Mamma mia, leggo sempre queste storie di paese e benedico il fatto non averci mai abitato - se non quando ancora non andavo in prima elementare.
Non dubito che ci possan essere anche degli aspetti positivi, però a leggere delle storie qui parrebbe decisamente un 'net negative'.
Avendo io vissuto in città, non metropoli ma città di "dimensioni rispettabilissime", su certi aspetti non mi "posso rapportare", avendo peraltro tenuto giri diversi quasi sempre a compartimenti stagni.
Su due piedi mi sovviene in mente giusto una cosa:
fin da quando avevo 12 anni ho riscontrato che sviluppare un certo rapporto, inteso anche giusto il semplicemente andarci, con
i negozianti letteralmente sotto casa, quindi nel proprio isolato o quello adiacente, rischi di avere più svantaggi che vantaggi. A livello di potenziale gossip di quartierino, ma pure semplicemente per il fatto che se poi uno decida di non andarci più come minimo passarci davanti sia sempre un filo "awkward".
A tipo quattro, cinque, isolati trovo sia un compromesso migliore tra vicinanza/comodità e discrezione, libertà.
TD ha scritto: ↑18/10/2023, 8:46
intanto ieri sera prima di cena scambio di messaggi allusivi della 50enne che con l'inganno mi ha attirato a casa sua, e mi sono ritrovato a montare una scarpiera

, pur non essendo male nei lavori di bricolage e piccola manutenzione a fine serata stanco una cosa che credo si sarebbe dovuta montare in poco tempo ci ho messo un casino, speravo che dopo avrei montato lei, ma doveva svegliarsi presto e quindi al di là di un bacio appassionato non siamo andati però sono sicuro che ricambierà presto

Heh, pensavo la storiella finisse con lo scenario in cui dopo tanto montare la scarpiera, la parte bassa della schiena avesse accusato il colpo, ma comunque un BJ lo si fosse rimediato.
Ad ogni modo, sì, capita che anche a non esser negati in un certo tipo di lavori uno non azzecchi subito l'approccio giusto e ci metta molto di più.
A meno di non farli continuamente.