare il rapporto di contiguità tra Moggi e un designatore per essere certi che gli arbitri fossero comunque condizionati, anche se non ce n'è prova di alcun tipo. Il problema è che questo reato nel codice sportivo non esiste. Tra l'altro questa contiguità di rapporti tra Moggi e i designatori, più che dalle innocue telefonate intercettate si evince da quelle che non conosciamo, cioè dal fatto che Moggi avesse consegnato a Paolo Bergamo una scheda sim svizzera non intercettabile e che i due si vedessero regolarmente a cena. Un reato che non c'è, basato su telefonate e cene di cui nessuno conosce il contenuto, accertato in un processo che ha saltato a pie' pari il dibattimento e che è cominciato direttamente con la formulazione delle richieste da parte del procuratore come in Urss. Per il resto la sentenza della Caf ha smontato le principali accuse avanzate dalla procura federale e dalle varie gazzette - che a sua volta aveva rigettato lo schema Borrelli della Cupola Juve contrapposta a quella Milan. Ne ha accettato però lo schema accusatorio, che è questo: gli atti commessi dai dirigenti della Juve "di per sé" costituiscono comportamenti contrari a principi di lealtà (art. 1). Una violazione del codice sportivo innegabile sulla base di quelle telefonate, ma che non comporta l'automatica retrocessione a una serie inferiore delle squadre, proprio perché sono atti che, "di per sé", non configurano alcun illecito sportivo ex articolo 6, cioè non costituiscono il tentativo di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara. L'accusa principe quindi è caduta, non c'è, non esiste, è pura Curva Sud, come sa chiunque capisca un pizzico di calcio e abbia seguito il campionato sotto inchiesta senza la sciarpa dell'Inter o della Roma intorno al collo. Eppure la corte ha condannato ugualmente la Juventus, trasformando le tre violazioni dell'articolo 1 in illecito sportivo ex art. 6 (quello che comporta la retrocessione). Più che un principio giuridico, sembra abbiano applicato la regola in vigore nei campi dell'oratorio, dove ogni tre corner viene assegnato un calcio di rigore. Three strikes and you're out, come se tre reati di diffamazione - per il semplice fatto di essere tre - possano trasformarsi in un bell'omicidio. Leggete con attenzione che cosa dice la sentenza: "La Procura federale, con riferimento all'addebito contestato alle persone indicate nel capo di incolpazione in esame, ha individuato talune condotte, costituenti di per sé comportamenti contrari ai principi di lealtà , correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva (art.1), ed ha ritenuto che l'insieme di tali condotte sia stato idoneo a realizzare il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale a vantaggio della Juventus, e quindi sia stato violato l'art. 6, integrando la pluralità delle condotte l'attività diretta a procurare alla Juventus un vantaggio in classifica". Quindi, comportamenti di per sé non configuranti l'illecito sportivo diventano arbitrariamente (è il caso di dire) un illecito sportivo perché ripetuti nel tempo. La Caf sostiene che questi comportamenti sleali abbiano procurato un vantaggio in classifica alla Juventus. Ora, come è noto, in natura esistono soltanto due modi per ottenere vantaggi in classifica: chiedere e ricevere aiuti arbitrali nelle proprie partite, colpire i diretti avversari nelle loro gare. La sentenza dice che non c'è stata interferenza su nessun match della Juventus, né in quelli delle dirette avversarie. L'articolo 6 è molto chiaro e dice che costituisce illecito sportivo "il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara ovveroad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica". Non c'è traccia del principio secondo cui più violazioni dell'articolo 1 costituiscano una violazione dell'articolo 6. La corte nega che la Juve abbia compiuto atti diretti ad "alterare lo svolgimento di una gara" e nega anche che la squadra campione d'Italia abbia compiuto atti diretti ad "alterare il risultato di una gara". Condanna la Juve, invece, per aver compiuto atti volti a ottenere "vantaggi di classifica". Resta da capire quale possa essere il vantaggio in classifica scaturito da altro che l'aver truccato le partite. La Corte non sa spiegarlo. Si limita a dire che "è concettualmente ammissibile l'assicurazione di un vantaggio in classifica che prescinda dall'alterazione dello svolgimento o del risultato di una singola gara". Concettualmente. "Infatti, se di certo, la posizione in classifica di ciascuna squadra è la risultante aritmetica della somma dei punti conseguiti sul campo, è anche vero che la classifica nel suo complesso può essere influenzata da condizionamenti, che, a prescindere dal risultato delle singole gare, tuttavia finiscono per determinare il prevalere di una squadra rispetto alle altre". Punto. Sono colpevoli, anche se sono innocenti, per il semplice fatto che sono colpevoli. Il capolavoro, più da Paolo Liguori che da Cesare Ruperto, si trova a pagina 79: "Nella valutazione del materiale probatorio la Commissione (la Caf, ndr) si limiterà ad indicare quegli elementi di sicura valenza, che non si prestano ad interpretazioni equivoche, perché già solo dall'analisi di taluni fatti incontrovertibili emerge a chiare lettere ciò che era nella opinione di tutti coloro che gravitavano nel mondo del calcio, e cioè il condizionamento del settore arbitrale da parte della dirigenza della Juventus". Avete letto bene: "L'opinione di tutti coloro che gravitavano nel mondo del calcio". Chissà , magari gravitavano al Bar dello Sport. Manca solo "arbitro cornuto", ma c'è ancora l'Appello.
