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nico
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#361 Messaggio da nico »

bellavista ha scritto:
donegal ha scritto:
ioz ha scritto:ah aha ha hahahah ahhha.....
sigh.
Nel frattempo, sospeso il titolo juve per eccesso di rialzo...

Bellavista, traduci.

Qualcuno che sa già  qualcosa ?
Qualche trappolona degli shorter ?
In gerbo borsistico questo si definisce "rimbalzo del gatto morto" :lol:

Puttanata. I rialzi seguono le voci di possibile delisting.

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bellavista
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#362 Messaggio da bellavista »

nico ha scritto:
bellavista ha scritto:
donegal ha scritto:
ioz ha scritto:ah aha ha hahahah ahhha.....
sigh.
Nel frattempo, sospeso il titolo juve per eccesso di rialzo...

Bellavista, traduci.

Qualcuno che sa già  qualcosa ?
Qualche trappolona degli shorter ?
In gerbo borsistico questo si definisce "rimbalzo del gatto morto" :lol:

Puttanata. I rialzi seguono le voci di possibile delisting.
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nico
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#363 Messaggio da nico »

Belle le faccine. Insegnaci qualcosa, dai. Siamo in attesa del Verbo.
Se una libera società  non puó aiutare i molti che sono poveri, non dovrebbe salvare i pochi che sono ricchi. (John Fitzgerald Kennedy)

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#364 Messaggio da Paperinik »

Ovvìa, in un prestigioso ospedale è stata effettuata l'operazione per staccare i 2 siamesi Galliani e Poltrona, il primo nato col culo attaccato alla faccia del secondo. L'operazione ha avuto successo.
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#365 Messaggio da Paperinik »

Ore 9,30 di giovedì 29 giugno, giorno di San Pietro e Paolo: al primo piano dello stadio Olimpico, lato Monte Mario, ha inizio il maxi processo al calcioscandalo. Si riunisce la corte (la Caf, corte d'appello federale) presieduta di Cesare Ruperto, ex n.1 della corte costituzionale, e da cinque componenti. Il cagliaritano Carlo Porceddu, avvocato ed ex numero della procura federale della Figc. Persona di grande spessore e personalità , esperto di diritto calcistico: i grossi club chiesero (ed ottennero) la sua testa perchè Porceddu fu troppo duro nel processo per i passaporti falsi: ora, giustamente, torna lui in primo piano. Poi Mario Zopellari (professore e avvocato di Bologna), Michele Lo Piano (ex magistratore), Giuseppe Marziale (ex consigliere di cassazione) e Carlo Bravi (giurista e rappresentante al processo dell'Associazione italiana arbitri). Previsto anche un membro supplente. Il pm, come noto, sarà  Stefano Palazzi, 46 anni, magistrato militare di Napoli: è lui che ha chiesto i deferimenti per 4 club e 26 tesserati. E' lui che chiederà  le pene. Ma vediamo nei dettagli come si svilupperà  il processo: il primo giorno, il 29, sarà  decisivo: gli avvocati si scateneranno subito con mille eccezioni. Chi ha ricevuto una notifica in ritardo, chi contesta l'uso delle intercettazioni, chi se la prende con la fedeltà  delle trascrizioni, chi chiede testimoni, ecc. La Caf si riunirà  subito in camera di consiglio e poi stilerà  un calendario dei lavori. Si costituiranno anche due club (Bologna e Brescia) che hanno fondate speranze di essere riammessi in serie A, nel caso (probabile) che venga certificata come "irregolare" la stagione 2004-'05. "Solo questi due club hanno titolo", spiega l'avvocato Bruno Catalanotti, che difende il Brescia. Non si sa ancora cosa farà  il Genoa: Enrico Preziosi lo deciderà  solo martedì, dopo aver consultato i suoi avvocati. Il processo sarà  lungo, forse Ruperto dovrà  dare un tempo massimo per ogni arringa perchè ci sono legali in grado di parlare 4 ore di fila. Le richieste di condanna di Palazzi dovrebbero essere dure, in linea cioè con i suoi deferimenti: potrebbe chiedere per la Juventus addirittura "l'esclusione dai campionati di competenza". Toccherebbe poi a Guido Rossi stabilire più avanti se il club torinese giocherà  in serie B o C: i legali della Juve comunque puntano ad una penalizzazione in A (sarà  durissima, non impossibile). Rischiano anche Fiorentina e Lazio, pur avendo i loro avvocati ampi margini di manovra, mentre la posizione del Milan, stando a Palazzi, sembra davvero più leggera. Poi ci vorranno due-tre giorni di camera di consiglio e intorno al 9 luglio (giorno della finale mondiale), o al più tardi il 10, ci saranno le sentenze. Rischio "cimici", Olimpico bonificato... L'Olimpico intanto è stato "bonificato": una società  delle Poste Spa ha fatto un sopralluogo per controllare che non ci fossero microfoni nascosti o, peggio, "cimici" (tanto di moda di questi tempi) nelle sale al primo piano dove si terrà  il processo. Complessivamente il Coni ha messo a disposizione della Figc 2961 metri quadri, di cui solo 400 per la sala dove si terrà  il dibattimento (ci sarà  anche un tritacarte per evitare "pizzini" come lo scorso anno col Genoa...). Spostata negli uffici di Euro 2012 la sede dove si riunirà  la Caf in camera di consiglio. Le tv possono assistere al processo solo attraverso monitor al plasma installati in sala stampa. Tutto il resto sarà  off limits. Già  stanno arrivando le regie mobili di Cnn e Bbc, e molte tv europee. Si aspettano quelle dei Paesi arabi. Questo scandalo ormai ha fatto il giro del mondo. Rossi vuole la A a 18, ma Campana non ci sta Guido Rossi ha spiegato che vuole mettere mano ai format dei campionati, non appena finito il processo (anzi, i processi visto che potrebbe arrivarne un altro e coinvolgere Siena, Messina, Lecce, Reggina, ecc.). Il suo obiettivo è una serie A a 18 squadre (ora sono 20) e una B in due gironi (ora c'è un girone unico da 22). Ma non sarà  facile perchè Rossi ha i poteri del consiglio e non dell'assemblea, e soprattutto perchè ci sono i diritti acquisiti dei terzi interessati. Chi dice a Bologna e Brescia che non possono essere riammesse in serie A? Il sindacato calciatori è contrario al progetto di Rossi: ha paura di perdere potere e al massimo potrebbe accettare una A a 20 ("come in tutti i Paesi calcisticamente evoluti", spiegano dall'Aic) e una B ridotta a venti. Ma con un progetto che tenga conto di un breve periodo e con un taglio drastico e immediato dell'area professionistica. Rossi stima Campana ma intanto non l'ha mai ricevuto. Così come Macalli e Tavecchio aspettano ancora di parlare con il commissario per esporgli i problemi di serie C e dilettanti. Non sarà  facile per Rossi imporre subito un nuovo format dei campionati, andrebbe incontro ad un'opposizione durissima. Sky, no alla serie A-2 la domenica pomeriggio C'è il rischio reale che il prossimo anno la serie B (o meglio A-2) diventi più interessante della serie A: sì perchè a Napoli e Genoa potrebbero aggiungersi altre grosse squadre (quelle che rischiano di più sono Juve, Fiorentina e Lazio). Tanto che si sta pensando di giocare non più al sabato ma alla domenica pomeriggio: tutte e due i campionati avrebbero inizio alle ore 15. "Di sabato certo a Genova non si gioca", ci garantisce Enrico Preziosi. E Sky, che ha diritti tv di quasi tutte le squadre, non è per niente favorevole a sovrapporre i due campionati. Preferisce uno "spezzatino", in modo da poter accontentare tutti i tifosi. Non sarà  facile mettersi d'accordo. E molti club di B temono l'arrivo di Juve e c. (25 giugno 2006)
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#366 Messaggio da nik978 »

