Really? C’è bisogno di spiegare, vedo. I voti non sono un buon paragone mi pare, non misurano una quantità misurabile oggettivamente, dal tuo esempio: se mio figlio dicesse di aver migliorato le risposte giuste del test del 33% sarebbe comprensibile. Sul voto da 3 a 4 capisco solo che da gravemente insufficiente è passato a insufficiente, il miglioramento del 33% non dice una cosa comprensibile.Philipp Petzschner ha scritto: ↑09/10/2021, 13:59che intendi? se tuo figlio ti dicesse 'ho migliorato i mievi voti del 33% e poi scorpi che è passato da 3 a 4 non ti sta prendendo per le chiappe? non ci scommetterei che tutti quelli che sbraitano in tv e che fanno le pubblicità facendosi la 'V' sul braccio siano capaci di riassumere quel paper. A parte che ci sarebbe da discutere pure su quell'1% ma vabè è un altra storia.GeishaBalls ha scritto: ↑09/10/2021, 13:42In sintesi, le stesse informazioni sono riportate diversamente, evviva la ricchezza di modalità comunicative . E infatti non si parla di menzogne nell’articolo del Lancet
In via semplificata, in dati relativi “se ti vaccini ha i il 90% di probabilità in meno di schiattare rispetto a non vaccinarti”, in termini assoluti “se ti vaccini la letalità della malattia passa da 1,5% allo 0,2%”
Già abbiamo gente che non capisce cosa è successo, facciamo polemica sulla comunicazione che aiuta
Il post di GG è un buon esempio del buttare in caciara attaccandosi a dettagli secondari. La comunicazione sull’efficacia dei vaccini esprime (anche) una variazione relativa (cioè che riduci il rischio in RELAZIONE a chi non è vaccinato) invece della variazione assoluta. Che peraltro è desumibile da tutti i lavori scientifici. Embè?
E non fanno così per tutti i comportamenti a rischio? Quando dicono che fumando hai tre volte tanto le possibilità di prendere il cancro ai polmoni è la stessa cosa