(di Christian Rocca - Il Foglio)
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[b:9ce1351c49]La Juve è colpevole, anche se è innocente, per il semplice fatto che è colpevole. Perchè? Perchè è "l'opinione di tutti" [/b:9ce1351c49]
Al Bar dello Sport sotto casa non avrebbero saputo fare di meglio. La Juventus è stata condannata per non aver commesso il fatto, cioè per non aver comprato o aggiustato o taroccato nessuna partita, nemmeno una (pagina 76). La Caf guidata da Cesare Ruperto ha spiegato che nel calcio italiano non c'era nessuna cupola (pag. 74), che il sistema Moggi è un'invenzione della Gazzetta dello sport (pag. 74), che i sorteggi non erano truccati (pag. 83), che la balla delle ammonizioni mirate per favorire preventivamente la Juventus era, appunto, una balla grande così (pag. 103). Cinque, praticamente sei, arbitri su otto sono stati assolti e i due condannati non sono stati puniti per le partite della Juventus. Ma se è così, ed è così, come mai la Juventus e le altre (tranne il Milan) sono state condannate a uno, due o forse quattro anni di B? La tesi colpevolista è questa: i rapporti stretti tra i dirigenti della Juventus e i designatori arbitrali, anzi uno solo: Paolo Bergamo, hanno creato "un'atmosfera inquinata, una insana temperie avvolgente il campionato di serie A" per cui è stata lesa la terzietà , l'autonomia e l'indipendenza del settore arbitrale. Come e dove e con quali arbitri, per i giudici non è importante, perché si tratta di una specie di concorso esterno in campionato di calcio, per cui è sufficiente provare il rapporto di contiguità tra Moggi e un designatore per essere certi che gli arbitri fossero comunque condizionati, anche se non ce n'è prova di alcun tipo. Il problema è che questo reato nel codice sportivo non esiste. Tra l'altro questa contiguità di rapporti tra Moggi e i designatori, più che dalle innocue telefonate intercettate si evince da quelle che non conosciamo, cioè dal fatto che Moggi avesse consegnato a Paolo Bergamo una scheda sim svizzera non intercettabile e che i due si vedessero regolarmente a cena. Un reato che non c'è, basato su telefonate e cene di cui nessuno conosce il contenuto, accertato in un processo che ha saltato a pie' pari il dibattimento e che è cominciato direttamente con la formulazione delle richieste da parte del procuratore come in Urss. Per il resto la sentenza della Caf ha smontato le principali accuse avanzate dalla procura federale e dalle varie gazzette - che a sua volta aveva rigettato lo schema Borrelli della Cupola Juve contrapposta a quella Milan. Ne ha accettato però lo schema accusatorio, che è questo: gli atti commessi dai dirigenti della Juve "di per sé" costituiscono comportamenti contrari a principi di lealtà (art. 1). Una violazione del codice sportivo innegabile sulla base di quelle telefonate, ma che non comporta l'automatica retrocessione a una serie inferiore delle squadre, proprio perché sono atti che, "di per sé", non configurano alcun illecito sportivo ex articolo 6, cioè non costituiscono il tentativo di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara. L'accusa principe quindi è caduta, non c'è, non esiste, è pura Curva Sud, come sa chiunque capisca un pizzico di calcio e abbia seguito il campionato sotto inchiesta senza la sciarpa dell'Inter o della Roma intorno al collo. Eppure la corte ha condannato ugualmente la Juventus, trasformando le tre violazioni dell'articolo 1 in illecito sportivo ex art. 6 (quello che comporta la retrocessione). Più che un principio giuridico, sembra abbiano applicato la regola in vigore nei campi dell'oratorio, dove ogni tre corner viene assegnato un calcio di rigore. Three strikes and you're out, come se tre reati di diffamazione - per il semplice fatto di essere tre - possano trasformarsi in un bell'omicidio. Leggete con attenzione che cosa dice la sentenza: "La Procura federale, con riferimento all'addebito contestato alle persone indicate nel capo di incolpazione in esame, ha individuato talune condotte, costituenti di per sé comportamenti contrari ai principi di lealtà , correttezza e probità in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva (art.1), ed ha ritenuto che l'insieme di tali condotte sia stato idoneo a realizzare il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale a vantaggio della Juventus, e quindi sia stato violato l'art. 6, integrando la pluralità delle condotte l'attività diretta a