Bravo SdN, ha sottolineato un altro aspetto importante. Non diamo per scontato che le cubiste siano necessariamente delle smandrappate volgari. In teoria dovrebbero essere delle ballerine con un training specifico come tutte le altre, e non è poi così raro trovarne di brave e professionali. Mi è capitato spesso di andare in discoteche dove c'erano ballerine di questo tipo, e non vi era alcuna volgarità in quello che facevano. Anche una mia amica ha fatto la cubista, ma aveva studiato danza classica per molti anni e ci metteva la massima serietà nelle sue performance, né aveva mai pensato di dare una connotazione erotica a quello che faceva, stessa cosa le sue colleghe. La stessa Elodie ha fatto per tanti anni la cubista al Samsara di Gallipoli.SoTTO di nove ha scritto: ↑15/12/2023, 15:10[Scopri]SpoilerState ancora scambiando ballerine che facevano da coreografia con delle mezze puttane in abiti discinti.
Qua il problema è che sono state identificate come donne mercificate dal maschio organizzatore (ha organizzato un uomo?)
Come detto avrei riso se la polemica fosse stata l'aver ingaggiato solo donne e non qualche ballerino maschio per "accontentare" anche l'occhio femminile. (perchè l'occhio cade sempre).
Ma qui la polemica è andata su tutt'altra strada. Sfruttare l'eco del patriarcato che non c'entrava una cippa.
Poi ha ragione Herma, erano abbastanza imbarazzanti. Ma solo perchè non sapevano ballare, probabilmente prese al discount.
Ma se fai una festa dove è prevista musica ci stanno benissimo delle ballerine professioniste (o anche chiamate cubiste/cubisti) che animano la festa con lo scopo di portare gli invitati a seguirle nel ballo.
è la prassi per chi vuole organizzare una festa con un dopocena musicale. Persino le orchestre da festa paesane spesso hanno al seguito un paio di ballerine/i per animare quello che stanno suonando.
Non erano sensuali lappine intorno ad un palo. (che si usano in altri contesti).
Il punto era la mercificazione del corpo della donna imposto a qualcuno. O addirittura il voler utilizzare un qualcosa che a qualcuna non piace. (la cubista che fa il suo lavoro come libera scelta)
Solita minchiata.
Il punto è che in quel caso si era optato per una direzione e un'estetica ben precise.