[O.T.] Il Buco Nero

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Inchiostro Simpatico
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[O.T.] Il Buco Nero

#1 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

Pensate all'Italia come l' Enterprise, che sta navigando nello spazio più remoto, tutto nero intorno a sè, con il capitano di turno che non sa quale direzione prendere o meglio che imbonisce l'equipaggio che tutto si risolverà , che la luce tornerà , che il prossimo pianeta sarà  ricco e prosperoso.

Si caricano i motori per il grande viaggio, ma c'è un enorme buco nero che sta divorando lo spazio intorno alla navicella, silenzioso, cupo, tetro che non dice una parola, che fa credere di non esistere.

Il Sud lo vedo così, inutile nascondere la testa sotto la sabbia, inutile dire che il Sud è anche altro, che c'è tantissima brava gente. Tutto vero ma ormai il suo degrado, la sua cultura del non stato sta attecchendo nel resto del paese.

Fa male leggere gli ultimi avvenimenti di cronaca nera e scoprire che quasi tutti hanno questa matrice: fratello che spara alla sorella solo perchè ha una relazione non d'onore, il piccolo tommaso massacrato da balordi da poco arrivati al nord da agrigento, il pizzo che ormai non fa più notizia, il regolamento di conti a scampia, gli ecomostri che nascono, proliferano ed raramente crollano, i politici scomodi che vengono ammazzati dal clan più potente della zona, altri che sono palesi espressioni della criminalità  organizzata che sono intoccabili.

So bene che questo piccolo sfogo farà  male a molti forumisti meridionali e la mia non vuole essere una mancanza di rispetto nei loro confronti, nè tantomeno ergermi al leghista di turno, ma vorrei riflettere sul degrado di una parte del mio paese, sulla spaccatura con il resto del paese che è quasi insanabile e che credo non abbia via d'uscita.

La mafia si è alleata con la destra, per mere ragioni di potere e di uomini e sta esportando il suo modello nel resto del paese. Un misto di bigottismo religioso (le statue piangono solo lì), di arretratezza culturale (onore ed omertà ) ed economica (non c'è lavoro quando ci sarebbe molto da sfruttare) e di far credere che lo stato è un nostro nemico e che quindi va limitato e combattuto.

I giovani del sud hanno due strade: lavorare per le mafie o emigrare al nord. La seconda ipotesi sta sbiadendo per il poco lavoro e la fatica di ricominciare tutto da capo. Meglio gestire qualche losco traffico, sentirsi qualcuno all'interno di un clan.

Tutto questo mi fa male, mi fa vedere il futuro ancora con più tristezza ed angoscia.

Non è una questione di essere contro i meridionali, visto che la persona che mi sta maggiormente sulle balle è un nato a milano che sorride sempre (adesso un pó meno) e non parla mai di mafia, chissà  perchè!
Ultima modifica di Inchiostro Simpatico il 15/07/2006, 10:04, modificato 1 volta in totale.
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camminatore
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Re: [OT] Il Buco Nero

#2 Messaggio da camminatore »

Inchiostro Simpatico ha scritto:
La mafia si è alleata con la destra, per mere ragioni di potere e di uomini e sta esportando il suo modello nel resto del paese.
non ricordo chi è che governa in questo momento in
1) calabria
2) puglia
3) campania e soprattutto napoli
4) basilicata
5) molise

giacchè ci sei vorrei che mi chiarissi un dubbio: quel ministro Vincenzo Bianco che è stato ministro dell'interno con il governo dell'ulivo è per caso lo stesso Vincenzo Bianco che prendeva l'80% dei voti in quella città  ad alta densità  mafiosa che si chiama catania?

e leoluca orlando CASCIO (sindaco di palermo con l'80% dei consensi) è per caso l'ex sindaco DEMOCRISTIANO di palermo quando in sicilia regnava andreotti?

e infine la curiosità  più grande: se salvo lima è stato ammazzato dalla mafia perchè non rispettava gli accordi, cosa dovrei pensare del calabrese fortugno, su cui la magistratura non si decide ad indagare?
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Piantadinoci
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Re: [OT] Il Buco Nero

#3 Messaggio da Piantadinoci »

camminatore ha scritto:
Inchiostro Simpatico ha scritto:
La mafia si è alleata con la destra, per mere ragioni di potere e di uomini e sta esportando il suo modello nel resto del paese.
non ricordo chi è che governa in questo momento in
1) calabria
2) puglia
3) campania e soprattutto napoli
4) basilicata
5) molise

giacchè ci sei vorrei che mi chiarissi un dubbio: quel ministro Vincenzo Bianco che è stato ministro dell'interno con il governo dell'ulivo è per caso lo stesso Vincenzo Bianco che prendeva l'80% dei voti in quella città  ad alta densità  mafiosa che si chiama catania?

e leoluca orlando CASCIO (sindaco di palermo con l'80% dei consensi) è per caso l'ex sindaco DEMOCRISTIANO di palermo quando in sicilia regnava andreotti?

e infine la curiosità  più grande: se salvo lima è stato ammazzato dalla mafia perchè non rispettava gli accordi, cosa dovrei pensare del calabrese fortugno, su cui la magistratura non si decide ad indagare?

Vogliamo parlare della mia Sicilia caro Camminatore?
Il mitico paese del 62 a 0? La regione dove il governatore (Totó vasa-vasa Cuffaro) è indagato per associazione mafiosa assieme a parecchi assessori regionali, e alcuni deputati nazionali di Forza Italia che ovviamente sono ricandidati anche questa volta e che, dalle mie parti, sono sinonimo di mafia.