papero x genoa fiorentina sei mio ospite..

ti tiro fuori dal cilindro due belle sudamericane a 100 euro se ci sono..ok?
o cmq ti faccio fare un puttan tour che inizia la mattina e finisce dopo la partita
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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#367 Messaggio da Paperinik »

Preferirei due dell'est ma troie sul serio, mica di quelle che manco si fanno infilare le dita dentro...inculate e schizzi in gola a gógó :DDD
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#368 Messaggio da ioz »

Paperinik ha scritto:Preferirei due dell'est ma troie sul serio, mica di quelle che manco si fanno infilare le dita dentro...inculate e schizzi in gola a gógó :DDD
quelle esistono solo per le seghe.... :lol: :wink:

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#369 Messaggio da Paperinik »

I pasticci nelle carte: tutti gli errori...

25/06/2006

Da Borrelli a Palazzi, passando per le intercettazioni dei Carabinieri di Roma, nel gioco del telefono senza fili qualcosa passa, qualcos'altro si perde, la confusione è tanta, specie quando si ha fretta. «Che questa fretta non sia cattiva consigliera - diceva l'altro ieri a Roma Diego Della Valle commentando il deferimento della Fiorentina - fare le cose con poca ponderazione non giova nè alla difesa nè all'accusa». I legali della Fiorentina sono quasi "spaventati" dall'approssimazione con la quale sono stati costretti a lavorare l'Ufficio Indagini prima e la procura federale di Stefano Palazzi poi. E pensare che i due non sembrano neppure andare d'accordo nel disegnare i contorni dello scandalo, Borrelli aveva dipinto un doppio sistema, quello juventino e quello milanista, stemperando le posizioni delle altre due coinvolte. Palazzi ribalta tutto, "salva" il Milan e inguaia ancor di più la Fiorentina. In entrambe le relazioni si notano incongruenze, qui pro quo, pesanti inesattezze, persino qualche strafalcione: come l'errata ragione sociale della società  gigliata, chiamata Ac Fiorentina nell'incipit della relazione di Palazzi. Oppure l'errore di data in una delle telefonate intercettate (6 maggio e non 5 come è scritto). O, infine, lo scambio di persona tra Diego e Andrea Della Valle in un incontro con Carraro. Sempre nelle carte scritte dal Procuratore federale, si parla di Bologna-Fiorentina con la squadra felsinea definita "una diretta concorrente dei viola per la salvezza". Il pareggio, combinato secondo l'accusa, sarebbe stato pilotato per poi favorire la Fiorentina in caso di arrivo a pari punti e classifica avulsa. Palazzi riprende tout court la versione confezionata sull'informativa dei Carabinieri, scordando, come avevano fatto i Carabinieri, che il Bologna allora era in tutt'altra posizione di classifica rispetto alla zona salvezza: sei punti in più dei viola e, dopo la gara, 40 punti per il Bologna, undicesimo, e 34 per la Fiorentina. Ne è una conferma la cronaca dell'epoca: "un pareggio che non serve ai viola" titolarono i quotidiani sportivi e non. Persino Borrelli sembra essersi convinto dell'estraneità  di quella partita rispetto al teorema accusatorio, infatti ne salta a piè pari la menzione. Per il Capo Ufficio Indagini quella gara fu quindi regolare. Altro marchiano errore di Palazzi parlando di Lecce-Parma, la "madre di tutte le combine" come qualcuno l'ha definita. «La gara tra Lecce e Parma - scrive Palazzi nel documento del deferimento - è insidiosa per la causa viola perchè il Lecce, già  salvo, non ha più nulla da chiedere alla classifica». Il Lecce in realtà  doveva fare un punto per essere tranquillo ai fini della classifica, l'avrebbe comunque salvato anche una sconfitta, se la Fiorentina avesse vinto con il Brescia. Ma quel giorno, sul terreno del Franchi, stava maturando il secco 3 a 0 dei viola con il terzo gol segnato da Riganó al 21' della ripresa. Per questo i calciatori leccesi a 20' dalla fine, smisero di premere sull'acceleratore. Cagionando il furore purista di Zeman che pretendeva massimo impegno dai suoi anche una volta raggiunto l'obiettivo salvezza. E c'è sbaglio anche nell'enumerazione dei sanzionati: Palazzi giudica Morfeo espulso, ma era stato soltanto ammonito. E cosa dire di quel Claudio Nassi "vicino agli ambienti della Fiorentina"? Con questo ragionamento lo sono anche Eugenio Bersellini e