[O.T.] Donald Trump

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giorgiograndi
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4036 Messaggio da giorgiograndi »

Tu hai troppa fiducia in gente che negoi ultimi 10 anni è stata inadeguata e questa fiducia non è giustificata dalla situazione attuale.

Sabato scorso sono andato in un concessionario Toyota. Volevo comprare il proace (un bel furgoncino 7 posti, taglia media, consuma poco ed è anche figo)
Se lo ordino adesso, consegna a giugno 2026.
Sai dove lo fanno? Una parte in Francia negli stabilimenti PSA una parte in Italia (dipende dal modello).

Siamo morti e finiti, non c’è via d’uscita. L’amministrazione eu non può salvare un cazzo, andrà sempre peggio.

Ps: nella mia vita precedente il 75 del mio profitto veniva dal 15-20% delle fighe che giravo.
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

estdipendente
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4037 Messaggio da estdipendente »

che comunque erano un fottio di fighe quindi una dipendenza molto relativa.

prova a considerare l’ID buzz. ce l’hanno delle persone che conosco a famiglia extra large e sono contente. pero’ non so quanto tempo ci vuole ad averlo. mia moglie ha la Volvo (oltre che la vulva) XC90 ed e’ arrivata in fretta mi pare. io non posseggo un car da anni. le rare volte che andiamo in giro tutti rentiame il Mercedes V. e non abbiamo problemi. tu mi sembri troppo pessimista

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4038 Messaggio da Drogato_ di_porno »

vero obiettivo dei dazi è obbligare i paesi target a comprare debito USA a lunga scadenza
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

giorgiograndi
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4039 Messaggio da giorgiograndi »

Lo sai che l’ XC90 è solo assemblato in Svezia, ma è praticamente tutto fatto in Cina, motore volvo compreso?

Consegna 4 mesi (controllato adesso)

L’ID buzz: ero andato alla Volkswagen alla fiera dell’elettrico a Praga. 9 mesi per la versione gasolio( che si chiama multivan) e 14 mesi per quella elettrica (cioè il buzz).
La dongfeng u-tour, cinese, FIGHISSIMA, se non già in pronta consegna, arriva in 3 mesi (due mesi sono viaggio in mare). Peccato che ha solo due posti in seconda fila e bagagliaio troppo piccolo altrimenti la compravo.

Tu sei abituato a comprare e vendere azioni, io cose reali.

Lunedì mi è venuto un cliente al capannone a comprare dei cingoli in gomma (che apparentemente nessuno in Cechia aveva in casa a parte me), ha anche bisogno di una “pompa idraulica” speciale, il mio preventivo è la metà del concessionario Kubota con 3 mesi per la consegna invece di 9 e mi giocherei alla snai che anche con il preventivo alla metà, ho il triplo del profitto del concessionario kubota (che poi mica sono i Kubota originali fatti in Giappone, sono fatti in Germania)

Siamo totalmente fottuti credimi, tu non hai idea. Puoi tassare i ricchi quanto vuoi, non abbiamo la produttività.
Dovrò comprare un furgoncino 7 posti usato alla fine, poco male: risparmio dei soldi
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Billy Drago
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4040 Messaggio da Billy Drago »

Un'ottima idea.

Influenza aviaria, la ‘ricetta’ di Kennedy: “Lasciamo che si diffonda”. Esperti in rivolta.

