l'Italia, a differenza della Germania, non ha mai fatto i conti tutti interi con la sua storia fascista e anche prefascista, includendovi le campagne d'Africa di fine 800 e del 1911 in Libia.
E che cosa avremmo dovuto fare relativamente all’Italia prefascista ?
Sulle campagne d’Africa perché questo parallelo con la Germania ? Mi risulta che le campagne d’Africa le hanno fatte anche i Portoghesi, gli Inglesi, gli Olandesi, i Belgi , i Francesi e poi i Cinesi e gli Americani.
La Germania non ha molti rapporti con la sponda sud del mediterraneo e connl’Africa per questioni di mentalità.
Se gli chiedi del mediterraneo ti rispondono che lo prendono in considerazione solo per le vacanze.
Avremmo dovuto forse tirarci fuori dall’estrazione petrolifera lasciandola agli altri che avevano fatto peggio di noi?
Proposte autolesioniste di questo genere sono tipiche del mondo comunista e dintorni, negli anni 70 facevano parte di un piano , sempreverde, di disinformazione russa: grande enfasi sul colonialismo ma silenzio sui regimi filosovietici poi crollati tutti contemporaneamente nel 1990/1991
La Germania aveva iniziato ad affacciarsi all’Africa ad inizio 900, e con la sconfitta nella prima guerra mondiale ha dovuto abbandonare rapidamente. Aveva fatto in tempo a fare i suoi genocidi, come le altre brave “civiltà” europee (sono stato in Rwanda ed il memoriale del genocidio della capitale è bellissimo).
“Fare i conti” con il passato significa capire che essere italiani non significa difendere tutto quello che è successo nella Storia d’Italia. Ci sono pagine vergognose! che possiamo mettere a confronto con le vergogne degli altri popoli, ma smettiamola di raccontarci di essere brava gente innocente che andava ad aiutare
Noi italiani non siamo brava gente.
Perché in una paese normale non succederebbero coese come queste.
La sinistra extraparlamentare che si diverte a sfregiare le lapidi degli infoibati.
Complimenti geisha per non aver parlato sul topic del giorno del ricordo delle foibe perché argomento scomodo alla sinistra italiana.
Giuseppina Ghersi, stuprata e uccisa da partigiani a 13 anni,
Bah, è cosi facile giudicare nel 2022 la.vicenda italiana dal 1921 al 1945.... partiamo dal presupposto che i cattivi erano i fascisti, quelli della marcia su Roma, dell'olio di ricino, del delitto Matteotti, degli assalti alle sedi dei partiti e dei sindacati, del gas con cui hanno bombardato libici e abissini grazie al maresciallo Graziani, che hanno mandato in guerra un esercito impreparato, della rsi e della x mas....
Quando avremo parlato di questo parleremo poi, ma poi, di volante rossa, degli omicidi in Emilia dopo il 25 aprile, delle foibe.
Poi
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Cazzaniga, cosa vuoi da me, esattamente? Rispondo ad Oscar, non a te, che parlava della presenza colonialista tedesca in Africa e trovo i tuoi complimenti su quello che non ho detto, dopo aver postato foto di lapidi deturpate. Pensi che sia stato io, mi attribuisci connivenza verso chi deturpa le lapidi?
Se hai domande per me falle pure, ma ti pregherei di astenerti da commenti
Bah, è cosi facile giudicare nel 2022 la.vicenda italiana dal 1921 al 1945.... partiamo dal presupposto che i cattivi erano i fascisti, quelli della marcia su Roma, dell'olio di ricino, del delitto Matteotti, degli assalti alle sedi dei partiti e dei sindacati, del gas con cui hanno bombardato libici e abissini grazie al maresciallo Graziani, che hanno mandato in guerra un esercito impreparato, della rsi e della x mas....
Quando avremo parlato di questo parleremo poi, ma poi, di volante rossa, degli omicidi in Emilia dopo il 25 aprile, delle foibe.
Poi
Poi per inquadrare le foibe, potremmo ascoltare uno storico
Ma è proprio questo il problema, il nodo che inceppa il pensiero, che fa sì che il passato non passi e non divenga storia da cui imparare.
Noi non riusciamo ad affrontare il nostro passato, a vedere le ferite che ha provocato e i traumi da risolvere
E questo non significa se non in minima parte indicare le feroci violenze della parte politica avversa alla nostra.
Invece significa soprattutto vedere la macro narrazione in cui sono inserite le vite degli italiani, vedere il quadro complessivo in cui allora sì ha un senso evidenziare le varie malefatte delle parti in causa, altrimenti si rimane inchiodati al ma tu sei peggio di me, non ti permettere di giudicarmi.
