[O.T.] Crisi economica

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marziano
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16066 Messaggio da marziano »

markome ha scritto:
02/12/2024, 19:15
Guarda Marziano che stai dicendo molto bene quello che più semplicemente dico da molto tempo (e per questo vengo dileggiato da qualcuno)

L'EU si sta scavando la fossa.

Dillo agli amanti di questa follia.
ma questo è pacifico ed autoevidente. il fatto che lo si sia capito solo io e te, qua dentro, sarebbe drammatico.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.

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markome
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16067 Messaggio da markome »

marziano ha scritto:
02/12/2024, 20:03
markome ha scritto:
02/12/2024, 19:15
Guarda Marziano che stai dicendo molto bene quello che più semplicemente dico da molto tempo (e per questo vengo dileggiato da qualcuno)

L'EU si sta scavando la fossa.

Dillo agli amanti di questa follia.
ma questo è pacifico ed autoevidente. il fatto che lo si sia capito solo io e te, qua dentro, sarebbe drammatico.

Ma no, non siamo solo noi due...

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16068 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Se Berlino piange Parigi non ride

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cicciuzzo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16069 Messaggio da cicciuzzo »

marziano ha scritto:
02/12/2024, 18:51
cicciuzzo ha scritto:
02/12/2024, 18:34
Cioè, fra tutti - ma proprio tutti - i responsabili sono gli operai? Cazzo, sprezzante del ridicolo a sto giro marziano :DDD
e che li ha approvate le norme che hanno distrutto l'industria europea?

la merkel e la VdL: e le hanno votate anche loro.
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alternativeone
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16070 Messaggio da alternativeone »

Angolo della rubrica "Italiani senza memoria" (anche se con i social sta diventando un po' più difficile fare queste giravolte):

[media]https://x.com/matteorenzi/status/186361 ... YIVHw&s=19[/media]

PS: leggere i commenti e le note della collettività.

PPS: è vero che a "non cambiare idea sono solo gli sciocchi" ma ora sta diventando solo una becera scusa, come dimostrato anche sul forum.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16071 Messaggio da alternativeone »

Doppio
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GeishaBalls
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16072 Messaggio da GeishaBalls »

Non so da quanti anni la sola Tesla valeva più di Stellantis e VW messe insieme, forse da dieci. Ma i mercati finanziari sbagliano, sono idealisti guidati da Greta.

Il problema dell’industria europea dire che è che il cambiamento alle nuove tecnologie tra dieci anni è troppo brusco? Io credo che si sarebbero dovuti muovere prima, che è un’industria che ha tecnologie che vengono superate.

Continuiamo pure a dire che i telai a vapore sono il problema, visione lungimirante

giorgiograndi
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16073 Messaggio da giorgiograndi »

Il problema e' gia' stato affrontato Geisha ma tu non l'hai capito.
La situazione attuale del mercato automobilistico e' frutto di una scelta politica (spingere per le auto elettriche a suon di incentivi dando una data di scadenza), con il risultato che chi ha comprato una auto elettrica di classe medio bassa (e non solo), in genere, non ne vuole piu' vederne una nemmeno con il binocolo e consiglia ad amici e parenti di non comprarla. Questo perche' si sono vendute auto che non erano pronte per il mercato.

Poi tesla e' un mondo a se: e' un prodotto di classe medio alta, infatti anche loro, che sono meno scemi delle case europee, hanno ormai da piu' di 12 mesi cassato l'idea di un modello di classe medio bassa.
I marchi di classe medio alta ancora reggono (elettrici), perche' hanno un mercato di utenza diversa (non tutti, solo alcuni e in perdita)

Per sviluppare un mezzo decente ci vogliono 5 anni solo per il telaio, con la velocita' a cui corre la tecnologia della batterie, le batterie che si supponeva di usare quando il telaio e' stato progettato, sono gia' vecchie quando il telaio e' completo.

10 anni sono troppo pochi con la tecnologia elettrica che corre piu' veloce dei processi di progettazione. Per questo i prezzi restano troppo alti e l'affidabilita' delle auto rimane ridicola sul lungo termine.