“Gli uccelli più resistenti si salveranno”. La proposta del ministro della Sanità Usa è sostenuta anche dal collega Rollins (Agricoltura): “Allevatori disponibili all’esperimento”


https://www.quotidiano.net/salute/news/ ... y-qnrjiuw6

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4041 Messaggio da Drogato_ di_porno »

fu così che i bavbavi delle foveste risalivono la catena del valove vomano..con la vomanizzazione aka globalizzazione

non abbiamo impavato nulla dal passato!
Vance spiega che "l'idea della globalizzazione era che i paesi ricchi si sarebbero spostati più in alto nella catena del valore mentre i paesi poveri avrebbero fatto le cose più semplici". Ma si lamenta del fatto che non ha funzionato proprio così: si scopre che i paesi poveri (soprattutto la Cina) non volevano semplicemente rimanere per sempre manodopera a basso costo e hanno iniziato a risalire loro stessi lungo la catena del valore. Ecco perché, secondo lui, la globalizzazione è stata un fallimento. Ciò significa che l'obiettivo della globalizzazione non era ridurre le disuguaglianze globali, ma piuttosto mantenerle, istituire un sistema di gerarchia economica permanente in cui i paesi ricchi avrebbero mantenuto il controllo sui settori più redditizi, relegando i paesi poveri a una subordinazione perpetua nella produzione di minor valore. Questo è fondamentalmente tutto ciò che c'è da sapere per spiegare il 90% della politica estera degli Stati Uniti degli ultimi anni: il pensiero coloniale è vivo e vegeto, e il cambiamento di strategia americano degli ultimi anni - dal precedente "Washington Consensus" dei mercati "liberi" a un tentativo molto più palese di contenere e limitare lo sviluppo della Cina - deriva proprio da questa mentalità. Dai controlli sulle esportazioni di semiconduttori alle restrizioni sugli investimenti, queste politiche non riguardano la "sicurezza nazionale" in senso autentico, ma il tentativo di preservare un ordine economico globale in cui, in parole povere, le nazioni più povere conoscono il loro posto assegnato e ci restano. In sostanza, questa è la "minaccia cinese": una Cina che è uscita dalla corsia economica assegnatale dall'Occidente. È profondamente ironico se ci pensi: un gioco globale presumibilmente progettato per "diffondere i principi di mercato" in tutto il mondo viene abbandonato proprio perché ha funzionato troppo bene. Quando la Cina ha avuto più successo del previsto, la risposta non è stata quella di celebrare la convalida dell'efficacia del gioco, ma di cambiarne le regole. Proprio perché il vero gioco non detto, ma ora chiaramente affermato dal vicepresidente degli Stati Uniti, era quello di mantenere la disuguaglianza globale, non di eliminarla. Tutto sommato, nel caso non avessero ancora ricevuto il promemoria, questo invia un messaggio molto chiaro al mondo in via di sviluppo: lo sviluppo economico richiederà di sfidare un ordine economico dominato dagli Stati Uniti che vede il loro progresso come una minaccia piuttosto che un successo. Che tra l'altro è il motivo per cui le parole di Vance potrebbero effettivamente aiutare ad accelerare la stessa ridistribuzione del potere economico globale che lamenta, spingendo più nazioni a riconoscere che uno sviluppo autentico richiede un'indipendenza strategica da un sistema destinato a tenerle al loro posto.
Quei paesi nella parte inferiore della catena dell'industria manifatturiera globale non dovrebbero superare gli Stati Uniti e diventare così potenti. Nel corso di migliaia di anni di civiltà umana, solo un paese è cresciuto e caduto più volte, ma è ancora forte e inflessibile: la Cina. Altri imperi, una volta in declino, rimangono in declino. Finora, nessuno ha riacquistato la sua precedente forza e gli Stati Uniti non faranno eccezione.
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dostum
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4042 Messaggio da dostum »

Suppongo che aspettiate che io (nel mio infimo livello)dia qualche suggerimento agli amici iraniani .Ebbene non ne ho affatto sia che ceda oppure scelga di combattere ,IMHO il risultato non cambierà :ricordate cosa accadde a Gheddafi e Nasrallah?


https://www.today.it/mondo/trump-letter ... raele.html

il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che nei prossimi giorni Teheran risponderà "attraverso i canali appropriati" alla lettera inviata da Donald Trump, con la quale il presidente americano ha invitato l'Iran a negoziare sulle sue attività nucleari, minacciando in caso contrario un'azione militare.

"Per il momento la nostra politica non è quella dei negoziati diretti", ha detto il capo della Diplomazia di Teheran, aggiungendo che la lettera di Trump contiene più minacce che benefici, riferisce Mehr.
Immagine
del resto Trump medesimo non può farci niente,in uno dei suoi ultimi articoli Giulietto Chiesa spiegava come Trump fosse stato informato dell'uccisione di Solemaini a cose fatte ,qualcuno obbietterà che la Corea del Nord ha portato a termine il suo programma atomico a dispetto di sanzioni e minacce.La situazione è radicalmente differente la società coreana coesa e militarizzata con una leadership compatta ideologicamente ed etnicamente omogenea si trovava in una condizione anche geografica molto più forte e con tutto questo pagò prezzo altissimo
https://www.nknews.org/2013/06/the-odd- ... rth-korea/
https://dbpedia.org/page/Ryongchon_disaster
https://www.latimes.com/archives/la-xpm ... story.html
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

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gaston
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4043 Messaggio da gaston »

Drogato_ di_porno ha scritto:
20/03/2025, 23:56
fu così che i bavbavi delle foveste risalivono la catena del valove vomano..con la vomanizzazione aka globalizzazione

non abbiamo impavato nulla dal passato!
Vance spiega che "l'idea della globalizzazione era che i paesi ricchi si sarebbero spostati più in alto nella catena del valore mentre i paesi poveri avrebbero fatto le cose più semplici". Ma si lamenta del fatto che non ha funzionato proprio così: si scopre che i paesi poveri (soprattutto la Cina) non volevano semplicemente rimanere per sempre manodopera a basso costo e hanno iniziato a risalire loro stessi lungo la catena del valore. Ecco perché, secondo lui, la globalizzazione è stata un fallimento. Ciò significa che l'obiettivo della globalizzazione non era ridurre le disuguaglianze globali, ma piuttosto mantenerle, istituire un sistema di gerarchia economica permanente in cui i paesi ricchi avrebbero mantenuto il controllo sui settori più redditizi, relegando i paesi poveri a una subordinazione perpetua nella produzione di minor valore. Questo è fondamentalmente tutto ciò che c'è da sapere per spiegare il 90% della politica estera degli Stati Uniti degli ultimi anni: il pensiero coloniale è vivo e vegeto, e il cambiamento di strategia americano degli ultimi anni - dal precedente "Washington Consensus" dei mercati "liberi" a un tentativo molto più palese di contenere e limitare lo sviluppo della Cina - deriva proprio da questa mentalità. Dai controlli sulle esportazioni di semiconduttori alle restrizioni sugli investimenti, queste politiche non riguardano la "sicurezza nazionale" in senso autentico, ma il tentativo di preservare un ordine economico globale in cui, in parole povere, le nazioni più povere conoscono il loro posto assegnato e ci restano. In sostanza, questa è la "minaccia cinese": una Cina che è uscita dalla corsia economica assegnatale dall'Occidente. È profondamente ironico se ci pensi: un gioco globale presumibilmente progettato per "diffondere i principi di mercato" in tutto il mondo viene abbandonato proprio perché ha funzionato troppo bene. Quando la Cina ha avuto più successo del previsto, la risposta non è stata quella di celebrare la convalida dell'efficacia del gioco, ma di cambiarne le regole. Proprio perché il vero gioco non detto, ma ora chiaramente affermato dal vicepresidente degli Stati Uniti, era quello di mantenere la disuguaglianza globale, non di eliminarla. Tutto sommato, nel caso non avessero ancora ricevuto il promemoria, questo invia un messaggio molto chiaro al mondo in via di sviluppo: lo sviluppo economico richiederà di sfidare un ordine economico dominato dagli Stati Uniti che vede il loro progresso come una minaccia piuttosto che un successo. Che tra l'altro è il motivo per cui le parole di Vance potrebbero effettivamente aiutare ad accelerare la stessa ridistribuzione del potere economico globale che lamenta, spingendo più nazioni a riconoscere che uno sviluppo autentico richiede un'indipendenza strategica da un sistema destinato a tenerle al loro posto.
Quei paesi nella parte inferiore della catena dell'industria manifatturiera globale non dovrebbero superare gli Stati Uniti e diventare così potenti. Nel corso di migliaia di anni di civiltà umana, solo un paese è cresciuto e caduto più volte, ma è ancora forte e inflessibile: la Cina. Altri imperi, una volta in declino, rimangono in declino. Finora, nessuno ha riacquistato la sua precedente forza e gli Stati Uniti non faranno eccezione.
Sì sono assolutamente d' accordo, gli americani sono stati bravissimi a trasformare un evento fondamentale su scala europea come la caduta del muro e il successivo ritorno in occidente dell' europa dell' est, in un fatto epocale su scala mondiale, cosa che non è mai stata.
hanno preso la loro pace , la pax americana di cui erano garanti e con un bel packaging e branding l' hanno venduta a tutto il mondo, a globalized world
e forse per qualche breve istante hanno addirittura creduto anche loro che questa fantastica globalizzazione avrebbe anche portato la democrazia, in salsa americana of course, dappertutto , come sostenevano loro
già quante volte abbiamo letto che inevitabilmente la democrazia sarebbe stata il passo successivo alle riforme economiche, perché avrebbe permesso la stabilizzazione delle nuove economie e financo il raggiungimento di nuovi livelli di efficienza raggiungibili solo con un sistema politico democraticamente eletto.
quante favole ci hanno raccontato, e noi ottusi europei abbiamo abboccato, non aspettavamo altro .
in fin dei conti è umano sognare un mondo senza conflitti , un mondo di operosi e pacifici commerci, certo che sarebbe stata una civiltà prospera questa , pacifica e prospera
invece era solo un'illusione, e noi siamo stati dei poveri illusi, è ora di tornare alla realtà , questo è il solito mondo di merda dei nostri padri e dei nostri nonni
la storia non è finita come sosteneva fukuyama, è tornata e ci sta mostrando il suo volto spietato e feroce
dobbiamo imparare la lezione , la globalizzazione è finita, è finita sulla mensola delle favole della storia, e ora il si torna al vecchio mondo.
un mondo in cui esistono amici, alleati ma anche concorrenti e addirittura paesi ostili, dobbiamo accettare la realtà

