Uhm, direi che non e' vero. Nel porno (e nei social non credo sia diverso) le piattaforme collaborano con la giustizia se i contenuti sono illegali e/o se c'e' richiesta di un procuratore su un determinato contenuto, indipendentemente dalla nazione in cui ha seda chi provvede al servizio. Le piattaforme non sono tenute a collaborare con nessuno se il contenuto non e' illegale. Il fatto che possa essere illegale non vuol dire che chi ha pubblicato quel contento sia responsabile di nulla. Prima va definito se il contenuto e illegale e poi viene il resto. Un contenuto diffamatorio non e' detto che sia illegale. Se io scrivo su un social che i froci hanno l'hiv, magari diffamo gli omosessuali, ma non e' un contenuto illegale.dadorossi ha scritto: ↑27/01/2025, 10:39Credimi non è proprio cosìFloppy Disk ha scritto: ↑26/01/2025, 16:13L'identificazione da parte della Polizia Postale o di altra autorità è già possibile,GeishaBalls ha scritto: ↑26/01/2025, 10:29Esatto, per questo è necessario che sia possibile identificare chi pubblica. E che il canale che pubblica quella informazione sia ugualmente responsabile
Dovrebbe ma non funziona come tu pensi
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Interessante. Chi definisce se il contenuto è illegale, la piattaforma stessa? Se il governo saudita ti chiede di identificare l’attore gay che ha fatto un video porno a Ryad - attività illegale in KSA - sei tenuto a fornire le informazioni che hai?giorgiograndi ha scritto: ↑27/01/2025, 12:26Uhm, direi che non e' vero. Nel porno (e nei social non credo sia diverso) le piattaforme collaborano con la giustizia se i contenuti sono illegali e/o se c'e' richiesta di un procuratore su un determinato contenuto, indipendentemente dalla nazione in cui ha seda chi provvede al servizio. Le piattaforme non sono tenute a collaborare con nessuno se il contenuto non e' illegale. Il fatto che possa essere illegale non vuol dire che chi ha pubblicato quel contento sia responsabile di nulla. Prima va definito se il contenuto e illegale e poi viene il resto. Un contenuto diffamatorio non e' detto che sia illegale. Se io scrivo su un social che i froci hanno l'hiv, magari diffamo gli omosessuali, ma non e' un contenuto illegale.dadorossi ha scritto: ↑27/01/2025, 10:39Credimi non è proprio cosìFloppy Disk ha scritto: ↑26/01/2025, 16:13L'identificazione da parte della Polizia Postale o di altra autorità è già possibile,GeishaBalls ha scritto: ↑26/01/2025, 10:29Esatto, per questo è necessario che sia possibile identificare chi pubblica. E che il canale che pubblica quella informazione sia ugualmente responsabile
Dovrebbe ma non funziona come tu pensi
Le piattaforme non hanno alcun dovere di collaborazione con la giustizia italiana soprattutto se hanno sede legale in altri paesi
Se c’è una diffamazione lo decide un giudice dopo un processo contro qualcuno che magari è stato denunciato. Se manca il responsabile e viene fatta una denuncia contro ignoti, sei tenuto a dare informazioni alle procure che indagano?
Direi che una legge che aiuti a capire gli obblighi che hanno le imprese, e non la buona volontà delle parti, sarebbe senz’altro utile
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1)GeishaBalls ha scritto: ↑27/01/2025, 17:22Interessante. Chi definisce se il contenuto è illegale, la piattaforma stessa? Se il governo saudita ti chiede di identificare l’attore gay che ha fatto un video porno a Ryad - attività illegale in KSA - sei tenuto a fornire le informazioni che hai?giorgiograndi ha scritto: ↑27/01/2025, 12:26Uhm, direi che non e' vero. Nel porno (e nei social non credo sia diverso) le piattaforme collaborano con la giustizia se i contenuti sono illegali e/o se c'e' richiesta di un procuratore su un determinato contenuto, indipendentemente dalla nazione in cui ha seda chi provvede al servizio. Le piattaforme non sono tenute a collaborare con nessuno se il contenuto non e' illegale. Il fatto che possa essere illegale non vuol dire che chi ha pubblicato quel contento sia responsabile di nulla. Prima va definito se il contenuto e illegale e poi viene il resto. Un contenuto diffamatorio non e' detto che sia illegale. Se io scrivo su un social che i froci hanno l'hiv, magari diffamo gli omosessuali, ma non e' un contenuto illegale.dadorossi ha scritto: ↑27/01/2025, 10:39Credimi non è proprio cosìFloppy Disk ha scritto: ↑26/01/2025, 16:13
L'identificazione da parte della Polizia Postale o di altra autorità è già possibile,
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Se c’è una diffamazione lo decide un giudice dopo un processo contro qualcuno che magari è stato denunciato. Se manca il responsabile e viene fatta una denuncia contro ignoti, sei tenuto a dare informazioni alle procure che indagano?