Poi questa crisi dell'auto non e' solo relativa all'elettrico, ci sono altri fattori, ma lo spreco di risorse per mettere sul mercato auto del cazzo che nessuno vuole comincia a farsi sentire.

Marchionne, che come manager era molto piu' qualificato degli attuali (i risultati lo dimostrano) disse testualmente:
"Le auto elettriche possono sembrare una meraviglia tecnologica, soprattutto per abbattere i livelli di emissione nei centri urbani, ma si tratta di un'arma a doppio taglio, Forzare l’introduzione dell’elettrico su scala globale senza prima risolvere il problema di come produrre l’energia da fonti pulite e rinnovabili rappresenta una minaccia all’esistenza stessa del nostro pianeta"
"Prima di pensare che i veicoli elettrici siano la soluzione, dobbiamo considerare tutto il ciclo di vita di queste vetture, infatti le emissioni di un'auto elettrica, quando l'energia è prodotta da combustibili fossili, sono equivalenti a quelli di un altro tipo di auto"

"Prima di pensare che i veicoli elettrici siano la soluzione, dobbiamo considerare tutto il ciclo di vita di queste vetture, infatti le emissioni di un'auto elettrica, quando l'energia è prodotta da combustibili fossili, sono equivalenti a quelli di un altro tipo di auto"

"Stiamo lavorando su tutte le forme di auto elettrica, ma non possiamo ignorare alcuni elementi importanti: per ogni 500 elettrica venduta negli Usa perdiamo 20.000 dollari. Lanciarla su larga scala sarebbe un atto di masochismo”
--



Da notare questo:
Molti danno la colpa alla transizione accelerata della mobilità ma proprio il ceo Thomas Schäfer ha evidenziato un problema di produttività dell’azienda. Come stanno realmente le cose?

Schäfer ha testualmente detto che Volkswagen non guadagna abbastanza con le proprie auto, anche per i costi crescenti legati in particolare all’energia e alle materie prime. Ha detto anche che l’azienda ha tempo 3 anni per invertire questo trend, diversamente fallirà. Un default di Volkswagen ovviamente significherebbe una crisi irreversibile per la Germania. Dobbiamo quindi tutti sperare che sia evitato, anche per quanto l’Italia è agganciata all’economia tedesca. Tuttavia, il punto è che i problemi veri non riguardano la propulsione e la sua transizione. Come dicevo nell’ultima conversazione con Voi, la politica industriale europea degli ultimi 20 anni in particolare è stata disastrosa. Peraltro, la scorsa settimana, Alfredo Altavilla – già braccio destro di Marchionne in FCA e ora advisor per l’Europa di BYD – ha detto le sue prime parole da quando lavora per il colosso cinese. E non sono banali, anzi ci spiegano realmente qual è il problema dell’industria europea.

Cosa dice Altavilla?

Altavilla dice che BYD non si presenta come un costruttore di automobili, ma come una tech company: per esempio, oltre a essere tra i maggiori produttori al mondo di pannelli fotovoltaici e di energy storage, BYD fornisce molti componenti elettronici alla Apple. Questo è il vero tasto dolente dell’industria europea: quella orientale, e anche americana, è un’industria nettamente più avanti nella trasformazione digitale, nel software. Ford, Toyota, Kia, Nissan, Hyunday, BYD producono auto più innovative e, quindi, più competitive di quelle che vengono prodotte in Europa. E tutto questo sui grandi mercati fa la differenza. In sintesi: Schäfer si è limitato a parlare di un problema legato alla produttività, non può certo dire “le nostre automobili non sono del livello di quelle prodotte dai nostri competitor”. Ma questa è la realtà delle cose.

Sempre Altavilla, rispetto al bando del motore endotermico dal 2035, nell’intervista da lei richiamata ha aggiunto “bisogna vedere chi ci arriva vivo”. Davvero questa scadenza è così una tagliola per l’Europa?

Altavilla ha ragione quando dice che il bando delle endotermiche è stato una bestialità. Sulle case automobilistiche rischiano di abbattersi pesanti penalità se non cresce la loro produzione di auto elettriche. Ma questa può crescere se è il mercato a premiarla… detto questo, credo che anche Altavilla pensi quello che siamo ormai in molti a pensare, ovvero che la nuova commissione UE presto prenderà in mano il dossier dell’auto e vi saranno delle novità. Perché, in particolare dopo la lettera inviata dal Presidente di ACEA Luca De Meo a tutti gli stakeholder (marzo 2024), il problema in Europa è di dominio comune.

A proposito di Luca De Meo, in questi giorni ha detto che entro il 2028, le auto elettriche costeranno come le auto a benzina. Dobbiamo quindi aspettarci una crescita delle auto elettriche sul mercato?

Si, proprio così. Sull’auto elettrica si è scatenata l’ultima guerra di religione. Il problema vero dell’industria europea, come abbiamo già detto, non è il propulsore elettrico. La tecnologia dell’elettrico sarà una delle tecnologie che innoveranno la mobilità. L’errore dell’Europa, e dei costruttori europei, è stato quello di pensare che fosse l’unica. E di puntare tutto su questa tecnologia. Nel frattempo, gli altri sono andati avanti e hanno innovato l’auto e cercato nuove forme di alimentazione, vedi per esempio Toyota e il motore ad acqua che estrae idrogeno.
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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GeishaBalls
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16074 Messaggio da GeishaBalls »

La politica industriale europea degli ultimi 20 anni è stata disastrosa (cit) ed ora si incolpa la nuova tecnologia perché dovrà necessariamente entrare in vigore tra oltre un decennio.

L’ho già detto che non conosco questo mercato e quindi le spiegazioni mi vanno bene tutte, conosco meglio la logica, e appariamo come lo studente che non ha fatto i compiti per tutto l’anno e si lamenta dell’esame.

Tesla non conta perché è un caso a parte, i cinesi non contano perché sono un’altra cosa. Bah

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Re: [O.T.] Crisi economica

#16075 Messaggio da giorgiograndi »

GeishaBalls ha scritto:
03/12/2024, 12:50
La politica industriale europea degli ultimi 20 anni è stata disastrosa (cit) ed ora si incolpa la nuova tecnologia perché dovrà necessariamente entrare in vigore tra oltre un decennio.

L’ho già detto che non conosco questo mercato e quindi le spiegazioni mi vanno bene tutte, conosco meglio la logica, e appariamo come lo studente che non ha fatto i compiti per tutto l’anno e si lamenta dell’esame.

Tesla non conta perché è un caso a parte, i cinesi non contano perché sono un’altra cosa. Bah
I cinesi non contano perche' hanno una produttivita' che noi ci possiamo solo sognare. Pensare di fare un paragone tra EU e Cina per la velocita' di esecuzione di un qualunque progetto/programma non ha senso. Si e' vero, hanno cominciato prima con l'elettrico, ma non per la CO2, perche' le citta' erano invivibili per smog e inquinamento (per cui hanno spostato fabbriche e produzione energetica fuori dalle citta'). Chi non ha fatto i compiti a casa e' che ha pensato che bastasse dare una scadenza alle aziende europee per raggiungere l'obbiettivo, senza pensare o ragionare sulla conseguenza della scadenza (e quindi della forzatura). L'errore (imperdonabile, madornale) e' stato istituzionale. I cambiamento avviene con l'avvento tecnologico e con la creazione di una catena di approvvigionamento. Con la nostra produttivita' ci va mezzo secolo, non 10 anni. Se tu pensi che tutti i brevetti di tesla sono disponibili a chiunque GRATUITAMENTE, ma non c'e' una azienda europea nemmeno in grado di copiare (cosa che invece hanno fatto i cinesi).
Siamo indietro di 20 anni rispetto alla cina per quanto riguarda la capacita' di sviluppare o migliorare tecnologie gia' esistenti. Magari ne creiamo di nuove, ma la mancanza di produttivita' ci lascia indietro. Lasciamo perdere il discorso approvvigionamenti perche' NON ABBIAMO LE MATERIE PRIME, le dobbiamo comprare praticamente dai cinesi.

Tesla: li parliamo di una azienda che vive su un pianeta diverso, che fa della super produttivita' un vanto (in cina, ma anche in USA e germania eliminando sempre dall'equazione i sindacati per esempio) e spende letteralmente ZERO in marketing (tu hai mai visto un pubblicita' in TV si tesla?). Non si puo' paragonare a nessuna azienda europe.