Io dalla Sicilia me ne sono andato perchè non ne potevo più. Ho cercato in tutti i modi nel mio campo di fare qualcosa per la mia terra ma non mi hanno voluto, non hanno voluto... Non mi soffermo nel dettaglio perchè non capireste, soprattutto non capiresti tu Camminatore, che (non so di dove tu sia) ma non mi pare proprio che sia siciliano, altrimenti non scriveresti certe cose.

In Sicilia Forza Italia e UDC hanno dato dignità  politica e civile alla mafia come mai era successo neanche sotto la DC. Vedere violentare ogni giorno la propria patria per la volontà  indifferente di pochi spregevoli affaristi e la rassegnata indifferenza della maggioranza che spera che qualcosa cambi prima o poi pur nella loro immobilità  è una cosa che ti consuma dentro.
Non sai niente della Sicilia camminatore, come già  mi hai dimostrato in un topic dove scrivevo di Portella delle Ginestre, non sai niente di Lima, Orlando o Bianco. Chissà  da dove cazzo scrivi, parla per la tua terra, per la mia non ne hai il diritto.

Stanotte ho sognato che tornavo da lontano, nella notte, in un luogo familiare dove dei miei conoscenti siciliani prendevano a martellate un'antica tomba familiare. Li aggredivo e li scacciavo urlando che nessuno poteva toccare la mia terra.
Me ne sono andato dalla Sicilia ma ci penso sempre.

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australiano
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Re: [OT] Il Buco Nero

#4 Messaggio da australiano »

camminatore ha scritto:
Inchiostro Simpatico ha scritto:

4) basilicata
la basilicata non ha fenomeni mafiosi.

(non endemici quantomeno... insomma c'è anche lì, ovviamente, come ovunque, come in val d'aosta, come in baviera, come nello yorkshire...

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Inchiostro Simpatico
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#5 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

Pianta è proprio le persone sane della Sicilia che non hanno più voglia o si sono stancate di combattere un fenomeno mafioso tanto silenzioso quanto inesorabile.

Credimi, ne ho dolore, pur essendo un polentone, pur non avendo mai visto le immense meraviglie naturali e culturali della tua isola.

Parlando di Sicilia mi viene sempre in mente la vignetta di forattini che l'ha ritratta come un coccodrillo, famelico ma sempre pronto a piangere e chiedere aiuti di stato.

La storia non è mai stata tenera con essa, sempre preda di qualche popolazione straniera ma nonostante ció ha prodotto tantissimi scrittori che hanno dato un contributo fondamentale alla cultura di questo paese.
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fiatAGRI
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#6 Messaggio da fiatAGRI »

Noia....

Noia Inchiostro,
Noia Camminatore,
i cui pensieri non condivido.

Noia Piantadinoci ma noia amara,
i suoi pensieri li condivido.

Noia che il sud sia solo mafia e criminalità  (non è vero, è anche mentalità  serva del potere quale esso sia, è anche:
stamm tutt sott o ciel, vulimmece bben paisà ).
Noia per quelli che promettono le FABBRICCHE (per fortuna che l'industria non è mai partita, il territorio è "sano").
Noia per quelli che parlano del sud e ne fanno argomento ideologico (pro o contro qualcosa).
Noia per la visione da cartolina che si ha del sud.
Noia per la visione mediatica che si ha del sud.

Noia pe sta cazz' e pucundria che c' accumpagna e ce cundanna.

Noia, per la retorica scritta qua sopra.

viva la franza,
viva la spagna,
purchè se magna!
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Helmut
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Re: [OT] Il Buco Nero

#7 Messaggio da Helmut »

Piantadinoci ha scritto:Me ne sono andato dalla Sicilia ma ci penso sempre.
Ho abitato 2 anni a siracusa...pensa che sto pensando, per quando smettero'di andare a impiantare tubi in giro per il mondo, di comprarmi un miniappartamento a Ortigia, e passare 6 mesi all'anno cola'...

...la citta' con piu' ore di sole all'anno d'Europa (3540: fonte National Geografic)...

...calore mediterraneo, amici, Corvo Glicine e grigliate di pesce, mandorle di Avola, barocco, teatro greco, 176 miglia marine dalla Libia...

...ma la residenza continuero' a tenerla a Trieste, a un passo dall'Europa...!!! :wink:

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camminatore
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Re: [OT] Il Buco Nero

#8 Messaggio da camminatore »

Piantadinoci ha scritto: La regione dove il governatore (Totó vasa-vasa Cuffaro) è indagato per associazione mafiosa assieme a parecchi assessori regionali
ah, interessante!!
ma questo tonino vasa - vasa è per caso parente a quel totó cuffaro che fu presidente della regione siciliana CON IL SOSTEGNO DELLA SINISTRA nel 1995 ??

perchè se non è lui, allora ti chiedo scusa.
ma se per caso è lui, allora in base allo stesso criterio che applichi per forza italia, vanno messi in galera anche massimo d'alema (deputato eletto in puglia) e piero fassino, il cui partito ha sostenuto tonino il mafioso
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Piantadinoci
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#9 Messaggio da Piantadinoci »

[quote:6f25360eca][quote:6f25360eca] Piantadinoci ha scritto:
La regione dove il governatore (Totò vasa-vasa Cuffaro) è indagato per associazione mafiosa assieme a parecchi assessori regionali [/quote:6f25360eca]


ah, interessante!!
ma questo tonino vasa - vasa è per caso parente a quel totò cuffaro che fu presidente della regione siciliana CON IL SOSTEGNO DELLA SINISTRA nel 1995 ??

perchè se non è lui, allora ti chiedo scusa.
ma se per caso è lui, allora in base allo stesso criterio che applichi per forza italia, vanno messi in galera anche massimo d'alema (deputato eletto in puglia) e piero fassino, il cui partito ha sostenuto tonino il mafioso [/quote:6f25360eca]

[b:6f25360eca]Punto primo:[/b:6f25360eca] E' vero, Totò Cuffaro è lo stesso che venne nominato governatore della Sicilia con l'appoggio della sinistra nel '95. E' per questo che ho una paura fottuta di un eventuale pareggio alle elezioni con conseguente governo cosidetto "delle larghe intese", che mischi destra e sinistra in un pasticcio politico in nome della governabilità mandata a puttane dalla legge elettorale-porcata.

