PARADOSSO: non ci sono attrici...
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Le persone con talento non fanno porno perchè non conviene, prendono più soldi a fare altro....
Sto parlando di tecnici,"registi" etc etc...la maggior parte delle volte sono personaggi a cui interessa portare a casa lo stipendio e non frega nulla di migliorarsi.
Sto parlando di tecnici,"registi" etc etc...la maggior parte delle volte sono personaggi a cui interessa portare a casa lo stipendio e non frega nulla di migliorarsi.
"BEATA LA MIA PRIMA DONNA CHE M'HA PRESO ANCORA VERGINE"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"
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- balkan wolf
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"Le persone con talento non fanno porno perchè non conviene, prendono più soldi a fare altro...."
verissimo maje
discorso che vale anche nel porno vero ( l'itaGlia non la considero neppure )
ok il porno usa pare paghi ma paga cmq. infinitamente meno di hollywood... quindi se sei veramente professionale vai a fare i blockbuster e non i gonzo presumo
paradossalmente la salvezza del porno ( usa ovv. ) è la "passione"... saró ingenuo ma credo esistano degli sciroccati che preferiscono guadagnare 10 facendo "anal teens interacial" piuttosto che guadagnare 100 facendo "decisione fatale"
verissimo maje
discorso che vale anche nel porno vero ( l'itaGlia non la considero neppure )
ok il porno usa pare paghi ma paga cmq. infinitamente meno di hollywood... quindi se sei veramente professionale vai a fare i blockbuster e non i gonzo presumo
paradossalmente la salvezza del porno ( usa ovv. ) è la "passione"... saró ingenuo ma credo esistano degli sciroccati che preferiscono guadagnare 10 facendo "anal teens interacial" piuttosto che guadagnare 100 facendo "decisione fatale"

“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Semplicemente in un angolo recondito della tua anima sei ancora convinto che girare un film porno sia una cosa divertentebalkan wolf ha scritto:saró ingenuo ma credo esistano degli sciroccati che preferiscono guadagnare 10 facendo "anal teens interacial" piuttosto che guadagnare 100 facendo "decisione fatale"
Dopo che ne hai girati due capirai che così non è
Fai il cinico ma sei un ingenuo sognatore...

- balkan wolf
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gran capo ma lo so che è un ambientino di merda ( come il 90% degli ambienti tralatro )...
peró dai con uno staff buono fighe simpatiche e un'atmosfera positiva non deve essere così terribile su...
ok ok torno a fare il cinico do sta il topic di san pessotto?
peró dai con uno staff buono fighe simpatiche e un'atmosfera positiva non deve essere così terribile su...
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Posto un articolo di Maxxx che a me è piaciuto molto (e mi fatto ridere sotto i baffi in più di un passaggio):
ALICE GUARDA I GATTI E I GATTI GUARDANO MAXXX
Non ci sono più le feste faraoniche di un tempo, quelle in cui uno dei baroni del porno invitava tutti gli altri per mostrare la sua potenza. Per cui complice l'estate e il nuovo trend monacale (si fa per dire) la festa per il compleanno di Alice Ricci che si è tenuta al Pin Ups di Caronno Pertusella è stata qualcosa di raccolto e intimo, quasi una cosa in famiglia con tanto di ottime pizze (forno a legna!). Questo per il Gambero Rosso Network.
Alice Ricci è carina e sicura di sè. Ha anche un certo numero di padrini:
1) La Top Line, una delle aziende storiche, l'unica che ha sempre programmato tutte le uscite mensili prima in VHS e ora in DVD, l'unica che si è anche diversificata. TLV non ha solo curato infatti produzione e distribuzione capillare ma ha anche investito in location nei vari paesi del peccato (hehehehehehe) ovvero dall'Ungheria a Santo Domingo. Infatti è pure capitato che Private usasse le facility di Top Line. Ora poi in azienda stanno entrando le nuove generazioni.
2) Bambola che l'ha scoperta. Non è un caso che da parecchio tempo tutte le ragazze nuove facciano riferimento alla nostra star di San Pietroburgo. Bambola piace perchè non è la solita attrice porno, piace perchè è simpatica, piace perchè si dà da fare continuamente per trovare nuovi sbocchi al suo talento prorompente e a quello delle altre. Qualcuno ha scritto che Bambola potrebbe fare l'attrice nel cinema normale. E' vero. Certamente Bambola puó fare tranquillamente la tv.
3) L'inossidabile Capozzi. Il pornologo ama la rossa scatenata perchè è genuina e ci racconta che Alice dalle sue parti spacca la legna. Ahimè avró modo di rendermi conto di quanto la Ricci sia forte nel corso della nottata. Per scherzo cercherà di strizzarmi le palle e il mio tentativo di schivarla mi costerà caro.
4) Claudio Arciola ovvero la voce che sentivate venire dal palco centrale della Fiera Deltadivenere ovvero quello delle trasmissioni notturne con Maurizia Paradiso ovvero l'uomo del popolo della notte, quello che anima 101 locali di lapdance o anche più. Claudio dice della Ricci: 'Alice non scherza in maialaggine...Non si sforza, le viene naturale esser porca...' Ora il nostro di gnocca ne vede tanta e quindi...
La nostra Alice nel paese delle pornomeraviglie commette un solo errore. Durante la trasmissione di Lucignolo parla di sè come l'erede di Moana. Apriti cielo. Moana nel mondo del porno conta più della Ciccone nel mondo della musica. Moana non si tocca e si scatena una specie di linciaggio. Sinceramente non mi sembra il caso. La ragazza è giovane. Perdonatela. Anche perchè quando vi trova vi potrebbe strizzare le palle SUL SERIO. A me le ha strizzate per scherzo e mi ha fatto male per ore. FATE VOBIS.
PS Per la prima volta ho avuto modo di vedere che talentuoso e sexy ballerino sia il nostro pornologo. Se fosse una bella figa sarebbe lui l'erede di Moana.
PPS Consigli. Controllate sempre di avere con voi il vostro cellulare. Nella fretta sono partito alla volta del Pin Ups dimenticando il telefonino a casa.
Non chiedete di Caronno Pertusella a qualcuno dei paesi limitrofi. Ancora una volta abbiamo verificato che nessuno neanche a pochi km di distanza sa dell'esistenza di Caronno Pertusella.
Tutti peró anche a parecchi km sanno dov'è il Pin Ups hehehehehehe.
Controllate sempre di avere le chiavi di casa. Alle 4 del mattino il mio driver mi lascia davanti a casa e io cerco le mie chiavi nella borsa della Canon. Solo ormai quando se ne è andato mi ricordo che ho posato le chiavi nella tasca interna della portiera dell'auto del mio amico.
Sono le 4 del mattino. Sono senza telefono (vedi consiglio numero 1) ho TANTO male alle palle (vedi Alice Ricci) e sono senza chiavi di casa (vedi consiglio numero 3).
Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole mentre il mondo sta girando senza fretta
Cantava De Gregori
Alle 4 del mattino chez moi ci sono solo gatti che vanno in giro. I gatti non guardano nel sole perchè non c'è ma non guardano neanche alla luna. Guardano me barcollare per le strade. Vado a piedi a riprendermi le chiavi a qualche km di distanza. Mi guardano e fanno: 'Cazzarola 'sta Alice!!!'
Maxxx
Ho postato l'articolo senza chiederne autorizzazione all'autore, spero non ci siano problemi... in ogni caso il link è questo: http://www.deltadivenere.com/ultimate/d ... sp?ID=1324
(premessa: sono davvero senza la minima vena polemica... di questi tempi sempre meglio precisare...
)
Zeta, mi puoi postare un tuo articolo? Purtroppo non ho mai sfogliato un numero di Videoimpulse (a Firenze nun se trovava) e quindi non ho mai letto niente di tuo.
(Non è assolutamente per fare paragoni con Maxxx, la mia richiesta poteva essere fatta in qualsiasi altro topic)
Se me lo posti, grazie.
ALICE GUARDA I GATTI E I GATTI GUARDANO MAXXX
Non ci sono più le feste faraoniche di un tempo, quelle in cui uno dei baroni del porno invitava tutti gli altri per mostrare la sua potenza. Per cui complice l'estate e il nuovo trend monacale (si fa per dire) la festa per il compleanno di Alice Ricci che si è tenuta al Pin Ups di Caronno Pertusella è stata qualcosa di raccolto e intimo, quasi una cosa in famiglia con tanto di ottime pizze (forno a legna!). Questo per il Gambero Rosso Network.
Alice Ricci è carina e sicura di sè. Ha anche un certo numero di padrini:
1) La Top Line, una delle aziende storiche, l'unica che ha sempre programmato tutte le uscite mensili prima in VHS e ora in DVD, l'unica che si è anche diversificata. TLV non ha solo curato infatti produzione e distribuzione capillare ma ha anche investito in location nei vari paesi del peccato (hehehehehehe) ovvero dall'Ungheria a Santo Domingo. Infatti è pure capitato che Private usasse le facility di Top Line. Ora poi in azienda stanno entrando le nuove generazioni.
2) Bambola che l'ha scoperta. Non è un caso che da parecchio tempo tutte le ragazze nuove facciano riferimento alla nostra star di San Pietroburgo. Bambola piace perchè non è la solita attrice porno, piace perchè è simpatica, piace perchè si dà da fare continuamente per trovare nuovi sbocchi al suo talento prorompente e a quello delle altre. Qualcuno ha scritto che Bambola potrebbe fare l'attrice nel cinema normale. E' vero. Certamente Bambola puó fare tranquillamente la tv.
3) L'inossidabile Capozzi. Il pornologo ama la rossa scatenata perchè è genuina e ci racconta che Alice dalle sue parti spacca la legna. Ahimè avró modo di rendermi conto di quanto la Ricci sia forte nel corso della nottata. Per scherzo cercherà di strizzarmi le palle e il mio tentativo di schivarla mi costerà caro.
4) Claudio Arciola ovvero la voce che sentivate venire dal palco centrale della Fiera Deltadivenere ovvero quello delle trasmissioni notturne con Maurizia Paradiso ovvero l'uomo del popolo della notte, quello che anima 101 locali di lapdance o anche più. Claudio dice della Ricci: 'Alice non scherza in maialaggine...Non si sforza, le viene naturale esser porca...' Ora il nostro di gnocca ne vede tanta e quindi...
La nostra Alice nel paese delle pornomeraviglie commette un solo errore. Durante la trasmissione di Lucignolo parla di sè come l'erede di Moana. Apriti cielo. Moana nel mondo del porno conta più della Ciccone nel mondo della musica. Moana non si tocca e si scatena una specie di linciaggio. Sinceramente non mi sembra il caso. La ragazza è giovane. Perdonatela. Anche perchè quando vi trova vi potrebbe strizzare le palle SUL SERIO. A me le ha strizzate per scherzo e mi ha fatto male per ore. FATE VOBIS.
PS Per la prima volta ho avuto modo di vedere che talentuoso e sexy ballerino sia il nostro pornologo. Se fosse una bella figa sarebbe lui l'erede di Moana.
PPS Consigli. Controllate sempre di avere con voi il vostro cellulare. Nella fretta sono partito alla volta del Pin Ups dimenticando il telefonino a casa.
Non chiedete di Caronno Pertusella a qualcuno dei paesi limitrofi. Ancora una volta abbiamo verificato che nessuno neanche a pochi km di distanza sa dell'esistenza di Caronno Pertusella.
Tutti peró anche a parecchi km sanno dov'è il Pin Ups hehehehehehe.
Controllate sempre di avere le chiavi di casa. Alle 4 del mattino il mio driver mi lascia davanti a casa e io cerco le mie chiavi nella borsa della Canon. Solo ormai quando se ne è andato mi ricordo che ho posato le chiavi nella tasca interna della portiera dell'auto del mio amico.
Sono le 4 del mattino. Sono senza telefono (vedi consiglio numero 1) ho TANTO male alle palle (vedi Alice Ricci) e sono senza chiavi di casa (vedi consiglio numero 3).
Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole mentre il mondo sta girando senza fretta
Cantava De Gregori
Alle 4 del mattino chez moi ci sono solo gatti che vanno in giro. I gatti non guardano nel sole perchè non c'è ma non guardano neanche alla luna. Guardano me barcollare per le strade. Vado a piedi a riprendermi le chiavi a qualche km di distanza. Mi guardano e fanno: 'Cazzarola 'sta Alice!!!'
Maxxx
Ho postato l'articolo senza chiederne autorizzazione all'autore, spero non ci siano problemi... in ogni caso il link è questo: http://www.deltadivenere.com/ultimate/d ... sp?ID=1324
(premessa: sono davvero senza la minima vena polemica... di questi tempi sempre meglio precisare...

Zeta, mi puoi postare un tuo articolo? Purtroppo non ho mai sfogliato un numero di Videoimpulse (a Firenze nun se trovava) e quindi non ho mai letto niente di tuo.
(Non è assolutamente per fare paragoni con Maxxx, la mia richiesta poteva essere fatta in qualsiasi altro topic)
Se me lo posti, grazie.

uhm no daibalkan wolf ha scritto:gran capo ma lo so che è un ambientino di merda ( come il 90% degli ambienti tralatro )...
peró dai con uno staff buono fighe simpatiche e un'atmosfera positiva non deve essere così terribile su...
ok ok torno a fare il cinico do sta il topic di san pessotto?
meglio un gruppo di strafatte tossiche senza denti su cui cagare e vomitare x una bustina di ero...



