porno: from "mean" to a-men-to-an-end
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porno: from "mean" to a-men-to-an-end
https://www.repubblica.it/esteri/2022/1 ... 0-P5-S5-T1
questa notizia mi ha fatto riflettere su cosa sia il porno, come si sia evoluta la sua rappresentazione pubblica, come sia cambiato il suo vissuto privato e quindi rilancio qui le possibili riflessioni che mi vengono. i miei 2 cents.
utilizzo un metodo da brainstorming perché non sono nella condizione di proporre un'elaborazione più sistematizzata. chiedo scusa.
da strumento di (rap)presentazione del proibito, del piacere sganciato dalla funzionalità riproduttiva, delle cosidette parafilie a bandiera di una rivoluzione culturale che non si è mai avverata (cfr "il declino dei film spuorchi" di Gianfranco Marziano), anche perché porno e malaffare, sottobosco, 'malavita' si sono spesso intrecciati (cfr le storie di Lasse Braun e dei fratelli Mitchell).
da rappresentazione di "quello che vorresti" a quello che "dovresti" essere e fare...dall'essere uno spioncino sui freak a strumento per modellare il comportamento e le aspettative nel reale, nell'agito, nel desiderato...da cui non solo la 'normalizzazione' del porno ma la normatività del porno.
da oggetto di vergogna a bandiera di sé...da "bella di giorno" a onlyfans di tua cugina 21enne.
è dalla fine degli anni 90 che ho osservato il porno migrare dalla dimensione "Off" al mainstream: l'intervista a Rocco Siffredi nel Kitchen di Andrea Pezzi; la pubblicità stampa di un rasoio elettrico Braun che aveva na specie di serbatoio per un lubrificante che utilizzava gli stilemi tipici della foto porno (lube tipo sperma, corpi lucidi dei tipi nelal foto).
dal porno in terza persona (chi filma versu chi scopa) al gonzo al porno a due delle chat e di onlyfans.
cosa vendeva il porno? un'eiaculazione masturbatoria dove non è sempre chiaro con chi ci si identifica (un maschio etero che sborra guardando 2 donne...oppure stoller, mi pare, che ipotizza che il maschio s'identifica nelal donna che lo prende più che nell'uomo che lo dà) ossia "un'emozione da poco"...a vendere un immaginario e uno stile di vita quando si passa dal freak anonimo coi baffetti dei porno tedeschi/nord europei alle star che prima vendono la propria immagina e poi arrivano a diventare testimonial d'altro (le case di produzione, gli integratori, i sex toys)...oggi vende una visione politica? dopo che cicciolina è stata in parlamento?
cosa cambia? come cambia?
ora son stanco, non mi viene molto altro
questa notizia mi ha fatto riflettere su cosa sia il porno, come si sia evoluta la sua rappresentazione pubblica, come sia cambiato il suo vissuto privato e quindi rilancio qui le possibili riflessioni che mi vengono. i miei 2 cents.
utilizzo un metodo da brainstorming perché non sono nella condizione di proporre un'elaborazione più sistematizzata. chiedo scusa.
da strumento di (rap)presentazione del proibito, del piacere sganciato dalla funzionalità riproduttiva, delle cosidette parafilie a bandiera di una rivoluzione culturale che non si è mai avverata (cfr "il declino dei film spuorchi" di Gianfranco Marziano), anche perché porno e malaffare, sottobosco, 'malavita' si sono spesso intrecciati (cfr le storie di Lasse Braun e dei fratelli Mitchell).
da rappresentazione di "quello che vorresti" a quello che "dovresti" essere e fare...dall'essere uno spioncino sui freak a strumento per modellare il comportamento e le aspettative nel reale, nell'agito, nel desiderato...da cui non solo la 'normalizzazione' del porno ma la normatività del porno.
da oggetto di vergogna a bandiera di sé...da "bella di giorno" a onlyfans di tua cugina 21enne.
