No non sono per niente un novax duro e puro (tu lo sai) e non chiedo di meglio che vengano reperiti farmaci sicuri e affidabili (che non richiedono spot televisivi)Ho pesanti riserve sull MRNA diventato di fatto obbligatorio le dichiarazioni dei deceduti mica le ho inventate io.cicciuzzo ha scritto: ↑27/11/2021, 10:49Dos, sono d'accordo con gli altri e te lo ho già detto quando hai postato la morte a distanza di mesi di quel tipo di sesto San Giovanni peraltro che ho scoperto essere amico di una mia amica
Poi se addirittura vai al recupero degli sfotto' degli stessi deceduti nei riguardi dei non vaccinati fatti prima della loro morte li andiamo pure sul macabro
Resta qui, sappiamo che sei un novax duro e puro e credo vada bene a tutti
Covid: i vaccini a mRNA possono avere effetti avversi sulla tiroide, dalla malattia di Graves alla tiroidite silente. Lo studio
Dalla malattia di Graves alla tiroidite silente, i vaccini a mRNA possono avere effetti avversi sulla tiroide, scatenando la sindrome autoimmune/infiammatoria indotta dagli adiuvanti
Autore articolo
A cura di Beatrice Raso
Data dell'articolo
23 Novembre 2021 15:36
Quando il Covid-19 è diventato una pandemia, l’urgente necessità di trovare un vaccino terapeutico efficace è stato uno degli obiettivi principali. I vaccini contengono adiuvanti che non sono esenti da effetti avversi e possono scatenare la sindrome autoimmune/infiammatoria indotta dagli adiuvanti (ASIA). Ci sono pochissime informazioni sulle malattie endocrine autoimmuni e sull’ASIA dopo l’uso dei vaccini a mRNA contro SARS-CoV-2”, si legge in uno studio, pubblicato su Journal of Endocrinological Investigation, in cui sono segnalati tre casi e in cui viene rivista anche “la letteratura che mostra che la ghiandola tiroidea può essere coinvolta nell’ASIA indotta dalla vaccinazione a mRNA contro SARS-CoV-2”.
Nello studio, vengono descritti “3 pazienti con malattia autoimmune/infiammatoria della tiroide sviluppata poco dopo aver ricevuto un vaccino a mRNA contro SARS-CoV-2”, ossia “il primo caso ad oggi di tiroidite silente descritto nel contesto della vaccinazione con Pfizer/BioNTech, la prima tiroidite subacuta nel contesto della vaccinazione con Moderna e un altro caso da aggiungere alle evidenze esistenti sulla malattia di Graves che si verifica dopo la vaccinazione con il vaccino Pfizer/BioNTech”, scrivono i ricercatori.
“Gli adiuvanti svolgono un ruolo importante nei vaccini. La loro capacità di aumentare l’immunogenicità del principio attivo è necessaria per ottenere la risposta immunitaria desiderata. Sia il vaccino Moderna che quello Pfizer/BioNTech utilizzano la codifica mRNA per la proteina Spike di SARS-CoV-2 potenziata dagli adiuvanti. Inoltre, è stata segnalata la cross-reattività tra SARS-CoV-2 e antigeni tiroidei. Questo spiegherebbe, almeno, alcune delle reazioni autoimmuni/infiammatorie prodotte durante e dopo l’infezione e la vaccinazione da SARS-CoV-2”, spiega lo studio.
Il caso di tiroidite subacuta è stato rilevato in una donna di 38 anni, che presentava intenso dolore cervicale anteriore e lieve tremore distale e palpitazioni e che aveva ricevuto la prima dose del vaccino Moderna 8 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi.
Il caso di tiroidite silente è stata rilevato in un uomo di 32 anni con diabete di tipo 1, valutato per palpitazioni e insonnia. Era stato vaccinato con la prima dose del vaccino Pfizer/BioNTech 10 giorni prima dell’insorgenza dei sintomi. “Questo caso è stato classificato come tiroidite subacuta silente dato che il paziente non aveva mai presentato dolore cervicale pregresso e soddisfaceva anche i criteri ASIA”, scrivono i ricercatori.
Il caso di malattia di Graves è stato rilevato in una donna di 38 anni senza precedenti di malattia tiroidea ma con una storia di schizofrenia, valutata a causa di disturbi comportamentali con nervosismo, insonnia e sudorazione. Aveva ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer/BioNTech 12 giorni prima della comparsa dei sintomi. “Questi casi soddisfano i criteri per la diagnosi dell’ASIA: correlazione temporale, sintomatologia compatibile e presenza di autoimmunità transitoria”, si legge nello studio, che poi passa in rassegna gli altri casi riportati in letteratura di malattie autoimmuni/infiammatorie tiroidee.
“La notifica degli effetti avversi della vaccinazione è una parte importante della farmacovigilanza e un approccio che dovremmo adottare nei confronti di qualsiasi farmaco. Le patologie tiroidee secondarie alla vaccinazione SARS-CoV2 sono probabilmente sottodiagnosticate a causa della novità dei fatti, dell’assenza di precedenti esperienze e della mancanza di solide evidenze scientifiche sull’argomento. Crediamo che il nostro lavoro possa aggiungere informazioni rilevanti su qualcosa di poco conosciuto, ma forse non così raro: le conseguenze del Covid e della sindrome ASIA post-vaccinazione che colpisce la tiroide. Sicuramente, l’ipotesi che la disfunzione tiroidea possa essere causata dalla vaccinazione contro SARS-CoV-2 basata su mRNA richiederà ulteriori indagini”, concludono i ricercatori.