(ok...ho esagerato..)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Io non so se Fabrizio voglia farlo, ma dubito, in ogni caso potrei citare una decina di "pezzi" scritti da lui che mi sono piaciuti più di altri...
Ne ricordo uno in particolare, ancora adesso attualissimo, si intitolava "I forzati del porno" nella rubrica "la polemica" (tanto per cambiare
) V.I. #60 di luglio/agosto 1997.
Ne ricordo uno in particolare, ancora adesso attualissimo, si intitolava "I forzati del porno" nella rubrica "la polemica" (tanto per cambiare

"BEATA LA MIA PRIMA DONNA CHE M'HA PRESO ANCORA VERGINE"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"
avevo letto di lettere per le richieste di diventare pornodivo che arrivavano a VI......
ma son passati troppi anni, e la capa è quella che è......
ma son passati troppi anni, e la capa è quella che è......
You can find me in the club, bottle full of bub'
Look mami I got the X if you into takin drugs
I'm into havin sex, I ain't into makin love
So come gimme a hug, if you're into gettin rubbed.......(50)
Look mami I got the X if you into takin drugs
I'm into havin sex, I ain't into makin love
So come gimme a hug, if you're into gettin rubbed.......(50)
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[quote:1ebf4892d8="Templare"]avevo letto di lettere per le richieste di diventare pornodivo che arrivavano a VI......
ma son passati troppi anni, e la capa è quella che è......[/quote:1ebf4892d8]
Video Impulse #104
Tra il dire e il fare...
Cronaca di un concorso diventato un incubo.
Da quando faccio questo lavoro, quasi quotidianamente apro lettere o leggo mail nelle quali qualche baldo giovanotto chiede informazioni su come diventare un pornoattore. Nonostante abbia più volte spiegato su queste pagine quanto il mestiere dell'attore hard sia difficilissimo e molto meno piacevole di quanto sembri, l'Italia intera, fronte maschile, non ne vuole sapere di convincersi e continua a tempestare la redazione di richieste, spesso anche improbabili. Da quello che riesce a penetrarsi analmente con il suo stesso pene (giuro, ho la foto in ufficio!) a quello che vuole lavorare sì, ma solo la domenica e nella zona del Lago di Garda e lo si può chiamare solo dalle 21 alle 23! C'è un universo di aspiranti attori ai quali, una volta per tutte, ho pensato di dare una possibilità . Perché non inventarsi un concorso, aperto a tutti i lettori del giornale, e dare a due selezionati la concreta possibilità di provare ad entrare nel porno dalla porta principale?
Contatto Luca Damiano, sempre in prima fila quando c'è da inventarsi qualcosa di divertente, e gli propongo la cosa. Insieme chiamiamo Lollipop che accetta con entusiasmo. Nasce così "Professione pornoattore". Non l'avessi mai fatto...
Lanciamo il concorso sul giornale e subito iniziano ad arrivare moltissime lettere. Di fronte alla montagna di candidature arrivate, io e Luca ci sentiamo in imbarazzo nel dover scegliere solamente due persone. Lollipop non pecca certo in generosità ed allora prendiamo una clamorosa decisione. Eleviamo il numero dei vincitori a 15! Faremo felici più persone e vorrà dire che la nostra Lollipop si farà aiutare da un paio di amiche nell'impresa. Troviamo la location, grazie alla squisita disponibilità offerta dai titolari dell'Harem Club di Roma (di cui vi parleremo in modo più approfondito in altra occasione), contattiamo un paio di ragazze ceche per fare le fluffers e selezioniamo i ragazzi. Nel frattempo, vista la risposta di pubblico, ho già deciso nella mia mente di replicare a breve l'esperienza con una nuova pornostar. Non immagino ancora cosa mi attende...
Mi armo di pazienza e decido di contattare personalmente i vincitori; tutto sommato l'idea è mia e quindi è giusto che sia io a comunicare la bella notizia di essere stati scelti tra centinaia di aspiranti. Si è mai visto un concorso dove il vincitore rinuncia al primo premio? C'è sempre una prima volta...Il campionario di imbecillità umana decide di manifestarsi ai miei occhi tutto d'un colpo. Tre mi annunciano che, nel frattempo, hanno iniziato a lavorare per una produzione di cui, per pietà , taccio il nome e che quindi non sono più interessati alla cosa. Peccato che la produzione in questione sia una microrealtà che non paga o riserva due spicci ai tanti ragazzi che vanno a bussare alla loro porta (quando gli attori non vengono addirittura fatti pagare...) mentre da questa parte c'è l'unico regista italiano ad aver vinto l'award di Las Vegas organizzato da Adult Video News. Altri mi chiedono quanto verranno pagati (pure i soldi vogliono!), altri ancora che noi si vada a girare nella loro città (certo, facciamo il Giro d'Italia!). Uno declina l'invito perché reputa Roma, sede scelta per venire incontro un po' a tutti, troppo lontana. Lui abita a Tivoli, esattamente a venti chilometri dalla capitale! A questi aggiungete quelli che non hanno mandato la foto, nonostante fosse esplicitamente richiesta, (uno in merito scrive "al momento non ne ho ma fidatevi, sono bellissimo!") chi non ha lo straccio di un recapito telefonico, chi manda la partecipazione al concorso per attore ma dice di voler fare il regista (idee chiarissime...), chi non mette nessuna indicazione utile per risalire a lui (telefono, indirizzo, nome e cognome!), chi vuole diventare pornodivo a sessant'anni, chi non risponde una sola volta al cellulare nell'arco di un mese e chi ha inserito perennemente la segreteria telefonica e non richiama nonostante mille messaggi. E ancora... chi proprio il giorno del concorso ha deciso di imbiancare casa (rimandare?), chi deve aiutare un amico in un trasloco, chi riesce a sbagliare sulla lettera di candidatura il proprio numero di telefono, chi risponde stupito ("ah, ma esiste davvero il concorso allora? Io pensavo fosse una presa in giro, ho partecipato per scherzo!") e chi una volta saputo che siamo di Video Impulse declina l'invito "perché non so se di voi mi posso fidare..." (e allora perché hai partecipato al concorso?) Ho davanti a me una montagna di lettere, candidature, foto, parole, disegni, scurrilità assortite e penso. Ma siete tutti così? Sarebbe grave e verrebbe a cadere il significato di una rivista come la nostra. Consentitemi di ringraziare infine i due che non si sono presentati nonostante avessero dato assicurazioni in merito 24 ore prima e avessero un cellulare da contattare per qualsiasi tipo di problema e uno dei dieci concorrenti finali che, dopo aver girato la scena e ribadito di voler fare l'attore hard, si era rifiutato, in un primo tempo, addirittura di firmare la liberatoria per l'utilizzo della scena. Letto tutto questo devo ancora spiegarvi perché non ripeterò mai più questa iniziativa?
ma son passati troppi anni, e la capa è quella che è......[/quote:1ebf4892d8]
Video Impulse #104
Tra il dire e il fare...
Cronaca di un concorso diventato un incubo.
Da quando faccio questo lavoro, quasi quotidianamente apro lettere o leggo mail nelle quali qualche baldo giovanotto chiede informazioni su come diventare un pornoattore. Nonostante abbia più volte spiegato su queste pagine quanto il mestiere dell'attore hard sia difficilissimo e molto meno piacevole di quanto sembri, l'Italia intera, fronte maschile, non ne vuole sapere di convincersi e continua a tempestare la redazione di richieste, spesso anche improbabili. Da quello che riesce a penetrarsi analmente con il suo stesso pene (giuro, ho la foto in ufficio!) a quello che vuole lavorare sì, ma solo la domenica e nella zona del Lago di Garda e lo si può chiamare solo dalle 21 alle 23! C'è un universo di aspiranti attori ai quali, una volta per tutte, ho pensato di dare una possibilità . Perché non inventarsi un concorso, aperto a tutti i lettori del giornale, e dare a due selezionati la concreta possibilità di provare ad entrare nel porno dalla porta principale?
Contatto Luca Damiano, sempre in prima fila quando c'è da inventarsi qualcosa di divertente, e gli propongo la cosa. Insieme chiamiamo Lollipop che accetta con entusiasmo. Nasce così "Professione pornoattore". Non l'avessi mai fatto...
Lanciamo il concorso sul giornale e subito iniziano ad arrivare moltissime lettere. Di fronte alla montagna di candidature arrivate, io e Luca ci sentiamo in imbarazzo nel dover scegliere solamente due persone. Lollipop non pecca certo in generosità ed allora prendiamo una clamorosa decisione. Eleviamo il numero dei vincitori a 15! Faremo felici più persone e vorrà dire che la nostra Lollipop si farà aiutare da un paio di amiche nell'impresa. Troviamo la location, grazie alla squisita disponibilità offerta dai titolari dell'Harem Club di Roma (di cui vi parleremo in modo più approfondito in altra occasione), contattiamo un paio di ragazze ceche per fare le fluffers e selezioniamo i ragazzi. Nel frattempo, vista la risposta di pubblico, ho già deciso nella mia mente di replicare a breve l'esperienza con una nuova pornostar. Non immagino ancora cosa mi attende...
Mi armo di pazienza e decido di contattare personalmente i vincitori; tutto sommato l'idea è mia e quindi è giusto che sia io a comunicare la bella notizia di essere stati scelti tra centinaia di aspiranti. Si è mai visto un concorso dove il vincitore rinuncia al primo premio? C'è sempre una prima volta...Il campionario di imbecillità umana decide di manifestarsi ai miei occhi tutto d'un colpo. Tre mi annunciano che, nel frattempo, hanno iniziato a lavorare per una produzione di cui, per pietà , taccio il nome e che quindi non sono più interessati alla cosa. Peccato che la produzione in questione sia una microrealtà che non paga o riserva due spicci ai tanti ragazzi che vanno a bussare alla loro porta (quando gli attori non vengono addirittura fatti pagare...) mentre da questa parte c'è l'unico regista italiano ad aver vinto l'award di Las Vegas organizzato da Adult Video News. Altri mi chiedono quanto verranno pagati (pure i soldi vogliono!), altri ancora che noi si vada a girare nella loro città (certo, facciamo il Giro d'Italia!). Uno declina l'invito perché reputa Roma, sede scelta per venire incontro un po' a tutti, troppo lontana. Lui abita a Tivoli, esattamente a venti chilometri dalla capitale! A questi aggiungete quelli che non hanno mandato la foto, nonostante fosse esplicitamente richiesta, (uno in merito scrive "al momento non ne ho ma fidatevi, sono bellissimo!") chi non ha lo straccio di un recapito telefonico, chi manda la partecipazione al concorso per attore ma dice di voler fare il regista (idee chiarissime...), chi non mette nessuna indicazione utile per risalire a lui (telefono, indirizzo, nome e cognome!), chi vuole diventare pornodivo a sessant'anni, chi non risponde una sola volta al cellulare nell'arco di un mese e chi ha inserito perennemente la segreteria telefonica e non richiama nonostante mille messaggi. E ancora... chi proprio il giorno del concorso ha deciso di imbiancare casa (rimandare?), chi deve aiutare un amico in un trasloco, chi riesce a sbagliare sulla lettera di candidatura il proprio numero di telefono, chi risponde stupito ("ah, ma esiste davvero il concorso allora? Io pensavo fosse una presa in giro, ho partecipato per scherzo!") e chi una volta saputo che siamo di Video Impulse declina l'invito "perché non so se di voi mi posso fidare..." (e allora perché hai partecipato al concorso?) Ho davanti a me una montagna di lettere, candidature, foto, parole, disegni, scurrilità assortite e penso. Ma siete tutti così? Sarebbe grave e verrebbe a cadere il significato di una rivista come la nostra. Consentitemi di ringraziare infine i due che non si sono presentati nonostante avessero dato assicurazioni in merito 24 ore prima e avessero un cellulare da contattare per qualsiasi tipo di problema e uno dei dieci concorrenti finali che, dopo aver girato la scena e ribadito di voler fare l'attore hard, si era rifiutato, in un primo tempo, addirittura di firmare la liberatoria per l'utilizzo della scena. Letto tutto questo devo ancora spiegarvi perché non ripeterò mai più questa iniziativa?