Direi che una legge che aiuti a capire gli obblighi che hanno le imprese, e non la buona volontà delle parti, sarebbe senz’altro utile
I sauditi devono fare una rogatoria internazionale e la polizia ceca mi convoca, a quel punto rispondo alle domande saudite di fronte a un poliziotto ceco. I sauditi non ti possono chiedere di cancellare il contenuto, ma se per chi ha passaporto saudita fare porno è illegale, hanno tutto il diritto di interrogarmi o accusarmi (se sono andato a girare in territorio saudita anche chiedere di estradarmi). mi è capitato con la bielorussa, per cui so bene come funziona
2)
Stessa cosa. Ma un contenuto diffamatorio non è detto che debba essere cancellato. Lo deve dire il giudice che va cancellato, non l’interessato. C’è stata una causa anni fa per diffamazione nel porno, chi ha diffamato ha pagato una multa ma il giudice non ha imposto di cancellare il contenuto diffamatorio (che è ancora online)
3) io sono tenuto a dare informazioni solo da richiesta che proviene da istituzioni, ma nel caso di contenuti su forum o social, se non c’è pagamento con carta di credito, l’unica cosa che posso dare è un indirizzo IP di chi ha scritto.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Ma tu. capisco l'onniscienza, hai per caso seguito direttamente qualche processo per diffamazione commessa a mezzo internet?giorgiograndi ha scritto: ↑27/01/2025, 12:26Uhm, direi che non e' vero. Nel porno (e nei social non credo sia diverso) le piattaforme collaborano con la giustizia se i contenuti sono illegali e/o se c'e' richiesta di un procuratore su un determinato contenuto, indipendentemente dalla nazione in cui ha seda chi provvede al servizio. Le piattaforme non sono tenute a collaborare con nessuno se il contenuto non e' illegale. Il fatto che possa essere illegale non vuol dire che chi ha pubblicato quel contento sia responsabile di nulla. Prima va definito se il contenuto e illegale e poi viene il resto. Un contenuto diffamatorio non e' detto che sia illegale. Se io scrivo su un social che i froci hanno l'hiv, magari diffamo gli omosessuali, ma non e' un contenuto illegale.dadorossi ha scritto: ↑27/01/2025, 10:39Credimi non è proprio cosìFloppy Disk ha scritto: ↑26/01/2025, 16:13L'identificazione da parte della Polizia Postale o di altra autorità è già possibile,GeishaBalls ha scritto: ↑26/01/2025, 10:29Esatto, per questo è necessario che sia possibile identificare chi pubblica. E che il canale che pubblica quella informazione sia ugualmente responsabile
Dovrebbe ma non funziona come tu pensi
Le piattaforme non hanno alcun dovere di collaborazione con la giustizia italiana soprattutto se hanno sede legale in altri paesi
Sai che tipo di risposta danno alcuni provider?
Dopo vorrai spiegarmi la raffinata differenza tra illegale e diffamazione...
Illegale è ciò che non è legale quindi perseguibile penalmente.
Anche la diffamazione è illegale
E questo lo stabilisce un giudice al termine di un processo che molte volte non parte perché i provider non forniscono i dati utili per identificare chi si cela dietro ai vari nick
Altro il discorso se tu definisci ( e confondi) illegale con alcuni reati che rientrano nelle Convenzioni internali a tutela dei minori o contro la tratta...