Sven Goran Eriksson. Il Procuratore nota che Vignaroli fu espulso "addirittura dopo la conclusione della gara". E sarebbe questa la prova che De Santis volesse aiutare la Fiorentina? Magari gli conveniva farlo a gara in corso. O no? E del fatto che per la salvezza dei viola fosse necessaria anche la mancata vittoria del Bologna con la Samp? Silenzio totale. E come mai De Santis, cardine della Cupola, sfavorì la Fiorentina nella gara contro il Milan? Palazzi ignora la vicenda, come del resto l'informativa dei Carabinieri, che si limitano a osservare che a fine aprile l'arbitro di Tivoli era più vicino al sistema rossonero. Proprio un'organizzazione perfetta: si riduce all'ultima giornata per salvare una squadra, si dimentica di aggiustare sia Fiorentina-Brescia, tanto che spedisce Collina a dirigerla, che Bologna-Sampdoria, dove manda Paparesta, e porta De Santis a Lecce, che fino a un mese prima era considerato essersi allontanato dal sistema Moggi. Arriviamo alla partita più ingarbugliata, Lazio-Fiorentina 1-1. Anche la Lazio viene data per «salva» dal procuratore federale, in realtà  i biancocelesti, classifiche alla mano, non saranno certi della A neanche dopo il pari con la Fiorentina, ma solo dopo gli esiti dell'ultima giornata. Palazzi sembra evidentemente convinto della combine, tanto da affermare che il «pareggio previsto da Luciano Moggi diventa- ma non ci sono evidenze che lo confermano neppure nei verbali dei Carabinieri- una manovra per consegnare ai gigliati la vittoria». Per provarlo ecco l'accusa inedita all'arbitro Roberto Rosetti, attualmente impegnato nelle direzioni di gara di Germania 2006 e unico rappresentante italiano dell'Aia. Rosetti non figura nell'elenco degli indagati dalla Procura di Napoli eppure, per Palazzi, «lo svolgimento di Lazio-Fiorentina e lo stesso risultato fanno desumere in modo inequivoco di essere stati condizionati dall'intervento di un arbitro amico», Rosetti, conclude Palazzi, dovrà  essere quindi interrogato sui fatti. Quando? Forse dopo il processo, visto che i mondiali finiscono il 9 luglio e la sentenza della Caf è prevista un paio di giorni prima. Poi l'ormai nota "proposta da bandito" di Diego Della Valle a Lotito. Sul tema Lotito si è avvalso della facoltà  di non rispondere dinanzi ai giudici di Napoli. Un'accortezza lungimirante visto che le versioni del "contatto" variano sulla relazione di Borrelli e su quella di Palazzi, difficile persino intendere se la conversazione sia avvenuta al telefono o de visu. Tra le ipotesi anche quella che non sia mai avvenuta. Comunque, in base alle intercettazioni, Lotito avrebbe ricevuto la proposta il 21 aprile; un mese prima di Lazio-Fiorentina, che si disputó il 22 maggio. C'erano ancora quattro gare da giocare. Come poteva sapere Della Valle che la Fiorentina avrebbe avuto bisogno di punti? E come poteva sapere che la Lazio non ne avrebbe avuto bisogno? Davanti a Borrelli, il presidente della Lazio ha spiegato la proposta: "Preciso che Della Valle voleva che io facessi l'accordo con la sua cordata per i diritti tv. Proposta che io ho ritenuto inaccettabile". E il Capo Ufficio Indagini giudica la risposta insoddisfacente, dicendo che l'elezione di Galliani a presidente della Lega era avvenuta il 22 marzo. Ma Lotito non ha mica parlato del voto. La chiosa spetta di diritto alle deduzioni fatte sulla telefonata intercettata, e riportata nella relazione di Borrelli, tra Mazzini e Mencucci dopo l'avvenuto sorteggio di Dondarini per Chievo-Fiorentina. «Bel lavoro... ho visto» dice il dirigente viola al vicepresidente Figc, gli accusatori la intendono come la prova dell'avvenuto maneggio delle griglie, la Fiorentina sarebbe quindi contenta di vedersi assegnato l'arbitro che in Samp-Fiorentina cacció dal campo due giocatori viola nei primi minuti, che fece dire a Zoff di avere "cattivi pensieri" e che fece prendere un'inibizione fino al 30 giugno all'allora direttore generale Fabrizio Lucchesi, entrato negli spogliatoi per insultare l'arbitro e uscitone bestemmiando solo dopo aver rotto un piatto contro il muro. Per fiorentini e toscani il senso dell'espressione non dovrebbe essere oscuro, la stessa frase sembra calzare a pennello commentando le decine e decine di pagine che costituiscono l'accusa nei confronti della Fiorentina. Bel lavoro, abbiamo visto!

