finale maschile un po del cazzo, mi stanno sui coglioni tutte e due, ma Kyrgios ha veramente un atteggiamento da coglione sei in una finale slam e tj comporti da isterico
Kyrgios insopportabile. Sebbene Nole non mi piaccia più di quel tanto, alla fine ha meritato di superare Federer nel conto degli Slam. Federer ha cominciato ad essermi un po' antipatico quando l'ho "incontrato" dietro le quinte agli Swiss Indoors di Basilea. Capriccioso, viziato, infantile e emotivamente instabile. Completamente diverso dalla sua immagine pubblica. Federer è uno scherzo della natura, il suo talento è un dono di Dio, frutto di uno schizzo di sperma fortunato. E infatti quasi tutte le volte che in finale ha dovuto lottare, soffrire e "combattere" (specialmente contro Rafa) si è sciolto come neve al sole, con relative lacrime di frustrazione e delusione durante l'intervista finale.
Intanto la Errani si è portata a casa l'ennesimo WTA.
La spunta al tie break del terzo set battendo da sotto.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
Sul piano delle emozioni un Wimbledon 2022 maschile sottotono, la finale ha avuto poco storia, la solita partenza lenta di Djokovic a cui evidentemente piace dare un set di vantaggio (in alcuni casi anche due) agli avversari per dare un pochino di pathos ai suoi match, Krygios ha la maturità mentale di un dodicenne, peccato perchè come puro talento tennistico vale una top five, ma è un immaturo cronico, soggetto a perenni alti e bassi. Può arrivare alla finale di Wimbledon grazie a un tabellone comunque non certo difficile e per lui fortunato ma poi per vincerla serve altro.
Diciamo che di questo Wimbledon 2022 come emozioni ricorderò l'impresa di Nadal che in pratica senza servizio batte Fritz al quinto set e anche i primi due set giocati da Sinner contro Djokovic, per vincere poi al quinto il serbo ha dovuto giocare al meglio ed è stata la partita in cui ha sofferto di piu'. In semifinale e in finale ha vinto col pilota automatico col minimo sforzo.
Federer ha cominciato ad essermi un po' antipatico quando l'ho "incontrato" dietro le quinte agli Swiss Indoors di Basilea. Capriccioso, viziato, infantile e emotivamente instabile. Completamente diverso dalla sua immagine pubblica.
[...]
Si spera sempre di non essere conosciuti nella propria giornata storta, sennò quella rischia di diventare l'emblema della propria reputazione.
Potrei capire se tu l'avessi frequentato assiduamente, ma - imho - fossi in te non sarei cosí lapidario.
Federer ha cominciato ad essermi un po' antipatico quando l'ho "incontrato" dietro le quinte agli Swiss Indoors di Basilea. Capriccioso, viziato, infantile e emotivamente instabile. Completamente diverso dalla sua immagine pubblica.
[...]
Si spera sempre di non essere conosciuti nella propria giornata storta, sennò quella rischia di diventare l'emblema della propria reputazione.
Potrei capire se tu l'avessi frequentato assiduamente, ma - imho - fossi in te non sarei cosí lapidario.
Gli addetti ai lavori mi avevano detto che lui era sempre così, e infatti mentre davanti ai media lo idolatravano, sotto sotto non lo sopportavano proprio, e ogni tanto per farlo smettere di fare la prima-donna dovevano minacciarlo di non invitarlo più al "suo torneo" (Roger è cresciuto a Basilea). Poi si sa, le chiacchiere di corridoio son chiacchiere di corridoio...
In Svizzera quando Stan Wawrinka ha cominciato a scalare le classifiche in molti speravano in un flipping (che Stan superasse Roger nella classifica ATP, ci è arrivato vicinissimo). Ma Stan era brutto, era una testa calda, francofono,... i media non lo cagavano, sebbene avesse in bacheca ben 3 titoli del Grande Slam (non proprio una ciofeca se si pensa a quanti chiacchieroni odierni non ne abbiano racimolato manco mezzo...).
Federer ha cominciato ad essermi un po' antipatico quando l'ho "incontrato" dietro le quinte agli Swiss Indoors di Basilea. Capriccioso, viziato, infantile e emotivamente instabile. Completamente diverso dalla sua immagine pubblica.
[...]
Si spera sempre di non essere conosciuti nella propria giornata storta, sennò quella rischia di diventare l'emblema della propria reputazione.
Potrei capire se tu l'avessi frequentato assiduamente, ma - imho - fossi in te non sarei cosí lapidario.
Gli addetti ai lavori mi avevano detto che lui era sempre così, e infatti mentre davanti ai media lo idolatravano, sotto sotto non lo sopportavano proprio, e ogni tanto per farlo smettere di fare la prima-donna dovevano minacciarlo di non invitarlo più al "suo torneo" (Roger è cresciuto a Basilea). Poi si sa, le chiacchiere di corridoio son chiacchiere di corridoio...