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
"Sai che tipo di risposta danno alcuni provider?"dadorossi ha scritto: ↑28/01/2025, 10:31Ma tu. capisco l'onniscienza, hai per caso seguito direttamente qualche processo per diffamazione commessa a mezzo internet?giorgiograndi ha scritto: ↑27/01/2025, 12:26Uhm, direi che non e' vero. Nel porno (e nei social non credo sia diverso) le piattaforme collaborano con la giustizia se i contenuti sono illegali e/o se c'e' richiesta di un procuratore su un determinato contenuto, indipendentemente dalla nazione in cui ha seda chi provvede al servizio. Le piattaforme non sono tenute a collaborare con nessuno se il contenuto non e' illegale. Il fatto che possa essere illegale non vuol dire che chi ha pubblicato quel contento sia responsabile di nulla. Prima va definito se il contenuto e illegale e poi viene il resto. Un contenuto diffamatorio non e' detto che sia illegale. Se io scrivo su un social che i froci hanno l'hiv, magari diffamo gli omosessuali, ma non e' un contenuto illegale.dadorossi ha scritto: ↑27/01/2025, 10:39Credimi non è proprio cosìFloppy Disk ha scritto: ↑26/01/2025, 16:13
L'identificazione da parte della Polizia Postale o di altra autorità è già possibile,
Dovrebbe ma non funziona come tu pensi
Le piattaforme non hanno alcun dovere di collaborazione con la giustizia italiana soprattutto se hanno sede legale in altri paesi
Sai che tipo di risposta danno alcuni provider?
Dopo vorrai spiegarmi la raffinata differenza tra illegale e diffamazione...
Illegale è ciò che non è legale quindi perseguibile penalmente.
Anche la diffamazione è illegale
E questo lo stabilisce un giudice al termine di un processo che molte volte non parte perché i provider non forniscono i dati utili per identificare chi si cela dietro ai vari nick
Altro il discorso se tu definisci ( e confondi) illegale con alcuni reati che rientrano nelle Convenzioni internali a tutela dei minori o contro la tratta...
Risposta a chi? A chi deve rispondere un provider? Il provider deve rispondere solo e soltanto alle istituzioni del paese dove ha appunto sede il provider.
Si, ho seguito un processo di diffamazione avvenuto a mezzo internet, da vicino se non vicinissimo (ero anche io stesso diffamato, ma non ho ritenuto necessario fare nulla).
Accusante in cechia, accusato in ungheria, provider in ungheria, server in USA e Olanda (il sito del provider utilizza due server a seconda della provenienza del traffico)
Se le istituzioni ceche chiedono al provider ungherese, non hanno risposta.
Se le istituzioni ceche chiedono a quelle ungheresi di investigare e le istituzioni ungheresi ritengono che sia dovuto investigare, il provider e' obbligato a presentarsi se convocato e rispondere alla domande.
Poi, la realta' e' questa:
Prendi il caso di SZ, giusto per farti un esempio concreto.
Immagina che tu mi diffami, io vado dall'avvocato, l'avvocato fa quello che deve. Mr SZ viene chiamato a rispondere in questura e gli viene chiesto chi sei. Mr SZ non ha nessuna idea del tuo nome e cognome, sa solo il tuo numero IP (o una serie di IP che hai usato per collegarti al sito), quindi passa questi IP alla questura.
Tu, per il provider, sei solo un numero di IP, non hai ne un nome ne un cognome.
A quel punto, se tu hai usato per esempio un browser come TOR con un IP nigeriano, l'indagine e' gia' finita, non sei identificabile.
Se invece hai usato un VPN, in qualche caso ti trovano.
La stessa cosa vale se hai usato un numero di telefono per verificare il tuo account (in certi siti devi usare il telefono per verificare la tua identita'). Se hai usato una sim comprata da una bancarella per strada (cioe' senza dare un documento), non sei identificabile e si torna a cercare il tuo IP.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Giorgio, qui torniamo a dire che le leggi ci sono ma se non si rende identificabile il soggetto le leggi non sono applicabili.