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4044 Messaggio da Drogato_ di_porno »

gaston ha scritto:
21/03/2025, 12:29
Sì sono assolutamente d' accordo, gli americani sono stati bravissimi a trasformare un evento fondamentale su scala europea come la caduta del muro e il successivo ritorno in occidente dell' europa dell' est, in un fatto epocale su scala mondiale, cosa che non è mai stata.
hanno preso la loro pace , la pax americana di cui erano garanti e con un bel packaging e branding l' hanno venduta a tutto il mondo, a globalized world
e forse per qualche breve istante hanno addirittura creduto anche loro che questa fantastica globalizzazione avrebbe anche portato la democrazia, in salsa americana of course, dappertutto , come sostenevano loro
già quante volte abbiamo letto che inevitabilmente la democrazia sarebbe stata il passo successivo alle riforme economiche, perché avrebbe permesso la stabilizzazione delle nuove economie e financo il raggiungimento di nuovi livelli di efficienza raggiungibili solo con un sistema politico democraticamente eletto.
quante favole ci hanno raccontato, e noi ottusi europei abbiamo abboccato, non aspettavamo altro .
in fin dei conti è umano sognare un mondo senza conflitti , un mondo di operosi e pacifici commerci, certo che sarebbe stata una civiltà prospera questa , pacifica e prospera
invece era solo un'illusione, e noi siamo stati dei poveri illusi, è ora di tornare alla realtà , questo è il solito mondo di merda dei nostri padri e dei nostri nonni
la storia non è finita come sosteneva fukuyama, è tornata e ci sta mostrando il suo volto spietato e feroce
dobbiamo imparare la lezione , la globalizzazione è finita, è finita sulla mensola delle favole della storia, e ora il si torna al vecchio mondo.
un mondo in cui esistono amici, alleati ma anche concorrenti e addirittura paesi ostili, dobbiamo accettare la realtà
il problema è che ogni egemone pro-tempore della storia ha finito per auto-convincersi dell'eternità delle gerarchie...in questo caso l'offshoring è stato il mezzo con cui lo sviluppo si è diffuso fra i "nemici" inizialmente inferiori, finanziandone la crescita economica e permettendogli di vampirizzare la tecnologia. io non sono uno storicista ma in effetti sembra quasi una legge meccanica della storia.
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4045 Messaggio da gaston »