procurare alla Juventus un vantaggio in classifica". Quindi, comportamenti di per sé non configuranti l'illecito sportivo diventano arbitrariamente (è il caso di dire) un illecito sportivo perché ripetuti nel tempo. La Caf sostiene che questi comportamenti sleali abbiano procurato un vantaggio in classifica alla Juventus. Ora, come è noto, in natura esistono soltanto due modi per ottenere vantaggi in classifica: chiedere e ricevere aiuti arbitrali nelle proprie partite, colpire i diretti avversari nelle loro gare. La sentenza dice che non c'è stata interferenza su nessun match della Juventus, né in quelli delle dirette avversarie. L'articolo 6 è molto chiaro e dice che costituisce illecito sportivo "il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara ovveroad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica". Non c'è traccia del principio secondo cui più violazioni dell'articolo 1 costituiscano una violazione dell'articolo 6. La corte nega che la Juve abbia compiuto atti diretti ad "alterare lo svolgimento di una gara" e nega anche che la squadra campione d'Italia abbia compiuto atti diretti ad "alterare il risultato di una gara". 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verrete al friuli prima o poi
seriamente.. ma ti rendi conto che vi prenderete dei ladri ovunque mettiate piede per i prossimi 10 anni?? giocate in che serie volete.. ladri restate!! e le squadre piccole come l'udinese, regolarmente depredate dai vostri miliardi d'estate, sono quelle che ne pagano maggiormente le conseguenze! Ragiona ogni tanto!! vai a spiegare a tifosi del bologna o del genoa perchè mai vi han trattato così bene in giudizio!! fallo veloce peró!! poi è meglio se scappi!! vergognatevi!!
fuarce udin!!!!!!!!!!!!

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- PhilippeMexes5
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Già letto:e già sorriso...California ha scritto:Inoltre al mio amico PhilippeMexes5, gli dico di leggersi attentamente questo :Adesso spiegami, perchè la Roma non è indagata nella vicenda Calciopoli!!!!!!California ha scritto:
Che fine ha fatto in Federcalcio il fascicolo intestato a Bergamo e Franco Sensi presidente della Roma? L'avvocato Mario Stagliano, fino alle scorse settimane vicecapo Ufficio Indagini dice che alla Federcalcio non è mai arrivato il fascicolo, ma Stagliano non pare affatto attendibile, anzi si sospetta che proprio lui potrebbe aver insabbiato il presunto illecito presso l'Ufficio Indagini della Federcalcio. Invece le procure di Roma e Livorno affermano di aver trasmesso una nota alla giustizia sportiva. La vicenda finisce sui giornali (ne scrivono Espresso e Il Tirreno) nell'autunno scorso, ma risale al novembre 2003. Si tratta di un inchiesta della Guardia di Finanza sull'imprenditore livornese Mario Saporito. Nel suo ufficio vengono piazzate le microspie perchè si cerca di indagare su un giro di appalti. Le cimici registrano alcuni colloqui tra Saporito e Paolo Bergamo, l'ex designatore arbitrale che a Livorno è contitolare dell'agenzia Ina-Assitalia. Bergamo racconta all'amico di un incontro con Sensi avvenuto a Roma a villa Pacelli. I due parlano di alcuni quadri che dovrebbero andare in dono al Papa e degli orologi che la Roma aveva regalato agli arbitri. Poi il discorso cade su un affare da due miliardi di lire. La compagnia petrolifera di Sensi la Italpetroli, è proprietaria a Civitavecchia di una piattaforma per lo stoccaggio di combustibili. E assicurare quegli impianti vale un premio consistente. Peró visto il ruolo di Bergamo nel mondo del calcio quell'affare non puó essere roba sua. Tuttavia, nelle registrazioni Bergamo spiega a Saporito quanto accaduto dopo l'incontro con Sensi. Bergamo dice: "Dopo un mesetto e mezzó mi chiamó Assitalia...c'è un mio amico, dirigente massimo del settore civile...se questo mi imbocca 600 milioni io non posso dire niente". Non solo. Bergamo sempre parlando con Saporito racconta che il presidente della Roma, allora in polemica contro arbitraggi giudicati dannosi per la sua squadra, avrebbe indicato una rosa di cinque nomi di suo gradimento tra i direttori di gara. A quanto si è saputo la polizza è stata stipulata (Ina-Assitalia era anche sponsor della Roma) e l'agente firmatario non è stato Paolo Bergamo. Peró due giorni dopo la pubblicazione di questa notizia sul Tirreno (il 4 luglio 2005) Bergamo si dimette dalla Federcalcio e si dichiara estraneo alla vicenda.