[b:6f25360eca]Punto secondo:[/b:6f25360eca] Come il tuo padrone anche tu hai il vizio di manipolare le parole. Come chiunque può andare a leggere, io non ho mai detto che chi ha permesso a Cuffaro di diventare governatore deve essere messo in galera, che sia Casini o Fassino. Ho scritto, e lo riconfermo, che in Sicilia la Casa della Libertà , in particolare Forza Italia e Udc, sono sinonimo di mafia.

[u:6f25360eca]Se, tu Camminatore, e voi tutti [/u:6f25360eca]avrete la cortesia di leggere quello che ho scriverò fino in fondo vi cercherò di spiegare perchè dico questo. Ecco chi stanno candidando in Sicilia, affinchè se c'è qualche siciliano che leggerà capisca chi gli stanno propinando nelle liste elettorali.
Leggete tutto per favore, e non mi avrete fatto sprecare due ore di tempo.





[b:6f25360eca]Massimo Maria Berruti[/b:6f25360eca]
Deputato di Forza Italia, già capitano della Finanza, è proprio uno dei finanzieri coinvolti nel caso di corruzione da parte di Berlusconi nel 1979 per il denaro che veniva dalla Svizzera per la costruzione di Milano Due (E' risaputo e del resto se ne vanta sempre di aver costruito lui Milano 2, ma all'epoca continuava a ripetere di non essere lui il costruttore, di non sapere nulla di quei soldi, perché lui era consulente esterno!)
Arrestato per corruzione negli anni ottanta. Successivamente condannato in primo e secondo grado per corruzione dei suoi vecchi compagni della Guardia di Finanza! Durante la campagna elettorale di F.I. in Sicilia fu accusato nuovamente di rapporti con la mafia. [u:6f25360eca]E' all'undicesimo posto in Lombardia 2 per la Camera dei deputati nella lista di Forza Italia.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Carmelo Briguglio [/b:6f25360eca]
Deputato della Repubblica. Eletto in Sicilia, nella quota proporzionale, sotto il simbolo di An. è indagato per il business della formazione professionale: gli inquirenti sospettano che durante il suo incarico di assessore regionale al Lavoro abbia favorito enti di formazione della sua provincia. [u:6f25360eca]E' al terzo posto in Sicilia 2 per la Camera dei deputati nella lista di An.[/u:6f25360eca]


[b:6f25360eca]Giuseppe Buzzanca[/b:6f25360eca]
Ex sindaco di Messina, nel 2003 è stato condannato a 6 mesi definitivi per peculato d'uso. [u:6f25360eca]E' al sesto posto in Sicilia per la Camera dei deputati nella lista di An.[/u:6f25360eca]