Far sì che esistano dei certificatori di identità digitale a cui il soggetto debba accedere per arrivare ai social o ai siti anche in maniera anonimizzata ma rintracciabile dalle autorità.
Avrebbe senso a livello nazionale? No, non applicabile di nuovo. Magari a livello europeo, o meglio con accordo dei grandi paesi. Non a caso il premier spagnolo ne parlava a Davos.
Far sì che esistano dei certificatori di identità digitale a cui il soggetto debba accedere per arrivare ai social o ai siti anche in maniera anonimizzata ma rintracciabile dalle autorità.
Avrebbe senso a livello nazionale? No, non applicabile di nuovo. Magari a livello europeo, o meglio con accordo dei grandi paesi. Non a caso il premier spagnolo ne parlava a Davos.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Quindi no more p2p per il porno, no more siti pirata, no more "sharing".GeishaBalls ha scritto: ↑28/01/2025, 12:22Giorgio, qui torniamo a dire che le leggi ci sono ma se non si rende identificabile il soggetto le leggi non sono applicabili.
Far sì che esistano dei certificatori di identità digitale a cui il soggetto debba accedere per arrivare ai social o ai siti anche in maniera anonimizzata ma rintracciabile dalle autorità.
Avrebbe senso a livello nazionale? No, non applicabile di nuovo. Magari a livello europeo, o meglio con accordo dei grandi paesi. Non a caso il premier spagnolo ne parlava a Davos.
A prescindere dal come lo implementi, perche' per gestire accessi qui su questo forum utilizzando identita' digitale, tu DOVRAI PAGARE una quota mensile (perche' a quel punto SZ non ha solo il server come costo)
Ma poi... per quale motivo?
per le possibili "diffamazioni"?
Matteo Renzi ha denunciato per diffamazione Porro perche' l'ha chiamato "aspirante patek" (quindi che aspira a comprarsi l'orologio piu' costoso sul mercato, il che ci sta totalmente come presa per il culo).
Dove finisce "il prendere per il culo" una persona e comincia la diffamazione?
Quando l'accusa di diffamazione e' usata per sopperire alla mancanza di confidenza e praticamente per supportare l'ego di un narcisista?
Dove la diffamazione diventa' un modo per i forti per silenziare i piu' deboli o comunque per silenziare chi ha una opinione negativa?
Diffamazione.... di che?
Io voglio essere libero di mandarti a fare in culo e gridare al mondo che sei un coglione. Se tu fai la stessa cosa, a me sta benissimo.
La liberta' di parola non ha nessun significato se non posso dire quello che NON TI PIACE sentirti dire, incluse le sciocchezze.
--
L'identita' digitale promossa da un socialista (premier spagnolo) a un convegno di socialisti (socialisti al limone) non e' una cosa buona. Non e' lo stato a dovermi controllare, sono io che dovrei avere gli strumenti per controllare quello che fanno e dicono i funzionari dello stato (cosa che non ho in europa)... si e' visto proprio con il lobbismo che sui quei pezzi di merda a bruxelles dovremmo vigilare
Fino a prova contraria e' lo stato che deve dimostrare che io sia colpevole di qualcosa, non mi deve mettere il braccialetto elettronico preventivo per sapere dove vado a fami i cazzi miei e con chi me li faccio (il che sarebbe l'identita' digitale applicata a internet)
L'idea di identita' digitale al fine del CONTROLLO/VERIFICA di quello che dico, e' una cosa distopica, illiberale e potrebbe essere l'inizio di un mondo molto peggiore di quello attuale.
Se consideri una cosa che leggi su internet come una calunnia e non riesci a fartene una ragione, io un consiglio lo potrei dare: vai a parlare con uno psicologo, perche' e' evidente che hai dei problemi mentali.
Internet e' internet, lascialo cosi' prima che, come in altri settori, le regolamentazioni facciano solo disastri. Come ho detto piu' volte, piu' il legislatore se ne sta fuori dai coglioni e meglio e, per tutti.