Stefano Prizio
Deferimento Viola: analisi del mostro giuridico

26/06/2006

Il deferimento operato da Palazzi, nominato nel suo ruolo dal deferito Carraro, è un testo di rara rozzezza da cui emerge con chiarezza l'assoluta ignoranza degli eventi agonistici oggetto degli stessi deferimenti nonchè la recente storia del calcio italiano. Discorso a parte merita l'inciviltà  giuridica che traspare dalle stesse pagine. La duplice corsa a cronometro fatta da Borrelli, per "completare le indagini", e dallo stesso Palazzi per depositare gli annunciati deferimenti è servita solo ad accecare di giustizialismo l'opinione pubblica – operazione a cui ha pensato bene di partecipare la neo ministra dello sport Melandri ... La fonte del deferimento è rappresentata dalle informative del Nucleo operativo di Roma dei Carabinieri (anche se manca quella del 21 gennaio 2006), nessun elemento aggiuntivo è stato aggiunto – escluso, forse, il sentito dire del giudice Ferri che "ha avuto notizia certa" (?) da Lotito dell'"offerta da bandito" avanzatagli da Diego Della Valle – frase che il presidente della Lazio riferisce alla questione dei diritti televisivi.

Dalle informative si capisce:

a) la volontà  dell'Arma dei carabinieri, e dei magistrati di Napoli, di non intervenire per ristabilire la legalità , a fronte di serie violazioni della stessa che mettevano a rischio l'intero campionato 2004-2005. Il 7 novembre 2004 dovevano già  intervenire (all'indomani dell'episodio Paparesta), dallo stesso mese di novembre dovevano intervenire anche per garantire che l'elezione del presidente di Lega avvenisse in un clima scevro di ricatti nei confronti delle società  minori;

b) la costruzione di un teorema da parte dell'Arma che ne ha indirizzato le indagini, evitando d'indagare in altre direzioni. Ad esempio non si indaga sulle partite che "bisogna far perdere" alla Fiorentina, ne s'indaga sull'arbitro Nucini pur palesando che Fiorentina – Messina 1-1 fu segnata dall'avversione alla squadra viola. In virtù di questo teorema ("la cupola", il "sistema Moggi"), non si mette sotto indagine il vero "tesoro" del mondo del pallone: la spartizione dei diritti televisivi. Si rivolge incessante attenzione alle pressioni di Moggi su Baldas per le moviole a LA7 e nessuna attenzione sull" "indipendenza" di giudizio delle varie moviole Mediaset. Più in generale appare chiaro che l'interesse dei vari protagonisti (dirigenti federali ed arbitrali) era il mantenimento della propria posizione all'interno del sistema calcio dominato dal duopolio Milan-Juventus.

c) Non c'è nessuna seria analisi degli schieramenti in Lega, addirittura si equivoca la battaglia condotta da Della Valle in Lega che viene così spiegata: la creazione di "un altro polo di analoga rilevanza e peso economico" (?!).