[b:6f25360eca]Salvatore Cuffaro detto Totò[/b:6f25360eca]
Presidente della Regione Sicilia, è sotto processo a Palermo per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e violazione del segreto d'ufficio. In passato vanta un avviso di garanzia per concorso esterno in associazione mafiosa, [i:6f25360eca]non starò qui a postarti anche il video in cui nei primi anni novanta, in una trasmissione di Santoro e Costanzo, sbraitava contro Giovanni Falcone e i giudici che infangavano la "migliore classe politica siciliana".[/i:6f25360eca] [u:6f25360eca]E' capolista in Sicilia per il Senato per l'Udc.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Antonio D'Alì[/b:6f25360eca]
Senatore della Repubblica. Eletto a Trapani. Di Forza Italia. Sottosegretario all'Interno nel secondo governo Berlusconi. Già vicepresidente della commissione Finanze, per un breve periodo è stato il responsabile economico di Forza Italia. La famiglia D'Alì Stati è una delle più potenti, facoltose e riverite del Trapanese. Le immense tenute agricole, le saline tra Trapani e Marsala, le molte proprietà e (fino al 1991) la quota di controllo della Banca Sicula costituivano l'impero governato con autorità da Antonio D'Alì senior, classe 1919, che fu direttamente amministratore delegato della banca di famiglia fino al 1983, anno in cui fu coinvolto nello scandalo P2 (il suo nome era nelle liste di Gelli) e preferì passare la mano al nipote Antonio junior, che poi nel 1994 aderì a Forza Italia e fu premiato con un bel seggio al Senato. La Banca Sicula era uno dei più importanti istituti di credito siciliani per numero di sportelli e per mezzi amministrati. All'inizio degli anni Novanta la banca trapanese, già corteggiata anche dall'Ambroveneto di Giovanni Bazoli, fu acquistata e incorporata dalla Banca Commerciale Italiana, alla ricerca di un partner per superare la sua storica debolezza in Sicilia. In seguito all'operazione, Giacomo D'Alì, professore associato di Fisica, figlio di Antonio senior e cugino di Antonio junior il senatore, è entrato a far parte del consiglio d'amministrazione della Banca Commerciale. La Banca Sicula, prima di rigenerarsi dietro le rispettabilissime insegne della Commerciale, era stata oggetto di un allarmato rapporto di un commissario di polizia, Calogero Germanà , che poi, trasferito a Mazara, aveva subito un attentato da parte di Leoluca Bagarella in persona e oggi è dirigente della Dia (la superpolizia antimafia) a Roma. Il rapporto ipotizzava che l'istituto di credito fosse uno strumento di riciclaggio di Cosa nostra. E sottolineava il fatto che come presidente del collegio dei sindaci della banca fosse stato chiamato Giuseppe Provenzano (il futuro deputato di Forza Italia e presidente della Regione Sicilia), già commercialista della famiglia Provenzano (l'altra, quella dell'attuale numero uno di Cosa nostra). Il rapporto non ebbe però alcun seguito. Prima dell'incorporazione, la Banca Sicula aveva realizzato un aumento di capitale di 30 miliardi. Niki Vendola, allora vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, nel 1998, in un rapporto inviato alla Vigilanza della Banca d'Italia, chiese: da dove erano arrivati quei soldi? Chi aveva finanziato la ricapitalizzazione?
La risposta della famiglia D'Alì: tutto regolare; l'aumento di capitale della Banca Sicula è stato finanziato da Efibanca, "contro pegno di un rilevante pacchetto azionario», senza ingresso di nuovi soci; il finanziamento è stato poi "integralmente estinto con il ricavato della successiva vendita delle azioni alla Comit, che provvide a versare direttamente all'Efibanca le somme di competenza».
La famiglia D'Alì ha avuto come campieri alcuni membri delle famiglie mafiose dei Messina Denaro. Francesco Messina Denaro, il vecchio capomafia di Trapani, fu per una vita fattore dei D'Alì, prima di passare la mano - come boss e come "fattore» - al figlio Matteo Messina Denaro, classe 1962, che dopo essere stato uno degli alleati più fedeli di Totò Riina ai tempi dell'attacco stragista allo Stato è oggi considerato il boss emergente di Cosa nostra, forse il nuovo capo della mafia siciliana, all'ombra del vecchio Bernardo Provenzano. A riprova dei rapporti tra la famiglia D'Alì e il boss, l'allora vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia Nichi Vendola nel 1998 esibì i documenti che provano il pagamento a Matteo Messina Denaro, ufficialmente agricoltore, di 4 milioni ricevuti nel 1991 dall'Inps come indennità di disoccupazione. A pagargli i contributi era Pietro D'Alì, fratello di Antonio il senatore e di un Giacomo D'Alì che, negli anni Settanta, era stato attivista di un gruppo neofascista siciliano.
Anche il fratello di Matteo Messina Denaro, Salvatore, ha lavorato per i D'Alì: è stato funzionario della Banca Sicula e poi, nel 1991, è passato alla Commerciale. Peccato che nel 1998 sia stato arrestato per mafia.
C'è un'altra vicenda in cui le strade dei D'Alì si incrociano con quelle dei boss di Cosa nostra. Francesco Geraci, notissimo gioielliere di Castelvetrano, gran fornitore di preziosi alla famiglia di Totò Riina, dopo essere stato arrestato con l'accusa di essere uno dei prestanome di Riina, ha raccontato: "Nel 1992 Matteo Messina Denaro mi ha chiesto di acquistare dai D'Alì un terreno per 300 milioni da regalare a Riina». Si tratta della tenuta di Contrada Zangara, a Castelvetrano. I firmatari del contratto sono Francesco Geraci il gioielliere e Antonio D'Alì il futuro senatore. "Io sono intervenuto solo al momento della firma», racconta Geraci. "Dopo la stipula andai spesso alla Banca Sicula e mi feci restituire i 300 milioni». Quel terreno, poi, nel 1997 è stato confiscato in quanto considerato parte dei beni di Riina.
I D'Alì hanno sempre ribattuto su tutto. Francesco Messina Denaro, dicono, fu assunto dal nonno di Antonio junior, l'ingegner Giacomo D'Alì, classe 1888, quando "si era ben lontani dall'evidenziarsi di fenomeni che rivelassero la instaurazione di un'economia criminale». Matteo Messina Denaro era "alle dipendenze come salariato agricolo», "fino a quando non si scoprì chi fosse». Il passaggio della tenuta di Zangara dai D'Alì a Riina è "una vicenda svoltasi all'insaputa del venditore».
Gli impegni di senatore a Roma non lo distolgono dall'attività a Trapani: con Francesco Canino (Cdu) e Massimo Grillo (Ccd) costituisce il triumvirato informale che decide la politica della città . Anzi, ne è l'uomo emergente, mentre gli altri due hanno dovuto negli ultimi anni accusare dei colpi. è questo triumvirato che nel maggio 1998 raggiunge l'accordo per candidare a sindaco di Trapani Nino Laudicina. Pochi giorni dopo l'elezione, Canino (uno dei politici più bersagliati dalle critiche di Mauro Rostagno) viene arrestato per concorso nell'associazione mafiosa che avrebbe monopolizzato gli affari e spartito gli appalti del Comune di Trapani. Poi, nell'ottobre 2000, tocca all'assessore Vito Conticello, arrestato mentre intasca una tangente. Era entrato in giunta solo otto mesi prima, spinto da D'Alì, che subito dopo l'arresto lo difende: "Conosco la capacità lavorativa dell'assessore Conticello e la sua correttezza; mi auguro, pertanto, che il risultato dell'azione investigativa al più presto riveli una diversa valutazione dei fatti». Salvatore Cusenza, della segreteria regionale dei Democratici di sinistra, insieme ai politici dell'opposizione denuncia il partito degli affari e chiede chiarezza. D'Alì ribatte: "Colgono ogni occasione per criminalizzare gli avversari, con tentativi di sciacallaggio politico di stampo bolscevico». Il 24 aprile di quest'anno è il turno del sindaco Laudicina, arrestato per corruzione con altre sette persone. Perfino il vescovo di Trapani grida: "è arrivata l'ora di reagire. No allo strapotere, è ora di svegliarci!». D'Alì dichiara: "Nessuno può arrogarsi il diritto di giudizi sommari, né di strumentalizzazioni». [u:6f25360eca]E' al terzo posto in Sicilia per il Senato nella lista di Forza Italia.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Leonardo D'Arrigo [/b:6f25360eca]
indagato due anni fa quando era consigliere comunale a Palermo per l'Udc per rivelazione di segreto d'ufficio e abuso d'ufficio, aggravato dal fatto che avrebbe avvantaggiato Cosa nostra. [u:6f25360eca]Quinto in lista in Sicilia 2 per la Lega Nord-Movimento per le Autonomie alla Camera dei Deputati.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Giuseppe Drago [/b:6f25360eca]
Deputato della Repubblica. Eletto in Sicilia, a Modica. Notabile ed ex vicepresidente nazionale del Ccd, 45 anni, ex presidente della Regione siciliana (tra il 1998 e il 1999), è indagato per una vicenda che riguarda proprio il periodo in cui era alla guida del governo regionale: avrebbe omesso di presentare il rendiconto dei soldi da lui spesi (200 milioni l'anno). Si è difeso dicendo che il rendiconto per le spese del capo del governo siciliano non era necessario, trattandosi di "fondi riservati". In realtà , nessuna norma regionale prevede questa prassi di spesa, seguita anche dal predecessore di Drago, Giuseppe Provenzano, di Forza Italia, anch'egli inquisito per gli stessi motivi. La Corte dei conti gli ha imposto di restituire le somme illecitamente prelevate, ma ancora non si sono viste. [u:6f25360eca]E' al terzo posto in Sicilia per la Camera dei deputati nella lista dell'Udc.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Giuseppe Fallica[/b:6f25360eca]
Deputato di FI. Braccio destro e segretario di Micciché. Condannato a 15 mesi per fatture false. Cognato di Gaspare Giudice, altro inquisito di FI. [u:6f25360eca]Al quarto posto in Sicilia 1 per la Camera dei deputati per Forza Italia.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Giuseppe Firrarello [/b:6f25360eca]
Senatore della Repubblica. Ex democristiano siciliano della corrente andreottiana, è stato accusato di tangenti per l'appalto dell'ospedale Garibaldi di Catania. Nel 1999 la procura chiese anche di poterlo arrestare, ma il Senato negò l'autorizzazione a procedere. In una videocassetta in mano alla Procura di Palermo si vede e si sente il mafioso Enrico Incognito urlare: "Firrarello, anche tu mi hai abbandonato". Per lui è stato chiesto il rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa, turbativa d'asta e corruzione. [u:6f25360eca]E' al quarto posto in Sicilia per il Senato nelle liste di Forza Italia.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Ilario Floresta [/b:6f25360eca]
Deputato della Repubblica. Eletto in Sicilia, nel collegio di Giarre. è nato a Desio, in Lombardia, ma fa l'imprenditore in Sicilia, nel settore della telefonia, ben introdotto nei subappalti della telefonia di Stato (quando c'era). Nel 1994 "scese in campo" sotto le bandiere di Forza Italia, fu eletto alla Camera nel collegio di Giarre e divenne sottosegretario al Bilancio nel governo Berlusconi. Gli investigatori della Dia (la Direzione investigativa antimafia) lo misero sotto osservazione perché Gioacchino La Barbera, uno dei mafiosi responsabili della strage di Giovanni Falcone, nei giorni precedenti e seguenti la strage aveva comunicato anche con cellulari intestati a un'azienda di Floresta. Questioni di lavoro, spiegò La Barbera. Uscito pulito da questa storia palermitana, Floresta entrò in una vicenda catanese: un collaboratore di giustizia, Giuseppe Scavo, raccontò di aver visto Floresta negli uffici dell'autoparco di Sebastiano Sciuto, uomo d'onore calabrese del clan Ercolano, poi arrestato in seguito all'operazione Orsa Maggiore. Le affermazioni di Scavo sono rimaste però senza conferme e riscontri, così la procura ha chiesto l'archiviazione del caso. [u:6f25360eca]E' al sesto posto in Sicilia 2 per il la Camera nelle liste di Forza Italia.[/u:6f25360eca]




[b:6f25360eca]Giuseppe Gianni [/b:6f25360eca]
Deputato della Repubblica. Eletto in Sicilia, nel collegio di Augusta. Giuseppe, detto Pippo, è esponente del Cdu. Ha 53 anni, è medico di Solarino ed ex sindaco di Priolo. Deputato regionale dal 1991 al 1996 per la Dc, è poi transitato nell'Udeur di Clemente Mastella ed è stato anche componente della commissione Sanità . Nel 1998 è stato arrestato e poi condannato a tre anni (tribunale di Siracusa, primo grado) per una mazzetta di 25 milioni per l'appalto di lavori nella pineta cittadina. Il leader del Cdu Rocco Buttiglione lo aveva definito «un prezioso capitale per la sua città , per la regione e per l'intero partito». Dopo la condanna lo ha nominato coordinatore regionale del Cdu siciliano. Oggi è ancora deputato Udc.[u:6f25360eca] Al quinto posto nelle liste Udc in Sicilia 2 per la Camera dei Deputati.[/u:6f25360eca]

[b:6f25360eca]Gaspare Giudice [/b:6f25360eca]
Deputato della Repubblica. Eletto in Sicilia. Forzista doc. Nel 1998, quando era vicecoordinatore per la Sicilia di Forza Italia, la procura di Palermo chiese il suo arresto per complicità con la mafia. Silvio Berlusconi commentò: "Essendo Giudice vicecoordinatore di Forza Italia in Sicilia e avendo avuto quindi rapporti con l'onorevole Gianfranco Micciché, non si può neppure immaginare alcun alone di dubbio intorno a lui, perché altrimenti non avrebbe potuto avere quell'incarico". Secondo l'accusa, Giudice era al diretto servizio della cosca mafiosa di Caccamo, i cui uomini si vantavano di averlo fatto eleggere e gli telefonavano fin dentro il palazzo di Montecitorio per ricordargli la sua dipendenza e per ordinargli che cosa doveva fare: "Gasparino, guarda che siamo stati noialtri a metterti lì", gli ripetevano. Gli elementi raccolti dall'accusa erano tali da far escludere alla giunta parlamentare per le autorizzazioni a procedere che ci fosse fumus persecutionis nei confronti del parlamentare. Perfino il "supergarantista" Filippo Mancuso, in giunta, non aveva avuto nulla da eccepire contro la richiesta dei magistrati. Eppure la Camera dei deputati il 16 luglio 1998 bocciò (303 voti a 210, con 13 astenuti) la richiesta d'arresto. Non solo, i deputati sottrassero al giudice elementi di prova: impedirono (287 voti a 239, con 3 astenuti) l'utilizzo processuale dei tabulati Telecom, quelli da cui erano documentati i rapporti e la dipendenza di Giudice dagli uomini delle cosche. [u:6f25360eca]E' al settimo posto in Sicilia per la Camera dei Deputati nelle liste di Forza Italia.[/u:6f25360eca]


[b:6f25360eca]Stapino Greco [/b:6f25360eca]
ex delfino di Gianfranco Miccichè, condannato dalla Corte dei Conti a una multa di 300 mila euro, nell'ambito di una indagine sul crac dell'Ente Fiera del Mediterraneo di Palermo (Greco era commissario, in quota Fi).[u:6f25360eca]E' al decimo posto in Sicilia per la Camera dei Deputati nelle liste della Lega Nord-Movimento per le Autonomie.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Ugo Maria Grimaldi[/b:6f25360eca]
ex assessore regionale nel governo Provenzano (Fi), il cui nome venne fatto in un'intercettazione nell'ambito dell'inchiesta che coinvolge il suo collega Gaspare Giudice. Grimaldi parla con Nino Mandalà , della cosca di Villabate, e secondo i magistrati ne avrebbe subito pressioni, anche se non risulta ancora indagato. [u:6f25360eca]E' al decimo posto in Sicilia 2 per la Camera dei Deputati nelle liste di Forza Italia.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Raffaele Lombardo[/b:6f25360eca]
Ex deputato di Forza Italia, poi UDC , oggi presidente della provincia di Catania. Due volte arrestato, poi rilasciato perché le tangenti vengono successivamente definite "finanziamento illecito ai partiti". Oggi ha fondato il Movimento per le autonomie ed ha stretto alleanza in tutto il sud con la Lega Nord, una carriera politica dedicata a vendersi a chi gli offre di più e una posizione più visibile di tutti. [u:6f25360eca]Ovviamente capolista in Sicilia per la Camera dei Deputati nella lista Lega Nord-Movimento per l'autonomia.[/u:6f25360eca]
P.S. Lui è uno che ha influito [b:6f25360eca]direttamente[/b:6f25360eca] affinchè io non ne potessi più ed emigrassi.



[b:6f25360eca]Guido Lo Porto[/b:6f25360eca]
Deputato della Repubblica. Eletto a Palermo (quota proporzionale). Oggi è un esponente di An e parlamentare della Casa delle libertà . Tanti anni fa, il 24 ottobre 1969, quando aveva 32 anni, fu fermato vicino a Palermo dai carabinieri insieme a quattro camerati (tra cui Pierluigi Concutelli, capo militare dell'organizzazione neofascista Ordine nuovo). Nella sua automobile fu trovata una quantità considerevole di armi da guerra avvolte in carta da giornale. Concutelli fu condannato a 2 anni, Lo Porto a 16 mesi. Lo Porto è stato poi indagato (senza conseguenze penali) per rapporti con ambienti mafiosi


[b:6f25360eca]Calogero Mannino [/b:6f25360eca]detto Lillo
Ex ministro democristiano e leader della Dc siciliana. E' sotto processo a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa, fatto per cui fu arrestato nel 1995 per scontare 2 mesi in carcere. Di recente è stato iscrito nel registro degli indagati per associazione a delinquere, frode in commercio e sofisticazione vinicola. [u:6f25360eca]E' al secondo posto in Sicilia, dietro a Cuffaro, per il Senato nella lista Udc.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Giovanni Mauro [/b:6f25360eca]
Deputato della Repubblica. Eletto in Sicilia, a Ragusa. Esponente di Forza Italia. Quando era presidente della Provincia di Ragusa, nell'agosto 1998, fu arrestato con alcuni suoi collaboratori con l'accusa di corruzione: avrebbe ricevuto denaro da sei professionisti che volevano ottenere incarichi per lo studio e lo sviluppo di progetti ambientali (come la bonifica delle discariche e il piano territoriale provinciale) finanziati dall'Unione europea. Al momento dell'arresto, il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Micciché denunciò l'inizio di "una campagna d'agosto" contro il suo partito e lo definì "uno dei più stimati amministratori siciliani". Il capo d'imputazione era pesante: "associazione per delinquere finalizzata ad atti di corruzione". In attesa che si concluda il processo a suo carico, è entrato in Parlamento. Subito dopo, nel giugno 2001, è stato condannato in primo grado a 1 anno e 2 mesi. [u:6f25360eca]E' all'ottavo posto in Sicilia per il Senato nella lista di Forza Italia.[/u:6f25360eca]


