L'ultima fu durante la Rivoluzione Francese, una piccola epidemia però...CanellaBruneri ha scritto: ↑21/12/2021, 9:51Fortunatamente non esistono pandemie di interesse chirurgico...

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L'ultima fu durante la Rivoluzione Francese, una piccola epidemia però...CanellaBruneri ha scritto: ↑21/12/2021, 9:51Fortunatamente non esistono pandemie di interesse chirurgico...
notevole il consesso con Caprarica-Borgonovo-Jerry CalàHHH ha scritto: ↑22/12/2021, 0:45Comunque prepariamoci perchè da ora cominciano le arrampicate sugli specchi (tra l'altro mentendo)
https://twitter.com/AdrianaSpappa/statu ... 4224776194
CENTO era un numero sul quale TUTTI ci eravamo in qualche modo accomodati.alternativeone ha scritto: ↑21/12/2021, 22:48I decessi sono tanti quindi i vaccini non funzionano.
I decessi sono pochi quindi i vaccini non servono.
Decidete voi il numero accettabile di decessi e troviamoci un nuovo hobby, tutti.
Oggi 153.pan ha scritto: ↑22/12/2021, 0:49CENTO era un numero sul quale TUTTI ci eravamo in qualche modo accomodati.alternativeone ha scritto: ↑21/12/2021, 22:48I decessi sono tanti quindi i vaccini non funzionano.
I decessi sono pochi quindi i vaccini non servono.
Decidete voi il numero accettabile di decessi e troviamoci un nuovo hobby, tutti.
Vado a fare ulteriori ricerche sul porno francese anni 80.![]()
è iniziato tutto con quello stronzo di Prometeo e proseguito con Frankesteinmarkome ha scritto: ↑21/12/2021, 21:05E' la moderna cultura italiana, non esistono più gli eventi naturali, ogni volta bisogna trovare un colpevole (come chirurgo ne sai qualcosa)![]()
Esatto, oggi NO, due giorni fa (97) SI.alternativeone ha scritto: ↑22/12/2021, 1:16Oggi 153.pan ha scritto: ↑22/12/2021, 0:49CENTO era un numero sul quale TUTTI ci eravamo in qualche modo accomodati.alternativeone ha scritto: ↑21/12/2021, 22:48I decessi sono tanti quindi i vaccini non funzionano.
I decessi sono pochi quindi i vaccini non servono.
Decidete voi il numero accettabile di decessi e troviamoci un nuovo hobby, tutti.
Vado a fare ulteriori ricerche sul porno francese anni 80.![]()
Allora il vaccino non funziona.
Da parte del popolo italiano?GiarneseUmnberto ha scritto: ↑22/12/2021, 3:08Il reset sarebbe anche giusto, se esce fuori un po di anarchia e inciviltà generale sarò pronto, tipo il grande sfogo nella notte del giudizio, e chi si è visto si è visto.
Lu studio su cui e' stato approvato il vaccino Pfizer, come spiegato da Peter Dosh, dimostrava poco o nulla.Rand Al'Thor ha scritto: ↑21/12/2021, 23:5515/01giorgiograndi ha scritto: ↑21/12/2021, 22:27
ecco i tuoi autori autorevoli, così una cazzata a caso
https://www.repubblica.it/salute/2021/0 ... 282680255/
Giusto per dire, quasi tre varianti fa'.
A che numero siamo arrivati Canè?
Non so dove hai letto che i dosaggi sono crescenti (io ho trovato solo questo articolo che su Moderna non dice una cosa del genere), ma richiami annuali sono tipici anche del vaccino contro l'influenza, quindi non vedo nulla di strano o anomalo. È un virus simil influenzale, è difficile almeno per il momento aspettarsi un vaccino che conferisce un'immunità per tutta la vita come per le malattie classiche contro cui ci si vaccina da bambini. Se poi qui i richiami vanno fatti ogni sei mesi e non ogni anno è perché il Covid, al contrario dell'influenza che in estate scompare, è presente purtroppo tutto l'anno per la sua virulenza e la sua maggior contagiosità, quindi anche qui non vedo anomalie nei continui richiami.
Un ulteriore dato incoraggiante è stata la risposta delle cellute T, linfociti che hanno il compito di riconoscere le cellule infettate dal virus ed eliminarle (immunità mediata). Lo studio ha mostrato che quasi tutte le combinazioni (eccetto AstraZeneca seguito da terza dose Valneva o ancora AstraZeneca, e Pfizer seguito da terza dose Novavax) hanno prodotto una significativa risposta cellulare. Soprattutto, sottolineano gli autori, la risposta delle cellule T è risultata simile nei confronti delle varianti beta e delta. «Il dato sulle cellule T, anche se non è ancora chiara la sua relazione con l’immunità a lungo termine, sembra indicare una risposta ad ampio spettro alle diverse varianti del virus e ci fa sperare di poter gestire forme mutate con gli attuali vaccini, certamente in termini di ricoveri e decessi, se non di controllo dell’infezione». Per chiarirsi le idee e consolidare i programmi vaccinali, serviranno altre risposte, ad esempio sull’utilizzo di dosi dimezzate, sulla popolazione più giovane e con intervalli più lunghi fra ciclo vaccinale e dose di richiamo.