allora per quanto riguarda il sostegno militare , tu hai ragione, Israele ha sempre cercato aiuto ovunque, basti ricordare il fondamentale aiuto francese per acquisire capacità nucleari, però oggi se guardi ad esempio la mini guerra all' Iran , potrai renderti conto che il supporto Usa è indispensabile.in questa situazione hanno fornito i satelliti per i bombardamenti, gli aerei tank per permettere agli aerei israeliani di rifornirsi e fare missioni a 2500 km da casaFloppy Disk ha scritto: ↑26/07/2025, 15:22Premesso che non conosco dettagliatamente la complessa stratificazione della società israeliana, ma in teoria i mizrahi non sono gli ebrei di origine araba? Anche loro votano Likud?gaston ha scritto: ↑26/07/2025, 11:58Credo che il punto centrale sia l' ascesa nella società israeliana dei mizrahi, che sono , detto in soldoni, gli ebrei di origine non europea, es quelli che provengono dall' Iran , dall' Egitto, dal libano etc etc. Ora costituiscono più della metà della popolazione e sono un blocco sociale coeso , su cui poggia Bibi. Sono nazionalisti, revanscisti , ultratradizionalisti. Vogliono uno stato forte, aggressivo , muscolare. ma non sono contro la tecnologia.
È sicuro che, a livello storico, lo strenuo sostegno americano abbia contribuito in misura rilevante al fatto che Israele abbia continuato ad esistere e sia diventato un Paese piuttosto prospero. Però gli israeliani non hanno subito passivamente l'aiuto ricevuto: l'impressione che ho maturato leggendo la loro storia è che abbiano usato ogni risorsa possibile al duplice scopo di sopravvivere, che si trattasse della creazione di un software per sabotare le centrifughe iraniane o dello sviluppo di un intero arsenale nucleare, e di crearsi titoli di valore in modo da sviluppare una cintura diplomatica e politica che almeno in parte li riparasse dalle peggiori shitstorm come quella attuale.
Inoltre la globalizzazione ha colpito anche quell'angolo di mondo: come osservavo prima, anche Paesi "teoricamente" filopalestinesi come Russia e Cina mantengono rapporti commerciali floridi con Tel Aviv; il governo Lula non ha - ancora - sospeso l'accordo di libero scambio che il Brasile ha con lo stato ebraico; la monarchia marocchina sembra gradire i gingilli sionisti, e l'assenza di relazioni diplomatiche ufficiali tra Tel Aviv e Riyad non significa che non ci siano relazioni diplomatiche tra Tel Aviv e Riyad. Insisto su questo punto perché se ci limitiamo ai discorsi della dr.ssa Albanese sembra che ci sia solo un pezzo di mondo che appoggia e coccola la "bestia sionista", mentre in realtà la situazione è tanto per cambiare molto più complessa di così.
, le bombe anti bunker , il supporto antimissile delle navi e degli aerei americani, perché l' iron dome israeliano non è sufficiente, più tutte le armi hi tech che gli israeliani non possono costruire perché troppo costose , senza questo sostegno gli israeliani non avrebbero potuto fare nulla