[b:6f25360eca]Giovanni Mercandante[/b:6f25360eca]
Medico e attuale deputato regionale, finito alla fine del 2002 in una inchiesta (ora archiviata) sulla latitanza del boss Bernardo Provenzano, è indagato per concorso in associazione mafiosa. [u:6f25360eca]E' al sedicesimo posto in Sicilia 1 per la Camera nella lista di Forza Italia.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Giovanni Micciché[/b:6f25360eca] detto Gianfranco
Figlio del banchiere Gerlando, fu braccio destra di Dell'Utri in Publitalia, è il viceministro dell'Economia e delle Finanze. Innumerevoli le intercettazioni telefoniche che lo collegano ai boss siciliani. Del resto è amico di vecchia data di Salvatore d'Anna, boss di Terrasini. Sorvoliamo sulla faccenda del pusher che gli portava la droga direttamente al ministero. [u:6f25360eca]Al secondo posto in Sicilia per la Camera dei Deputati in Sicilia nella lista di Forza Italia.[/u:6f25360eca]


[b:6f25360eca]Nino Mormino [/b:6f25360eca]
Deputato della Repubblica. Eletto in Sicilia, per Forza Italia, dopo che per volere di Silvio Berlusconi era stato candidato nel collegio di Cefalù. Avvocato, per molti anni è stato presidente della Camera penale (l'organismo che riunisce gli avvocati) di Palermo, dopo aver retto la Camera penale di Termini Imerese. Tra i suoi assistiti vi sono boss di rango di Cosa nostra, come i membri della famiglia Madonia; e anche il collega avvocato Francesco Musotto, processato (e poi assolto) con l'accusa di aver ospitato nella sua villa il capomafia Leoluca Bagarella. Anche Mormino, insieme ad altri due penalisti, è finito sotto inchiesta per contatti con gli ambienti mafiosi, sulla scorta delle dichiarazioni di cinque collaboratori di giustizia. Ma nel maggio 1996 la procura di Palermo ha chiuso l'indagine contro di lui, non avendo trovato elementi sufficienti a dimostrare che i contatti non fossero di natura esclusivamente professionale. [u:6f25360eca]All'ottavo posto nelle liste di Forza Italia in Sicilia 1 per la Camera dei Deputati.[/u:6f25360eca]


[b:6f25360eca]Domenico Nania[/b:6f25360eca]
Senatore della Repubblica, è stato condannato in primo grado per gli abusi edilizi della sua villa a Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia. [u:6f25360eca]E' capolista in Sicilia per il Senato.[/u:6f25360eca]


[b:6f25360eca]Nicolò Nicolosi [/b:6f25360eca]
Deputato della Repubblica. Eletto in Sicilia, a Termini Imerese, per la Casa delle libertà . Ha 59 anni e una lunga esperienza all'Assemblea regionale siciliana. Ex democristiano, lascia alle spalle una contrastata esperienza di assessore regionale alle Finanze, nella quale tentò di coprire parte del buco di bilancio con una tassa sul metano Snam che attraversa il territorio siciliano. Fu coinvolto nel processo per le assunzioni pilotate alla Forestale di Palermo, assieme ad altri 35 imputati. Fu anche inquisito e arrestato per voto di scambio.


[b:6f25360eca]Bartolomeo Pellegrino[/b:6f25360eca]
Indagato per collusione con le cosche di Monreale e sotto processo, per false dichiarazioni al pm, fondatore di Nuova Sicilia, partito fedele alla Cdl. [u:6f25360eca]Capolista al Senato in Sicilia nella lista di Nuova Sicilia[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Saverio Romano[/b:6f25360eca]
Sottosegretario nel governo Berlusconi, è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il pentito Francesco Campanella ha detto: "La cosca di Villabate lo ha votato alle politiche". In passato è stato indagato sempre per mafia e corruzione. [u:6f25360eca]E' al terzo posto in Sicilia per la Camera dei deputati per l'Udc.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Calogero Sodano [/b:6f25360eca]
Senatore della Repubblica. Eletto ad Agrigento. Membro del Ccd, è stato sindaco di Agrigento. Nell'aprile 2001 ha subito una condanna in primo grado a 1 anno e mezzo di reclusione per avere permesso l'abusivismo edilizio in cambio di vantaggi elettorali. Con Sodano sono stati condannati a un anno di reclusione anche alcuni suoi ex assessori. Gli imputati, secondo l'accusa, non avrebbero posto in essere né provvedimenti né iniziative per bloccare l'abusivismo edilizio tra il 1991 e il 1998, non solo nella Valle dei Templi, ma in tutta la città .