In Svizzera quando Stan Wawrinka ha cominciato a scalare le classifiche in molti speravano in un flipping (che Stan superasse Roger nella classifica ATP, ci è arrivato vicinissimo). Ma Stan era brutto, era una testa calda, francofono,... i media non lo cagavano, sebbene avesse in bacheca ben 3 titoli del Grande Slam (non proprio una ciofeca se si pensa a quanti chiacchieroni odierni non ne abbiano racimolato manco mezzo...).
Del resto lui stesso afferma in varie interviste di aver avuto un carattere insopportabile quando era ragazzo. E di averci lavorato molto su successivamente. Da vedere se ci sia riuscito e in quale misura.
Non si è mai visto che il vincitore di Wimbledon il giorno dopo nella classifica ATP perda quattro posizioni, non solo non sono stati assegnati punti ma sono stati cancellati quelli dell'anno scorso. Ci perde oltre 1000 punti anche Berrettini che esce dalla top ten e si ritrova al quindicesimo posto. Il numero uno italiano diventa Sinner che torna nei primi dieci.
Federer ha cominciato ad essermi un po' antipatico quando l'ho "incontrato" dietro le quinte agli Swiss Indoors di Basilea. Capriccioso, viziato, infantile e emotivamente instabile. Completamente diverso dalla sua immagine pubblica.
[...]
Si spera sempre di non essere conosciuti nella propria giornata storta, sennò quella rischia di diventare l'emblema della propria reputazione.
Potrei capire se tu l'avessi frequentato assiduamente, ma - imho - fossi in te non sarei cosí lapidario.
Gli addetti ai lavori mi avevano detto che lui era sempre così, e infatti mentre davanti ai media lo idolatravano, sotto sotto non lo sopportavano proprio, e ogni tanto per farlo smettere di fare la prima-donna dovevano minacciarlo di non invitarlo più al "suo torneo" (Roger è cresciuto a Basilea). Poi si sa, le chiacchiere di corridoio son chiacchiere di corridoio...
In Svizzera quando Stan Wawrinka ha cominciato a scalare le classifiche in molti speravano in un flipping (che Stan superasse Roger nella classifica ATP, ci è arrivato vicinissimo). Ma Stan era brutto, era una testa calda, francofono,... i media non lo cagavano, sebbene avesse in bacheca ben 3 titoli del Grande Slam (non proprio una ciofeca se si pensa a quanti chiacchieroni odierni non ne abbiano racimolato manco mezzo...).
Del resto lui stesso afferma in varie interviste di aver avuto un carattere insopportabile quando era ragazzo. E di averci lavorato molto su successivamente. Da vedere se ci sia riuscito e in quale misura.
Ci è riuscito sicuramente per quello che riguarda la sua immagine pubblica, grazie a uno sforzo enorme del suo entourage e della federazione di tennis svizzera, che sapeva di avere tra le mani un futuro campione con un talento assurdo.
È il motivo per cui ho sempre preferito Stan a Roger. Wawrinka ha fatto letteralmente tutto da solo, senza aiuti e con un'ombra ingombrante che copriva i suoi successi. Immaginate se un tennista italiano avesse vinto un US Open, un Australian Open e un Roland Garros. Sarebbe un eroe nazionale. Wawrinka ha vinto 3 Slam nel silenzio e nell'indifferenza più assoluta. Se Stan avesse avuto un po' più di supporto ne avrebbe probabilmente vinti molti di più.
Oggi è la giornata delle finali buttate.
Berrettini domina per due set ma poi finisce per regalare l'incontro. Musetti fallisce 5 match point (4 sul suo servizio, anche avanti 6-3 al tie break) e ora al terzo set solo un miracolo potrà salvarlo con Alcaraz.
Edit
Alla fine la spunta Musetti con Alcaraz che invece di prendere fiducia ha continuato ad alternare recuperi da campione ad errori pacchiani. (come i 3 di seguito nel gioco decisivo)
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
finalmente musetti, dei nostri 3 sicuramente il più tennista (gioca molto old school, seguito dal mio amico di infanzia simone tartarini), porta a casa una partita dapprima vinta, poi persa e poi rivinta....
e non era un 250 ma un 500
Bravo!
nunpotete capì la gioia di vedere uno che gioca un tennis bello come musetti (oltre che inevitabilmente ignorante come quello odierno) vincere contro un vero mostro come alcaraz che a quell'età ha un mix di potenza/ferocia, alteticismo e mano raffinata (ma che rimane urendo già solo perché bimane).
bella lore'
misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
Certo che ci faceva più bella figura ad ammettere di non aver salvato quella palla corta. Lo so che sarebbe stato uno 0-30 sul gioco decisivo ma nello stesso tempo hai fatto girare i coglioni ad Alcaraz che poi il gioco se lo è portato a casa.
è impossibile che non si sia accorto di aver colpito dopo il rimbalzo.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi