
L'horror per Quentin Tarantino
Arriva nelle sale il film-choc "Hostel"
Il 24 febbraio uscirà in Italia il nuovo film prodotto da Quentin Tarantino, "Hostel", un horror che negli Usa è balzato immediatamente in testa alle classifiche del boxoffice. Il film, diretto da Eli Roth, è ultraviolento, sanguinario e sessualmente esplicito. Tarantino ha definito molto "cool" la storia propostagli dall'amico Roth e alla prima di Los Angeles si è presentato con la camicia sporca di sangue. In Rete il trailer del film
Il regista di "Pulp fiction" e "Kill Bill" ha adorato il lavoro che Eli Roth ha espresso in "Cabin fever" tanto da diventarne amico. In un'intervista al sito francese Allocine.com ha anche svelato che durante la produzione del suo "hotel della morte", in cui sono stati usati ben 600 litri di sangue, si è solo limitato a suggerire qualche idea e a scrivere qui e là qualche piccolo dialogo. In realtà ha ammesso di aver discusso molto la storia e i personaggi passandoli al microscopio, facendo poi la stessa cosa per il montaggio.
Alla domanda di Allocine.com riguardo a cosa lo avesse convinto a investire su "Hostel", Quentin Tarantino ha risposto che, oltre all'amicizia con Roth e alla voglia di lavorare con lui, ha pensato che "se il film non fosse stato violento ed estremo non avrebbe avuto senso farlo" e che quindi come produttore avrebbe "potuto aiutarlo nei rapporti con l'organismo di censura". Per Tarantino fare un film su gente capace di ammazzare qualcuno in un ambiente controllato significa che il regista "deve scivolare nello spirito di quelle persone, adottare il loro modo di pensare. E' per questo che questo film mi ha interessato".
Il giovane regista Roth, che è qui al suo secondo lavoro dopo aver raggiunto una certa notorietà tra gli appassionati del genere "gore" con "Cabin Fever" del 2002, in "Hostel" ha affermato la sua capacità di mantenere alto il tasso di tensione. Roth ha raccontato che l'idea del film gli è stata suggerita da un amico che gli aveva segnalato un sito Web tailandese in cui pagando 10mila dollari si ha la possibilità di uccidere una persona. La disponibilità delle vittime è dettata dall'obiettivo di permettere una vita migliore ai propri famigliari. Interpretato dai poco noti Jay Hernandez e Derek Richardson, il film è costato meno di 5 milioni di dollari e in tutto il mondo ha incassato oltre 100 milioni di dollari. Annunciato il sequel sempre firmato Roth-Tarantino che, nelle intenzioni, promette di spostare ulteriormente in avanti la frontiera del terrore.
Divisa la critica: una piccola parte ha bollato la pellicola come prevedibile e senza grandi voli immaginifici, bocciata la sceneggiatura debole e l'eccessivo indugiare in scene disturbanti. La maggior parte degli addetti ai lavori, invece, ha entusiasticamente accolto il film definendolo, in positivo, feroce, malvagio, crudele, uno dei migliori del genere horror dopo "Scream".
Lo speaker del trailer ci introduce profondamente in questo hotel dell'orrore dicendo: "C'è un posto dove le tue fantasie più malate sono possibili dove puoi sperimentare tutto quello che desideri dove puoi torturare, punire o uccidere. Pagando. Ispirato a fatti di cronaca. Dalle stesse menti che hanno partorito "Cabin fever", "Non aprite quella porta" e "Kill Bill".
"Hostels" racconta di due studenti americani, Paxton et Josh, che decidono di andare alla scoperta dell'Europa scegliendo di vivere avventure al limite e forti sensazioni. Con Oli, un islandese incontrato in treno, si ritrovano nella Repubblica Slovacca in quello che a loro hanno descritto come il nirvana delle vacanze dei dissoluti: un ostello molto speciale, pieno di ragazze molto belle e facili. Natalya e Svetlana sono in effetti molto intriganti, forse un po' troppo. Paxton e Josh presto si rendono conto che sono caduti in una trappola. Un viaggio, quello intrapreso, che li conduce sull'orlo dell'orrore.
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