Johnny Wadd ha scritto: ↑04/06/2025, 7:47
Sembra diventato piu' interessante, movimentato e importante il mercato degli allenatori che non quello dei calciatori. Delle prime otto del campionato ben sette hanno cambiato allenatore rispetto all'inizio della scorsa stagione. Solo Conte è rimasto a Napoli.
vero, tra le tante cose si parla relativamente poco di Ancelotti ct del Brasile, che per me è una cosa clamorosa e sono proprio curioso. Ancelotti è uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio, dal mio punto di vista è la sintesi del tattico e del gestore, sa motivare e comunicare: rimpiango molto del pessimo trattamento che ha ricevuto alla Juve, prima di esplodere (metaforicamente) al Milan. Nonostante questo, per proporlo come ct del Brasile ci hanno messo anni, l'intenzione esisteva da molto tempo ma la barriera culturale anche in questo caso esisteva: lui è italiano (non vincenzo), cioè originario della nazionale rivale per eccellenza del Brasile; tolta l'Argentina, ma quella è una rivalità territoriale, con l'Italia invece c'è sempre stata una rivalità concettuale di idea di calcio, Italia patria della difesa vs Brasile patria dello spettacolo, anche se negli anni queste vecchie categorie sono andate un po' a farsi benedire, e l'Italia (come nazionale di calcio) da ormai vent'anni fa ridere i polli, tolta la felice e fortunata parentesi dell'europeo (in cui, lo ricordiamo per i disattenti, il Brasile non gioca).
Quindi sono curioso, per me può funzionare proprio perché Carletto ha un animo molto brasiliano (l'amore per il bel gioco) ma nelle sue radici c'è la scuola sacchiana, l'attenzione per l'equilibrio, e poi in questi anni si è dimostrato la sintesi perfetta di istanze giochiste e istanze risultatiste. Senza dimenticare, però, che fare il CT non è la stessa cosa che fare l'allenatore, evidentemente.