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+1jaded_and_bored ha scritto: ↑05/11/2022, 13:22Leggo solo ora, un abbraccio.Quindi lascia perdere le conclusioni su te stesso degli ultimi 2 post, su questo punto fermati qui che rimuginare troppo non serve a niente.
Ci sono studi molto seri sul tema della "preghiera" nei malati gravi. Nessuna certezza ovviamente, ma prove concrete che la preghiera (chiamala pure meditazione, o pensiero positivo,...) ha effetti sul livello di cortisolo, sul rilassamento, sul modo in cui il malato affronta le ore più dure. Meno casi di delirio, ecc. Markome può sicuramente raccontare aneddoti interessanti, ma ho sempre sentito dire che i credenti in genere "muoiono più in pace" rispetto a chi non crede. Non è poco.
Se proprio vuoi pensare al passato prova a pensare ai tuoi errori, a tutte le rinunce che hai compiuto per paura di deludere o di non farcela, pensa a tutte le volte che ti sei sentito messo da parte, giudicato, deriso e sminuito, a tutti i compromessi scomodi che hai dovuto accettare.Paperinik ha scritto: ↑04/11/2022, 20:55Mio padre è stato uno "vecchio stampo", di umili origini praticamente contadine è venuto su dal centro italia assieme alla sua famiglia in cerca di miglior fortuna. Come tanti ha iniziato a lavorare da ragazzino come operaio, fino alla pensione ad una età che gli ha consentito di fare altre cose. Una vita dignitosa coi suoi alti e bassi..la passione per la montagna, la cucina, l'incontro e il matrimonio (sbagliato) con mia madre, io e mia sorella...una vita attiva..finita malamente con mia madre ritrovò una nuova compagna che poi morì fatalmente nel 2016, un incidente pochi giorni prima della pensione. Fu una bella botta ovviamente ma lui col tempo si riprese e due anni fa trovò una nuova compagna..portò avanti la costruzione delle case fra geometri, architetti, costruttori, banche, lui povero "ignorante" che neanche aveva imparato a leggere bene.
Durante la pandemia stava in garage a fare cose, aveva manualità. invece che stare con le mani in mano come tanti altri.
Gli ultimi anni furono un periodo tutto sommato positivo, lui era contento di aver sistemato tutto, di potersi godere la casa, la compagna, di fare cose..voleva vendere il camper poi ci ripensò, voleva scrivere un libro..mia sorella aveva ritrovato un lavoro dopo anni, io lavoro da 11 anche se non è tutto questo paradiso...a 72 anni era in salute, nessuna malattia, ancora con cose da fare e si poteva dire che era quasi completo e contento delle cose attorno a lui.
Poi il 25 ottobre se ne va senza far rumore, senza avvertire, come si esce dalla porta di casa per andare a fare una passeggiata.
A volte si "lamentava" di noi figli dicendo cose tipo "Che figlioli ho fatto..." perché eravamo il contrario suo e un po' me ne vergognavo. Al tempo della scuola mi diceva la tipica frase che "non mi mancava nulla" ma forse non era del tutto così.
Forse mio padre avrebbe meritato dei figli migliori, chessò dei dottori, laureati, gente onesta e stimata...chi è quel genitore che non vorrebbe un figlio migliore di lui, specie se il genitore viene da un contesto rurale e modesto? E invece il figlio è una specie di anaffettivo asociale privo di motivazione, che a 12 anni di nascosto gli rubava i soldi per comprarsi le vhs zozze e che a 39 anni non ha compicciato nulla
E questo mondo è sempre più ributtante fra bombe imminenti, clima barbaro, mio padre non c'è più e la gente di cui fidarsi se ne va e si fa sempre più rada
Mi pare che David Hume dicesse più o meno che anche se butti mille volte un pezzo di legno nel fuoco e lo vedi bruciare non è detto che capiti al milleunesimo. Questo se ho ben interpretato cosa intendevi dire.
Bravo. Lettera ai Galati, capitolo 3 versetto 4: "Avete sofferto tante cose invano?"aldorain ha scritto: ↑05/11/2022, 20:38Se proprio vuoi pensare al passato prova a pensare ai tuoi errori, a tutte le rinunce che hai compiuto per paura di deludere o di non farcela, pensa a tutte le volte che ti sei sentito messo da parte, giudicato, deriso e sminuito, a tutti i compromessi scomodi che hai dovuto accettare.[Scopri]SpoilerPaperinik ha scritto: ↑04/11/2022, 20:55Mio padre è stato uno "vecchio stampo", di umili origini praticamente contadine è venuto su dal centro italia assieme alla sua famiglia in cerca di miglior fortuna. Come tanti ha iniziato a lavorare da ragazzino come operaio, fino alla pensione ad una età che gli ha consentito di fare altre cose. Una vita dignitosa coi suoi alti e bassi..la passione per la montagna, la cucina, l'incontro e il matrimonio (sbagliato) con mia madre, io e mia sorella...una vita attiva..finita malamente con mia madre ritrovò una nuova compagna che poi morì fatalmente nel 2016, un incidente pochi giorni prima della pensione. Fu una bella botta ovviamente ma lui col tempo si riprese e due anni fa trovò una nuova compagna..portò avanti la costruzione delle case fra geometri, architetti, costruttori, banche, lui povero "ignorante" che neanche aveva imparato a leggere bene.
Durante la pandemia stava in garage a fare cose, aveva manualità. invece che stare con le mani in mano come tanti altri.
Gli ultimi anni furono un periodo tutto sommato positivo, lui era contento di aver sistemato tutto, di potersi godere la casa, la compagna, di fare cose..voleva vendere il camper poi ci ripensò, voleva scrivere un libro..mia sorella aveva ritrovato un lavoro dopo anni, io lavoro da 11 anche se non è tutto questo paradiso...a 72 anni era in salute, nessuna malattia, ancora con cose da fare e si poteva dire che era quasi completo e contento delle cose attorno a lui.
Poi il 25 ottobre se ne va senza far rumore, senza avvertire, come si esce dalla porta di casa per andare a fare una passeggiata.
A volte si "lamentava" di noi figli dicendo cose tipo "Che figlioli ho fatto..." perché eravamo il contrario suo e un po' me ne vergognavo. Al tempo della scuola mi diceva la tipica frase che "non mi mancava nulla" ma forse non era del tutto così.
Forse mio padre avrebbe meritato dei figli migliori, chessò dei dottori, laureati, gente onesta e stimata...chi è quel genitore che non vorrebbe un figlio migliore di lui, specie se il genitore viene da un contesto rurale e modesto? E invece il figlio è una specie di anaffettivo asociale privo di motivazione, che a 12 anni di nascosto gli rubava i soldi per comprarsi le vhs zozze e che a 39 anni non ha compicciato nulla
E questo mondo è sempre più ributtante fra bombe imminenti, clima barbaro, mio padre non c'è più e la gente di cui fidarsi se ne va e si fa sempre più rada
Immagina di stare con te bambino, dagli tutte le attenzioni e le rassicurazioni che non hai avuto a suo tempo.
Ripercorri con lui le tappe più importanti della tua vita, rivivi quei momenti in cui ti sei sentito fuori posto e inadeguato, gli insulti e le derisioni che hai dovuto subire e dagli conforto.
Tutta questa sofferenza non ti descrive, descrive solo chi te la ha causata e chi ti ha portato all'inafettivitá sociale.
Ps
A 12 anni non lavoravi, non potevi certo chiedere i soldi per comprare i porno...
Come dice Aldo Fabrizi in un celeberrimo film: chi vince la battaglia con la coscienza, ha vinto la guerra dell'esistenza. Frase tremendamente cinica, ma con un fondo di verità.
Floppy Disk ha scritto: ↑05/11/2022, 20:55Come dice Aldo Fabrizi in un celeberrimo film: chi vince la battaglia con la coscienza, ha vinto la guerra dell'esistenza. Frase tremendamente cinica, ma con un fondo di verità.
Qual'è il film?Floppy Disk ha scritto: ↑05/11/2022, 20:55Come dice Aldo Fabrizi in un celeberrimo film: chi vince la battaglia con la coscienza, ha vinto la guerra dell'esistenza. Frase tremendamente cinica, ma con un fondo di verità.
Discorso che ovviamente è del tutto condivisibile. Mi premeva rimarcare il fatto che chi non si pone problemi etici, o se ne pone pochi, solitamente vive più tranquillo. Citando Al Pacino in The Devil's Advocate, fra l'altro uno dei miei film preferiti: il senso di colpa è come un sacco pieno di mattoni. Non devi fare altro che scaricarlo. Altra frase molto brutale ma che può paradossalmente aiutare chi si pone troppe angosce nel vivere. Lo so perché da un punto di vista psicologico non sono così diverso dal Papero, anche se in maniera più moderata.aldorain ha scritto: ↑05/11/2022, 20:59Floppy Disk ha scritto: ↑05/11/2022, 20:55Come dice Aldo Fabrizi in un celeberrimo film: chi vince la battaglia con la coscienza, ha vinto la guerra dell'esistenza. Frase tremendamente cinica, ma con un fondo di verità.[Scopri]Spoiler
C'eravamo tanto amati di Ettore Scola.markome ha scritto: ↑05/11/2022, 21:57Qual'è il film?[Scopri]SpoilerFloppy Disk ha scritto: ↑05/11/2022, 20:55Come dice Aldo Fabrizi in un celeberrimo film: chi vince la battaglia con la coscienza, ha vinto la guerra dell'esistenza. Frase tremendamente cinica, ma con un fondo di verità.
Anche adesso ho rispeso a smanacciarmi con un po' di soggezione e dovessi pensare di andare con una escort (anche se ho smesso da anni) mi sentirei a disagio più di prima Papero, fai a te stesso un favore: cancella la parola "dovere" dalla tua vita. Hai quasi 40 anni, una casa, un lavoro e un patrimonio. Non sei più a scuola e non sei più un bambino o un adolescente che deve seguire le indicazioni dei genitori. Fai come vuoi: sei libero, e per il resto Desmond ha già parlato più e meglio di me.