Palazzi ripercorre pedissequamente le spiegazioni date dai carabinieri alle telefonate, elemento che non puó, per propria intrinseca natura, andare al di là  del "cumulo indiziario". Il magistrato nominato da Carraro elude i riscontri oggettivi necessari, (per intendersi, la valigetta di Preziosi che ha portato il Genoa in C1) definendo le intercettazioni "una serie di elementi probatori consistenti".

A conferma di questo giochetto di prestigio è esemplare questo passaggio: ci sono [alle conversazioni telefoniche] riscontri logici e fattuali "attribuendo ad esse valenza probatoria piena". Riscontri logici e fattuali, intendendo per "fattuale" il "circostanziale", non le "prove". Un passo indietro, per comprendere meglio il profilo giuridico delle intercettazioni. L'art. 268 del codice di procedura penale dispone che le intercettazioni telefoniche devono essere trascritte in appositi verbali. I verbali vanno immediatamente trasmessi, insieme alle registrazioni, al pubblico ministero. Ci sono stati dei casi clamorosi, negli ultimi anni, di inchieste costruite sulla base delle intercettazioni e poi clamorosamente sgonfiatesi. Un caso poco noto, ma giuridicamente rilevante: nel maggio del 2001 sono arrestati 8 militanti del gruppo romano "Iniziativa comunista" con l'accusa di appartenere alle BR. Saranno assolti nel settembre 2004 perchè il fatto non sussiste. Le intercettazioni erano state malamente interpretate dai carabinieri. Questo è uno dei problemi dell'intera vicenda: le intercettazioni di questi mesi sono state sentite solo dai carabinieri che le hanno trascritte. Torniamo al tifoso partenopeo Palazzi. E' clamorosa la disinvoltura con cui le stesse intercettazioni vengono piegate a significati diversi. Assumono valore di assoluta verità  perchè gli intercettati "sono ignari di essere oggetto delle intercettazioni". Hanno il significato contrario, come nel caso dell'incontro a pranzo di Della Valle con Bergamo, per evitare le "temute intercettazioni".

Schizofrenia giuridica? O che altro? Palazzi si spinge oltre, affermando che delle intercettazioni non puó essere contrastata la "chiave di lettura ermeneutica". Il termine ermeneutica ha questi significati: filologicamente, interpretazione di testi antichi, specialmente sacri, in ambito filosofico e linguistico teoria dell'interpretazione.

L'obiettivo di Palazzi è quello di escludere a prescindere ogni possibile, e plausibile, interpretazione alternativa.

Il contesto agonistico, già  oggetto di un efficace articolo di Salvatore Napolitano sull'analisi delle partite "indiziate", è clamoroso. Si parte da un Bologna – Fiorentina in cui per i carabinieri, Borrelli, Palazzi è un pareggio che avvantaggia la Fiorentina nella classifica avulsa nei confronti di una diretta concorrente alla salvezza. Nessuno di questi investigatori si è preso la briga di controllare l'andamento del campionato. Al momento della partita il Bologna "non era una diretta concorrente alla salvezza" (ricordatevi gli striscioni esposti dai loro tifosi che ci prefiguravano un campionato di B con i relativi kilometraggi "da Catania a Trieste").

Si prosegue con la vittoria in casa del Chievo, a cui Dondarini (non indagato per il Sampdoria – Fiorentina che fece scandalo) non mise nessun sigillo, per arrivare ad una comica ricostruzione della partita con la Lazio. In mezzo c'è il pareggio interno con l'Atalanta dove il promesso aiuto veniva vanificato dalla squadra – eppure Rodomonti poteva concedere un rigore dubbio a favore dei viola, o, decretare il 3 a 0 a tavolino in applicazione del decreto Pisanu per il ritardo alla gara causato dal putiferio scatenato dai tifosi bergamaschi.

Comica ricostruzione, intanto perchè la Lazio non era salva come viene detto. Nel deferimento il pareggio (risultato preconizzato da Moggi in una telefonata) diventa una "prova" a carico della Fiorentina. Successivamente, nelle pagine che seguono, per spiegare un'altra conversazione telefonica si dice che lo stesso risultato era una "delusione" per chi "pilotava"! E l'arbitro Rosetti non è tra i deferiti... c'era il pilota automatico?

Proviamo a riepilogare la situazione della Fiorentina rispetto alla giustizia sportiva:

- la Fiorentina non ha mai contattato, ne direttamente ne indirettamente, arbitri, o guardalinee. La telefonata, ed il pranzo, con Bergamo ha ben poco valore:Bergamo stesso ha pubblicamente sostenuto di aver intrattenuto rapporti continui con le dirigenze di tutte le squadre di calcio (uno per tutti Facchetti).

- si imputa ai Della Valle di essersi messi nelle mane della cupola con "la richiesta di aiuto ... univocamente confermato da tutte le risultanze probatorie", poichè "le capacità  sportive non avrebbe potuto scongiurarlo [la retrocessione n.d.r]" . Di conseguenze la cupola si è adoperata alla "difficilissima operazione di salvataggio della Fiorentina che poteva essere conseguita nell'ultima giornata solo mediante un risultato predeterminato nella gara Lecce- Parma". Anche in questo caso, ne Borrelli ne Palazzi si prendono la briga di capire con quali risultati di quel match la Fiorentina si sarebbe salvata. Per farla breve: con la vittoria del Lecce retrocessione del Parma, con il pari spareggio Bologna-Parma, con la vittoria del Parma spareggio Fiorentina – Bologna. Quindi, la cupola "nel momento storico in cui si voleva ottenere la salvezza di quella società " ha ottenuto il 3-3 di Lecce – Parma, che non ha nessuna particolare rilevanza per i viola. Non c'è dubbio veramente "un capolavoro"!

- il piegarsi alla cupola dei Della Valle è supportato dalle parole pronunciate dall'amministratore delegato Mencucci "patto d'onore", "farsi gli affari propri". Questo rappresenta, nel deferimento, una crescita di potere per la cupola in forza "dell'appoggio economicamente rilevante garantita dai Della Valle". Il fatto clamoroso e che non c'è traccia dei rapporti tra Della Valle e i componenti della cupola: non si menziona la vicenda delle comproprietà  con la Juventus, che rappresenta l'opposto di quanto sostenuto da Palazzi, ne viene citato nessun altro elemento d'indagine successiva. Bastava ipotizzarlo il rapporto, evidentemente, nessun bisogno di indagare.

- Omissione di denuncia. Come si fa ad indagare su una cosa così complessa e a non rendersi conto dei numerosi atti d'accusa nel confronto del sistema calcio, lanciati dalla Fiorentina durante il campionato 2004-2005? Erano Carraro e i altri vertici federali a dover vigilare...

Leggendo il deferimento la conclusione non puó essere che una: la montagna, di atti giudiziari, ha partorito il topolino. Nessun problema? Tutt'altro. Questo processo è già  stato condotto sui media, gli stessi che sostenevano la brillante capacità  di Moggi, hanno tracciato le sentenze. Al coro si sono uniti politici e magistrati. Hanno bisogno di capri espiatori, del rituale del sacrificio perchè lo show business possa continuare con i medesimi principi. L'icona di tangentopoli Borrelli è stata presa apposta come "logo" dell'operazione. Il tutto in una triviale confusione di atti e termini, tanto da chiamare quest'inchiesta "calciopoli" (città  del calcio) che non è esattamente quel significato da cronaca nera ricercato dai media quando hanno coniato questo neologismo.

La verità  è che in questo una crepa aperta nel sistema calcio viene subito richiusa, dando la sensazione che tutto cambi per non cambiare nulla. Eppure, sarebbe così facile uscire da 20 anni di illeciti "strutturali" con interventi semplici e capaci di garantire un futuro al gioco del calcio...

Per questo il silenzio di chi aspetta che il vestitino sia interamente cucito addosso alla Fiorentina è un silenzio complice di chi è alla ricerca di capri espiatori: diamoci una smossa!

Levante
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#370 Messaggio da Paperinik »

"Battuta" di De Santis sul derby romano, Figc "ignora"?

26/06/2006

Il derby Roma-Lazio 0-0, arbitro Collina 15 maggio 2005, lo stesso giorno di Fiorentina-Atalanta, qualcuno lo ricorderà  perchè di polemiche non ne cagionó pochine. Una gara addormentata, palesemente biscottata disse qualcuno, con il capitano laziale Di Canio che andó sotto la sua curva a dire "io non c'entro". In sala stampa lo stessi Di Canio si lasció andare a dichiarazioni che facevano nascere più di un dubbio sulla regolarità  di quella partita. Le cronache sportive dell'indomani ci tornarono con varia gradazione, l'Ufficio Indagini, quello del "generale Pappa coi suoi fidi 007", non ritenne di approfondire. Ma qualche sera fa, a Matrix su Canale 5, è stato Massimo De Santis a citare nuovamente quel derby. Provocato dal direttore de Il Romanista Riccardo Luna sulla sua frase intercettata riguardo a Lecce-Parma, "mi metto nel mezzo", De Santis ha lanciato al giornalista una frecciatina di quelle sapide: "In Lecce-parma avró detto che mi mettevo nel mezzo - ha sibilato De antis - fosse accaduto in quel derby avrei detto che mi mettevo da una parte...". L'esegesi della battuta appare chiara, De Santis sembra infatti affermare che quella gara, arbitro o meno, era già  decisa. Si tratta di un illecito sportivo? Articolo 6? 2? 1? Difficile dirlo, difficile prevedere se lo sapremo mai. La giustizia sportiva di questi chiar di luna pare infatti refrattaria ad indagare fatti ulteriori rispetto a quelli delle arcinote cronache. Le dichiarazioni di De Santis in tv sono state infatti ignorate, o almeno così risulta al momento. Un po' come era già  accaduto epr quelle di paolo Bergamo quando disse di "aver sempre parlato con tutti i dirigenti", nominando nello specifico Facchetti dell'Inter e Capello, quando quest'ultimo allenava la Roma. La Figc sembra anche avere pochissima voglia di indagare nei cassetti della giustizia sportiva, magari su decisioni, prese da chi è stato congedato frettolosamente proprio dal commissario Rossi, che allora ed oggi meriterebbe ulteriori discussioni, ulteriori approfondimenti.
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#371 Messaggio da K-Line »

ricontiamo anche gli scudetti... la juventus ce ne avrà  una decina in meno, il milan 20 in più... 10 era il premio di maggioranza :DDD
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#372 Messaggio da Paperinik »

Tutte le incongruenze delle cinque partite ‘incriminate'

26.06.2006

Cinque partite sotto inchiesta. Da aprile a maggio dell´anno scorso la Fiorentina, secondo il procuratore federale Palazzi, avrebbe messo in atto il suo piano di salvataggio agendo in maniera diretta su queste partite. Ipotesi più che prove, indizi ancora da dimostrare. Ma il castello accusatorio parte da qui e da qui parte anche la tesi difensiva della Fiorentina. Bologna-Fiorentina (24 aprile 2005) - I Della Valle e Mencucci sono accusati di aver telefonato a Mazzini e Bergamo per ottenere una designazione favorevole. E secondo l´accusa la scelta di Bertini sarebbe una «designazione favorevole». Sta di fatto che prima di quella partita peró non c´è nessuna telefonata tra i dirigenti della Fiorentina e Bergamo (la telefonata di Diego al designatore è del 2 maggio), tantomeno Mencucci chiede favori a Mazzini. Gli unici riferimenti a Bertini sono in due telefonate tra Mencucci e Mazzini. Nella prima ( 22 aprile 2005, ore 17,28 ) l´ad della Fiorentina informa il vice presidente della Figc della designazione di Bertini, ma di fronte alla soddisfazione di Mazzini («E´ un grande amico») il dirigente viola manifesta le sue perplessità  perchè con Bertini la Fiorentina ha sempre perso. «Potrebbe essere l´occasione per cambiare» replica Mazzini. Peró nessuno dei due parla di illecito. La seconda telefonata è del 25 aprile, il giorno successivo alla partita. Mazzini chiama Mencucci: «C´è l´ufficio indagine che vi sta cercando, dove siete?» dice il numero due della Figc. In realtà  in quella partita l´unico episodio che si segnala è una manata di Dainelli a Torrisi che reagisce dando un calcio al difensore viola. Poteva starci l´espulsione per tutti e due, l´arbitro peró non puó vedere e si parla di prova tv. Dopo lo 0-0 tra Bologna e Fiorentina non ci furono polemiche sull´arbitraggio. Chievo-Fiorentina (8 maggio 2005) - Anche in questo caso, scrive l´accusa, l´arbitro Dondarini «accoglie e si uniforma alle direttive dei designatori». Il grande manovratore del tentativo di combine sarebbe Innocenzo Mazzini, indicato come il personaggio chiave di tutta la vicenda. Ma nel rapporto informativo dei Carabinieri, così come nell´avviso di conclusione delle indagini della Procura di Napoli, la telefonata del 6 maggio 2005, ore 10,14, tra Mazzini e Nassi non è integralmente trascritta e risultano omesse le frasi che i due si scambiano auspicando che la Fiorentina venga retrocessa in serie B. Da questo contesto risulta che Mazzini non era in linea con il progetto Della Valle. Per quando riguarda la partita, vinta 2-1 dalla Fiorentina, è vero che ci fu un fallo da rigore di Ujfalusi su Cossato, ma è altrettanto vero che ci fu anche un rigore non fischiato per un fallo in area su Bojinov. Fiorentina-Atalanta (15 maggio 2005) - Stando a quello che scrive il procuratore stavolta l´arbitro plagiato sarebbe Rodomonti, ma non ci sono tracce nè prima nè dopo quella partita di telefonate che in qualche modo possono far pensare a un illecito. Anzi, nella telefonata del 13 maggio 2005, alle ore 13,53 Mencucci manifesta a Mazzini la sua preoccupazione per la designazione di Rodomonti e nella loro informativa gli stessi Carabinieri dedicano appena quattro righe a questo argomento. Non solo, la partita finisce 0-0 e alla Fiorentina non viene assegnato un rigore per fallo di Sala su Chiellini. Lecce-Parma (29 maggio 2005) - Serviva, scrive Palazzi, «...un arbitro che, con la propria direzione di gara, scongiurasse la possibilità  di una vittoria del Parma...». La partita finisce 3-3. Dalle intercettazioni risulta una telefonata di De Santis che parla di «...un´opera d´arte...» e successivamente dice a Mazzini: «...qui è andata bene, ho fatto tre a tre...». Vale la pena notare che il 3-3 non influisce sul destino della Fiorentina, che per essere sicura della permanenza in serie A doveva battere il Brescia e sperare in una vittoria del Lecce. Al contrario il pareggio poteva mettere a rischio la società . E, in ogni caso, la salvezza della Fiorentina dipendeva dalla sua vittoria sul Brescia e da altri quattro risultati, non solo da Lecce-Parma. Inoltre, sempre dalle intercettazioni risulta che De Santis (29 maggio 2005, ore 18,01) riferisce a Mazzini che Cinquini, direttore sportivo del Parma, a fine partita si era lamentato per le troppe ammonizioni, non per l´andamento della gara. E lo stesso ha fatto Baraldi, dirigente del Parma, che ai magistrati ha dichiarato: «...posso senz´altro affermare che anche in questo caso l´arbitraggio fu equilibrato sotto il profilo del gioco e del risultato...». Infine ci sono le dichiarazioni di Zeman che scagionano il club viola. Il tecnico ai magistrati ha detto di essere rimasto «colpito non dalla direzione di De Santis, ma dal fatto che nell´ultima parte della gara il Lecce rinunció completamente a giocare...». Lazio-Fiorentina (22 maggio 2005) -Sembra questo il nodo più difficile da sciogliere, la partita che più di altre inguaierebbe la Fiorentina. Palazzi imputa a Diego Della Valle di aver proposto una combine a Lotito per pareggiare la partita. A supporto della sua tesi ci sarebbe una telefonata del presidente della Lazio a Mazzini (22 aprile 2005, ore 23,06) in cui Lotito, riferito a Diego Della Valle, dice che gli ha fatto «una proposta da bandito». Peró davanti ai pm di Napoli, proprio su questo punto, Lotito si è avvalso della facoltà  di non rispondere. Inoltre anche il giudice Ferri, nella sua deposizione dice di aver saputo da Lotito che Della Valle gli aveva chiesto di vendergli la partita. Insomma, tutto l´impianto accusatorio si fonda in via esclusiva sulle intercettazioni di Lotito con terzi o sulle deposizioni di testi inutili che riferiscono di aver appreso il fatto da Lotito. Per rendersi conto di come sia inverosimile che Della Valle faccia una proposta del genere a Lotito, i legali della Fiorentina fanno notare che nella sua deposizione ai pm di Napoli Ferri dice: «...dunque i rapporti personali tra Della Valle e Lotito erano inesistenti...».
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#373 Messaggio da Paperinik »

Tutto rinviato a lunedì. La Caf accoglie l'istanza di Lecce, Treviso, Bologna, Brescia e Messina, cosiddette terze interessate. Dunque, riaggiorna l'udienza a lunedì per dare modo alle società  interessate di leggere gli atti.
Finalmente questo processo trova la sua giusta collocazione: "Il processo del lunedì"...CHE FARSA! BUFFONI!
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nico
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#374 Messaggio da nico »

Il processo sarebbe stato una buffonata se non si fossero concessi alle difese i tempi minimi per prepararlo.

O è una buffonata perchè tra gli imputati c'è la Fiorentina?
Se una libera società  non puó aiutare i molti che sono poveri, non dovrebbe salvare i pochi che sono ricchi. (John Fitzgerald Kennedy)

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#375 Messaggio da Paperinik »

No.
E' una buffonata perche si sono limitati ai fatti degli ultimi 2 anni, perche se andavano indietro di un bel pó ne uscivano di cose divertenti e la rubentus l'avrebbero radiata...si avrebbero avuti altri elementi di giudizio per fare delle distinzioni insomma, perche ora come ora che queste 4 squadre siano giudicate alla pari è una colossale minchiata...senza dimenticare alcune squadre che avrebbero i loro motivi per finire sotto inchiesta ma nessuno ne parla...insomma, un processo BUFFONATA per accontentare il poplino che chiede che cada qualche testa, qualunque essa sia.
Si parla di pulire il calcio ma si và  delineando un futuro dove si creerà  un'altra lobby, come ho detto in altro topic.
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