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Video impulse #122
USA: istruzioni per l'USO
Riflessioni confuse su pornografia e società americana
So perfettamente che buona parte dell'utenza hard, da un articolo su una delle principali fiere X del mondo (Berlino probabilmente è ancora avanti) si aspetterebbe una dettagliata cronaca sulle curve dell'ultima starlet o il disegno che i peli pubici di Jenna Jameson vanno a formare sopra la sua pussy miliardaria. Per una volta ho invece deciso di tediarvi con considerazioni sull'America all'interno delle quali metterò qualche agognata indicazione su fiera e attrici. Per quanto si cerchi, da anni, di raggiungere la società stelle e strisce in una gara che porta al peggio, ancora adesso rimane evidente quanta china in discesa dobbiamo percorrere per metterci al loro livello. Il razzismo, dalle nostre parti, negli ultimi 10/15 anni ha fatto passi da gigante ma le discriminazioni sistematiche tra razze che si notano negli Usa rimangono tutt'ora insuperate. Tutti i lavori più umili sono "regalati" a neri e latino americani e ricordo ancora la superstar Dominique Simone (poi tristemente caduta nella spirale del crack) lamentarsi perché lei, quando si prostituiva, era costretta a chiedere cifre inferiori del 30-40-50% rispetto a colleghe di razza bianca molto meno celebri di lei. Ai pornografi yankee le ragazze nere evidentemente non fanno sangue. Non a caso le superstar black si contano sulla punta delle dita e nella classifica di ogni tempo, redatta l'anno scorso da Avn, l'unica vera colored è Heather Hunter. L'America sarà anche la terra delle 1.000 opportunità ma evidentemente qualcuno, quando le opportunità vengono distribuite, fa più volte il giro lasciando altri a zero... Accantonando la questione razziale ci sono altri campi dove i nostri amici sono decisamente insuperati. Fare l'attrice hard da queste parti è doppiamente difficile perché le ragazze hanno un agguerrito nemico giurato che mette ko la stragrande maggioranza delle loro connazionali: l'alimentazione. Provate voi a non diventare obesi con hamburger agli ormoni e infinite combinazioni di cibi che hanno tre comuni denominatori: sono palesemente sintetici, ipercalorici e fanno malissimo. Girando per i loro supermercati ho visto cibi di colori che credevo inesistenti, consistenze identiche alla plastica, frutta con bucce talmente perfette da sembrare fluorescenti. Ricordo con quale tranquillità Ginger Lynn divorava, durante una intervista che le ho fatto qualche anno fa, due hot dog riempiendoli di ogni tipo di salsa chimica esistente sul pianeta. In un tripudio di obesi (chi è stato almeno una volta negli States sa di cosa parlo) avere un culo alla brasiliana rappresenta un piccolo miracolo che va coerentemente monetizzato. Ma concentriamoci, nel mio delirio, sulla città che ha ospitato la fiera. Che dire di Las Vegas? Forse che nessun luogo al mondo è più indicato per fare una fiera del sesso? Qui tutto è finto e ruota solo ed unicamente intorno ai soldi, esattamente come nel porno. Percorrendo la strada principale dall'inizio alla fine, per metafore si può raccontare l'intera industria dell'hard. Quella ricca, e bella, è rappresentata dalla zona dei grandi alberghi dove il lusso è talmente sfrenato da lasciarti senza parole. Tutto è perfetto, luminoso, vincente. Il Venetian Hotel è Aria Giovanni (sempre con un'aria leggermente immusonita che conferma chi la descrive non certo come un mostro di simpatia. Aria non era nemmeno al massimo della forma. Mantenersi all'altezza della sua fama non è facile, gli anni passano anche per lei...), il Paris è Jenna Jameson (arriva lei e la fiera si blocca, file chilometriche per avere una foto. Gli uomini la desiderano, le donne la invidiano. Una miniera d'oro, un fenomeno costruito con grande sapienza), il Bellagio è Briana Banks (due anni fa sembravo averla notata solo io, firmava autografi allo stand della Vca nell'indifferenza generale. Quest'anno il suo film con la Jameson è stato il più venduto dell'anno), il Mirage è Belladonna (ho scoperto che non è fotogenica, dal vivo è meglio pur non essendo una Dea greca. Fortuna che con i numeri che fa a letto anche se non è perfetta possiamo benissimo chiudere un occhio), il Ceasar Palace è Julia Ann (sempre sorridente, sempre magnetica. Michael Raven è uomo di gusto). Poi ci sono i nobili decaduti, gli hotel che sono stati grandi ma che ormai sono decisamente vecchiotti per essere ancora al top: il Flamingo è Amber Lynn (quando era giovane e bella era, per palesi motivi d'interesse, la donna di un miliardario; mollata da questi decise che, per mantenere quel tenore di vita, andava bene anche il porno. In fondo per lei, solo due tipi diversi di prostituzione. Oggi fatica ad avere qualcuno che si accorga che esiste e mette ben in mostra il cartellino con il suo nome. Dove non arriva più l'estetica si spolvera l'argenteria del ricordo), l'Harrah's è Nina Hartley (non riesco più ad associare le intelligenti parole rilasciate al sociologo Stoller da questa ex infermiera a quella bionda incartapecorita che continua a buttar fuori il sedere nella speranza di celare in qualche modo i buchi della cellulite.) Poi ci sono gli hotel che, pur avendo una lunga storia alle spalle, famosi non sono mai stati e non lo saranno mai. Il Tropicana è Renee LaRue (nulla più di una onesta mestierante, il successo abita altrove), l'Imperial Palace è Allysin Chaynes (non manca mai, ogni tanto raccoglie qualche buona particina ma puntualmente non riesce ad emergere dall'anonimato), lo Stardust è Lola (un anno distribuiva i cataloghi all'entrata, bel lavoro per una che sogna di diventare una pornostar e che alcuni hanno anche indicato come una rappresentante di primo piano del porno latino. Figuriamoci i compiti delle ballerine di seconda fila...). Ci sono gli hotel con una storia giovane ma che promettono di fare fortuna. Jenna Haze è l'Mgm (la sua maialaggine le ha spianato la strada), Aurora Snow è il Treasure Island (un mix devastante di candore e calore), Gauge il Luxor (è alta quanto un Puffo ma le creature di Peyo le sue acrobazie non le facevano). Il clou è finito signori, ora il nostro viaggio prosegue verso downtown e lo scenario peggiora. E' il momento dei motel da pochi soldi, quelli dove dorme chi il sogno americano lo vede solo da lontano o chi lo ha toccato bruciandosi le mani e ora è intento a leccarsi le ferite. Qui dormono virtualmente migliaia di attrici, un elenco di nomi lungo quanto quello del telefono (e il libro che le elenca minuziosamente esiste veramente, si chiama "The X Rated Videotape Star Index". Patrick Riley il pazzo che lo ha realizzato). Quante ragazze sono arrivate nell'industry con grandi sogni, a volte anche con la testa piena di promesse interessate (di altri) hanno girato i loro primi film magari un po' intimorite, hanno scoperto che non è tutto oro quel che luccica e sono scomparse nel vuoto cosmico della mediocrità ?