Significa semplicemente fare i conti col passato e cominciate a chiedersi perché gli italiani dovrebbero essere brava gente , che significa? Magari è solo una favoletta che ci raccontiamo per non affrontare uno dei peggiori periodi della nostra storia,che ci ha lasciato problemi che ancora non riusciamo a ammettere e e che ammorbano ancora la nostra vita, anche perché i problemi lasciati a se stessi non spariscono , ma continuano a perseguitarci, sono malattie che non guariscono spontaneamente, necessitano di cure
Ma è proprio questo il problema, il nodo che inceppa il pensiero, che fa sì che il passato non passi e non divenga storia da cui imparare.
Noi non riusciamo ad affrontare il nostro passato, a vedere le ferite che ha provocato e i traumi da risolvere
@gaston: Ma non è del tutto vero. Oltre al segnalato Barbero (che però è un medievista) la vicenda delle foibe è stata ampiamente studiata in tutti i suoi aspetti da anni ormai, anche se si continua a farne un'uso politico della storia (vedi post cazzaniga). Già nel 2000 era uscito lo studio della Commissione di studio italo-slovena, ampiamente documentata e storicamente valida (analisi delle fonti, storia di lungo periodo, collaborazione fra studiosi etc.): https://www.balcanicaucaso.org/Dossier/ ... visa-41189. Purtroppo, in Italia poco pubblicizzata.
Di recente, anche il facile ed agevole Vademecum per il Giorno del ricordo - Irsrec FVG
Noto comunque ancora molti scrupoli e eccessiva cautela nel definire le foibe per quello che furono: pulizia etnica. Una pulizia etnica nei confronti della parte sconfitta della guerra o popolazioni comunque riconducibili o ricollegabili al regime fascista italiano. Ma pulizia etnica fu.
- Il termine «etnico» rimanda alla concezione etnicista della nazione adottata dai movimenti nazionali slavi. Pertanto, non può venir
applicato a comunità nazionali che si definiscono su basi non etniche, come gli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia. Definire «pulizia etnica» fenomeni quali le foibe e l’esodo è quindi un grave errore, che denota incomprensione sia del termine che delle caratteristiche peculiari dell’italianità adriatica
- In termini generali, l’espressione «pulizia etnica» non può mai venir riferita al gruppo nazionale italiano storicamente insediato nella Venezia Giulia, Fiume e Dalmazia, perché la sua identità italiana aveva solo in parte caratteri etnici (continuità degli insediamenti dall’epoca della romanizzazione), risultando in misura cospicua frutto di processi di integrazione secolari degli apporti provenienti dall’entroterra sloveno e croato, dalla penisola italiana, dal Mediterraneo orientale (soprattutto ebrei e greci dall’Impero ottomano) dall’Ungheria e dai paesi tedeschi. Non a caso quindi, un buon numero di irredentisti italiani e martiri della patria portava nomi tedeschi, slavi e greci (Oberdank, Brunner, Slataper, Stuparich, Giglianovich, Krekich, Xidias).
VADEMECUM PER IL GIORNO DEL RICORDO
Nella vita c'è una sola regola...purtroppo l'ho dimenticata. The Crew.
Ma è proprio questo il problema, il nodo che inceppa il pensiero, che fa sì che il passato non passi e non divenga storia da cui imparare.
Noi non riusciamo ad affrontare il nostro passato, a vedere le ferite che ha provocato e i traumi da risolvere
@gaston: Ma non è del tutto vero. Oltre al segnalato Barbero (che però è un medievista) la vicenda delle foibe è stata ampiamente studiata in tutti i suoi aspetti da anni ormai, anche se si continua a farne un'uso politico della storia (vedi post cazzaniga). Già nel 2000 era uscito lo studio della Commissione di studio italo-slovena, ampiamente documentata e storicamente valida (analisi delle fonti, storia di lungo periodo, collaborazione fra studiosi etc.): https://www.balcanicaucaso.org/Dossier/ ... visa-41189. Purtroppo, in Italia poco pubblicizzata.
Di recente, anche il facile ed agevole Vademecum per il Giorno del ricordo - Irsrec FVG
Noto comunque ancora molti scrupoli e eccessiva cautela nel definire le foibe per quello che furono: pulizia etnica. Una pulizia etnica nei confronti della parte sconfitta della guerra o popolazioni comunque riconducibili o ricollegabili al regime fascista italiano. Ma pulizia etnica fu.