Edit: aggiungo, questa e' una di quelle preoccupazioni che non dobbiamo avere. Invece di pensare all'identita' digitale, in EU dovremmo pensare per esempio alla tecnologia che non abbiamo.
Prendi AI, la situazione e' attualmente questa:
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Ma poi quando avranno raggiunto l'impossibile, cioè controllare la Rete, a chi cazzo daranno la colpa se in Culonia vince Tizio invece di Caio?
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
giorgiograndi ha scritto: ↑28/01/2025, 11:42"Sai che tipo di risposta danno alcuni provider?"dadorossi ha scritto: ↑28/01/2025, 10:31Ma tu. capisco l'onniscienza, hai per caso seguito direttamente qualche processo per diffamazione commessa a mezzo internet?giorgiograndi ha scritto: ↑27/01/2025, 12:26Uhm, direi che non e' vero. Nel porno (e nei social non credo sia diverso) le piattaforme collaborano con la giustizia se i contenuti sono illegali e/o se c'e' richiesta di un procuratore su un determinato contenuto, indipendentemente dalla nazione in cui ha seda chi provvede al servizio. Le piattaforme non sono tenute a collaborare con nessuno se il contenuto non e' illegale. Il fatto che possa essere illegale non vuol dire che chi ha pubblicato quel contento sia responsabile di nulla. Prima va definito se il contenuto e illegale e poi viene il resto. Un contenuto diffamatorio non e' detto che sia illegale. Se io scrivo su un social che i froci hanno l'hiv, magari diffamo gli omosessuali, ma non e' un contenuto illegale.
Sai che tipo di risposta danno alcuni provider?
Dopo vorrai spiegarmi la raffinata differenza tra illegale e diffamazione...
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Altro il discorso se tu definisci ( e confondi) illegale con alcuni reati che rientrano nelle Convenzioni internali a tutela dei minori o contro la tratta...
Risposta a chi? A chi deve rispondere un provider? Il provider deve rispondere solo e soltanto alle istituzioni del paese dove ha appunto sede il provider.
Non pe sterile puntualizzazione ma pensavo fosse chiaro il riferimento all'autorità giudiziaria , l'unica legittimata a richiedere questo tipo di informazioni
E consolati, aver affrontato un procedimento per diffamazione in qualità di p.o, non ti rende esperto nella materia
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Chi sono questi “loro” che poi, in un futuro non determinato, avranno controllato la rete? Lo hai capito che ci sono già, che sono privati cittadini e che si discute se dargli delle regole?SoTTO di nove ha scritto: ↑28/01/2025, 17:17Ma poi quando avranno raggiunto l'impossibile, cioè controllare la Rete, a chi cazzo daranno la colpa se in Culonia vince Tizio invece di Caio?
Pensi ai “loro” che vogliono dare le colpe, magare sarebbe meglio pensare ai “noi” cittadini che devono essere protetti
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Ci dovresti arrivare da solo a capire chi sono "loro". Anche te sei loro.GeishaBalls ha scritto: ↑28/01/2025, 17:59Chi sono questi “loro” che poi, in un futuro non determinato, avranno controllato la rete? Lo hai capito che ci sono già, che sono privati cittadini e che si discute se dargli delle regole?SoTTO di nove ha scritto: ↑28/01/2025, 17:17Ma poi quando avranno raggiunto l'impossibile, cioè controllare la Rete, a chi cazzo daranno la colpa se in Culonia vince Tizio invece di Caio?