Spingiamoci ancora avanti: è arrivata la zona del banco pegni dove, chi ha perso tutto al tavolo, cerca il riscatto vendendosi qualcosa (macchina, orologio, gioielli). Ovviamente l'impresa è disperata almeno quanto disperati sono quelli che arrivano a farsi taglieggiare da questi "commercianti". Nel mio ipotetico monte di pietà hard faccio entrare chi non è più in grado di rimediare scritture e ripiega verso i piani più bassi del sex business: le marchette da quattro soldi o gli spettacoli nei club più scalcinati dove il corpo familiarizza con le mani non certo delicate di camionisti oversize. L'ultima tappa del nostro viaggio è quanto mai macabra e definitiva: parliamo dei negozi di pistole, posti (realmente) alla fine di questo incredibile percorso lungo la strada simbolo di Las Vegas. Qui si è ai titoli di coda di un film girato tra palline, dadi, ruote, tavoli verdi dove si è sfidato il buon senso e le più elementari leggi della matematica. Nel negozio di pistole dell'hard sono entrate Alex Jordan (impiccatasi nel ‘95 a 27 anni), Arcadia Lake (overdose, 1990), Cal Jammer (colpo d'arma da fuoco nel ‘95 a 34 anni), Linda Wong (overdose, 1987), Megan Leigh (colpo d'arma da fuoco nel ‘90 a 26 anni), Nancee Kellee ((impiccagione nel ‘91 a 33 anni), Naughtia Childs (avvelenamento, 2002), Savannah (colpo d'arma da fuoco nel ‘94 a 23 anni), Shauna Grant (colpo d'arma da fuoco nel ‘84 a 20 anni), Wendy O.Williams (colpo d'arma da fuoco nel ‘98) e Trinity Loren (overdose, 1998). I perdenti però a questa società non piacciono, sono antiestetici. Perché ostinatamente concentrarsi sul brutto? In fondo, poche centinaia di metri più in là splende più che mai il sogno americano. E' tutto un trionfo di musiche, luci, colori, attrazioni! In fiera, centinaia di giovani corpi mostrano le loro chirurgiche curve, ammiccano maliziose alle camere (foto o tele che siano) loro che in camera (ma anche in piscina, sui prati ecc.) costruiscono giornalmente il loro reddito. Per strada, qualche immigrato vi regala depliant dove donne bellissime vi promettono ore di raffinato erotismo in cambio di qualche sgualcita banconota da 100 dollari. Vicino al negozio di pistole un barbone (nella sola Los Angeles ce ne sono più di 50.000) trascina un carrello della spesa dove è riposto tutto il suo mondo. Mi chiede qualcosa per mangiare. Forse non sa che nei buffet dei grandi hotel sopra elencati vengono buttate giornalmente tonnellate di cibo. Buttare è bellissimo. Il conto tanto passano a pagarlo i due terzi poveri del mondo. Venghino signori venghino...
USA: istruzioni per l'USO
Riflessioni confuse su pornografia e società americana
So perfettamente che buona parte dell'utenza hard, da un articolo su una delle principali fiere X del mondo (Berlino probabilmente è ancora avanti) si aspetterebbe una dettagliata cronaca sulle curve dell'ultima starlet o il disegno che i peli pubici di Jenna Jameson vanno a formare sopra la sua pussy miliardaria. Per una volta ho invece deciso di tediarvi con considerazioni sull'America all'interno delle quali metterò qualche agognata indicazione su fiera e attrici. Per quanto si cerchi, da anni, di raggiungere la società stelle e strisce in una gara che porta al peggio, ancora adesso rimane evidente quanta china in discesa dobbiamo percorrere per metterci al loro livello. Il razzismo, dalle nostre parti, negli ultimi 10/15 anni ha fatto passi da gigante ma le discriminazioni sistematiche tra razze che si notano negli Usa rimangono tutt'ora insuperate. Tutti i lavori più umili sono "regalati" a neri e latino americani e ricordo ancora la superstar Dominique Simone (poi tristemente caduta nella spirale del crack) lamentarsi perché lei, quando si prostituiva, era costretta a chiedere cifre inferiori del 30-40-50% rispetto a colleghe di razza bianca molto meno celebri di lei. Ai pornografi yankee le ragazze nere evidentemente non fanno sangue. Non a caso le superstar black si contano sulla punta delle dita e nella classifica di ogni tempo, redatta l'anno scorso da Avn, l'unica vera colored è Heather Hunter. L'America sarà anche la terra delle 1.000 opportunità ma evidentemente qualcuno, quando le opportunità vengono distribuite, fa più volte il giro lasciando altri a zero... Accantonando la questione razziale ci sono altri campi dove i nostri amici sono decisamente insuperati. Fare l'attrice hard da queste parti è doppiamente difficile perché le ragazze hanno un agguerrito nemico giurato che mette ko la stragrande maggioranza delle loro connazionali: l'alimentazione. Provate voi a non diventare obesi con hamburger agli ormoni e infinite combinazioni di cibi che hanno tre comuni denominatori: sono palesemente sintetici, ipercalorici e fanno malissimo. Girando per i loro supermercati ho visto cibi di colori che credevo inesistenti, consistenze identiche alla plastica, frutta con bucce talmente perfette da sembrare fluorescenti. Ricordo con quale tranquillità Ginger Lynn divorava, durante una intervista che le ho fatto qualche anno fa, due hot dog riempiendoli di ogni tipo di salsa chimica esistente sul pianeta. In un tripudio di obesi (chi è stato almeno una volta negli States sa di cosa parlo) avere un culo alla brasiliana rappresenta un piccolo miracolo che va coerentemente monetizzato. Ma concentriamoci, nel mio delirio, sulla città che ha ospitato la fiera. Che dire di Las Vegas? Forse che nessun luogo al mondo è più indicato per fare una fiera del sesso? Qui tutto è finto e ruota solo ed unicamente intorno ai soldi, esattamente come nel porno. Percorrendo la strada principale dall'inizio alla fine, per metafore si può raccontare l'intera industria dell'hard. Quella ricca, e bella, è rappresentata dalla zona dei grandi alberghi dove il lusso è talmente sfrenato da lasciarti senza parole. Tutto è perfetto, luminoso, vincente. Il Venetian Hotel è Aria Giovanni (sempre con un'aria leggermente immusonita che conferma chi la descrive non certo come un mostro di simpatia. Aria non era nemmeno al massimo della forma. Mantenersi all'altezza della sua fama non è facile, gli anni passano anche per lei...), il Paris è Jenna Jameson (arriva lei e la fiera si blocca, file chilometriche per avere una foto. Gli uomini la desiderano, le donne la invidiano. Una miniera d'oro, un fenomeno costruito con grande sapienza), il Bellagio è Briana Banks (due anni fa sembravo averla notata solo io, firmava autografi allo stand della Vca nell'indifferenza generale. Quest'anno il suo film con la Jameson è stato il più venduto dell'anno), il Mirage è Belladonna (ho scoperto che non è fotogenica, dal vivo è meglio pur non