[b:6f25360eca]Antonino Strano[/b:6f25360eca]
indagato nel '98 per concorso in associazione mafiosa e accusato da alcuni pentiti di avere avuto contatti con esponenti mafiosi che lo avrebbero convinto a candidarsi alla presidenza della Provincia di Catania col partito "Sicilia Libera", creato da Leoluca Bagarella. [u:6f25360eca]Secondo in lista in Sicilia per il Senato nella lista di An.[/u:6f25360eca]


[b:6f25360eca]Domenico Sudano [/b:6f25360eca]
Senatore della Repubblica. Domenico Sudano. Condannato per aver truccato il concorso di un'asta. Patteggia per un anno e mezzo di carcere, riconoscendo la colpa. Successivamente eletto ed immune. [u:6f25360eca]Quinto in lista in Sicilia per il Senato nella lista dell'Udc.[/u:6f25360eca]



[b:6f25360eca]Carlo Vizzini [/b:6f25360eca]
Senatore della Repubblica. Eletto in Sicilia. Palermitano, ex segretario del Psdi, cinque volte deputato (la prima a soli 28 anni), tre volte ministro, è stato responsabile tra l'altro del dicastero delle Poste e di quello della Marina. Nel 1993 è rimasto coinvolto nello scandalo Enimont con l'accusa di aver ricevuto un finanziamento illecito di 300 milioni. Condannato in primo grado, in appello strappa una prescrizione. Fu assolto dal Tribunale dei ministri anche dall'accusa di aver ricevuto mazzette mentre era al ministero delle Poste. Giovanni Brusca ha incluso il suo nome nella lista di politici che la mafia voleva far fuori dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio. Nel giugno del 1999 Vizzini, amico di Silvio Berlusconi e di Marcello Dell'Utri, è entrato nel Consiglio di presidenza di Forza Italia. Nel 2001 ha vinto il confronto elettorale nel collegio senatoriale di Palermo centro. [u:6f25360eca]Oggi è al secondo posto in Sicilia per il Senato nella lista di Forza Italia.[/u:6f25360eca]


Evito di aggiungere anche i siciliani soliti noti come La Loggia, Martino o Dell'Utri, ma a tutti questi simpaticoni ti posso aggiungere Adolfo Urso, sottosegretario di An. Ha costruito dal nulla un villone a 100 metri da un sito archeologico, in un area sotto vincolo ambientale e culturale: tutto ciò [b:6f25360eca]nel mio comune.[/b:6f25360eca]Non ancora indagato e chissà se mai lo sarà .


E se dico che la Casa delle libertà in Sicilia va a braccetto con mafia e malaffare, perdio, sò quel che dico. Io.

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Helmut
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#10 Messaggio da Helmut »

Allora, Pianta...che mi dici? Lo compro o no il miniappartamento a Ortigia?

(la villetta a Terrauzza no, mi costerebbe troppo...) :cry:

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Piantadinoci
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#11 Messaggio da Piantadinoci »

In generale io la comprerei. Dipende peró da cosa hai sottomano e quanto ti chiedono.
"Se pensi che a nessuno al mondo importi che sei vivo prova a non pagare per 2 mesi la rata della macchina"

John Belushi

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#12 Messaggio da toroloco1972 »

Il Sud lo vedo così, inutile nascondere la testa sotto la sabbia, inutile dire che il Sud è anche altro, che c'è tantissima brava gente. Tutto vero ma ormai il suo degrado, la sua cultura del non stato sta attecchendo nel resto del paese.
tutto vero, al 100%.
o bene che questo piccolo sfogo farà  male a molti forumisti meridionali
fa malissimo a noi tutti meridionali, ma è la realtà .

giovani del sud hanno due strade: lavorare per le mafie o emigrare al nord. La seconda ipotesi sta sbiadendo per il poco lavoro e la fatica di ricominciare tutto da capo. Meglio gestire qualche losco traffico, sentirsi qualcuno all'interno di un clan
io ne ho una terza: non voglio darla vinta a questi bastardi, il mio futuro è nella mia calabria.


P.s: unica cosa: camminatore non sparare minchiate...detto alla siciliana. lascia stare la demagogia perchè questa è una cosa troppo seria.


E se dico che la Casa delle libertà  in Sicilia va a braccetto con mafia e malaffare, perdio, só quel che dico. Io.
confermo e tralascio persino i processi al nano e ai suoi compari (dell'utri e cuffaro).

62-0 non si spiega altrimenti.


basta perchè a me, calabrese con ragazza siciliana, piange il cuore a dire e leggere certe cose.
d'altronde si sa che la vagina è arbitraria ( patè di fegato)

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camminatore
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#13 Messaggio da camminatore »

Piantadinoci ha scritto: Punto secondo: Come il tuo padrone anche tu hai il vizio di manipolare le parole. Come chiunque puó andare a leggere, io non ho mai detto che chi ha permesso a Cuffaro di diventare governatore deve essere messo in galera, che sia Casini o Fassino. Ho scritto, e lo riconfermo, che in Sicilia la Casa della Libertà , in particolare Forza Italia e Udc, sono sinonimo di mafia.
a giudicare dai candidati direi di si.

a questo punto mi domando: ma questo mafioso che tu mi dici, questo tonino vasa vasa, è diventato mafioso 5 minuti fa o già  lo era nel 1995?

perchè se già  lo era nel 1995, allora devo dedurre che anche il pci fa gli interessi della mafia.

a proposito: nell'80 per cento di voti ciucciati da leoluca orlando CASCIO e da vincenzo bianco, ci sarà  pure il voto di qualche mafioso , oppure quel giorno la mafia era andata al mare ??
"signori: tenete a mente le parole di un profeta !! lo scudetto 2006 è del milan "
camminatore (aut.)
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Trez
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#14 Messaggio da Trez »

..ma la vogliamo piantare con questi topic che mi traggono in inganno???
per me il buco nero altra cosa è...miiii!!! :DDD :DDD
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

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#15 Messaggio da Victor Von Doom »

Helmut ha scritto:Allora, Pianta...che mi dici? Lo compro o no il miniappartamento a Ortigia?

(la villetta a Terrauzza no, mi costerebbe troppo...) :cry:

Mia opinione:
ritengo siracusa la citta' piu' bella della sicilia.
ortigia è un gran bel vecchio quartiere.
arte e storia.
Hai anche i mercati vicino.
Io lo comprerei.

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