Gargarozzo ha scritto: ↑18/01/2023, 13:21
Salieri D'Amato ha scritto: ↑18/01/2023, 13:13
Le formule sono state cambiate negli anni cercando di recuperare interesse e non costringere le squadre migliori ad affrontare troppe partite, dato che con le coppe europee e il campionato a 20 squadre, il calendario per loro si sarebbe intasato. Sono scelte precise e ponderate della Lega Calcio, non certo regole calate dall'alto. E credo che i numeri degli incassi, tra pubblico e sponsor stia dando ragione ai cambiamenti. Televisivamente parlando, i numeri sono cresciuti senza dubbio.
"Precise e ponderate" apre un mondo, a livello di politica economica-sportiva predicare l'infallibilitá del sistema italiano negli ultimi anni mi sembra discutibile ma mi va bene che qualcuno vada controcorrente.
Accenni alle 20 squadre, ecco, se anche quelle venissero mai ridotte, che abbiamo un campionato con squadre raccapriccianti, altro che Franca Valeri...
"Precise e ponderate" da loro, mica da me!
Io non dico certo che il sistema calcistico italiano è infallibile, tutt'altro. Magari agirei su altro prima che sulla coppa Italia, ma sono pareri.
Sulle 20 squadre dico che sono troppe, ma la riduzione non influirebbe certo sulla qualità del gioco, sembre lo stesso livello rimarrebbe.
Così come credere che sparirebbero certe squadre, chiamiamole impropiamente "materasso" che spuntano annualmente, mantra evergreen del gionalettismo italiano. Per dire, prendendo a riferimento le classifiche dell'anno scorso, se si fosse passati ad un campionato a 18, con 4 retrocessioni dalla A e 2 promozioni dalla B, quest'anno non avremmo avuto Salernitana e Monza; se si riducevano a 16 mancavano pure Lecce e Spezia; ma Cremonese, Verona e Samp ci sarebbero state ugualmente.
Ma è un discorso che avevo già fatto in maniera più organica tempo fa.