essendo una Dea greca. Fortuna che con i numeri che fa a letto anche se non è perfetta possiamo benissimo chiudere un occhio), il Ceasar Palace è Julia Ann (sempre sorridente, sempre magnetica. Michael Raven è uomo di gusto). Poi ci sono i nobili decaduti, gli hotel che sono stati grandi ma che ormai sono decisamente vecchiotti per essere ancora al top: il Flamingo è Amber Lynn (quando era giovane e bella era, per palesi motivi d'interesse, la donna di un miliardario; mollata da questi decise che, per mantenere quel tenore di vita, andava bene anche il porno. In fondo per lei, solo due tipi diversi di prostituzione. Oggi fatica ad avere qualcuno che si accorga che esiste e mette ben in mostra il cartellino con il suo nome. Dove non arriva più l'estetica si spolvera l'argenteria del ricordo), l'Harrah's è Nina Hartley (non riesco più ad associare le intelligenti parole rilasciate al sociologo Stoller da questa ex infermiera a quella bionda incartapecorita che continua a buttar fuori il sedere nella speranza di celare in qualche modo i buchi della cellulite.) Poi ci sono gli hotel che, pur avendo una lunga storia alle spalle, famosi non sono mai stati e non lo saranno mai. Il Tropicana è Renee LaRue (nulla più di una onesta mestierante, il successo abita altrove), l'Imperial Palace è Allysin Chaynes (non manca mai, ogni tanto raccoglie qualche buona particina ma puntualmente non riesce ad emergere dall'anonimato), lo Stardust è Lola (un anno distribuiva i cataloghi all'entrata, bel lavoro per una che sogna di diventare una pornostar e che alcuni hanno anche indicato come una rappresentante di primo piano del porno latino. Figuriamoci i compiti delle ballerine di seconda fila...). Ci sono gli hotel con una storia giovane ma che promettono di fare fortuna. Jenna Haze è l'Mgm (la sua maialaggine le ha spianato la strada), Aurora Snow è il Treasure Island (un mix devastante di candore e calore), Gauge il Luxor (è alta quanto un Puffo ma le creature di Peyo le sue acrobazie non le facevano). Il clou è finito signori, ora il nostro viaggio prosegue verso downtown e lo scenario peggiora. E' il momento dei motel da pochi soldi, quelli dove dorme chi il sogno americano lo vede solo da lontano o chi lo ha toccato bruciandosi le mani e ora è intento a leccarsi le ferite. Qui dormono virtualmente migliaia di attrici, un elenco di nomi lungo quanto quello del telefono (e il libro che le elenca minuziosamente esiste veramente, si chiama "The X Rated Videotape Star Index". Patrick Riley il pazzo che lo ha realizzato). Quante ragazze sono arrivate nell'industry con grandi sogni, a volte anche con la testa piena di promesse interessate (di altri) hanno girato i loro primi film magari un po' intimorite, hanno scoperto che non è tutto oro quel che luccica e sono scomparse nel vuoto cosmico della mediocrità ?
Spingiamoci ancora avanti: è arrivata la zona del banco pegni dove, chi ha perso tutto al tavolo, cerca il riscatto vendendosi qualcosa (macchina, orologio, gioielli). Ovviamente l'impresa è disperata almeno quanto disperati sono quelli che arrivano a farsi taglieggiare da questi "commercianti". Nel mio ipotetico monte di pietà hard faccio entrare chi non è più in grado di rimediare scritture e ripiega verso i piani più bassi del sex business: le marchette da quattro soldi o gli spettacoli nei club più scalcinati dove il corpo familiarizza con le mani non certo delicate di camionisti oversize. L'ultima tappa del nostro viaggio è quanto mai macabra e definitiva: parliamo dei negozi di pistole, posti (realmente) alla fine di questo incredibile percorso lungo la strada simbolo di Las Vegas. Qui si è ai titoli di coda di un film girato tra palline, dadi, ruote, tavoli verdi dove si è sfidato il buon senso e le più elementari leggi della matematica. Nel negozio di pistole dell'hard sono entrate Alex Jordan (impiccatasi nel ‘95 a 27 anni), Arcadia Lake (overdose, 1990), Cal Jammer (colpo d'arma da fuoco nel ‘95 a 34 anni), Linda Wong (overdose, 1987), Megan Leigh (colpo d'arma da fuoco nel ‘90 a 26 anni), Nancee Kellee ((impiccagione nel ‘91 a 33 anni), Naughtia Childs (avvelenamento, 2002), Savannah (colpo d'arma da fuoco nel ‘94 a 23 anni), Shauna Grant (colpo d'arma da fuoco nel ‘84 a 20 anni), Wendy O.Williams (colpo d'arma da fuoco nel ‘98) e Trinity Loren (overdose, 1998). I perdenti però a questa società non piacciono, sono antiestetici. Perché ostinatamente concentrarsi sul brutto? In fondo, poche centinaia di metri più in là splende più che mai il sogno americano. E' tutto un trionfo di musiche, luci, colori, attrazioni! In fiera, centinaia di giovani corpi mostrano le loro chirurgiche curve, ammiccano maliziose alle camere (foto o tele che siano) loro che in camera (ma anche in piscina, sui prati ecc.) costruiscono giornalmente il loro reddito. Per strada, qualche immigrato vi regala depliant dove donne bellissime vi promettono ore di raffinato erotismo in cambio di qualche sgualcita banconota da 100 dollari. Vicino al negozio di pistole un barbone (nella sola Los Angeles ce ne sono più di 50.000) trascina un carrello della spesa dove è riposto tutto il suo mondo. Mi chiede qualcosa per mangiare. Forse non sa che nei buffet dei grandi hotel sopra elencati vengono buttate giornalmente tonnellate di cibo. Buttare è bellissimo. Il conto tanto passano a pagarlo i due terzi poveri del mondo. Venghino signori venghino...
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questo fa riflettere.
in italia l'uomo che chiava, lu chiavatoreinviccibbile è una figura positiva, maschia, perchè uomini adulti e, presumibilmente "liberi" fdano tante storie riguardo alla partecipazione ad un concorso del genere?
paura dei genitori?
lo hanno fatto per nutrire il proprio ego?
in italia l'uomo che chiava, lu chiavatoreinviccibbile è una figura positiva, maschia, perchè uomini adulti e, presumibilmente "liberi" fdano tante storie riguardo alla partecipazione ad un concorso del genere?
paura dei genitori?
lo hanno fatto per nutrire il proprio ego?
donne italiane!
se sentite il bisogno di azioni concrete...
FATE POMPINI!!!!
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FATE POMPINI!!!!
I FORZATI DEL PORNO (V.I. #60)
Che qualità deve avere un buon regista hard core? Chi rientra in questa categoria? Se ponessimo queste domande a una persona fuori dal settore probabilmente ci sentiremmo ridere dietro.
"Ma che caratteristiche devi avere per riprendere due che scopano! Non vorrai mica farmi credere che quando guardi un porno fai attenzione alle inquadrature! Sarebbe come comprare Playboy per leggere l'articolo di fondo!"
