Indubbiamente c'é del vero in quel che dici ma - tra i tanti aspetti osservati - c'é anche un'alienazione aggiuntiva che viene correlata direttamente al progredimento tecnico (e agli effetti sociali che produce) e all'allontanamento sempre piú marcato dalla dimensione naturale, compresi i ritmi frenetici della modernità, che non pervadono solo la dimensione lavorativa (come sarebbe ovvio pensare, e quindi lo sfruttamento, ecc) ma anche la dimensione ludica, relazionale. Il fatto che, ad esempio, viviamo nelle città con comodità e vantaggi che non avremmo in campagna (dove molti di noi farebbero ormai fatica a riadattarsi) non esclude quell'aspetto fisico, atavico, che sopporta tutti i ritmi innaturali e che produce tensioni che si aggiungono a quelle di altre cause.Floppy Disk ha scritto: ↑18/03/2022, 9:21Leggo solo ora il tuo post. Ma sai, non credo che prima del Novecento fino ad arrivare all'antichità tra guerre (non mondiali, certo), epidemie di ogni tipo, povertà e sofferenze varie la gente fosse molto più rilassata. Come doveva sentirsi un abitante della Gallia durante l'invasione di Cesare, un babilonese durante l'invasione assira, un contadino tedesco durante la guerra dei Trent'Anni o un europeo durante la pestilenza del 1348? Credo di aver letto da qualche parte che i sintomi di quella che noi sappiamo oggi essere schizofrenia furono descritti per la prima volta nell'antica Cina. La differenza vera rispetto al passato è che oggi siamo molto più bravi a riconoscere certi disagi e a trattarli, anche se per i disagi davvero gravi non c'è ancora una cura definitiva. Però sono ottimista, se il mondo non finirà per guerre o cambiamento climatico credo che un giorno basterà un trattamento farmacologico per risolvere molti gravi problemi mentali.Gargarozzo ha scritto: ↑13/03/2022, 22:02Una delle principali ambivalenze del 900: l'attenzione per la psiche; l'aggiunta poderosa di cause alienanti e aggravanti per la psiche.
Quindi per semplificare, non è un paragone quantitativo delle sofferenze e delle nevrosi, ma qualitativo.