Ti vogliamo in perfetta salute quando dovrai compiere il tuo dovere. Quando avrai dato il tuo contributo nelle truppe di ripopolamento sarai insignito di un Ordine al Merito: Cavaliere dell'Impollinazione decorato di Gran Cazzone
Contessino Serbelloni Mazzanti Vien Dall’Umbria
"Gli amici del campetto
passati dalle Marlboro direttamente all'eroina
alla faccia delle droghe leggere"
Signor presidente, io non escluderei la possibilità di conservare un nucleo di esemplari umani. Sarebbe piuttosto facile, in fondo a qualcuna delle nostre miniere più profonde: la radioattività non potrebbe arrivare in fondo ai pozzi migliaia di metri sotto terra; e in qualche settimana si potrebbero approntare le sistemazioni per renderli abitabili.
Ma quanto ci dovrebbero stare?
Be', vediamo subito. [...] lo dico che ce la caveremmo con cento anni.
Vuoi dire che la gente potrebbe restare là sotto per cento anni?
Senza dubbio, mein Fuhrer... Volevo dire: signor presidente! Coi reattori nucleari potremo disporre di energia per secoli, col sole artificiale manterremmo la vita vegetale, potremmo allevare gli animali e macellarli. Forse è il caso di fare un censimento di tutte le miniere adatte che esistono nel Paese, ma io ritengo che si possa provvedere allo spazio sufficiente alla vita di parecchie centinaia di migliaia di persone.
Sì, ma non vorrei essere io a decidere chi sta su e chi va giù.
Questo non sarà necessario, signor presidente: se ne occuperà un cervello elettronico che sarà predisposto per tenere conto dell'età di ogni singolo individuo, salute, fertilità sessuale, intelligenza, oltre alle particolari abilità di ognuno. Naturalmente sarebbe necessario comprendere nel numero i più alti esponenti del governo e delle forze armate perché possano trasmettere i principi gerarchici e nazionalistici...
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
leggere le precise informazioni di Desmond ti mette addosso una serenità...
Ho avuto la fortuna di seguire un corso universitario di fisica-chimica con un professore russo, cresciuto in Unione Sovietica, laurea e dottorato all'accademia delle scienze di Mosca. Era esattamente come ti immagini uno scienziato sovietico. Nel tempo libero beveva come un degenerato e andava a puttane come se non ci fosse un domani. La faccio breve: lui spesso divagava, parlando di cose del genere con cognizione di causa. Era il 2005 ed era sicurissimo che nel giro di una ventina d'anni avremmo visto una guerra nucleare tra Russia e USA. Una cosa che ai tempi sembrava assurda. Oggi vive a Singapore.
Grazie, dormirò più sereno
Sulle armi chimiche come siamo messi?
Quel professore ci raccontò un sacco di aneddoti spassosi.
Uno di questi è che alla fine degli anni 90 alcuni agenti CIA ispezionarono un laboratorio in Kazakistan che credevano potesse essere stato utilizzato per produrre armi batteriologiche. Trovarono un macchinario misterioso di cui non riuscirono a capire l'utilità e diedero 10'000 dollari ai funzionari del laboratorio per portarselo via ed esaminarlo con calma. Saltò fuori che era un macchinario utilizzato per imbottigliare il latte in polvere. Il cazziatone che si presero dai superiori! Un ex-scienziato sovietico (disertore) rivelò però in seguito agli americani che i sovietici avevano messo a punto un sistema ingegnoso per costruire macchinari con un doppio uso: uno del tutto innocuo e uno per produrre armi chimiche o batteriologiche. Quel macchinario poteva essere sì usato per il latte in polvere, ma anche per incapsulare l'antrace del ceppo 836 (il più letale in assoluto) nelle submunizioni delle bombe a grappolo.
Ci facemmo tutti una bella risata. Poi continuò la lezione sulla termodinamica. Un tipo veramente esilarante il buon vecchio professor Konstantin.
Un'altra storia curiosa che ci raccontò è quella della Legionella. Gli scienziati sovietici a quanto pare riuscirono a creare un ceppo di legionella super-letale. I primi sintomi sembravano quelli di una leggera influenza, ma in un secondo momento questo germe modificato cominciava a produrre reazioni auto-immuni fortissime, che si manifestavano come i sintomi di una forma di sclerosi multipla fulminante e letale, che portava velocemente alla paralisi e alla morte nelle cavie da laboratorio. Non mi ricordo i dettagli, ma la cosa più innovativa era nel fatto che quando si scatenava questa reazione, il germe non era più individuabile all'interno dell'organismo colpito.
Poi magari eran tutte balle eh, però ne raccontava molte di storie del genere sui bei vecchi tempi andati.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Gli scienziati sovietici ebbero anche un'altra idea singolare: invece di creare germi in grado di infettare il nemico con malattie mortali, pensarono di produrre dei virus in grado di provocare un'overdose di endorfine nell'organismo ospite. Invece di sofferenza e dolore, il nemico sarebbe morto in uno stato di beatitudine ed estasi, come in una lenta overdose di morfina. Il piano fallì.
il nemico sarebbe morto in uno stato di beatitudine ed estasi,
come il raggio simpatico dell'Hokuto
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)