Ebbene no, chi compra o noleggia una videocassetta a luci rosse non si aspetta e probabilmente nemmeno cerca l'inventiva di Kubrick o i virtuosismi di Sam Raimi. Nella buona sostanza cerca un prodotto, mi si passi la brutalità , per farsi una sega. Facile vero? Molti, o meglio troppi, pensano di si. Purtroppo nella folta schiera dei convinti devo annoverare una gran parte degli addetti ai lavori che partendo da simili basi si ritengono adeguatamente preparati per confrontarsi con un mercato assai vasto. In questo numero peró voglio focalizzare la mia attenzione sui registi, che insieme agli attori sono i veri artefici di ogni prodotto. Girando da un set all'altro ho potuto constatare con mia grossa delusione quanto i suddetti siano poco interessati a quello che stanno realizzando. La stragrande maggioranza dei registi x sono arrivati al porno più per disperazione che per convinzione. Partiamo a considerare chi, in Italia, lavora ancora saltuariamente o stabilmente in pellicola: Joe D'Amato,Alex Perry,Luca Damiano,Steve Morelli, Nicholas Moore. Il primo Dopo aver spaziato tra tutti i generi cinematografici del globo ha dovuto ripiegare grazie alla crisi del cinema sul porno ma ha dichiarato apertamente più volte quanto poco sia attratto dal genere. Destini similari anche per i colleghi che pur vantando nel passato collaborazioni altisonanti hanno trovato nell'x rated niente più di un buon ripiego. L'elenco dei registi che lavorano esclusivamente in video è decisamente più lungo e già si potrebbe aprire una discussione se è lecito considerare regista chi non ha nemmeno idea di come si giri in pellicola. La relativa facilità d'uso di una telecamera ha dato lavoro sia a normali cameramen operanti abitualmente in televisione che ad improvvisati giovanotti che, investiti quattro soldi in un giocattolino digitale, si sono messi a riprendere a tutto spiano. Bene, nemmeno tra questi ho trovato, nella stragrande maggioranza dei casi, dei veri appassionati. Persone competenti che hanno fatto di una passione il prorpio lavoro o per lo meno che, ritrovatisi in questo settore, abbiano approfondito le dinamiche psicologico-visive di un film pornografico analizzando e interiorizzando le lezioni stilistiche dei principali rappresentanti xxx. Niente di tutto questo. Mi ritrovo invariabilmente a confrontarmi con degli improvvisati che in vita loro hanno visionato si e no due film a luci rosse ed ai quali ovviamente sfuggono completamente i labili confini che fanno di un lavoro un prodotto eccitante piuttosto che un coadiuvante per l'insonnia. Si demanda interamente alle capacità dei performer, spesso sbagliando anche nella loro conduzione. Un buon film porno è nella buona sostanza un film di buone scopate. Peccato solamente che la stragrande maggioranza dei nostri registi non riesca a creare i presupposti nemmeno per questo. Poco mi importa della villa con piscina o dei personaggi in costume se poi il sesso è sciatto e la recitazione ridicola. Meglio essere consci dei propri enormi limiti e lavorare al meglio con quel che passa il convento, affrontando la realizzazione di un film hard con la stessa serietà con cui si realizzerebbe qualsiasi altro video. Chi crede che far un buon film porno sia estremamente semplice girerà invariabilmente delle grandi cazzate...
Come sono cambiati i tempi....1997
Che qualità deve avere un buon regista hard core? Chi rientra in questa categoria? Se ponessimo queste domande a una persona fuori dal settore probabilmente ci sentiremmo ridere dietro.
"Ma che caratteristiche devi avere per riprendere due che scopano! Non vorrai mica farmi credere che quando guardi un porno fai attenzione alle inquadrature! Sarebbe come comprare Playboy per leggere l'articolo di fondo!"
Ebbene no, chi compra o noleggia una videocassetta a luci rosse non si aspetta e probabilmente nemmeno cerca l'inventiva di Kubrick o i virtuosismi di Sam Raimi. Nella buona sostanza cerca un prodotto, mi si passi la brutalità , per farsi una sega. Facile vero? Molti, o meglio troppi, pensano di si. Purtroppo nella folta schiera dei convinti devo annoverare una gran parte degli addetti ai lavori che partendo da simili basi si ritengono adeguatamente preparati per confrontarsi con un mercato assai vasto. In questo numero peró voglio focalizzare la mia attenzione sui registi, che insieme agli attori sono i veri artefici di ogni prodotto. Girando da un set all'altro ho potuto constatare con mia grossa delusione quanto i suddetti siano poco interessati a quello che stanno realizzando. La stragrande maggioranza dei registi x sono arrivati al porno più per disperazione che per convinzione. Partiamo a considerare chi, in Italia, lavora ancora saltuariamente o stabilmente in pellicola: Joe D'Amato,Alex Perry,Luca Damiano,Steve Morelli, Nicholas Moore. Il primo Dopo aver spaziato tra tutti i generi cinematografici del globo ha dovuto ripiegare grazie alla crisi del cinema sul porno ma ha dichiarato apertamente più volte quanto poco sia attratto dal genere. Destini similari anche per i colleghi che pur vantando nel passato collaborazioni altisonanti hanno trovato nell'x rated niente più di un buon ripiego. L'elenco dei registi che lavorano esclusivamente in video è decisamente più lungo e già si potrebbe aprire una discussione se è lecito considerare regista chi non ha nemmeno idea di come si giri in pellicola. La relativa facilità d'uso di una telecamera ha dato lavoro sia a normali cameramen operanti abitualmente in televisione che ad improvvisati giovanotti che, investiti quattro soldi in un giocattolino digitale, si sono messi a riprendere a tutto spiano. Bene, nemmeno tra questi ho trovato, nella stragrande maggioranza dei casi, dei veri appassionati. Persone competenti che hanno fatto di una passione il prorpio lavoro o per lo meno che, ritrovatisi in questo settore, abbiano approfondito le dinamiche psicologico-visive di un film pornografico analizzando e interiorizzando le lezioni stilistiche dei principali rappresentanti xxx. Niente di tutto questo. Mi ritrovo invariabilmente a confrontarmi con degli improvvisati che in vita loro hanno visionato si e no due film a luci rosse ed ai quali ovviamente sfuggono completamente i labili confini che fanno di un lavoro un prodotto eccitante piuttosto che un coadiuvante per l'insonnia. Si demanda interamente alle capacità dei performer, spesso sbagliando anche nella loro conduzione. Un buon film porno è nella buona sostanza un film di buone scopate. Peccato solamente che la stragrande maggioranza dei nostri registi non riesca a creare i presupposti nemmeno per questo. Poco mi importa della villa con piscina o dei personaggi in costume se poi il sesso è sciatto e la recitazione ridicola. Meglio essere consci dei propri enormi limiti e lavorare al meglio con quel che passa il convento, affrontando la realizzazione di un film hard con la stessa serietà con cui si realizzerebbe qualsiasi altro video. Chi crede che far un buon film porno sia estremamente semplice girerà invariabilmente delle grandi cazzate...
Come sono cambiati i tempi....1997
"BEATA LA MIA PRIMA DONNA CHE M'HA PRESO ANCORA VERGINE"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"