Pensi ai “loro” che vogliono dare le colpe, magare sarebbe meglio pensare ai “noi” cittadini che devono essere protetti
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
dadorossi ha scritto: ↑28/01/2025, 17:59Non ho affrontato nessun procedimento. Avrei potuto aggregarmi (for free) a chi invece ha voluto procedere, ma mi sono rifiutato. Non ha senso, le sentenze per calunnia sono troppo legate all’opinione del giudice e non alla legge di per-se: poi non ha senso reagire se qualcuno ti calunnia su Internet: quello che è stato scritto ieri, domani non esiste piùgiorgiograndi ha scritto: ↑28/01/2025, 11:42"Sai che tipo di risposta danno alcuni provider?"dadorossi ha scritto: ↑28/01/2025, 10:31Ma tu. capisco l'onniscienza, hai per caso seguito direttamente qualche processo per diffamazione commessa a mezzo internet?giorgiograndi ha scritto: ↑27/01/2025, 12:26
Uhm, direi che non e' vero. Nel porno (e nei social non credo sia diverso) le piattaforme collaborano con la giustizia se i contenuti sono illegali e/o se c'e' richiesta di un procuratore su un determinato contenuto, indipendentemente dalla nazione in cui ha seda chi provvede al servizio. Le piattaforme non sono tenute a collaborare con nessuno se il contenuto non e' illegale. Il fatto che possa essere illegale non vuol dire che chi ha pubblicato quel contento sia responsabile di nulla. Prima va definito se il contenuto e illegale e poi viene il resto. Un contenuto diffamatorio non e' detto che sia illegale. Se io scrivo su un social che i froci hanno l'hiv, magari diffamo gli omosessuali, ma non e' un contenuto illegale.
Sai che tipo di risposta danno alcuni provider?
Dopo vorrai spiegarmi la raffinata differenza tra illegale e diffamazione...
Illegale è ciò che non è legale quindi perseguibile penalmente.
Anche la diffamazione è illegale
E questo lo stabilisce un giudice al termine di un processo che molte volte non parte perché i provider non forniscono i dati utili per identificare chi si cela dietro ai vari nick
Altro il discorso se tu definisci ( e confondi) illegale con alcuni reati che rientrano nelle Convenzioni internali a tutela dei minori o contro la tratta...
Risposta a chi? A chi deve rispondere un provider? Il provider deve rispondere solo e soltanto alle istituzioni del paese dove ha appunto sede il provider.
Non pe sterile puntualizzazione ma pensavo fosse chiaro il riferimento all'autorità giudiziaria , l'unica legittimata a richiedere questo tipo di informazioni
E consolati, aver affrontato un procedimento per diffamazione in qualità di p.o, non ti rende esperto nella materia
Esperto? Non so.
Ma visto che negli ultimi 12 anni mi hanno accusato di ogni nefandezza in 5 nazioni, Francia, Russia, Ungheria, Cechia e usa (non calunnia, ma nel penale) e ne sono uscito senza nemmeno un solo procedimento, ho un po’ di esperienza. L’ultima, agosto scorso, rogatoria dalla Russia per interrogarmi su una figa che avrei girato 13 anni fa da minorenne. Meno male che avevo ancora la foto della donzella con il passaporto e il quotidiano in mano, nel giorno in cui aveva lavorato per me (18 anni compiuti e 7 mesi), per cui mi sono evitato una rogna che non finiva più: da notare, la ragazza è morta 3 anni fa in incidente d’auto e i genitori hanno dato di matto quando poi hanno scoperto che aveva fatto porno…
Quindi credimi, perdi tempo con sta roba di internet. Nessuno vuole regolamentare perché non si può a livello tecnico. Poi regolamentare la deficienza di autostima delle persone? Se qualcuno ti calunnia su internet, sopravviverai tranquillamente, domani non frega più un cazzo a nessuno se non al tuo ego ferito
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
A proposito di pagare una quota a Superzeta, vado subito a schiacciare il tasto in alto a destra (piccolo spazio pubblicità)giorgiograndi ha scritto: ↑28/01/2025, 16:45Quindi no more p2p per il porno, no more siti pirata, no more "sharing".GeishaBalls ha scritto: ↑28/01/2025, 12:22Giorgio, qui torniamo a dire che le leggi ci sono ma se non si rende identificabile il soggetto le leggi non sono applicabili.
Far sì che esistano dei certificatori di identità digitale a cui il soggetto debba accedere per arrivare ai social o ai siti anche in maniera anonimizzata ma rintracciabile dalle autorità.
Avrebbe senso a livello nazionale? No, non applicabile di nuovo. Magari a livello europeo, o meglio con accordo dei grandi paesi. Non a caso il premier spagnolo ne parlava a Davos.