Qualora queste ipotesi si rivelassero dei fatti realmente accaduti,visto che per le operazione mafiose che avete attuato voi per anni ed anni vi è stata comminata solo la serie B,alla Roma dovrebbero togliere mezzo punto.
Sarebbe dura risalire la china...
- PhilippeMexes5
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Io posto nel topic che voglio,non mi risulta che il forum si chiami "www.california.it".California ha scritto:Qual è il problema? Perchè v'indispettite tanto? Se non vi piace questo Topic, cercatevene un altro, qui si parla di Juventus.PhilippeMexes5 ha scritto:]"Giù le mani dalla Juventus"
Sì,e mettiamole addosso a California!!!
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Negare l'evidenza è da sciocchi.... il marcio esiste eccome ma in tutte le squadre di calcio.
Secondo me l'unico modo per punire tutto questo schifo e magari provare a ripristinare uno sport pulito, sarebbe stato di dare ai giocatori uno stipendio come un qualsiasi lavoratore e da parte dei tifosi di tutte le squadre l'impegno di non andare allo stadio, non rinnovare l'abbonamento, non giocare le schedine, non abbonarsi a Sky solo per il calcio e non comprare schede del satellitare per guardarsi le partite.
Ma purtroppo è solo un'utopia.
Secondo me l'unico modo per punire tutto questo schifo e magari provare a ripristinare uno sport pulito, sarebbe stato di dare ai giocatori uno stipendio come un qualsiasi lavoratore e da parte dei tifosi di tutte le squadre l'impegno di non andare allo stadio, non rinnovare l'abbonamento, non giocare le schedine, non abbonarsi a Sky solo per il calcio e non comprare schede del satellitare per guardarsi le partite.
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Hai pienamente ragione, puoi scrivere quello che vuoi, ci mancherebbe, siamo in un paese democratico, cmq io non volevo essere polemico, tra l'altro mi sei anche simpatico!!!!!!!!PhilippeMexes5 ha scritto:Io posto nel topic che voglio,non mi risulta che il forum si chiami "www.california.it".California ha scritto:Qual è il problema? Perchè v'indispettite tanto? Se non vi piace questo Topic, cercatevene un altro, qui si parla di Juventus.PhilippeMexes5 ha scritto:]"Giù le mani dalla Juventus"
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- PhilippeMexes5
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California ha scritto:Hai pienamente ragione, puoi scrivere quello che vuoi, ci mancherebbe, siamo in un paese democratico, cmq io non volevo essere polemico, tra l'altro mi sei anche simpatico!!!!!!!!PhilippeMexes5 ha scritto:Io posto nel topic che voglio,non mi risulta che il forum si chiami "www.california.it".California ha scritto:Qual è il problema? Perchè v'indispettite tanto? Se non vi piace questo Topic, cercatevene un altro, qui si parla di Juventus.PhilippeMexes5 ha scritto:]"Giù le mani dalla Juventus"
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- donegal
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Questo intervento è la ciliegina sulla torta.loly ha scritto:Negare l'evidenza è da sciocchi.... il marcio esiste eccome ma in tutte le squadre di calcio.
Secondo me l'unico modo per punire tutto questo schifo e magari provare a ripristinare uno sport pulito, sarebbe stato di dare ai giocatori uno stipendio come un qualsiasi lavoratore e da parte dei tifosi di tutte le squadre l'impegno di non andare allo stadio, non rinnovare l'abbonamento, non giocare le schedine, non abbonarsi a Sky solo per il calcio e non comprare schede del satellitare per guardarsi le partite.
Ma purtroppo è solo un'utopia.
Propongo una raccolta firme per l'abolizione dei terremoti. Perchè è uno schifo. Adesso Basta. Bisogna cambiare. Non si puó più continuare così. E' tutto un magna magna. Qui una volta era tutta campagna.