E si... la politica industriale e' stata disastrosa. Manca la produttivita', va incrementata a costo di tagliare il welfare oppure sara' la fine della produzione europea.
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16076 Messaggio da TeNz »

le auto in italia cmq non vendono perchè ... sono troppo costose.

tra l'altro le uniche marche che resistono sono quelle con i prezzi più bassi, esempio dacia ha fatto +18% di vendite rispetto al 2023.

non credo sia un caso !
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#16077 Messaggio da hermafroditos »

TeNz ha scritto:
03/12/2024, 15:24
le auto in italia cmq non vendono perchè ... sono troppo costose.

tra l'altro le uniche marche che resistono sono quelle con i prezzi più bassi, esempio dacia ha fatto +18% di vendite rispetto al 2023.

non credo sia un caso !
Non c'entra niente ma...IL NUOVO AVATAR!

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Re: [O.T.] Crisi economica

#16078 Messaggio da Trez »

hermafroditos ha scritto:
03/12/2024, 15:44
TeNz ha scritto:
03/12/2024, 15:24
le auto in italia cmq non vendono perchè ... sono troppo costose.

tra l'altro le uniche marche che resistono sono quelle con i prezzi più bassi, esempio dacia ha fatto +18% di vendite rispetto al 2023.

non credo sia un caso !
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16079 Messaggio da hermafroditos »

Trez ha scritto:
03/12/2024, 16:08
[Scopri]Spoiler
hermafroditos ha scritto:
03/12/2024, 15:44
TeNz ha scritto:
03/12/2024, 15:24
le auto in italia cmq non vendono perchè ... sono troppo costose.

tra l'altro le uniche marche che resistono sono quelle con i prezzi più bassi, esempio dacia ha fatto +18% di vendite rispetto al 2023.

non credo sia un caso !
Non c'entra niente ma...IL NUOVO AVATAR!
Da film horror.... A me piaceva Veronica Leal....
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Re: [O.T.] Crisi economica

#16080 Messaggio da markome »

Siamo in buone mani (Avanti tutta verso la distruzione)

Crisi dell’auto, Ribera gela i nemici del Green Deal: «Confermato stop del 2035 a benzina e diesel»
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La Commissione europea non farà alcun passo indietro sullo stop ai motori benzina e diesel a partire dal 2035. Lo ha assicurato Teresa Ribera, l’ex ministra spagnola scelta da Ursula von der Leyen come nuova commissaria europea alla Transizione ecologica. «È una cosa che nessuno sta prendendo in considerazione, né noi, né nessun altro», ha assicurato la nuova vicepresidente esecutiva della Commissione europea a margine della visita alla ArcelorMittal di Gand, in Belgio. La vera questione sul tavolo, ha precisato poi Ribera, è come «accompagnare l’industria automobilistica europea in un processo di trasformazione in corso e in una corsa industriale globale attivata da anni», mantenendo però «stabilità» e certezza sulle tempistiche.
[Scopri]Spoiler
Licenziamenti e fabbriche chiuse
La crisi dell’automotive è senz’altro uno dei dossier più scottanti sul tavolo del nuovo esecutivo comunitario. Il regolamento sulle emissioni di CO2, approvato nel 2022 nell’ambito del Green Deal, ha introdotto lo stop alla produzione di nuove vetture a benzina e diesel a partire dal 2035. La transizione dai motori a combustione ai veicoli a batterie si sta rivelando però più complicata del previsto, con le vendite di auto elettriche che stentano a decollare. In Germania, Volkswagen ha annunciato la chiusura di tre fabbriche e decine di migliaia di licenziamenti. Un piano fortemente contestato dal sindacato dei metalmeccanici, IG Metall, che ha risposto proclamando uno sciopero a oltranza. Audi, che fa sempre parte del gruppo Volkswagen, ha annunciato la chiusura di uno stabilimento a Bruxelles, mentre la produzione di veicoli in Italia continua a colare a picco, con l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares che ha rassegnato le dimissioni con più di un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale.

https://www.msn.com/it-it/motori/notizi ... 075dd&ei=9

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