A prescindere dal come lo implementi, perche' per gestire accessi qui su questo forum utilizzando identita' digitale, tu DOVRAI PAGARE una quota mensile (perche' a quel punto SZ non ha solo il server come costo)
Ma poi... per quale motivo?
per le possibili "diffamazioni"?
Matteo Renzi ha denunciato per diffamazione Porro perche' l'ha chiamato "aspirante patek" (quindi che aspira a comprarsi l'orologio piu' costoso sul mercato, il che ci sta totalmente come presa per il culo).
Dove finisce "il prendere per il culo" una persona e comincia la diffamazione?
Quando l'accusa di diffamazione e' usata per sopperire alla mancanza di confidenza e praticamente per supportare l'ego di un narcisista?
Dove la diffamazione diventa' un modo per i forti per silenziare i piu' deboli o comunque per silenziare chi ha una opinione negativa?
Diffamazione.... di che?
Io voglio essere libero di mandarti a fare in culo e gridare al mondo che sei un coglione. Se tu fai la stessa cosa, a me sta benissimo.
La liberta' di parola non ha nessun significato se non posso dire quello che NON TI PIACE sentirti dire, incluse le sciocchezze.
--
L'identita' digitale promossa da un socialista (premier spagnolo) a un convegno di socialisti (socialisti al limone) non e' una cosa buona. Non e' lo stato a dovermi controllare, sono io che dovrei avere gli strumenti per controllare quello che fanno e dicono i funzionari dello stato (cosa che non ho in europa)... si e' visto proprio con il lobbismo che sui quei pezzi di merda a bruxelles dovremmo vigilare
Fino a prova contraria e' lo stato che deve dimostrare che io sia colpevole di qualcosa, non mi deve mettere il braccialetto elettronico preventivo per sapere dove vado a fami i cazzi miei e con chi me li faccio (il che sarebbe l'identita' digitale applicata a internet)
L'idea di identita' digitale al fine del CONTROLLO/VERIFICA di quello che dico, e' una cosa distopica, illiberale e potrebbe essere l'inizio di un mondo molto peggiore di quello attuale.
Se consideri una cosa che leggi su internet come una calunnia e non riesci a fartene una ragione, io un consiglio lo potrei dare: vai a parlare con uno psicologo, perche' e' evidente che hai dei problemi mentali.
Internet e' internet, lascialo cosi' prima che, come in altri settori, le regolamentazioni facciano solo disastri. Come ho detto piu' volte, piu' il legislatore se ne sta fuori dai coglioni e meglio e, per tutti.
…

No, non penso di dovermi difendere dalle calunnie su internet. Penso che per internet dovrebbero valere le regole che valgono ovunque, in maniera pratica e pragmatica, e che nascondersi dietro l’anonimato per fare crimini debba essere stroncato anche su internet. Il crimine di calunnia è diverso da quello di diffusione di materiale pedopornografico ma sempre crimini sono.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
SoTTO di nove ha scritto: ↑28/01/2025, 18:17Ci dovresti arrivare da solo a capire chi sono "loro". Anche te sei loro.GeishaBalls ha scritto: ↑28/01/2025, 17:59Chi sono questi “loro” che poi, in un futuro non determinato, avranno controllato la rete? Lo hai capito che ci sono già, che sono privati cittadini e che si discute se dargli delle regole?SoTTO di nove ha scritto: ↑28/01/2025, 17:17Ma poi quando avranno raggiunto l'impossibile, cioè controllare la Rete, a chi cazzo daranno la colpa se in Culonia vince Tizio invece di Caio?
Pensi ai “loro” che vogliono dare le colpe, magare sarebbe meglio pensare ai “noi” cittadini che devono essere protetti



Sembra il radicamento alla realtà di Dostum



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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Bha, il crimine della calunnia è troppo soggettivo.GeishaBalls ha scritto: ↑28/01/2025, 21:13A proposito di pagare una quota a Superzeta, vado subito a schiacciare il tasto in alto a destra (piccolo spazio pubblicità)giorgiograndi ha scritto: ↑28/01/2025, 16:45Quindi no more p2p per il porno, no more siti pirata, no more "sharing".GeishaBalls ha scritto: ↑28/01/2025, 12:22Giorgio, qui torniamo a dire che le leggi ci sono ma se non si rende identificabile il soggetto le leggi non sono applicabili.
