ioz ha scritto:
se lasci un'incognita nel paragone, questa rimane un'incognita.
non si azzera nè assume un valore enorme.
il risultato vero è che non saprai mai cosa hai sacrificato in virtù di un bene (presupposto).
tutto il resto sono solo discorsi.
Come dice il buon drogato, a livello teorico puoi anche aver ragione. Tuttavia, non lasci un'incognita, lasci un valore atteso (probabilita' che un evento accada moltiplicato il valore di tale evento).
Da un punto di vista teorico e' possibile calcolare valori attesi, visto che possiamo dare dei valori a certi eventi e possiamo calcolare con buona precisione la probablita' che accada.
Quindi ritorno al discorso precedente, se la ricerca mi fornisce un valore atteso piu' alto che il non farlo, allora faccio la ricerca. Dal mio punto di vista il valorev atteso indotto dalla ricerca e' superiore al valore atteso del non farla, tenendo conto di tutti i costi e di tutti i benefici.
Dal mio punto di vista i possibili vantaggi in termini di benessere moltiplicati per la probabilita' che la ricerca abbia successo e' nettamente superiore alla probabilita' che un embrione diventi una persona in grado di fornire un contributo tale alla societa' da compensare i vantaggi possibili in termini di benessere che ho menzionato prima (il tutto naturalmente in media visto che parliamo di valori attesi).
Capisco il tuo modo di vedere le cose, ma credo si possa capire anche il mio. In moltissimi campi (se non tutti) della vita noi prendiamo decisioni in condizioni di incertezza, non e' che ci fermiano solo perche' non sappiamo con certezza quello che accadra'....