- Il termine «etnico» rimanda alla concezione etnicista della nazione adottata dai movimenti nazionali slavi. Pertanto, non può venir
applicato a comunità nazionali che si definiscono su basi non etniche, come gli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia. Definire «pulizia etnica» fenomeni quali le foibe e l’esodo è quindi un grave errore, che denota incomprensione sia del termine che delle caratteristiche peculiari dell’italianità adriatica
- In termini generali, l’espressione «pulizia etnica» non può mai venir riferita al gruppo nazionale italiano storicamente insediato nella Venezia Giulia, Fiume e Dalmazia, perché la sua identità italiana aveva solo in parte caratteri etnici (continuità degli insediamenti dall’epoca della romanizzazione), risultando in misura cospicua frutto di processi di integrazione secolari degli apporti provenienti dall’entroterra sloveno e croato, dalla penisola italiana, dal Mediterraneo orientale (soprattutto ebrei e greci dall’Impero ottomano) dall’Ungheria e dai paesi tedeschi. Non a caso quindi, un buon numero di irredentisti italiani e martiri della patria portava nomi tedeschi, slavi e greci (Oberdank, Brunner, Slataper, Stuparich, Giglianovich, Krekich, Xidias).
VADEMECUM PER IL GIORNO DEL RICORDO
Si ma Norma Crosetto che colpe aveva?
Per i partigiani di Tito?
Il male è male.
Sia che i crimini sia commessi da fascisti-nazisti-comunisti e socialisti.
Ci non toglie il vandalismo degli <intelligentoni> senza senso.
P.s.
Forse io su questo forum sto sulle balle a parecchi perché sostanzialmente parlo senza filtri.
Ultima modifica di cazzaniga90 il 31/07/2022, 19:09, modificato 2 volte in totale.
Magath capisco il tuo punto di vista ma la mia intenzione è partendo da lì parlare del nostro rapporto con la storia recente soprattutto con la storia della nostra guerra che in realtà non è stata metabolizzata nella nostra societa' , la frase italiani brava gente rappresenta perfettamente l' irrisolto rapporto con il passato da cui veniamo. Una frase che ci espone a una serie di cortocircuiti logici tanto è azzeccata. I testi che tu giustamente citi sono rimasti confinati agli addetti ai lavori, il lettore anche mediamente colto ha accesso solo a un dibattito molto manipolato politicamente.e molto superficiale
Io partirei dall'italiani brava gente per capire come mai essere italiani oggi viene percepito come essere condannati a una situazione senza vie d'uscita,
E tutto nasce da come abbiamo perso la guerra e quindi dal fatto che l Italia repubblicana nasce dal collasso, dalle rovine dell' Italia risorgimentale, e quindi poggia su fondamenta poco compatte e disomogenee che necessitano di essere riviste e rinsaldate , affrontando i traumi che ancora ci influenzano, è ora di affrontare il nostro passato e di giudicare le nostre colpe, nel dibattito politico e non solo in quello storico. Per poter vivere nel nostro tempo e non nel 1950 +72
Forse io su questo forum sto sulle balle a parecchi perché sostanzialmente parlo senza filtri.
Sei nuovo, e qui vige il nonnismo. I nuovi sono malvisti, specie se non di sinistra.
Comunque hai talento e fegato, mi ricordi me quando ero giovane.
Purtroppo non ti posso assecondare nel topic del cinema , quella roba underground che segui tu fa a pugni con la mia formazione classica, vagamente borghese
l'Italia, a differenza della Germania, non ha mai fatto i conti tutti interi con la sua storia fascista e anche prefascista, includendovi le campagne d'Africa di fine 800 e del 1911 in Libia.
E che cosa avremmo dovuto fare relativamente all’Italia prefascista ?
Sulle campagne d’Africa perché questo parallelo con la Germania ? Mi risulta che le campagne d’Africa le hanno fatte anche i Portoghesi, gli Inglesi, gli Olandesi, i Belgi , i Francesi e poi i Cinesi e gli Americani.
La Germania non ha molti rapporti con la sponda sud del mediterraneo e connl’Africa per questioni di mentalità.
Se gli chiedi del mediterraneo ti rispondono che lo prendono in considerazione solo per le vacanze.
Avremmo dovuto forse tirarci fuori dall’estrazione petrolifera lasciandola agli altri che avevano fatto peggio di noi?
Proposte autolesioniste di questo genere sono tipiche del mondo comunista e dintorni, negli anni 70 facevano parte di un piano , sempreverde, di disinformazione russa: grande enfasi sul colonialismo ma silenzio sui regimi filosovietici poi crollati tutti contemporaneamente nel 1990/1991
La Germania l'ho presa ad esempio non per la sua modesta attività coloniale in Africa, ma come il Paese che ha fatto i conti con il proprio passato nazista fino in fondo, al contrario dell'Italia che vi è scivolata sopra come poco o nulla fosse. E qui c'entra molto il compagno Togliatti.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
E’ solo apparentemente come dici tu.
I tedeschi hanno espulso dalla vita pubblica quasi tutti gli ex nazisti, da noi gli Almirante e gli Scalfari o i Napolitano si sono potuti riciclare bene.
A parte questo il fascismo in Italia aleggia su tutto e condiziona tutto spesso in maniera demenziale, e’ rimasto a livello endemico ed è concettualmente ineliminabile.