Mah... in effetti persone, spesso padri di bimbe piccolissime, che si chiedevano se forse non sarebbe stato meglio auspicarsi che le proprie figlie crescessero molto carine ma non certo al livello livello di, boh, Cindy Crawford e nemmeno quasi, ne ho incrociate a iosa.
Detto ciò, non mi è troppo chiaro il punto dei discorsi relativi a 'gabbia dorata' e affini:
ok, ma ditemi cosa al mondo abbia il 100% di aspetti positivi e nessuno negativo? ci sta.
Nondimeno soppesando le due opzioni ...
Tutta 'sta gente che provi a diventare più povera e più cessa, e dire che sarebbero obiettivi facilmente ottenibili, chissà perché non la si becchi mai.
gaston ha scritto: ↑06/08/2025, 17:50
interessante, ma perché la bellezza dovrebbe essere connessa alla felicità? al massimo ti può procurare qualche vantaggio materiale , ma
la felicità non ha nulla a che fare con la bellezza, infatti belli o brutti soffrono tutti
Se li fate a gente tipo forse il Papero o comunque determinate persone, 'sti discorsi, mi sa che vi ci manderebbero per direttissima.
Gli aspetti in questione non sono limitati ad un mero piacere organolettico o comunque sensoriale, ovvero qualcosa di fugacissimo e che si ribilanci costantemente, ma bensì entrano pesantemente in gioco nel bilancio del proprio 'self worth', 'self value', di accettazione, nella società.
Più di una punta di 'hedonistic adaptation' c'è pure in essi, però sono più elementi da "soddisfazione di fondo".
Una gnocchissima 22enne è impossibile che sia 'a Loser', una sfigata.
Il brutto rischia, specie oggi, di far fatica a trovare qualcuna che voglia davvero il suo pene nella propria vagina.
Direi esistenzialmente sia una frustrazione difficile da oltrepassare.