Far sì che esistano dei certificatori di identità digitale a cui il soggetto debba accedere per arrivare ai social o ai siti anche in maniera anonimizzata ma rintracciabile dalle autorità.
Avrebbe senso a livello nazionale? No, non applicabile di nuovo. Magari a livello europeo, o meglio con accordo dei grandi paesi. Non a caso il premier spagnolo ne parlava a Davos.
A prescindere dal come lo implementi, perche' per gestire accessi qui su questo forum utilizzando identita' digitale, tu DOVRAI PAGARE una quota mensile (perche' a quel punto SZ non ha solo il server come costo)
Ma poi... per quale motivo?
per le possibili "diffamazioni"?
Matteo Renzi ha denunciato per diffamazione Porro perche' l'ha chiamato "aspirante patek" (quindi che aspira a comprarsi l'orologio piu' costoso sul mercato, il che ci sta totalmente come presa per il culo).
Dove finisce "il prendere per il culo" una persona e comincia la diffamazione?
Quando l'accusa di diffamazione e' usata per sopperire alla mancanza di confidenza e praticamente per supportare l'ego di un narcisista?
Dove la diffamazione diventa' un modo per i forti per silenziare i piu' deboli o comunque per silenziare chi ha una opinione negativa?
Diffamazione.... di che?
Io voglio essere libero di mandarti a fare in culo e gridare al mondo che sei un coglione. Se tu fai la stessa cosa, a me sta benissimo.
La liberta' di parola non ha nessun significato se non posso dire quello che NON TI PIACE sentirti dire, incluse le sciocchezze.
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L'identita' digitale promossa da un socialista (premier spagnolo) a un convegno di socialisti (socialisti al limone) non e' una cosa buona. Non e' lo stato a dovermi controllare, sono io che dovrei avere gli strumenti per controllare quello che fanno e dicono i funzionari dello stato (cosa che non ho in europa)... si e' visto proprio con il lobbismo che sui quei pezzi di merda a bruxelles dovremmo vigilare
Fino a prova contraria e' lo stato che deve dimostrare che io sia colpevole di qualcosa, non mi deve mettere il braccialetto elettronico preventivo per sapere dove vado a fami i cazzi miei e con chi me li faccio (il che sarebbe l'identita' digitale applicata a internet)
L'idea di identita' digitale al fine del CONTROLLO/VERIFICA di quello che dico, e' una cosa distopica, illiberale e potrebbe essere l'inizio di un mondo molto peggiore di quello attuale.
Se consideri una cosa che leggi su internet come una calunnia e non riesci a fartene una ragione, io un consiglio lo potrei dare: vai a parlare con uno psicologo, perche' e' evidente che hai dei problemi mentali.
Internet e' internet, lascialo cosi' prima che, come in altri settori, le regolamentazioni facciano solo disastri. Come ho detto piu' volte, piu' il legislatore se ne sta fuori dai coglioni e meglio e, per tutti.
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No, non penso di dovermi difendere dalle calunnie su internet. Penso che per internet dovrebbero valere le regole che valgono ovunque, in maniera pratica e pragmatica, e che nascondersi dietro l’anonimato per fare crimini debba essere stroncato anche su internet. Il crimine di calunnia è diverso da quello di diffusione di materiale pedopornografico ma sempre crimini sono.
Per me non è calunnia dire che Renzi è un aspirante patek. Per me non è calunnia nemmeno dire che trump è come Putin (l’ha scritto oggi quel demente di friedman su la stampa), ma è da idioti. Per cui dire che Friedman è idiota è calunnia?
Stronzate
Abbiamo problemi ben maggiori e più impellenti, come il fatto che in Eu non abbiamo una sola azienda AI.
I problemi sono altri in Eu
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