ehh siamo tutti troppo umani e non riusciamo ad accettare il panta rei, tutto scorre e tutto passa.
sì che sono solo duemila e cinquecento anni che ce lo ripetono, purtroppo non ci entra in testa
ci diciamo : sì lo sappiamo , ma noi siamo speciali e dureremo almeno quanto l'impero romano
è comprensibile,un popolo arriva in vetta dopo immani sforzi, dopo aver versato fiumi di sangue e dopo una breve occhiata alla magnifica vista che si gode da lassù già sente il successivo dominatore che gli dice turno finito , tocca al prossimo
è dura da accettare, allora ce la cantiamo e ce la suoniamo
è la nostra natura
Comunque ottima analisi DDP, sono completamente d'accordo con te

giorgiograndi
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4046 Messaggio da giorgiograndi »

Bah
Quando arrivi in vetta ti perdi in argomentazioni inutili, e non ti focalizzi più sulle priorità (perché le hai già raggiunte).
In usa ciò è accaduto a fasi alterne negli ultimi 30 anni, a seconda dell’amministrazione in carica.
In Eu, il processo di dissociazione dalle priorità è sempre stata una costante.
Accade tutti i giorni a chiunque abbia avuto la capacità di raggiungere uno dei suoi obbiettivi, quando li hai raggiunti comincia il vero problema.

Accorgersi adesso che la globalizzazione era un processo studiato , perché vance lo dice espressamente, mi sembra sorprendente. Lo diceva Tremonti 10 anni fa.

Non sarei comunque così pessimista in generale. La globalizzazione continua, in maniera diversa, ma continua. Purtroppo dubito che l’Europa possa stare al passo con gli altri, forse alcuni singoli Stati posso costruire relazioni pragmatiche per rimanere nello Stato o con i grossi pesci, ma non un carrozzone come l’eu.
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4047 Messaggio da Billy Drago »

https://x.com/GunterFehlinger/status/19 ... 0597457276
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4048 Messaggio da estdipendente »

https://www.corriere.it/politica/25_mar ... cxlk.shtml

che dialogo tra illuminati. tra i due il meno disastroso e’ Vance e questo la doce tutta.
in che tempi ci e’ toccato vivere

giorgiograndi
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4049 Messaggio da giorgiograndi »

dai su... magari vance e trump pensano a un "divide et impera", tagliare o togliere i dazi all'italia, per sfasciare definitivamente l'europa
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Re: [O.T.] Donald Trump

#4050 Messaggio da estdipendente »

giorgiograndi ha scritto:
21/03/2025, 23:45
dai su... magari vance e trump pensano a un "divide et impera", tagliare o togliere i dazi all'italia, per sfasciare definitivamente l'europa
ma figurati. l’italia conta poco. c’e’ un nord satellite della germania e un sud parassitario. l’europa e’ la germania, la francia e - per un fenomeno perverso e sconcertante che io non ho mai capito - il benelux. fine. possono togliere o mettere dazi sulla nduja ma non cambia ‘na sega.

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