quel libro li dice che con lo sviluppo dell'agricoltura e' stato possibile avere un surplus di cibo e di produzione. Tale surplus ha permesso ad alcuni individui di potersi dedicare a attivita' alternative, perche' il cibo veniva garantito da altri dello stesso gruppo. Cosa che non avveniva nei gruppi basati su caccia e raccolta.danny_the_dog ha scritto: ↑03/06/2022, 14:49Anche in questo libro viene indicata più o meno la stessa modalità doi evoluzione:Desmond ha scritto: ↑03/06/2022, 9:49C'è una teoria archeologica alternativa, basata sui ritrovamenti a Göbekli Tepe. L'agricoltura e i lavori veri e propri sarebbero nati in modo da permettere una primordiale adorazione di certe divinità. Questa religione sciamanica, basata sul culto degli animali, è stata la scintilla che ha spinto gli umani ad accamparsi, scolpire, trasportare sassi, costruire monoliti. E da lì tutto è partito. Lo "sciamano" deve occuparsi delle divinità, lo scultore non può cacciare, chi trasporta pietre non può vivere di raccolta, tutti devono essere nutriti dall'agricoltore e dagli allevatori, c'è bisogno di vasellame, di atrezzi, ecc...
Libro interessante: "Costruirono i primi templi".
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Non e' che l'agricoltura e' nata in conseguenza dei culti delle divinita' ma casomai il contrario. Se non mangi hai poco tempo per adorare dio