è dalla fine degli anni 90 che ho osservato il porno migrare dalla dimensione "Off" al mainstream: l'intervista a Rocco Siffredi nel Kitchen di Andrea Pezzi; la pubblicità stampa di un rasoio elettrico Braun che aveva na specie di serbatoio per un lubrificante che utilizzava gli stilemi tipici della foto porno (lube tipo sperma, corpi lucidi dei tipi nelal foto).
dal porno in terza persona (chi filma versu chi scopa) al gonzo al porno a due delle chat e di onlyfans.
cosa vendeva il porno? un'eiaculazione masturbatoria dove non è sempre chiaro con chi ci si identifica (un maschio etero che sborra guardando 2 donne...oppure stoller, mi pare, che ipotizza che il maschio s'identifica nelal donna che lo prende più che nell'uomo che lo dà) ossia "un'emozione da poco"...a vendere un immaginario e uno stile di vita quando si passa dal freak anonimo coi baffetti dei porno tedeschi/nord europei alle star che prima vendono la propria immagina e poi arrivano a diventare testimonial d'altro (le case di produzione, gli integratori, i sex toys)...oggi vende una visione politica? dopo che cicciolina è stata in parlamento?
cosa cambia? come cambia?
ora son stanco, non mi viene molto altro
misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
Re: porno: from "mean" to a-men-to-an-end
Ero confuso con il titolo del topic.
Penso che intendi: from "a mean" to "a-mean-to-an-end"
Cioe' nel primo caso il "a mean" vuol dire "una via di mezzo"?
E per "a-mean-to-an-end" intendi: "un mezzo per un fine"?
Leggendo il tuo post non mi e' chiaro se stai facendo un sorvolo sulla produzione/consumo porno (italiano, euro, mondiale)? L'impatto del porno sulla vita sociale/famigliare/matrimoniale/sessuale? L'evoluzione del porno?
Cosa esattamente e' in discussione?
Ma in tutti i modi cosa intendi alla fine per il titolo del topic. Cosa sarebbe "una via di mezzo" per il porno? In quale contesto?
[P.S. non mi e' stato possibile leggere l'articolo linkato da te, dunque non ho nessun idea di cosa si tratta)
Penso che intendi: from "a mean" to "a-mean-to-an-end"
Cioe' nel primo caso il "a mean" vuol dire "una via di mezzo"?
E per "a-mean-to-an-end" intendi: "un mezzo per un fine"?
Leggendo il tuo post non mi e' chiaro se stai facendo un sorvolo sulla produzione/consumo porno (italiano, euro, mondiale)? L'impatto del porno sulla vita sociale/famigliare/matrimoniale/sessuale? L'evoluzione del porno?
Cosa esattamente e' in discussione?
Ma in tutti i modi cosa intendi alla fine per il titolo del topic. Cosa sarebbe "una via di mezzo" per il porno? In quale contesto?
[P.S. non mi e' stato possibile leggere l'articolo linkato da te, dunque non ho nessun idea di cosa si tratta)
Re: porno: from "mean" to a-men-to-an-end
per "mean" intendevo qualcosa di 'cattivo'...per approssimazione semantica a 'bad' o 'naughty' e mi riferivo a l'epoca in cui porno = proibito.
hop scelto 'mean' come termine proprio perchè mi permettva di metterlo in relazione al concetto di 'mean-to-an-end' ossia, in questo caso, il porno come strumento per una campagna di tipo politico.
il senso del tutto era: si è passati da una situazione enlla quale il porno era 'fine a sè stesso' (piacere scoptofilo, eccitazione, masturbazione) ad una in cui l porno è un mezo per vendere altro
hop scelto 'mean' come termine proprio perchè mi permettva di metterlo in relazione al concetto di 'mean-to-an-end' ossia, in questo caso, il porno come strumento per una campagna di tipo politico.
il senso del tutto era: si è passati da una situazione enlla quale il porno era 'fine a sè stesso' (piacere scoptofilo, eccitazione, masturbazione) ad una in cui l porno è un mezo per vendere altro
misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
Re: porno: from "mean" to a-men-to-an-end
OKL, piu' chiaro ora. Ma non avendo letto l'articolo in questione, non so come la "politica" (italiana, americana?) si e' inserita nel calcolo del porno, o il porno come un arnese (tool) per riuscire in politica!?misha71 ha scritto: ↑18/10/2022, 19:52per "mean" intendevo qualcosa di 'cattivo'...per approssimazione semantica a 'bad' o 'naughty' e mi riferivo a l'epoca in cui porno = proibito.
hop scelto 'mean' come termine proprio perchè mi permettva di metterlo in relazione al concetto di 'mean-to-an-end' ossia, in questo caso, il porno come strumento per una campagna di tipo politico.
il senso del tutto era: si è passati da una situazione enlla quale il porno era 'fine a sè stesso' (piacere scoptofilo, eccitazione, masturbazione) ad una in cui l porno è un mezo per vendere altro

Lascio agli altri forumisti di formulare risposte giuste.
- Gargarozzo
- Storico dell'impulso
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- Iscritto il: 21/11/2016, 6:09
- Località: piemonte
Re: porno: from "mean" to a-men-to-an-end
Direi che il porno non solo è tante cose, non solo può essere tutte le cose che uno ci vede e ci vuole vedere, ma è anche una delle principali porte di percezione.
Quindi le tracce che lascia di sè nella cultura pop sono almeno paragonabili a quelle della violenza e dell'ebbrezza di potere in tutte le sue forme, questi 3 fratelli si spartiscono le sorti dell'umanità con le loro cugine emozioni e i loro schiavi, i pensieri ossessivi, e le loro puttane, i pensieri normali.
Un politico non ha fantasia, meno di lui ce l'hanno solo i suoi tirapiedi e si rivolgono ad una massa di poco superiore a loro in quanto a fantasia, riciclando le 4 cazzate 4 che si ricordano e condendo con salsa di assonanze di cose che hanno dimenticato e gli sembreranno "nuove". La massa in quanto tale litiga sul niente e si spartisce con la violenza e il caso (di essere più forte o debole, più ricco o povero, piú bello o brutto, ecc) quel poco che ha in affitto, e così il cosiddetto immaginario collettivo è una catena che collega le palle di tutti quelli che sono disponibili a credere (nel più dei casi, lamentandosene) a questa estetica abbruttita e svuotata di fantasia.
Non accontentarsi dá in ugual dose frustrazione continua e voglia di raffinatezza, se uno non è raffinato per me può solo far finta di credere alla supremazia di tanto ciarpame, oppure è davvero un idiota ed è felicemente coglione, in altre parole è una creatura perfetta come gli animali meno intelligenti e alcuni ex forumisti.
Quindi le tracce che lascia di sè nella cultura pop sono almeno paragonabili a quelle della violenza e dell'ebbrezza di potere in tutte le sue forme, questi 3 fratelli si spartiscono le sorti dell'umanità con le loro cugine emozioni e i loro schiavi, i pensieri ossessivi, e le loro puttane, i pensieri normali.
Un politico non ha fantasia, meno di lui ce l'hanno solo i suoi tirapiedi e si rivolgono ad una massa di poco superiore a loro in quanto a fantasia, riciclando le 4 cazzate 4 che si ricordano e condendo con salsa di assonanze di cose che hanno dimenticato e gli sembreranno "nuove". La massa in quanto tale litiga sul niente e si spartisce con la violenza e il caso (di essere più forte o debole, più ricco o povero, piú bello o brutto, ecc) quel poco che ha in affitto, e così il cosiddetto immaginario collettivo è una catena che collega le palle di tutti quelli che sono disponibili a credere (nel più dei casi, lamentandosene) a questa estetica abbruttita e svuotata di fantasia.
Non accontentarsi dá in ugual dose frustrazione continua e voglia di raffinatezza, se uno non è raffinato per me può solo far finta di credere alla supremazia di tanto ciarpame, oppure è davvero un idiota ed è felicemente coglione, in altre parole è una creatura perfetta come gli animali meno intelligenti e alcuni ex forumisti.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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- GeishaBalls
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- Iscritto il: 23/09/2010, 14:34
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Re: porno: from "mean" to a-men-to-an-end
@Len la notizia cui fa riferimento l’articolo potresti conoscerla: “ Gira un porno come manifesto elettorale, fa discutere l'iniziativa di Mike Itkis in corsa per il congresso a New York”
Re: porno: from "mean" to a-men-to-an-end
La Repubblica non mi permette di visionare/leggere l'articolo. Mi indica che devo abbonarmi (cosa che tutte riviste/quotidiani oggi fanno).GeishaBalls ha scritto: ↑19/10/2022, 7:13@Len la notizia cui fa riferimento l’articolo potresti conoscerla: “ Gira un porno come manifesto elettorale, fa discutere l'iniziativa di Mike Itkis in corsa per il congresso a New York”
Non so cosa Mike Itkis fa, o di cosa Repubblica commentava in quel articolo.
Ma francamente quando le riviste e giornali parlano di porno, non sanno un cazzo di quello che dicono (tanto meno i politici)...
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- Iscritto il: 16/09/2022, 22:38
Re: porno: from "mean" to a-men-to-an-end
Il titolo del topic è molto figo,alla spike lee!
Ma credo che cambiando un poco il titolo,questo topic possa regarlarci notevoli sprazzi d'intelligenza.
Un buon fine settimana.
Ma credo che cambiando un poco il titolo,questo topic possa regarlarci notevoli sprazzi d'intelligenza.
Un buon fine settimana.